lunedì 20 dicembre 2010

Novena a San Gabriele Arcangelo

    

PRIMO GIORNO

Per quella gloria che vi distingue fra tanti vostri compagni, o grande arcangelo S. Gabriele, essendo voi uno dei sette che stanno continuamente davanti al trono dell'Altissimo, ottenetemi la grazia che io cammini sempre alla divina presenza, affinché i miei pensieri, le mie parole, le mie azioni altro non abbiamo di mira che la pura gloria di Dio. Gloria. 

SECONDO GIORNO

Per quel santo giubilo che sentiste, o glorioso arcangelo S. Gabriele, nell'essere inviato sulla terra annunciatore del mistero più consolante, cioè l'Incarnazione del Verbo e l'Universale Re­denzione, ottenetemi la grazia che io non mi gonfi mai tra gli onori, né mi smarrisca tra le umiliazioni, ma sappia di tutto servir­mi secondo i disegni di Dio, i quali non hanno altro scopo che la mia e la comune santificazione. Gloria. 

TERZO GIORNO

Per quell'ineffabile allegrezza che voi provaste, o glorioso Arcangelo S. Gabriele, nel presentarVi in Nazaret a Maria, la più privilegiata e la più santa fra tutte le figlie d'Eva, ottenetemi la grazia ch'io le professi costantemente una singolarissima devo­zione, e mi occupi a tutto potere nell'accrescere il numero dei suoi devoti, e nel promuovere il suo culto, al fine di partecipare a quella beatitudine che è parzialmente promessa ai suoi sinceri veneratori. Gloria. 

QUARTO GIORNO

Per quell'insolito gaudio che v'inondò, o glorioso arcangelo S. Gabriele, nel preconizzare Maria come la piena di grazia, la benedetta fra tutte a divenir madre del Verbo, ottenetemi, vi pre­go, che amando ad imitazione della SS. Vergine, il ritiro e la pre­ghiera, meriti di essere distinto anche in terra con particolari be­nedizioni. Gloria. 

QUINTO GIORNO

Per quell'improvviso stupore che vi comprese, o glorioso arcangelo San Gabriele, quando vedeste la SS. Vergine contur­barsi alle vostre magnifiche parole, ottenetemi, vi prego, un affet­to costante alla santa umiltà, che è il fondamento e il sostegno di tutte le virtù. Gloria. 

SESTO GIORNO

Per quella straordinaria venerazione che per Maria concepi­ste, o glorioso arcangelo S. Gabriele, quando la vedeste più pron­ta a rinunziare l'onore della divina maternità che la perpetua con­servazione della propria verginità, ottenetemi, vi prego, la risoluzione e il coraggio di rinunziare a tutti i piaceri e a tutte le gran­dezze del mondo, anzicché violare minimamente le promesse fatte al Signore. Gloria. 

SETTIMO GIORNO

Per quell'ammirabile benignità onde voi, o glorioso arcange­lo S. Gabriele, dissipaste tutti i timori che agitavano il cuore di Maria quando si sentì da voi annunciare per madre, sgombraste vi prego, la mia mente da tutte le illusioni con cui il principe delle tenebre si sforza di impedire la cognizione chiara e precisa delle verità che tornano indispensabili al conseguimento della salute. Gloria. 

OTTAVO GIORNO

Per quella generosa prontezza con cui la SS. Vergine cre­dette a tutte le vostre parole, o glorioso arcangelo S. Gabriele, e consenti alla proposta di divenir madre del Verbo, e corredentrice del mondo, ottenetemi, vi prego, la grazia che mi uniformi sem­pre spontaneamente alla volontà dei miei superiori, e porti sem­pre con allegria quella mistica croce di patimenti che piacerà a Dio di addossarmi. Gloria. 

NONO GIORNO

Per quella gioia infinita che inondò insieme tutti i cuori dei giusti nel Limbo, degli angeli nel Paradiso e degli uomini sulla ter­ra, quando riportando voi, o glorioso arcangelo S. Gabriele, al trono della SS. Trinità il consenso della SS. Vergine, discese il Verbo del Padre nel di Lei seno, ove, per opera dello Spirito Santo, si vestì delle nostre miserie, ottenetemi, vi prego, la grazia che io cammini fedelmente dietro gli esempi luminosissimi che di tutte le virtù venne a darci questo Unigenito incarnato, affinché, dopo averlo seguito per la strada dei dolori, giunga con Lui a salire il monte misterioso della visione sempiterna. Gloria.  
Tratto da: “Preghiere dei Cristiani ai Santi Angeli di Dio”. Don Marcello Stanzione Milizia di S. Michele

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NON SCENDO DALLA CROCE Di Fulton j Sheen,vescovo

Ero uscito di casa per saziarmi di sole.Trovai un uomo che

si dibatteva nel dolore della crocifissione.Mi fermai

e gli dissi:"Permetti che ti aiuti"?Lui rispose:

Lasciami dove sono.

Non scendo dalla croce fino a quando sopra vi

spasimano i miei fratelli.

fino a quando per staccarmi

non si uniranno tutti gli uomini.

Gli dissi"Che vuoi che io faccia?"

Mi rispose:

Và per il mondo e di a coloro

che incontrerai che c è un uomo

che aspetta inchiodato alla croce.