lunedì 3 gennaio 2011

Via Lucis

VIA LUCIS_2007
Le stazioni della risurrezione
prima tappa
GESU’ RISORGE DA MORTE
C. Ti adoriamo, Gesù risorto, e ti benediciamo.
T. Perché con la tua Pasqua hai dato vita al mondo.
Accade spesso che piombi la notte sulla nostra vita: man­canza di lavoro, di speranza, di pace.... Sono molti quelli che giacciono nella tomba della violenza, dell'inerzia, del­le depressioni, delle oppressioni, delle delusioni. Spesso vivere è far finta di vivere. Ma quell'annuncio risuona for­te: «Non abbiate paura! Gesù è veramente risorto». I cre­denti sono chiamati ad essere angeli, cioè annunciatori credibili per tutti gli altri di questa straordinaria notizia. Oggi non è più il tempo delle crociate: liberare il sepolcro di Cristo. Oggi c'è urgenza di liberare ogni povero Cristo dal suo sepolcro. Aiutare ogni persona a coniugare corag­gio e speranza.
T. Rallegrati, Vergine Madre: Cristo è risorto. Alleluia!

Seconda tappa
I DISCEPOLI TROVANO IL SEPOLCRO VUOTO
C. Ti adoriamo, Gesù risorto, e ti benediciamo.
T. Perché con la tua Pasqua hai dato vita al mondo.
La morte sembra dare scacco matto alla vita: la partita è finita. Avanti altri. Maria di Magdala, Pietro e Giovanni fanno, per la prima volta nella storia, la constatazione che Gesù ha dato morte alla morte. Soltanto a questa condizio­ne esplode la gioia. Gioire con la stessa forza con cui i si­gilli più resistenti sono saltati. Tutto vince l'amore. Se cre­di nella vittoria del Risorto sull'invincibilità della morte ultima e di tante morti penultime, ce la farai. Saprai salire e farai salire. Insieme cantando l'inno alla vita.
T. Rallegrati, Vergine Madre: Cristo è risorto. Alleluial

Terza tappa
IL RISORTO SI MANIFESTA ALLA MADDALENA
C. Ti adoriamo, Gesù risorto, e ti benediciamo.
T. Perché con la tua Pasqua hai dato vita al mondo.
Come ha fatto Maria di Màgdala, si tratta di continuare a cercare Dio anche nell'ora del dubbio, anche quando il so­le scompare, quando il cammino si fa arduo. E, come Ma­ria di Màgdala, ti senti chiamare. Egli pronuncia il nome, il tuo nome: ti senti toccato da Dio. Allora il tuo cuore im­pazzisce di gioia: Gesù risorto è accanto a te, col volto giovane di un trentenne martoriato. Il volto giovane di uno vittorioso e vivente. Ti affida la consegna: «Va', annuncia che Cristo è vivo. E ci vuole vivi!». Lo dice a tutti, in mo­do speciale alle donne, che riconoscono in Gesù colui che per primo ha ridonato alla donna, umiliata per secoli, vo­ce, dignità, capacità di annunciare.
T. Rallegrati, Vergine Madre: Cristo è risorto. Alleluia!

Quarta tappa
IL RISORTO SULLA STRADA DI EMMAUS
C. Ti adoriamo, Gesù risorto, e ti benediciamo.
T. Perché con la tua Pasqua hai dato vita al mondo. Gerusalemme - Emmaus: il cammino dei rassegnati. Co­niugano il verbo sperare al passato: «Speravamo». Ed è subito tristezza. Ed ecco, viene lui: si affianca ai ghiacciai di tristezza, e poco a poco i ghiacci si sciolgono. Il calore tallona il freddo, la luce il buio. Il mondo ha bisogno del­l'entusiasmo dei cristiani. Si può fremere ed agitarsi per tante cose, ma ci si entusiasma soltanto se si hanno certez­ze nella mente e tenerezza nel cuore. Il Risorto è accanto a noi, pronto a spiegare che la vita ha un senso, che i dolori non sono strazi di agonia ma le doglie di un parto d'amore, che la vita vince sulla morte.
T. Rallegrati, Vergine Madre: Cristo è risorto. Alieluial

Quinta tappa
IL RISORTO SI MANIFESTA ALLO SPEZZARE DEL PANE
C. Ti adoriamo, Gesù risorto, e ti benediciamo.
T. Perché con la tua Pasqua hai dato vita al mondo.
Il bivio di Emmaus. Il buon cuore fa esclamare ai due: "Resta con noi". E lo invitano alla loro mensa. E vedono sotto i loro occhi trasformarsi la povera tavola di una pic­cola locanda nella grande tavola delfultima Cena. Gli oc­chi bendati si aprono. E i due discepoli trovano luce e for­za per ripercorrere la strada verso Gerusalemme. Nella mi­sura in cui si accolgono i poveri di pane, i poveri di cuore, i poveri di senso, ci si dispone a fare l'esperienza di Cristo. E a correre sulle strade del mondo di oggi per annunciare a tutti la bella notizia che il Crocifisso è vivo.
T. Rallegrati, Vergine Madre: Cristo è risorto. Alleluial

sesta tappa
IL RISORTO SI MOSTRA VIVO AI DISCEPOLI
C. Ti adoriamo, Gesù risorto, e ti benediciamo.
T. Perché con la tua Pasqua hai dato vita al mondo.
La paura del fantasma, il pregiudizio dell'impossibile im­pediscono di accettare la realtà. E Gesù invita i suoi: «Toccatemi». Ma essi sono ancora titubanti: è troppo bello per essere vero. E Gesù risponde con la richiesta di man­giare con loro. La gioia a questo punto esplode. L'incredi­bile si fa palpabile, il sogno si fa segno. Allora è proprio vero? Allora non è proibito sognare? Sognare che l'amore vince sull'odio, che la vita vince la morte, che l'esperienza vince la diffidenza. È vero, Cristo è vivo! La fede è vera, possiamo fidarci: è il Risorto! Per conservare la freschezza della fede, occorre rinascere ogni alba; occorre accettare la sfida di passare, come gli apostoli nel cenacolo, dal terrore alla sicurezza, dall'amore pauroso all'amore coraggioso.
T. Rallegrati, Vergine Madre: Cristo è risorto. Alleluial

Settima tappa
CON MARIA IN ATTESA DELLO SPI­RITO
C. Ti adoriamo, Gesù risorto, e ti benediciamo.
T. Perché con la tua Pasqua hai dato vita al mondo.
La madre di Gesù, presente dall'inizio, non può mancare al culmine. Nel Magnificat aveva cantato il Dio della pasqua che dava alla storia un volto umano: «Ha rimandato i ric­chi, ha deposto i potenti, ha messo al centro i poveri, ha innalzato gli umili». Ora veglia con gli amici di Gesù per l'inizio dell'aurora nuova. Anche i cristiani sono in regime di veglia, con Maria. Essa ci educa a tenere le mani giunte per saper tenere le mani aperte, le mani offerte, le mani pulite, le mani ferite dall'amore, come quelle del Risorto.
T. Rallegrati, Vergine Madre: Cristo è risorto. Alleluia!

Ottava tappa

IL RISORTO SALE AL CIELO
C. Ti adoriamo, Gesù risorto, e ti benediciamo.
T. Perché con la tua Pasqua hai dato vita al mondo.
C'è uno stretto rapporto tra terra e cielo. Con l'incarnazio­ne il cielo è sceso in terra. Con l'ascensione la terra è asce­sa al cielo. Costruiamo la città dell'uomo in terra, per abi­tare la città di Dio in cielo. La logica della terra ci fa rima­nere terra-terra, ma non ci rende felici. La logica dell'a­scensione, invece, ci porta dalla terra al cielo: ascendere­mo al cielo se faremo ascendere nella vita della terra chi è umiliato e senza dignità.
T. Rallegrati, Vergine Madre: Cristo è risorto. Alleluia!

RITI DI CONCLUSIONE
C. Lo Spirito di santità renda salda la vostra fede.
T. Amen.
C. Lo Spirito d'amore renda disinteressata la vo­stra carità.
T. Amen.
C. Lo Spirito di consolazione renda fiduciosa la vostra speranza.
T. Amen.
C. Su tutti voi, che avete partecipato a questa ce­lebrazione, discenda la benedizione di Dio on­nipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo.
T. Amen.
C. Nella fede del Cristo risorto, andate in pace.
T. Rendiamo grazie a Dio.

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NON SCENDO DALLA CROCE Di Fulton j Sheen,vescovo

Ero uscito di casa per saziarmi di sole.Trovai un uomo che

si dibatteva nel dolore della crocifissione.Mi fermai

e gli dissi:"Permetti che ti aiuti"?Lui rispose:

Lasciami dove sono.

Non scendo dalla croce fino a quando sopra vi

spasimano i miei fratelli.

fino a quando per staccarmi

non si uniranno tutti gli uomini.

Gli dissi"Che vuoi che io faccia?"

Mi rispose:

Và per il mondo e di a coloro

che incontrerai che c è un uomo

che aspetta inchiodato alla croce.