venerdì 25 settembre 2015

MESE IN ONORE DI SAN MICHELE ARCANGELO


 (Onoriamo anche l’Angelo Custode con una preghiera al giorno)

25 settembre

GRANDEZZA DI S. MICHELE NEL DIFFONDERE LA PACE

I. Considera come S. Michele Arcangelo è chia­mato dalla Chiesa Angelo della Pace. E' l'An­gelo ella pace, perché dà là pace e la serenità alle anime, costringendo gli spiriti maligni ad allonta­narsi da esse. Tre nomi usa la Chiesa, lodando San Michele: Capitano degli eserciti del Signore, An­gelo della vittoria ed Angelo della Pace, ma tutti e tre questi nomi convengono ad un medesimo ef­fetto, perchè solo col combattere contro i demoni e col vincerli, ottiene la pace. A quale altro più che a S. Michele è dovuto questo bel titolo di operatore di pace? Pacificò i cieli, scacciandone gli Angeli ribelli, che avevano turbato con la ribellione e la guer­ra la serenità del Paradiso.
Io Vi ammiro e Vi saluto, o gran principe di pace S. Michele!
II. Considera come S. Michele pacifica l'uomo con Dio. La Chiesa ce Lo rappresenta innanzi al trono della divina misericordia in atto di chiedere con va­lide preghiere misericordia e perdono per l'uomo. Quest'ufficio di placare lo sdegno di Dio e di implo­rare perdono ha per effetto la pace e riconciliazione dell'uomo con Dio. Il suo cuore che è pieno di cle­menza e pietà, non sa desiderare e volere altro che la pace dell'uomo,con Dio, e perciò impegna il suo amore a far sì che l'uomo detesti le sue colpe, pre­gando nello stesso tempo Dio a deporre la sua col­lera. Così, mediante la sua orazione efficacissima, ottiene la riconciliazione e la pace. Oh carità eccelsa del glorioso Principe!
III. Considera come il celeste Serafino ama e pro­cura la pace nelle case e nelle famiglie. Come non potè soffrire la discordia nel cielo, così non può ve­dere il cuore dell'uomo in agitazione, non può ve­dere inimicizie o discordie tra i parenti e tra le famiglie: i suoi pensieri sono di pace. Chi desidera perciò la pace e la concordia nella sua famiglia, tra i suoi parenti, invochi l'aiuto del S. Arcangelo e Lo preghi con tutta la fede.
Dice S. Lorenzo Giustiniani : «Abbi, o cristiano, questo serafico Principe della celeste milizia per tuo principale Protettore, per tutelare e difensore del­l'anima tua, della tua casa, della tua famiglia, e pregaLo, che mantenga sempre nel tuo cuore la cal­ma, la serenità, e la pace, e che, dopo averti santi­ficato, ti renda meritevole di godere con Lui la pace e la gloria eterna».

APPARIZIONE DI S. MICHELE NEL PORTOGALLO

Il Regno di Portogallo era molto afflitto da' Mori di Andalusia a motivo della crudeltà di Alberto Re barbaro di Siviglia. Quando però il Re di Portogallo D. Alfonso Enriquez fece ricorso a S. Michele, fu dal celeste Arcangelo mirabilmente aiutato. Infatti nel­l'attaccare la battaglia, i portoghesi dopo avere invo­cato S. Michele, sperimentarono il suo miracoloso aiuto, ed avvenne che nessun portoghese perisse, e nessun moro restasse più in quel regno. Perciò il Re di Portogallo, D. Alfonso Enriquez, e Lodovico XI Re di Francia istituirono due Ordini Militari di S. Mi­chele, ciascuno nel suo regno nella certezza che sotto la protezione di quel principe delle milizie Angeliche sarebbe sempre pronta la vittoria.

PREGHIERA

O glorioso S. Michele Angelo della Pace, Angelo della vittoria, Principe di Carità, a Voi ricorro sup­plichevole per implorare la vostra efficacissima in­tercessione presso la divina bontà. Pregate, o poten­tissimo mio avvocato, ed ottenete al mio cuore la pace: mediante la vostra assistenza, confido di ve­der sempre la pace nella mia famiglia e spero che le vostre orazioni ottengano alla Chiesa la deside­rata vittoria e tranquillità.

SALUTAZIONE

Io Vi saluto, o S. Michele; Voi che siete l'operatore della vittoria e l'Angelo della pace, pregaTe per la nostra pace e salvezza.

FIORETTO

Farai una mortificazione della gola o degli occhi.
Preghiamo l’Angelo Custode: Angelo di Dio, che sei il mio custode, illu­mina, custodisci, reggi e governa me, che ti fui affidato dalla pietà celeste. Amen.
NOVENA ALL’ANGELO CUSTODE: Terzo giorno
Angelo, mio custode, sapiente maestro che non cessi mai d'insegnare la vera scienza dei Santi, ti saluto e ti ringrazio, insieme a tutto il coro dei Principati, desti­nati a presiedere agli spiriti minori. Ti prego di vigilare sui miei pensieri, sulle mie paro­le e sulle mie opere perché, conformandomi in tutto ai tuoi salutari insegnamenti, non perda mai di vista il santo timor di Dio, prin­cipio unico ed infallibile della vera sapienza. Angelo di Dio.

Nessun commento:

Posta un commento


NON SCENDO DALLA CROCE Di Fulton j Sheen,vescovo

Ero uscito di casa per saziarmi di sole.Trovai un uomo che

si dibatteva nel dolore della crocifissione.Mi fermai

e gli dissi:"Permetti che ti aiuti"?Lui rispose:

Lasciami dove sono.

Non scendo dalla croce fino a quando sopra vi

spasimano i miei fratelli.

fino a quando per staccarmi

non si uniranno tutti gli uomini.

Gli dissi"Che vuoi che io faccia?"

Mi rispose:

Và per il mondo e di a coloro

che incontrerai che c è un uomo

che aspetta inchiodato alla croce.