lunedì 28 settembre 2015

MESE IN ONORE DI SAN MICHELE ARCANGELO

 (Onoriamo anche l’Angelo Custode con una preghiera al giorno)


28 settembre

GRANDEZZA DI S. MICHELE NELL'AIUTARE LE ANIME PURGANTI

I. Considera come la carità grande di S. Michele Arcangelo verso i suoi devoti non termina con la vita su questa terra, ma si estende anche a loro sol­lievo quando vanno nel Purgatorio per soddisfare interamente la divina giustizia. Canta la Chiesa nel­l'Ufficio, che Dio consegna a S. Michele le anime sante per introdurle nella patria celeste. Egli deve farle uscire da quel carcere appena sono pie­namente purificate e da quel luogo di tenebre intro­durle nella luce santa. Durante il tempo che le anime benedette si trovano condannate a purificarsi in quel fuoco divoratore, S. Michele interpone i suoi cospicui meriti a loro vantaggio ed ottiene dal mi­sericordioso Dio la facoltà di richiamare le anime dal luogo dei tormenti alla patria della felicità eterna.
II. Considera quanto è salutare per le anime pur­ganti l'intercessione di S. Michele da ciò che av­venne al giovane Willelmo, come narrano alcuni au­tori. Apparve la sua anima, dopo morte, ad un mo­naco assai devoto, dicendogli che non avrebbe po­tuto vedere Dio, fino a quando non si fossero ri­volte preghiere per lui a S. Michele. Pregò il mo­naco e invitò anche altri a pregare S. Michele: l'a­nima di Willelmo potè subito entrare in Paradiso.
Le anime devote di, questo santo principe del Pa­radiso sono felici anche dopo la morte, cadute che siano nel Purgatorio: sanno difatti con certezza che Egli le aiuterà. Oh quanti titoli e motivi per amare e venerare sì eccelso principe!
III. Considera o cristiano, quanto è facile cadere nel Purgatorio, quanto penosa la dimora, e quanto difficile esserne liberato. Un fallo, una curiosità, una parola oziosa ci rendono rei di quel fuoco! E poi, quali e quanti sono i tormenti delle anime purgan­ti? Quel fuoco è assai più tormentoso di tutte le pene che l'uomo può patire in questa vita. Tutti i mali e tormenti di questo mondo sono un niente a confronto di una fiamma sola del Purgatorio, dal quale non si esce se non si è pienamente purificati. Che sarà di te, che ogni giorno ti carichi di difetti e fai volentieri peccati veniali? Chissà quanto lun­go e penoso dovrà essere il tuo Purgatorio! Ricor­ri al tuo celeste Benefattore, e pregaLo che dopo morto venga presto a consolarti e liberarti dalle pene del Purgatorio.

APPARIZIONE DI S. MICHELE NELLA LUCANIA

Nella Lucania più volte si è degnato apparire S. Michele Arcangelo, di modo che colà in molti luoghi Egli viene onorato anche con concorso di pellegrini. In modo particolare forma affetto di venerazione la Spelonca detta volgarmente Pittari, ma propriamente Pietraro nella Diocesi di Policastro, in cui ad onore di S. Michele si vede in pietra a bassorilievo scolpita la sua effigie con intorno alcuni caratteri greci consunti, ben chiaro indizio della sua antichità. Questa è pro­vata anche dal fatto che Guaimario III, Principe di Salerno fin dal secolo XI per assicurare il servizio di quel santuario, ove continui miracoli venivano com­piuti da Dio per la intercessione di S. Michele, fondò sulla sommità di detto monte un Monastero di Bene­dettini con una Chiesa dedicata a S. Michele Arcan­gelo, la quale sola oggi è ancora in piedi col titolo di Badia.

PREGHIERA

O gloriosissimo principe, S. Michele Arcangelo, degnateVi accogliermi sotto il vostro potente patro­cinio. Voi siete il mio avvocato; il padre, il consola­tore, il mio sollievo. Deh ! per la vostra serafica ca­rità non vogliate abbandonarmi nè in vita, nè in mor­te, nè dopo la morte. Siate il mio liberatore dalle fiamme del Purgatorio; qualora però avessi a cadere in quel fuoco, venite presto in mio aiuto, e porta­temi con Voi a godere Dio nel cielo.

SALUTAZIONE

Io Vi saluto, o S. Michele; che conducete le anime nella luce santa.

FIORETTO

Farai applicare una S. Messa a pro delle anime pur­ganti devote di S. Michele oppure ascolterai la Messa e farai la S. Comunione per esse.
Preghiamo l’Angelo Custode: Angelo di Dio, che sei il mio custode, illu­mina, custodisci, reggi e governa me, che ti fui affidato dalla pietà celeste. Amen.
NOVENA ALL’ANGELO CUSTODE: Sesto giorno
Angelo, mio custode, consiglie­re ineffabile che nei modi più vivi mi fai sempre conoscere la volontà di Dio e i mezzi più opportuni per realizzarla, ti saluto e ti ringrazio, insieme a tutto il coro delle Dominazioni elette da Dio a comunicare i suoi decreti e a darci la forza di dominare le nostre passioni. Ti prego di liberare la mia mente da tutti i dubbi importuni e da tutte le pericolose perplessità, affinché, libero da ogni timore, assecondi sempre i tuoi consi­gli, che sono consigli di pace, di giustizia e di sanità. Angelo di Dio.  

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NON SCENDO DALLA CROCE Di Fulton j Sheen,vescovo

Ero uscito di casa per saziarmi di sole.Trovai un uomo che

si dibatteva nel dolore della crocifissione.Mi fermai

e gli dissi:"Permetti che ti aiuti"?Lui rispose:

Lasciami dove sono.

Non scendo dalla croce fino a quando sopra vi

spasimano i miei fratelli.

fino a quando per staccarmi

non si uniranno tutti gli uomini.

Gli dissi"Che vuoi che io faccia?"

Mi rispose:

Và per il mondo e di a coloro

che incontrerai che c è un uomo

che aspetta inchiodato alla croce.