venerdì 7 gennaio 2011

Via crucis

                                     
Preparazione: v. Isaia 1, 2: Udite, cieli; ascolta,  terra:... "Ho allevato e fatto crescere figli, ma essi si sono ribellati contro di me.” 
Riflessione. 
Le cinque piaghe, rimaste nel Corpo risuscitato di Gesù, irradiano in noi la memoria reale, e redentrice,
della sua dolorosa Passione e morte.
Egli ci chiama ora per salire, insieme con Lui,
al monte Calvario, sulle vie della fede,
aggrappati alla speranza, sospinti dalla carità. 
(pausa: immersione nel Mistero!) 
Canto: Gesù mio, con dure funi, come reo, chi Ti legò?
        Sono stato  io, l’ingrato:  Gesù mio, perdon, pietà! pietà!
 Ti adoriamo, o Cristo, e Ti benediciamo, perché con la Tua Croce hai redento il mondo. 
1^  Stazione:      Gesù è condannato a morte.                       
v. Isaia: 53. 8: Con ingiusta sentenza fu tolto di mezzo. Chi si affligge per la sua sorte? 
Riflessione.        
Chi condanna Gesù alla morte? 
Il Sinedrio?  Giuda?  Pilato?
        O forse lo condanno anch’io?   
        O forse me ne lavo le mani?
Anche ora Gesù è giudicato dal “mondo”
e condannato alla Croce;
i discepoli di Gesù non sono del mondo,
come Egli non è del mondo.  
   (pausa: esame di coscienza!) 
Preghiera:  Padre nostro….
Canto: Gesù mio, su crudo legno chi alla morte Ti condannò?
       Sono stato  io, l’ingrato: Gesù mio, perdon, pietà!
     Ti adoriamo, o Cristo, e Ti benediciamo, perché con la Tua Croce hai redento il mondo. 

2^  Stazione:    Gesù riceve la Croce sulle spalle.
v. Isaia 53, 4:  Egli si è caricato delle nostre sofferenze,
                       si è addossato i nostri dolori.

Riflessione.
 A molti sembrano fastidiose o dure le parole di Gesù:
“Rinnega te stesso, prendi la tua Croce e seguimi.”
Ma sarà molto più duro ascoltare l’ultima sentenza:
 “Andate via da me, maledetti, nel fuoco eterno.”                            
 Nella Croce è la salvezza,  la vita, la protezione dai nemici,  la fortezza della mente, 
la gioia dello spirito; nella Croce è la sintesi di ogni virtù, la perfezione della  santità. 
(pausa: meditazione!) 
Preghiera: Padre nostro
Canto: Gesù mio, sulle spalle chi la Croce Ti caricò?…
       Sono stato  io, l’ingrato: Gesù mio, perdon, pietà!   

      Ti adoriamo, o Cristo, e Ti benediciamo, perché con la Tua Croce hai redento il mondo.  


3^  Stazione:     Gesù cade lungo la strada. 
v. Isaia 53, 4:  Noi lo giudicavamo castigato, percosso da Dio e umiliato. 
Riflessione. 
        Il nemico scava tranelli sul nostro cammino;
      gli scandali sono come pietre d’inciampo,                       
       poi  la stanchezza,  i ricordi del male, l’ideale oscurato
        ”Vegliate e pregate, per non entrare in  tentazione.”         (ci dice Gesù.)
        “Io ho pregato per voi, perché la vostra fede  non venga meno.” 
(pausa: salvaci, o Gesù!) 
Preghiera: Padre nostro
Canto: Gesù mio, a quale pietra  il Tuo piede s’inciampò?
       Sono stato  io, l’ingrato: Gesù mio, perdon, pietà! 
      Ti adoriamo, o Cristo, e Ti benediciamo, perché con la Tua Croce hai redento il mondo. 

4^  Stazione:      Gesù incontra la Madre.
v.Ct. 8, 6-7: Forte come la morte è l’Amore... Le grandi acque non possono spegnere l’Amore, nè i fiumi travolgerlo...
Riflessione. 
        Mamma!” E’ il grido di ogni dolore…
      La Madre vorrebbe abbracciare il Figlio,
      ma il Suo Corpo  è tutto una piaga.                                                    
        L’amore “possessivo fa soffrire Gesù e Maria. 
                                       Il loro è Amore “oblativo (sacrificio di Amore).
                                       “Madre, non piangere: ecco mi rialzo e cammino.  Prega per la mia vera conversione! “ 
(pausa: amore oblativo!) 
Preghiera: Ave, Maria,…
Canto:  O Maria, dal dolce Figlio chi, spietato, Ti separò?
Sono stato  io, l’ingrato: o Maria,  perdon,  pietà!  
Ti adoriamo, o Cristo, e Ti benediciamo, perché con la Tua Croce hai redento il mondo.  

5^  Stazione:  Gesù è aiutato dal Cireneo. 
v. Isaia 53, 7:  Era come agnello condotto al macello, e non aprì la sua bocca.
 Riflessione.                                                       
         Portare una croce che non si capisce…
       un lavoro odioso che sembra inutile…
       potrebbero, col Cireneo,
       farci  partecipare alla Croce di Gesù!
        Noi vorremmo piuttosto ...
       che Dio ci liberasse dagli schiaffi di satana. 
       Ma Gesù ci invita  alla perseveranza:
       “Ti basta la mia grazia: nell’umiltà la tua virtù si farà perfetta.” 
(pausa: umile pazienza!) 
Preghiera: Padre nostro
Canto: Gesù mio, il santo aiuto chi, crudele,  Ti rifiutò?
       Sono stato  io, l’ingrato: Gesù mio, perdon, pietà!
       Ti adoriamo, o Cristo, e Ti benediciamo, perché con la Tua Croce hai redento il mondo. 

6^  Stazione:     Gesù è asciugato dalla Veronica. 
v. Isaia 53, 2. Non ha apparenza, nè bellezza, per attirare i nostri sguardi, non splendore per provare in lui diletto.
Riflessione. 
        Nella nostra anima è impressa l’immagine di Dio.
      Impariamo a discernere quanto deterge in noi il Volto di Gesù,
      da quanto invece lo imbratta. 
      Sappiamo poi asciugare le Sue lacrime nei sofferenti  e negli infermi,
      confortare i loro cuori con la speranza del Regno di Dio. 
(pausa: discernimento degli spiriti!)

Preghiera: Padre nostro                                                                                                                                                                                                                                                                                                       
Canto: Gesù mio, di fango e sputi chi la faccia T’imbrattò?
       Sono stato io, l’ingrato: Gesù mio, perdon, pietà!
         Ti adoriamo, o Cristo, e Ti benediciamo, perché con la Tua Croce hai redento il mondo.  

7^  Stazione:    Gesù cade la seconda volta.                                                
v. Isaia 53, 3: Disprezzato e reietto dagli uomini,  non ne avevamo alcuna stima.
 Riflessione.
         La superbia fece cadere Lucifero
        e i nostri Progenitori,
       e continua tuttora a insidiare                                                                                                                                
        i nostri  pensieri  e i nostri ideali. 
        Ci rimprovera il Signore:
       “Che cosa hai tu che non abbia ricevuto? Perché te ne vanti, come se non l’avessi ricevuto?” 
       D’altronde il rimorso del peccato ci può anche portare alla vera umiltà;
        la fiducia nel perdono condurre al dolore perfetto: pentirsi per Amore!  
(pausa: dolore perfetto)
Preghiera: Padre nostro
Canto: Gesù mio, di tanti “doni” chi, meschino, Ti “derubò”?
       Sono stato  io, l’ingrato: Gesù mio, perdon, pietà
         Ti adoriamo, o Cristo, e Ti benediciamo, perché con la Tua Croce hai redento il mondo. 

8^  Stazione:    Gesù parla alle donne che piangono. 
v. Isaia 53, 6:  Noi tutti eravamo sperduti come un gregge, ognuno di noi seguiva la sua strada.
Riflessione. 
          Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me,
        ma su voi stesse piangete e sui vostri figli. - 
        Se così  è trattato il legno verde,
        che sarà del legno secco?”                                                                                                                          
      Piangiamo i nostri peccati e le tristi conseguenze dei peccati:
                 i dolori nel tempo e il fuoco nell’eternità: solo in questo pianto è il conforto e la gioia del perdono.  
(pausa: compunzione del cuore!) 
Preghiera: Padre nostro
Canto: Gesù mio, nel Tuo dolore, quale fuoco Ti “consumò”?
       Sono stato  io, l’ingrato: Gesù mio, perdon, pietà!
       Ti adoriamo, o Cristo, e Ti benediciamo, perché con la Tua Croce hai redento il mondo.   

9^  Stazione:     Gesù cade la terza volta. 
v. Isaia 53, 5:  Schiacciato per le nostre iniquità! Il castigo, che ci dà salvezza, si è abbattuto su di lui.
 Riflessione.
         Quanto è fragile la nostra volontà!
       Noi confessiamo con dolore le nostre colpe:
       proponiamo, promettiamo,… ma poi ricadiamo!
       Quando mai sarà l’ultima caduta?   
                               Oggi!
Ecco: con santa ostinazione noi ricominciamo, come fosse il primo giorno della nostra vita.    
(pausa: proposito fermo e sincero!) 
Preghiera: Padre nostro
Canto: Gesù mio, sotto la croce  chi per terra Ti “prosternò”?
       Sono stato  io, l’ingrato:  Gesù mio, perdon, pietà!
       Ti adoriamo, o Cristo, e Ti benediciamo, perché con la Tua Croce hai redento il mondo.  

10^  Stazione:    Gesù è spogliato delle vesti e abbeverato di fiele. 
v. Isaia 53: 2...7: Come una radice in terra arida: maltrattato, si lasciò umiliare.
Riflessione.    
        Il vizio è come un vestito goffo e lercio: degrada la persona,
        e rende la parola cattiva come il fiele; lascia poi nel cuore l’amarezza del rimorso.
        La virtù è come un abito perfetto, bello e splendente: nel cuore diffonde la gioia.
        Voglio spogliarmi subito di tutti i miei vizi, anche se lo strappo è atroce
        per la mia natura decaduta.         
(pausa: quali sono i miei vizi’?) 
Preghiera: Padre nostro
Canto: Gesù mio, le sacre labbra chi di fiele Ti “amareggiò”?
       Sono stato  io, l’ingrato: Gesù mio, perdon, pietà!
       Ti adoriamo, o Cristo, e Ti benediciamo, perché con la Tua Croce hai redento il mondo.  

11^  Stazione:    Gesù è inchiodato alla Croce. 
v. Isaia 53, 5: Egli è stato trafitto per i nostri delitti, per le sue piaghe noi siamo stati guariti.
Riflessione.  
        “Quelli che sono di Cristo,
        crocifiggono la loro carne
        coi suoi vizi e le sue concupiscenze.”
        E’ ben giusto, o Signore…
        voglio insieme  inchiodare
                                            la mia mente alla fede, la mia volontà  alla santa speranza, il mio cuore alla perfetta carità.
       “Gesù mio,  perdono, misericordia: per i meriti delle tue sante Piaghe.”  
(pausa: contemplare le Piaghe di Gesù!)

Preghiera: Padre nostro
Canto: Gesù mio, le mani e i piedi chi, coi chiodi, Ti “trapassò”?
           Sono stato  io, l’ingrato. Gesù mio, perdon, pietà!
           Ti adoriamo, o Cristo, e Ti benediciamo, perché con la Tua Croce hai redento il mondo. 
12^ Stazione:     Gesù muore sulla Croce.
v. Isaia 53, 10   Egli offrirà se stesso in espiazione: si compirà per mezzo suo la volontà del Signore;  il giusto mio servo giustificherà molti.
Riflessione. 
        Nessuno ama più di colui che  la vita,  
        pregando per giustificare i suoi “nemici.”
        Nel Tuo intimo tormento, nella Tua grande sete,
        hai bevuto l’amarezza della nostra ingratitudine;
        hai assorbito il veleno dei nostri peccati.
      Riconosciamo, o Gesù,  il Tuo infinito Amore!
      Effondi in noi la Vita del Tuo Spirito: perché siano espiate le nostre iniquità, nel dolore, che ci dà la salvezza.  
(pausa: contemplare il Crocifisso!) 
Preghiera: Padre nostro,…
Canto: Gesù mio, l’amante Cuore, con il ferro, chi “lacerò”?
       Sono stato  io, l’ingrato: Gesù mio, perdon, pietà!

       Ti adoriamo, o Cristo, e Ti benediciamo, perché con la Tua Croce hai redento il mondo.   


13^  Stazione:    Gesù è deposto dalla Croce.
v. Isaia 53, 8...12:  Fu eliminato dalla terra dei viventi ed è stato annoverato tra gli empi.
 Riflessione.  
         Maria,  l’Addolorata,  
       accoglie il Corpo straziato del suo Gesù:
       “ Figlioli, ve l’ho dato nel Natale,
       perché voi lo amaste.   Che cosa ne avete fatto?… 
       O voi  tutti, che passate per la via,  guardate 
        se c’è  un dolore simile al mio dolore!..(v. Lam.1, 12) 
        Confrontate le vostre amarezze con il pianto della vostra Madre!”  
(pausa: contemplare la Pietà!)

Preghiera:   Salve, Regina,…
Canto:   O Maria,  quel Tuo bel Figlio chi l’uccise, chi Te l’ rubò?
                Sono stato io, l’ingrato: o Maria,  perdon, pietà!
            Ti adoriamo, o Cristo, e Ti benediciamo, perché con la Tua Croce hai redento il mondo. 

14^ Stazione:    Gesù è portato nel sepolcro. 
v. Isaia 53, 9:  Gli si diede sepoltura con gli empi, con il ricco fu il suo tumulo.
Riflessione. 
      Questo è il mio Corpo, offerto in Sacrificio per voi.” 
       Il Tabernacolo è il vero sepolcro di Gesù.
       Quando ricevo il Corpo di Cristo, il mio cuore diventa un tabernacolo vivo.
       Gesù infatti è la Risurrezione e la vita.
       Chi crede e vive in Gesù, non morirà in eterno. 
(pausa: vivere in Gesù!) 
Preghiera:  Padre nostro…
       Ave, Maria…
       Credo in Dio Padre onnipotente…
Canto:  Gesù mio, sul Calvario, chi il Tuo Corpo sacrificò?
            Sono stato io, l’ingrato: Gesù mio, perdon, pietà!

Conclusione:
       Il Calvario è l’altare del grande sacrificio
       Gesù è la vittima di Amore,
       per la nostra salvezza.
       Muoia l’uomo del peccato (che siamo noi)
         e risorga il vero cristiano!

Giuriamo,
       nel Nome santo di Gesù,
       di voler abbracciare la Sua dottrina,
       fino a saper morire per la salvezza del mondo.

(pausa: giuramento di Amore!)
 

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NON SCENDO DALLA CROCE Di Fulton j Sheen,vescovo

Ero uscito di casa per saziarmi di sole.Trovai un uomo che

si dibatteva nel dolore della crocifissione.Mi fermai

e gli dissi:"Permetti che ti aiuti"?Lui rispose:

Lasciami dove sono.

Non scendo dalla croce fino a quando sopra vi

spasimano i miei fratelli.

fino a quando per staccarmi

non si uniranno tutti gli uomini.

Gli dissi"Che vuoi che io faccia?"

Mi rispose:

Và per il mondo e di a coloro

che incontrerai che c è un uomo

che aspetta inchiodato alla croce.