mercoledì 30 settembre 2015

MESE IN ONORE DI SAN MICHELE ARCANGELO

 (Onoriamo anche l’Angelo Custode con una preghiera al giorno)



30 settembre

GRANDEZZA DI S. MICHELE NELLA POTENZA NEL GIUDIZIO FINALE

I. Considera come la grande carità di S. Michele Arcangelo verso i fedeli si eserciterà anche nel fi­nale giudizio, quando presenterà i predestinati al Cielo. Al suono della tromba di Michele, si sve­lerà il mistero della glorificazione degli eletti e della dannazione dei reprobi. Allo squillo di questa trom­ba, ultima dopo le sette che avranno pronun­ziato il giudizio, tutti i morti risorgeranno. Oh che grande autorità! Che voce onnipotente, la quale ri­suonerà per tutti i quattro venti, e scenderà sino nel centro della terra ! I sepolcri spalancati vomiteranno le ceneri sparse e le anime riprenderanno il loro corpo.
II. Considera come allora da Gesù Cristo Giudice saranno solennemente approvate e confermate le sentenze di vita o di morte, già proferite nel giu­dizio particolare di ciascuno. Poi, qual capitano ge­nerale degli eserciti del Signore e Vessillifero, come Lo chiama la Chiesa, verrà Michele a segnare sulla fronte di tutti gli eletti il segno della eterna predestinazione. Infine, coadiuvato dagli Angeli, se­parerà i reprobi dagli eletti  farà collocare i cattivi alla sinistra, gli eletti alla destra, e darà loro le palme in mano in segno della compiuta vittoria.
III. Considera come nel giudizio universale spet­terà al gloriosissimo S. Michele ricreare gli eletti con la favorevole sentenza dell'eterna gloria. Sve­lerà loro la sentenza del Divin Giudice: «Venite, o benedetti dal Padre mio, a possedere il regno pre­parato per voi fin dalla costruzione del mondo». Egli sarà - come dice Origene - il procuratore della vigna del Signore, cui spetta, terminata la vita umana, dare ai Santi la mercede per le loro buone opere. Consolati, o fedele, perchè S. Michele è speciale protettore ed avvocato dei predestinati; procura di servirLo, amarLo ed onorarLo, e un giorno verrà a porre sul tuo capo la corona della gloria.

APPARIZIONE DI S. MICHELE AL DUCA DI SINIGALLIA

Il Vescovo Equilino scrive, che stando Sergio Du­ca di Sinigallia ammalato di lebbra, ed avendo speso gran somma di denaro in medici e medicine, senza risultato, perdette la speranza di guarigione. Gli ap­parve allora S. Michele due volte, dicendogli che se voleva guarire, andasse a visitare la sua Chiesa in Brendal. Rispose il Duca che ignorava dove si tro­vasse tale Chiesa. «Non importa, rispose il Gloriosis­simo Arcangelo appresta tu una nave, che colà ti guideranno gli Angeli ». Così fece, e nello spazio di un giorno e di una notte, un vento prospero lo con­dusse nel monastero di Brendal, come altri dicono, Brindolo, sul litorale Adriatico. Non sapeva il Duca né la sua gente quale fosse il luogo dove era approdato; ma informato dalla gente della terra, trovarono che quello era il luogo indicato da S. Michele, dove vi era quel sacro Tempio a lui dedicato. Il Duca e tutta la sua gente andarono al Tempio a piedi scalzi, ed appena furono giunti alla porta, egli si trovò li­bero dalla lebbra ed entrò nella Chiesa con perfetta sanità. Ed egli poi e la Duchessa sua consorte resta­ron tanto obbligati al S. Arcangelo, che determinaro­no fermarsi quivi per servire Dio, ed onorare il glo­rioso Patrono, dopo avere assegnata, metà dei loro be­ni ai poveri, e l'altra metà al culto di S. Michele (M. Nauc. lib. 3, cap. 13 presso Nieremb, cap. XXIV).

PREGHIERA

O principe gloriosissimo, per la vostra serafica ca­rità non vogliate abbandonarmi, ma fatemi degno della vostra speciale assistenza. Siate il mio avvo­cato e consolatore nel tremendo giorno del giudizio innanzi a Dio, e conducetemi con Voi nel Cielo a godere la sua bella presenza, e ad inebriarmi delle sue eterne delizie.

SALUTAZIONE

Io Vi saluto, o S. Michele; Voi che siete addetto alla vigna del Signore, annumeratemi tra il Coro dei giusti nel Regno dei Cieli.

FIORETTO

Darai l'elemosina ai poveri.
NOVENA ALL’ANGELO CUSTODE: Ottavo giorno
Angelo, mio custode, conso­latore benigno che con soavi ispirazioni mi conforti in tutti i travagli della vita presente e in tutti i timori della futura, ti saluto e ti ringrazio, insieme a tutto il coro dei Cherubini che, pieni della scienza di Dio, sono eletti ad illuminare la nostra ignoranza. Ti prego di assistermi, con particolare solle­citudine e di consolarmi sia nelle difficoltà presenti sia nei tormenti futuri; affinché rapito dalla tua dolcezza, riflesso di quella divina, distolga il cuore dalle fallaci lusinghe terrene per riposare nella speranza della futura felicità. Angelo di Dio.  

GRANDEZZA DI S. MICHELE NEL NOME

I. Considera come il nome di S. Michele Arcan­gelo è mirabile. Quando Manue, padre di Sansone, Lo interrogò, l'Angelo rispose: Il mio nome è mi­rabile. E veramente mirabile è il nome di San Michele, in qualunque modo s'interpreti. In primo luogo può significare due cose che sembrano con­trarie, cioè Umiltà di Dio e Castigo di Dio. Può significare Umiltà di Dio per la somma degnazione con cui S. Michele si volge ai piccoli e ai tribolati, amando gli umili e sollevando i pusillanimi. Può significare anche castigo di Dio per il terrore che incute ai superstiti, come la interpreta S. Panta­leone. Tale è S. Michele. Egli si abbassò a consolare Adamo peccatore, a confortare Giacobbe, a nu­trire ed incoraggiare Elia, a custodire Daniele tra i leoni, ma fu anche il terrore di Satana e il vin­citore dei demoni.
II. Considera quanto è mirabile e misterioso il nome di S. Michele che può significare anche Dife­sa. Egli con la sua presenza e protezione consola tutti, difende dai demoni con sovrana efficacia, aiuta con immense possibilità, non si ritira mai dal pre­stare soccorso a chi lo domanda. L'invocano i pic­coli, l'invocano i deboli e gli umili: a tutti il glo­rioso Arcangelo porge il suo braccio.
III. Considera come la significazione propria del nome di Michele è : Quis ut Deus? Chi è come Dio? Ciò esprime la sua grande umiltà in tanti doni di natura, di grazia e di gloria. Pur essendo Egli lo Spirito più nobile di tutti gli Spiriti, si sti­ma come un nulla innanzi a Dio, é con tale umilia­zione glorifica ed esalta Dio, dicendo insieme a Da­vide: «Quanto ho e posseggo, o Signore, mi spinge a dire che nessuno può rassomigliare a Voi». Impara, o cristiano, a venerare il nome di Michele procura di pronunziarlo con rispetto e con fiducia, ogni volta che il demonio ti minaccia o la tribo­lazione ti angustia, e ne sperimenterai mirabili ef­fetti.

APPARIZIONE DI S. MICHELE IN VARI LUOGHI

Nella Turingia a S. Bonifacio Apostolo di quelle parti, mentre combatteva alcuni eretici, apparve S. Michele Arcangelo con la Croce incoraggiandolo alla difesa della cattolica dottrina; in suo onore S. Boni­facio fece edificare un sontuoso tempio.
Nell'Austria apparve S. Michele alla B. Benve­nuta, la quale si adoperò a riaccendere la divozione verso il celeste Principe là dove si andava estin­guendo.
Nella Svezia apparve S. Michele Arcangelo a S. Brigida e l'indusse con sua figlia Catenina a recarsi sul Gargano ove sentì i canti angelici.
Nella Fiandra apparve ad un santo Vescovo affin­chè questi gli edificasse una chiesa; là S. Michele vie­ne molto venerato per i molti miracoli da lui com­piuti.
Nella Polonia apparve chiaramente in sogno a Lesco Negro Duca di Cracovia e di Sandomiria e lo confortò assicurandogli la vittoria contro gli Jacziuin­ci e i Lituani. E così avvenne. Infatti dopo averli inseguiti mise a morte quasi tutti i primi, ed i secondi in gran parte perirono per i vari disagi, si uccisero da se stessi, ma dei polacchi nessuno peri, cosicché S. Mi­chele fu proclamato speciale protettore di quel Regno.
In Ungheria apparve S. Michele sotto Belisario e promise e diede trionfo e vittoria ai cristiani con la sconfitta del poderoso esercito di Maometto II, impe­ratore dei Turchi.

PREGHIERA

O ammirabile Principe, gloriosissimo S. Miche il vostro nome è eccelso, grande e meraviglioso: sia sempre benedetto Dio, che Vi diede nome si gran­de, che dopo quello di Gesù e di Maria SS. non c'è tra le creature altro nome sì ammirabile e potente. DegnateVi farmi sperimentare quei portentosi aiuti, di cui Vi arricchì la mano di Dio. Il vostro nome sia il mio aiuto nei pericoli, il sostegno nelle cadute, il sollievo nelle angustie, il conforto nelle tribola­zioni, e lo scudo di difesa contro i nemici infernali in vita ed in morte. Così sia.

SALUTAZIONE

Io Vi saluto, o S. Michele; veneranda virtù e dolce nome.

FIORETTO

Dirai per nove volte: Sia benedetto il nome di S. Mi­chele Arcangelo e reciterai nove Gloria Patri alla SS. Tri­nità in ringraziamento del nome dato al Principe degli Angeli.
Preghiamo l’Angelo Custode: Angelo di Dio, che sei il mio custode, illu­mina, custodisci, reggi e governa me, che ti fui affidato dalla pietà celeste. Amen.
NOVENA ALL’ANGELO CUSTODE: Nono giorno
Angelo, mio custode, infaticabile collaboratore della mia salvezza eterna che mi elargisci in ogni momento innumerevoli benefici, ti saluto e ti ringrazio, insieme a tutto il coro dei Serafini che, accesi della divina carità, sono eletti ad infiammare i nostri cuori. Ti prego di accendere nell'ani­ma mia una scintilla di quello stesso angeli­co amore affinché, distrutto in me tutto quel­lo che é del mondo e secondo la carne, possa, senza ostacolo, contemplare le cose celesti. Dopo aver corrisposto, sempre fedel­mente la tua amorevole premura su questa terra, possa lodarti, ringraziarti e amarti nel Regno dei Cieli. Amen. Angelo di Dio




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NON SCENDO DALLA CROCE Di Fulton j Sheen,vescovo

Ero uscito di casa per saziarmi di sole.Trovai un uomo che

si dibatteva nel dolore della crocifissione.Mi fermai

e gli dissi:"Permetti che ti aiuti"?Lui rispose:

Lasciami dove sono.

Non scendo dalla croce fino a quando sopra vi

spasimano i miei fratelli.

fino a quando per staccarmi

non si uniranno tutti gli uomini.

Gli dissi"Che vuoi che io faccia?"

Mi rispose:

Và per il mondo e di a coloro

che incontrerai che c è un uomo

che aspetta inchiodato alla croce.