domenica 30 gennaio 2011

Onoriamo Maria! Amiamo Maria


Dagli scritti di Padre Matteo d’Agnone
Il Signore vuole da tutti noi qualcosa. Questo qualcosa è l'amore, quell'amore che noi possiamo donare agli al­tri con tutto quello che noi possiamo donare. Così fa Ma­ria: questa grande donna, ma piccola fanciulla che noi salu­tiamo con le parole dell'Ar­cangelo: "Ave Maria, piena di grazia, il Signore è con te, benedetta tu fra le donne e benedetto anche il frutto del tuo seno".
La salutiamo così perché Ma­ria è il compimento di tutta la legge, perché in Lei si è po­tuto compiere questo grande momento, il momento della vita. Il Signore entra in questa donna, nel ventre di questa donna e Lei lo conserva nel suo grembo, conserva Colui che è nostro Figlio, nostro fratello, colui nel quale si è compiuta la Parola; ossia il di­segno del Padre: la salvezza. Questa grande donna, la pos­siamo chiamare "la donna vestita di sole", sì, perché è come l'aurora che sorge. Ma­ria illumina ogni uomo, illumi­na l'uomo. Illumina con il suo amore, con la sua maternità, con la sua speranza, perché Maria è la mamma della vit­toria, è Colei che ci porta alla conoscenza del Figlio e di Dio Padre Onnipotente. Carissimo popolo di Dio, ca­rissimi fratelli e sorelle voi poveri che soffrite la fame e voi poveri di spirito, voi siete poveri perché manca dentro di voi ancora qualcosa; ossia manca la comunione con la Chiesa e la comunione con Cristo.
Cristo è per noi il sostegno. Maria è la nostra speranza, ma il sostegno che ci deve fortificare è Cristo.
Maria non è soltanto una grande luce, un azzurro in­descrivibile, Maria è Colei che viene ad indicarci la vera strada, Colei che viene ad il­luminare il mare ed il cielo, luce che crescendo, riveste il ruolo della grande donna, del disco solare che illumina il mondo intero.
Maria è il giro che fa il sole per illuminare l'universo e sembra che i raggi di questo sole abbraccino tutto il cre­ato.
Forse ho sbagliato nel dire `sembra' ma difatti lo è, per­ché Maria abbraccia tutto il mondo. Siamo noi che dobbia­mo corrispondere in questo, ossia a lasciarci abbracciare per rispondere all'abbraccio materno.
Maria è colei che viene a compiere una grande missio­ne tra i poveri, tra i fratelli che soffrono, tra coloro che sono incapaci di sentire, di gustare l'amore di Dio, tra coloro che non si lasciano at­trarre dall'amore di Dio.
Maria cura queste anime e le porta ad amare il suo Figlio Gesù Cristo e le fa rimanere estasiate dinanzi alle meravi­glie che provengono dalla co­noscenza dell'amore divino... Maria è la nostra felicità. Ella viene ad illuminare e guarire tutte le anime perché il Figlio Gesù Cristo questo vuole e manda la Madre perché Dio è amore. Gesù è amore, lo Spi­rito Santo è amore.
Maria ha risposto alla Santis­sima Trinità e conseguente­mente anche Maria è amore per tutti.
Noi dobbiamo essere così forti da allontanare il pecca­to e qualsiasi ombra di pec­cato. Dobbiamo illuminare l'oscurità ossia dobbiamo far entrare la luce, come quando al mattino ci svegliamo verso l'alba ed iniziano ad entrare i primi raggi del sole nella no­stra casa.
È una cosa molto bella que­sta, tanto che la stessa luce sembra più luminosa, perché un nuovo giorno sta sorgen­do per noi.
Maria deve essere per noi come il primo sole del mat­tino che deve entrare in noi dal primo momento che met­tiamo i piedi a terra.
Lasciamo entrare il sole di Maria; perché una volta che Maria entra in noi, o carissi­mi, Ella porta con sé il Figlio. Maria non è soltanto luce ma Ella come madre è tutto. Ma­ria è quella divina donna che va in cerca dei figli che vivono nella disperazione, li avvicina e li consola. Maria ne ha com­passione ed assume il ruolo di guida spirituale di tutti. Maria, nella sua bontà, è an­che serva dei figli, ossia sem­pre disponibile verso tutti i suoi figli, specie verso quelli che non la riconoscono e le voltano le spalle.
Maria è la mamma che dispia­ciuta della condotta di tanti suoi figli, si mette in disparte e continua a pregare perché questi figli tornino alla casa del Padre.
Maria è la donna generosa e piena di un amore tanto for­te che vuol portare tutti al Tutto, ossia a Dio.
A tutti voi che mi state ascoltando o meglio a voi che state ascoltando questa meravigliosa storia, io dico che tutto questo fa parte di tutti gli elementi che forma­no la scuola dell'esempio di Maria, perché noi dobbiamo prendere esempio da questa scuola. Il dolore lo possiamo riparare facendo atti di amo­re verso gli altri. Possiamo fare qualsiasi cosa, possiamo fare di tutto, però dobbiamo affidarci a Maria.
Maria, ha avuto questo dono dell'Incarnazione, ed ha avuto anche il dono di essere una mamma, una mamma preziosa, senza ombra di peccato. Perciò ricordiamoci che Ma­ria è stata sempre vergine, prima, durante e dopo il par­to, sempre. Se non crediamo a questo, noi non possiamo credere in Maria. Dobbia­mo credere ampiamente alla sua Immacolata Concezione perché Maria è ben diversa da tutte le altre donne. Ella è la donna prescelta per ave­re dallo Spirito Santo il dono dell'Incarnazione. È la don­na gloriosa e glorificata ed è stata premiata come madre, perché doveva portare avanti questo glorioso disegno.
Maria è anche la don­na dell'obbedienza, è stata all'obbedienza del Figlio ed all'obbedienza del Padre.
Gesù e la sua Santissima Ma­dre Maria, stanno sempre insieme e pensano che ogni figlio che si trova in difficoltà e nell'angoscia, sulla via della perfezione deve essere aiuta­to, perché questi figli hanno il dono della libertà. Sì voi cari figli siete nella libertà.
Dio non interviene con se­verità. Dio vi ha lasciati tutti nella libertà.
Potete scegliere di amare Dio e andare verso quella luce nella speranza, perché la speranza è la chiave che apre il Cuore di Dio per noi.
Sì, Dio in quel momento di­venta la serratura e se noi siamo chiave nella speranza possiamo aprire il cuore di Cristo e possiamo far parte di quel meraviglioso amore eterno che nessuno ci può togliere.
Maria ci aiuta in questo. Ma­ria non ci allontana, anzi, que­sta divina e benedettissima donna essendo Lei innamo­ratissima di noi, desidera rac­coglierci tutti. Ella è la prima donna e la prima santissima Vergine che quando si pre­senta a noi, si presenta sedu­ta al fianco del suo Figlio. Questa grande donna che ha avuto questo celeste posto, e lo possiamo avere anche noi o fratelli, ci possiamo sedere tutti vicino a Gesù e far parte di quel meraviglioso regno. Allora il Figlio di Dio, Gesù si alzerà e ringrazierà il Padre, perché tutti i figli stanno ri­tornando alla casa celeste. Maria in quel momento si mette in ginocchio dinanzi al Figlio e ringrazia con tene­rezza e con tanto amore per il grande dono che ci fa il Pa­dre, quello di essere sempre misericordioso con noi.
Il Figlio ripara tutte le imper­fezioni che noi commettia­mo.
Dinanzi al Divin Padre, Maria è la donna vigile, la donna che viene sempre verso di noi e sempre ci attende con la gra­zia della sua preghiera.
Maria è anche la scuola di Nàzaret, è la sede della Sa­pienza.
Maria è per noi tutto quello che possiamo desiderare.
Ella è quella lampada che arde in continuazione davanti al Figlio suo, anche quando noi non siamo vicini al Figlio. Lei è quella lampada che illumina e prega sempre.
Prendiamo esempio da que­sta celeste donna, da questa donna che è maestra di san­tità, da questa donna meravi­gliosa che ci vuol condurre verso l'Ostia Santa..
Affidiamoci alle sue mani, af­fidiamoci a questa donna di Betlemme, di Nàzaret. Affi­diamoci a questa Vergine e Maestra.
Sì, o buona madre, noi voglia­mo essere figli tuoi, però ti preghiamo di accettarci per quello che noi siamo, con i nostri limiti e con i nostri di­fetti. Ti prego o Madre nostra accettaci ed aiutaci a farci in­contrare quel Figlio tuo Gesù Cristo che anche per noi è Dio Onnipotente.
Sì, Gesù è il mio Dio, e Lui deve essere sempre il nostro Dio, non solo quando ne ab­biamo bisogno, per essere allontanati dal peccato ma sempre.
Ascoltatemi bene o carissimi, perché questa donna vestita di sole, questa divina donna che si chiama Maria, fa par­te di tutte le grandezze, ma il cumulo di queste preroga­tive non ci deve intimorire di avvicinarci a Lei, perché Lei è mamma, è mamma, e sarà sempre mamma.
Noi non riusciamo neppu­re ad immaginare, che una donna di suprema grandezza possa essere mamma per me, per te per tutti.
O Vergine Santissima, o Imma­colata, Vergine della Sapienza, Vergine del Cuore divino di Gesù, illumina i nostri cuori. Prega molto Dio perché per­doni i nostri peccati.
È vero, o Madre, che la tua gloria è perfetta, ma non ci far mancare mai quell'amore che esiste fra te ed il tuo Fi­glio Gesù Cristo. Tutti i santi ci aiutino a meritarci questo amore.
Fateci partecipare a questo meraviglioso incontro celeste che Dio onnipotente vuole donarci alla fine dei giorni.
Per l'amore del nostro Si­gnore Gesù Cristo, ti prego o Madre nostra di aiutarci per ottenere questo dono grandioso e straordinario. Fa sì che noi possiamo imitare il Figlio tuo, Gesù Cristo. Fa che possiamo essere la gioia di tutti voi. Fa che possiamo essere luce per coloro che sono lontani, riflesso per co­loro che non hanno specchio e che da questa luce possa nascere un'altra luce: la san­tità.
O Maria, a Te mi affido, o Madre io servo di Dio Pa­dre Matteo da Agnone e voi, fratelli e sorelle, siate pronti anche voi ad essere servi di questa Chiesa e prima di tut­to servi di Dio. Prostriamoci tutti dinanzi a Lei per chiudere questo provvidenziale incontro di catechesi. Chiudiamolo nel suo materno cuore e affidia­moci a Lei.
Adesso sono felice perché ho parlato a tutti voi, a mol­ti cuori. Sono contento che molti cuori hanno ascoltato. Sono felice perché vicino a me c'è la Vergine Santa, e se un giorno entrerò nel Cielo, mi sarà dato un grande tro­no tra quegli splendori di cui Dio ci ha rivestiti.
Mamma mia, mamma così bella in quella meravigliosa corona di gloria.
Fa' che i nostri sacrifici uma­ni, di umiliazioni, di sofferen­ze e anche di peccati vengano spazzati via e perdonati e ci possa essere donata questa meravigliosa corona che tu Maria porti sul tuo capo.
Facci vivere, o Maria, di que­sta ricchezza e non ci privare mai dell'amore di tuo Figlio, anche se noi non lo meritia­mo.
Io ti chiedo questa grazia, o Maria, tu sei l'aurora che sor­ge: "Illumina omnem homi­nem, illumina oculos meos". Maria, tu che sei la "Grazia che deve essere venerata con la più profonda devozione. A Te Madre innalzo la mia pre­ghiera, la nostra preghiera. Grazie popolo di Dio di aver­mi ascoltato; Pace e Bene.

Tratto dalla rivista: “Il Servo di Dio Padre Matteo d’Agnone”

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NON SCENDO DALLA CROCE Di Fulton j Sheen,vescovo

Ero uscito di casa per saziarmi di sole.Trovai un uomo che

si dibatteva nel dolore della crocifissione.Mi fermai

e gli dissi:"Permetti che ti aiuti"?Lui rispose:

Lasciami dove sono.

Non scendo dalla croce fino a quando sopra vi

spasimano i miei fratelli.

fino a quando per staccarmi

non si uniranno tutti gli uomini.

Gli dissi"Che vuoi che io faccia?"

Mi rispose:

Và per il mondo e di a coloro

che incontrerai che c è un uomo

che aspetta inchiodato alla croce.