venerdì 6 dicembre 2013

PREGHIERE DI FIDUCIA


di p. Jean Galot S. J.
I. Fonti della fiducia

I. IL PADRE

Dirti: Padre!
O Dio così grande, che gioia poterti dire: Padre!
Eppure come sono timido e lento a trarre profitto da questa gioia!
Il nome che Cristo ti ha attribuito e col quale ci ha parti­colarmente invitati a rivolgerci a te nelle nostre preghiere, io lo pronuncio troppo raramente.
Che tu sia nostro Padre è una verità così stupenda, una grazia così meravigliosa che faccio fatica ad accoglierle!
Malgrado tutto quello che tuo Figlio ci ha raccontato di te, ho ancora paura e rimango sulla soglia di questa verità immensa, non osando immergermi in essa e saziarmene come tu vorresti.
Poiché tu sei così buono, attirami sempre più al tuo cuore paterno, incoraggiami a considerarti davvero come un Padre, a venerarti e ad amarti con cuore filiale!
Fa' trionfare in me la fiducia, affinché mi abbandoni final­mente senza reticenze alla gioia di avere un Padre in cielo! Che io vi attinga conforto nelle difficoltà, e vi trovi sempre uno stimolo all'amore!
Rivolgendomi a te come Padre, che io possa amarti come tu desideri, con tutto il mio cuore, con tutta la mia anima, con tutte le mie forze!


Nella tua mano

Tu mi tieni interamente nella tua mano, Padre del cielo.
Questa mano è così grande, così vigorosa che potrebbe schiacciare la piccola creatura che io sono; ma la tua mano è una mano paterna, che protegge gelosamente quelli che ha creato.
Sono poca cosa nel cavo della tua mano, ma sono munito della tua potenza divina, avvolto da una immensa bontà.
Che cosa diverrei se fossi abbandonato in mezzo a un uni­verso sconosciuto, lanciato alla deriva tra i flutti di un'esi­stenza cosparsa di imprevisti?
Avrei tutto da temere, e l'av­venire sarebbe pieno di minacce, di sgradite sorprese, di una fatalità inesorabilmente capricciosa: sarei lo zimbello degli eventi.
Ma nella tua mano, la mia vita riposa fiduciosa.
Quale sor­presa o quale fatalità potrebbe prevalere contro la tua mano?
Nulla può accadermi, che non sia dato da questa mano.
È la mano di un Padre che ama follemente suo figlio e che può prodigargli soltanto del bene.
Mi lascio dunque portare dalla tua mano patema, ovun­que mi condurrà.
Che gioia e che sicurezza affidarmi semplicemente alla tua mano sempre fedele, vivere, soffrire, morire in essa, per ri­manervi in eterno!


La tua Provvidenza ha sempre ragione!

Mai la tua bontà si concede riposo, o Padre; mai la tua sapienza è colta alla sprovvista; mai la tua vigilanza è in di­fetto.
Mai ci privi del tuo amore; non metti limiti alla tua solle­citudine e la tua benevolenza ci accompagna sempre.
Ti accusiamo spesso, perché non ti comprendiamo.
Ti ac­cusiamo di severità, d'indifferenza e anche di crudeltà, so­prattutto nelle nostre prove.
Ma la tua Provvidenza non si smentisce mai, e molto spes­so, a cose fatte, dobbiamo riconoscere che aveva ancora ra­gione!
Da te riceviamo solo benefici; il tuo cuore di Padre po­trebbe darci altra cosa?
Il dolore che ci mandi è una grazia destinata a renderci migliori.
Suscita in noi una fiducia illimitata nella tua Provvidenza, una fiducia che accetta di non capire tutto e che crede, no­nostante tutto, alla tua suprema e immutabile bontà.
Poiché la tua Provvidenza ha sempre ragione, noi abbiamo sempre torto quando manchiamo di fiducia; degnati di dila­tare la nostra troppo povera fiducia secondo la dimensione del tuo amore così ricco!


La tua bontà è ovunque

La tua bontà è ovunque, Padre universale, sulla terra come in cielo.
La tua bontà è ovunque, in tutti gli esseri del mondo, che ci sono dati.
La tua bontà è ovunque, nel fiore che si schiude e ci ine­bria col suo profumo, nel frutto che matura e ci soddisfa col suo sapore.
La tua bontà è ovunque, nei raggi del sole, nella luce del giorno e nel mistero della notte, nella speranza della prima­vera come nella profusione dell'autunno, nell'ardore dell'e­state come nel letargo dell'inverno.
La tua bontà è ovunque, nei grandiosi paesaggi di monta­gna, nell'orizzonte pacifico delle pianure, nella guglia ardita delle cattedrali.
La tua bontà è ovunque, in tutto ciò che contribuisce al nostro benessere e in tutti gli amici che ci dai da amare.
La tua bontà è ovunque, nel lavoro col quale ci vuoi nobi­litare e nel dolore col quale vuoi elevarci.
La tua bontà è ovunque, nella buona salute che ti ignora e nella malattia che ci riconduce a te, nelle innumerevoli gioie di cui è cosparsa la nostra esistenza, nelle pesanti croci e nelle grandi felicità.
La tua bontà è ovunque, in tutti gli avvenimenti della no­stra vita e nel nostro cuore, formato a immagine del tuo!


2.-IL CRISTO

O Verbo fatto carne

Con la tua Incarnazione ti sei fatto talmente vicino a noi che non abbiamo più alcun motivo di starti lontano.
Superando l'infinito che separa Dio dall'uomo, hai voluto far cadere tutte le barriere del nostro timore. Avvicinandoti e mescolando la tua vita alla nostra, hai vo­luto prevenire i nostri paurosi ripiegamenti.
Tu non hai esitato a incarnarti nel seno di una donna, per stabilire con noi la più completa intimità.
Ti sei presentato a noi come un bambino, per attirare maggiormente su di te uno sguardo di tenerezza e di familia­rità.
Hai condotto un'esistenza umana simile alla nostra, esclu­dendo tutto ciò che poteva allontanarti da noi.
Ispiraci dunque più fiducia a venire verso te, ad avvici­narci il più possibile a te.
Rallegraci col tuo sguardo posato su di noi, poiché è uno sguardo di fraternità, di solidarietà, di comprensione. Colmaci di quella fiducia che esige la tua amicizia, una fi­ducia che giunga fino al più completo abbandono.
Facci vivere intimamente con te, perché possiamo darci a te come tu ti sei dato a noi!


Sei così buono!

Sei così buono che la tua potenza si mette a mio servizio.
Sei così buono che mi apri il tuo cuore senza riserve.
Sei così buono che non distogli mai da me il tuo sguardo.
Sei così buono che mi ami anche dopo le mie cadute.
Sei così buono che dimentichi ciò che perdoni.
Sei così buono che mi stimi malgrado le mie mancanze.
Sei così buono che il tuo soccorso mi è offerto incessante, mente.
Sei così buono che mi proteggi senza lasciarlo vedere.
Sei così buono che accogli tutte le mie confidenze.
Sei così buono che non resisti alle mie preghiere.
Sei così buono che vuoi possedere il mio cuore tutto per te.
Sei così buono che mi lasci la libertà dell'amore.
Sei così buono che chiedi tutta la mia generosità.
Sei così buono che vuoi esaudire i miei più profondi desideri.
Sei così buono che la tua gioia nulla trascura per rendermi felice.
Sei così buono che la mia fiducia è sempre inadeguata nel rispondere alla tua bontà!


Signore, che mi avvolgi nella tua bontà

Fammi scoprire, nella mia vita quotidiana, la delicatezza del tuo amore.
Aiutami a riconoscere, ogni giorno, le molteplici attenzioni della tua amicizia, i segni costanti del tuo interessamento per me!
Rivelami più chiaramente la perseveranza della tua prote­zione, la fermezza della tua vigilanza, l'universalità della tua sollecitudine, la generosità dei tuoi favori!
Fammi sentire o intuire più profondamente le manifesta­zioni della tua tenerezza, le prove della tua benevolenza.
Fortifica la mia fede, perché io creda di più'alla tua pre­senza amorosa di ogni istante, allo sguardo di simpatia che volgi su di me, alla mano affettuosa che guida tutti gli evènti della mia vita.
Rendimi felice di essere immerso in un amore così grande e sviluppa in me un delicato affetto che risponda al tuo, una sollecitudine di piacerti in tutte le cose, poiché da tutte le cose mi viene il dono del tuo cuore.


Perché mi sorridi?

Perché mi sorridi, Signore, se non perché mi ami?
Perché mi sorridi, Bambino del presepio che tendi le brac­cia al mondo, se non per offrirmi tutta la freschezza del tuo amore?
Perché mi sorridi nel tuo insegnamento di Maestro, se non perché la tua dottrina, così esigente, mi promette la felicità?
Perché mi sorridi, Signore che guarisci i malati e risusciti i morti, se non perché i tuoi miracoli vogliono seminare una gioia traboccante?
Perché mi sorridi persino nel supplizio della croce, se non perché la tua sofferenza mi dona la pace della coscienza e una vita migliore?
Perché mi sorridi umilmente nella gloria della tua risurre­zione, se non perché vuoi condividere con me il tuo trionfo?
Perché mi sorridi in ogni grazia che mi accordi, se non perché vuoi metterci la tua profonda benevolenza?
Perché mi sorridi, mentre così spesso ti ho contrariato, meritando uno sguardo severo, se non perché vuoi amarmi nonostante tutto?
Perché mi sorridi, se non per donarmi il tuo cuore e pren­dere il mio nella risposta del mio sorriso?


Signore che vinci col tuo sacrificio

La messa sia per me una fonte sempre nuova di fiducia!
La messa è il segno dell'infinita generosità del tuo amore, che si dona senza mai stancarsi: che tale generosità mi renda più sicuro della tua protezione, più convinto del tuo amore!
La messa sale verso il Padre come un'offerta perfetta, poi­ché tu offri te stesso e ci conduci con te, con tutte le nostre imperfezioni e impotenze, in questa offerta ideale: che la partecipazione alla messa mi ispiri la fiducia di poter offrire tutto al Padre, nelle tue mani!
La messa attesta la tua vittoria sul male, perché tutti i pec­cati del mondo, per quanto innumerevoli e mostruosi siano, vengono cancellati dal tuo sacrificio; dalla celebrazione euca­ristica ci viene il perdono meritato sul Calvario: che la fede in questa efficacia mi renda più ottimista, più persuaso del trionfo del bene!
La messa rende presente, con l'immolazione del Calvario, gli eventi gloriosi della Risurrezione e della Ascensione; che l'ingresso in questo mistero di gioia dilati il mio entusiasmo!


Signore generoso

Poiché nell'Eucaristia vuoi farti mio cibo, infondimi una forza che renda la mia fiducia invincibile.
Poiché nella comunione ti doni al mio essere nell'intimo più profondo per assimilarlo al tuo, con questa fusione do­nami la tua energia trascendente.
Poiché dalla sacra mensa ti porto con me, dammi il corag­gio di compiere con fervore tutti i miei doveri.
Poiché la tua venuta nel mio cuore mi conferma la gran­dezza della tua amicizia, dissipa tutti i miei timori e fammi vivere serenamente nella tua familiarità.
Poiché la comunione fa penetrare in me l'amore del tuo sacrificio per impregnarne tutta la mia esistenza, rendimi ca­pace di affrontare risolutamente tutte le prove e di trasfor­marle in offerta.
Poiché il banchetto nel quale ti doni a me, mi garantisce la tua assistenza e la tua protezione, custodiscimi nella cer­tezza di questo amore, e dilata la mia gioia di affidarti sem­pre più il mio destino.


O Cristo glorioso

Poiché sei risorto, non voglio agire come se tu fossi prigio­niero della morte, lasciandomi andare al pessimismo e allo scoraggiamento.
Come ti sei rialzato irresistibilmente dalla tomba, fammi uscire dal mio abbattimento, rianima senza posa il mio co­raggio!
A seguito della tua vittoria, ravviva la mia fiducia quando è sul punto di venir meno, e fammi ricominciare con più slancio.
Tu mi vuoi testimone della tua risurrezione; comunicami il dinamismo di questa vita nuova che supera tutti gli ostaco­li.
Soltanto mediante la forza sovrana della risurrezione, po­trò portare la croce: non posso offrire pienamente il mio sa­crificio se non vivo il trionfo della Pasqua!
Non permettere che si affermi nel mio animo una menta­lità di vinto, poiché tu sei vincitore; non lasciarmi cadere nella tristezza e nella malinconia, poiché tu mi hai meritato la gioia!
Fammi vivere da discepolo ed erede di un Maestro risor­to!


3.-LO SPIRITO SANTO

 Spirito d'amore

Facendo scendere nel nostro cuore l'amore divino, au­menti sempre più la nostra fiducia.
Insegnaci a credere più fermamente a questo amore, poi­ché non è fuori di noi, e abbiamo la gioia di possederlo.
Tu fai penetrare l'amore divino in tutta la nostra vita uma­na, in modo che tutta la nostra condotta ne riceva sicurezza e slancio.
Tu rendi l'amore dell'Onnipotente inseparabile dal nostro essere così debole e piccolo, e con ciò doni alla nostra fidu­cia una base incrollabile.
Spirito Santo, che ci fai portare continuamente l'amore al quale dobbiamo credere e fai dimorare in noi la sorgente di questo amore, il Padre e il Figlio, infondici una fiducia che nulla possa turbare o scoraggiare.
Fa' che viviamo nell'entusiasmo di questa presenza d'amo­re, di questa meraviglia intima: il possesso abituale del cuore di Dio!



La tua grazia non manca mai

Soltanto la tua grazia, Signore, mi tiene in piedi, e se ve­nisse a mancarmi, la caduta sarebbe inevitabile.
Ma la tua grazia non mi manca mai, e posso continuare la mia strada senza cadere.
La tua grazia è sempre presente, perché sei fedele, una fe­deltà senza eclissi né assenze.
Quando la lotta si fa violenta, la tua grazia mi sostiene sino alla fine e mi conduce alla vittoria.
Quando la tentazione si fa così forte da sembrare irresisti­bile, la tua grazia mi offre un baluardo che nulla può demo­lire.
Quando la sofferenza si fa così acuta da sembrare intolle­rabile, la tua grazia mi rende capace di sopportarla coraggio­samente come una croce.
Nessuna prova è al di sopra delle mie forze, perché la tua grazia, sempre sufficiente, viene in soccorso alla mia debo­lezza.
Non solo la tua grazia non manca mai, ma ce la doni con abbondanza, perché il tuo amore è infinitamente generoso. Poiché mi assicuri la tua grazia ad ogni istante, fa' che la mia fiducia non venga mai meno!


5.-LA MADONNA

Signore, ci hai dato una Madre

Signore amorevole e buono,
Per stimolare la fiducia nel tuo amore, ci hai dato una ma­dre, la tua, diventata anche nostra.
Sulla via della grazia che scende su di noi, hai voluto met­tere un volto materno, il più puro, il più bello dei volti di donna, e un cuore materno, il più perfetto dei cuori di ma­dre.
Nella bontà e nella tenerezza della Vergine Maria hai vo­luto che si esprima, in un modo più adeguato ai nostri senti­menti umani, l'ineffabile amore divino.
Nella sua sollecitudine e nella sua indulgenza verso i pec­catori, hai voluto farci percepire la Provvidenza e la miseri­cordia del Padre.
Fa' che a questo volto materno messaggero discreto e sor­ridente di una bontà superiore, risponda il nostro sguardo fi­liale.
Fa' che in Maria sentiamo maggiormente la forza e la dol­cezza del tuo amore, e che scopriamo più profondamente la tenerezza divina!
A questa madre ideale che ci avvolge col suo affetto e la sua premura, aiutaci ad aprirci volentieri, ad abbandonarci con una fiducia commossa e fedele!


Vergine a noi vicina

Tutti i racconti delle tue apparizioni non riuscirebbero a farci comprendere fino a che punto sei presente nel nostro mondo.
Non sei presente solo di tanto in tanto e in pochi luoghi; la tua presenza è assicurata ovunque a ciascuno dei tuoi figli.
Come potrebbe una madre così premurosa rima­nere lontana da coloro che le vengono affidati?
Tu ci sei ac­canto, prendi parte alla nostra vita interiore, ai nostri pensie­ri, ai nostri sentimenti.
Ci assisti nelle difficoltà più nascoste e la dolcezza del tuo conforto s'insinua nelle nostre soffe­renze più segrete.
Sei sempre presente per suggerire buone idee e azioni generose, per accogliere le nostre suppliche, proteggerci nei pericoli.
La tua è una presenza d'amore ma­terno, che ci avvolge col suo calore e ci prodiga simpatia in tutte le occasioni.
Non c'è gioia, non c'è dolore dei tuoi figli che non trovi una eco nel tuo cuore sempre aperto, e non susciti un moto di affettuosa solidarietà.
Sei presente ad ogni nostro passo, per custodire ogni recesso dell'anima nostra.
Nulla sfugge alla tua vigilanza.
Tutta la nostra vita è guidata dai tuoi interventi, dalle tue invisibili apparizioni, e quando arriveremo nell'al di là, ci stupiremo di averti già vista e in­contrata tante volte sul nostro cammino terreno, ma di non averti abbastanza riconosciuta.
Aiutaci, o Madre a noi cos? vicina, a riconoscerti più spesso, a scoprire e a venerare la presenza del tuo fedele e tenero amore!


II. Parole del Vangelo

«Il Signore è con te»
« Il Signore è con te! Va innanzi attraverso tutto!
Non lasciarti impressionare dalle difficoltà del tuo compi­to, perché il Signore è con te e conduce a buon fine la tua missione.
Non lasciarti turbare dalle tue insufficienze e dalle tue de­bolezze, perché il Signore è con te, supplisce alle tue man­chevolezze e ripara i tuoi errori.
Non lasciarti inquietare dalla tentazione, perché il Signore è con te, e ti dona la forza di resistere in pace.
Non lasciarti sconvolgere dalla prova, perché il Signore è con te, ti rende capace di tutto sopportare tutto soffrire, tutto offrire.
Non lasciarti sconcertare dall'insuccesso, perché il Signore è con te, e farà riuscire per altre vie i tuoi sforzi falliti.
Non lasciarti distogliere da un'audace impresa apostolica, perché il Signore è con te, e raddoppierà la tua audacia con la sua.
Non lasciarti abbattere dalla stanchezza del cammino, per­ché il Signore è con te e vuole sostenerti fino alla fine!
Non lasciarti spaventare dalla morte, perché il Signore è con te, e ti farà passare in un mondo più felice! »


«Sono io. Non temete»
«Il Dio di maestà, colui che ha ogni potere su di voi, sono io. Non temete!
Il Signore del cielo e della terra, è questo Gesù che vi parla come un amico, sono io. Non temete!
La guida che vi traccia la via e vi conduce attraverso sen­tieri a volte tortuosi e scoscesi, sono io. Non temete!
Il confidente che a sera accoglie la vostra stanchezza con tutto il peso delle mancanze della giornata, sono io. Non te­mete!
Il Giudice che riceve la vostra domanda di perdono e vi apre le braccia della misericordia, sono io. Non temete! Quando avete la gioia e temete di perderla, sono io.
Non temete!
Quando arriva la sofferenza e il dolore si presenta improv­viso, sono io.
Non temete!
Quando vorreste amarmi e sentite nel vostro cuore un vuoto desolante, sono io.
Non temete!
Quando desiderate pregare e trovate solo un'assenza, sono io.
Non temete!
Quando nell'ora della morte qualcuno vi chiamerà e vi ac­coglierà in un altro mondo, sono io. Non temete!»


«Abbiate fiducia. Io ho vinto il mondo! »
«Abbiate fiducia, anche quando siete deboli e impotenti, perché mediante la debolezza della croce, io ho vinto il mondo e ottenuto ogni potere.
Abbiate fiducia, anche se vi sentite materialmente sprovve­duti, diseredati, inferiori, perché è moralmente e spiritual­mente che ho vinto il mondo.
Abbiate fiducia, anche quando le prove si moltiplicano, perché attraverso la sofferenza ho vinto d mondo e portato la gioia all'umanità.
Abbiate fiducia, anche quando la mia Chiesa è terribil­mente perseguitata, perché proprio con la mia condanna a morte ho vinto il mondo e trionfato sui miei avversari.
Abbiate fiducia, anche se constatate che taluni miei fedeli mi abbandonano, perché con la mia solitudine ho vinto il mondo e attiro a me tutti gli uomini.
Abbiate fiducia, anche quando il mio regno sembra subire rovesci e siete testimoni di sconfitte, perché con il fallimento del Calvario ho vinto il mondo, e riportato una vittoria nel­l'al di là.
Abbiate fiducia, anche quando vedete trionfare l'ingiusti­zia, perché attraverso un processo ingiusto ho vinto il mondo e ristabilito la giustizia.
Abbiate fiducia, nonostante tutto, perché la mia vittoria è definitiva! »


«Uomo di poca fede, perché hai dubitato?»
«Io ti dò la forza di camminare sulle acque; ti presto la mia stessa potenza, ti sostengo soprannaturalmente.
Ti accordo il potere di sfidare e attraversare illeso tutte le tempeste; ti basta venire incontro a me.
Non ti chiedo altro che la fede: fidati e appoggiati a me.
Perché hai dubitato, perché hai lasciato vacillare la tua fede?
Da questo momento hai cominciato ad affondare nel mare.
Perché ti sei lasciato spaventare dalla violenza del vento e dall'impeto delle onde, quando un gesto della mia mano ba­sta a calmare tutto?
Perché, piuttosto, non hai fissato il tuo sguardo su di me, sulla tranquilla sicurezza con la quale domino i flutti?
Perché ti sei lasciato prendere dal panico constatando la tua debolezza, quando sai che la mia onnipotenza è a tua di­sposizione?
Perchè non hai perseverato nello slancio della tua audacia, e non hai creduto sino alla fine alla mia parola?
Non essere più un uomo di poca fede: ti farò varcare ben altri abissi.
Non dubitare mai più: ti farò trionfare su tutte le burra­sche e tenendoti per mano ti condurrò alla meta».


«Tutto è possibile a chi crede»
«Voi dite che tutto mi è possibile, perché sono Dio e posso fare tutto, come disfare.
lo vi rispondo: tutto è possibile a chi crede. Perché metto la mia potenza divina a disposizione degli uomini, a condi­zione che si aprano ad essa mediante la fede.
La vostra scarsa fede mi rende difficile concedervi tutti i doni che vorrei accordarvi.
La vostra mancanza di fiducia mi paralizza, m'impedisce di arricchirvi secondo il mio desiderio.
Quando la mia generosità incontra un'anima di fede ar­dente, essa può operare tutto, compiere miracoli.
Tutto è possibile a chi crede. Non metto limiti a questa possibilità; sforzatevi dunque a non mettere limiti alla vostra fede.
Tutto è possibile, anche quello che vi sembra impossibile, perché questa possibilità non è a misura d'uomo, ma a mi­sura di Dio.
Tutto è possibile: credetelo, perché l'incredibile possa operarsi in voi».


«La tua fede ti ha salvato! »
«Mi hai dimostrato la tua fiducia e io ti ho dimostrato che essa è sempre esaudita.
L'esaudisco anche con sovrabbondanza, perché a chi mi chiede la salute del corpo dono ancor più la salvezza dell'a­nima.
Da solo saresti incapace di guarirti e di salvarti; non riu­sciresti a curare le tue piaghe, ancora meno a procurarti una vita nuova.
Ma la tua fiducia in me ti libera dalla tua impotenza, e ri­cevi gratuitamente ciò che non avresti potuto acquistare a prezzo di molti sforzi: la guarigione, il perdono delle tue col­pe, un rinnovamento totale del tuo essere.
Rídonami incessantemente la tua fede e io ti ridarò la sal­vezza senza stancarmi: credi sempre di più per essere salvato sempre più.
Sembra facile credere, e tuttavia la fede nasconde un grande merito, perché esige un dono profondo dell'anima, un abbandono nell'oscurità, un rischio a gettarsi nell'invisibi­le.
Abbandonati al mio mistero, gettati nell'incognita del mio . amore, e sarai trasformato nella mia vita divina!»


« Sia fatto secondo la tua fede! »
« Nelle tue preghiere puoi chiedermi tutto ciò che deside­ri, ma fallo con fede!
Non ascolto soltanto la tua domanda; leggo nel tuo cuore la fiducia, da cui è animata, e secondo la misura di questa fi­ducia, soddisfo le tue aspirazioni.
Voglio che, per la tua fede, meriti di ricevere quello che ardentemente desidero donarti.
Basta che tu creda alla mia potenza ed essa agirà in tuo favore.
Basta che tu creda al mio amore, e questo amore si river­serà su di te.
Più credi fermamente, più sei sicuro di vedere adempiuto ciò che desideri.
Più credi arditamente, più ottieni le meraviglie che hai osato sperare.
Non lasciarti sconcertare da un apparente rifiuto; non per­dere la fiducia quando voglio metterla alla prova.
Persevera ostinatamente nella tua fede e non sarai mai de­luso.
La mia bontà, pronta a dare tutto, ti ripete: sia fatto se, condo la tua fede!»


III. Atteggiamenti di fiducia

Signore infinitamente buono

Suscita in me l'immensa fiducia che merita il tuo immenso amore,
una fiducia piena di fede, ardente nel credere alla tua as­soluta benevolenza,
una fiducia animata da una viva speranza, sicura di otte­nere ciò che hai promesso e già mi doni,
una fiducia audace, che non teme di chiederti i più grandi favori,
una fiducia serena, tranquillamente appoggiata sulla tua protezione di ogni istante,
una fiducia incrollabile, ancorata nella convinzione che non cessi di amarmi e di sostenermi,
una fiducia entusiastica, piena di ammirazione per l'ab­bondanza dei tuoi benefici e la bellezza del mio destino, una fiducia perseverante, che non si lascia scuotere da dubbi e si fortifica nella prova,
una fiducia generosa, disposta a donarsi interamente nell' abbandono al tuo,amore,
una fiducia completa, nella gioia di sapermi guidato dalla tua bontà!


Credo, Signore, ma aiuta la mia poca fede!»

Signore che esigi una fede totale

Credo, ma la mia fede è ancora troppo debole, troppo in­certa nelle sue convinzioni.
Credo, ma sostieni una fede che troppo spesso si lascia scuotere dal dubbio.
Credo, ma la mia fede rimane timida, scoraggiata davanti alle difficoltà.
Vieni in aiuto alla mia fede, perché si rafforzi e si conso­lidi nelle circostanze critiche.
Credo in teoria, ma trascuro di vivere questa fede, di met­terla in pratica.
Aiuta la mia fede a tradursi in comportamenti sinceri e profondi, in gesti concreti, in autentica testimonianza.
Credo, ma la mia fede non è sufficientemente una fede nel tuo amore.
Conduci la mia fede all'intimità con te, alla fiducia nel tuo amore.
Credo, ma la mia fede non ha ancora afferrato il fondo della mia anima per potertelo offrire.
Sprona la mia fede a impadronirsi del mio spirito e del mio cuore per portarli verso di te.
Speranza


Io spero in te!

Spero in te, Signore, con la certezza che la mia speranza non può essere delusa.
Spero in te, perché la tua potenza non conosce limiti e su­pera tutto ciò che posso immaginare.
Spero in te, perché il tuo amore mi avvolge da ogni parte, e domina il passato, il presente, l'avvenire.
Spero in te, perché hai promesso di darmi tutto, e la tua fedeltà mantiene ogni promessa.
Spero in te, perché hai cominciato a realizzare in me que­ste promesse, e posseggo già ciò che spero.
Spero in te, perché venendo ad abitare in me, mi hai dato tutte le tue ricchezze.
Spero in te,.non soltanto per me stesso ma per tutta l'u­manità, alla quale offri la felicità suprema di possederti. Spero in te per la tua Chiesa, nella convinzione che pro­gredirà nel corso dei secoli fino al compimento della sua missione nel mondo.
Spero in te per tutti gli uomini, chiamati a condividere la tua vita, il tuo amore, la tua gioia divina.
Rendi la mia speranza più ferma, più profonda, più desi­derosa di perfezionare lassù l'intima unione cominciata quag­giù!


Ottimismo

Padre sapiente e buono

Poiché hai organizzato tutto e disponi tutto per il nostro bene e la nostra felicità, rendici profondamente ottimisti. Non permettere che dubitiamo della sapienza con la quale governi il mondo, né della bontà con cui guidi la nostra vita. Imprimi nella nostra mente una visione ottimistica dell'u­niverso, nella prospettiva di uno stadio finale in cui tu stesso, Dio, sarai tutto in tutte le cose.
Metti innanzi ai nostri occhi la splendida vocazione dell'u­manità, chiamata ad essere la comunità d'amore, nella quale i tuoi figli sono uniti nel Cristo.
Volgi il nostro sguardo al di là dello spettacolo del male; fa' che comprendiamo la potenza superiore della grazia, il rinnovamento che essa opera in un mondo peccatore.
Fa' che crediamo alla vittoria del Salvatore, all'efficàcia del suo sacrificio che ha conquistato per tutti gli uomini la forza di liberarsi dalle loro passioni e di agire per amore.
Fa' che crediamo all'avanzata conquistatrice della Chiesa che progressivamente si estende nell'universo e raggiunge sempre più le diverse nazioni, fino al giorno in cui le avrà convertite tutte al Vangelo!


Coraggio

Dio onnipotente

Donaci il vero coraggio, che non è vanagloria o ricerca di stima, ma saldezza di una fiducia riposta pienamente in te. Donaci un coraggio intrepido, che non indietreggi di fronte ad alcun ostacolo quando si tratta di fare il bene, di seguire la tua volontà, di piacerti.
Donaci un coraggio silenzioso, che eviti ogni vanteria e preferisca tenere nascosto quanto gli concedi di compiere. Donaci un coraggio instancabile, che non si lasci abbattere da alcuna prova, logorare da alcuna fatica, disarmare da al­cuna delusione.
Donaci un coraggio generoso, che vada senza esitare fino all'eroismo, perché aspetta da te tutta la sua forza.
Donaci un coraggio fedele, che non ceda al rilassamento e perseveri tranquillamente sulla retta via.
Donaci un coraggio sempre deciso a riacquistare la padro­nanza di sé dopo un momento di debolezza o di smarrimen­to, pronto a riprendere il cammino.
Donaci un coraggio pieno di slancio, capace di elevarsi in­cessantemente verso di te.


Audacia

Vergine dalla fiducia audace

Al momento dell'Annunciazione, tu non hai esitato a cre­dere all'impossibile, ad una maternità verginale.
Alle nozze di Cana, hai osato chiedere a Gesù il suo primo miracolo, facendogli anticipare l'ora della sua rivelazione. Sul Calvario non hai perso la speranza, e, contemplando il tuo Figlio morto, sei stata tanto audace da credere nella sua risurrezione.
Questa fiducia assoluta, sempre ricompensata dai fatti, è piaciuta particolarmente al Signore come un omaggio del tuo cuore alla sua bontà.
Conduci anche noi sulla via di un'audacia che spinga all'e­stremo la nostra fiducia; ispiraci la convinzione che tale au­dacia è gradita a Dio.
Mostraci come solo quest'audacia può rispondere alla im­mensità dell'amore divino, così audace nei suoi disegni. Insegnaci a chiedere tutto, ad avere il coraggio di credere che il Signore è disposto a compiere cose mirabili per noi. Che la nostra audace fiducia possa rendere onore, come la tua, a una bontà senza limiti.


Entusiasmo

Signore così potente nell'attirarci a te

Suscita in noi l'entusiasmo del tuo amore, perché la nostra fiducia ti rende giustizia solo quando diventa entusiastica.
Illumina questo entusiasmo facendoci scoprire le meravi­glie della tua bontà per il mondo e per noi.
Rendi più profondo questo entusiasmo, radicandolo non soltanto nel nostro sentimento ma nella nostra volontà.
Eleva questo entusiasmo al di sopra delle variazioni del nostro umore, a un livello soprannaturale dal quale domini le impressioni passeggere.
Sostieni questo entusiasmo nelle ore difficili, nella oscurità delle prove, nella stanchezza della lotta.
Fa' sopravvivere questo entusiasmo a tutte le delusioni; senza un appoggio terreno gli rimane il tuo incrollabile so­stegno.
Stimola questo entusiasmo col desiderio di fare cose grandi per te.
Rendi fecondo questo entusiasmo, suscitando generosità e zelo apostolico.


Perseveranza

Spirito Santo, costante nel tuo amore

Tu conosci la mia incostanza, la mia tendenza a lasciarmi scoraggiare dagli ostacoli o dalle sconfitte.
Rendimi perseverante, in una fedeltà soprannaturale che domini ogni instabilità.
Che questa perseveranza sia il frutto di una fiducia totale nella bontà del Salvatore!
Che possa corrispondere all'instancabile perseveranza del Padre, che vuole rendermi felice!
Che lungi dall'essere un attaccamento ostinato alle mie idee e ai miei desideri, la mia perseveranza sia un'ostinazione nello sperare tutto da Cristo!
Sostieni la mia perseveranza quando gli eventi sembrano opporsi si miei progetti, come hai sostenuto la speranza di Maria a Cana, la sua insistenza nel chiedere il miracolo an­che dopo la risposta poco favorevole di Gesù.
Ispirami una perseveranza che si appoggi interamente sul tuo aiuto di ogni istante, per portare a termine i compiti e le iniziative che ispiri.
Rendimi perseverante nella preghiera, nell'attività apostoli­ca, negli sforzi per la carità, nelle lotte interiori.
Poiché mi offri un amore instancabile, sostieni sino alla fine la mia perseveranza!


Generosità

Signore che mi chiami col tuo amore

La mia mancanza di fede paralizza troppo spesso la mia generosità: esito ad amarti, perché non credo abbastanza al tuo amore.
Con una maggiore fiducia nella bontà che guida la mia esi­stenza, fa' che possa donarmi senza timore, piegarmi di fronte a tutte le tue esigenze, aprirmi a tutte le tue ispirazio­ni!
Ammirando la forza e la seduzione del tuo amore, che non faccia più attenzione né alla mia debolezza né alle seduzioni terrene!
Ponendomi volentieri di fronte all'immensità del tuo amo­re, voglio perdermi in esso, abbandonarmi, essere felice di dimenticare me stesso per pensare soltanto a te!
Considerando la fedeltà del tuo amore, voglio appog­giarmi e perseverare in esso con la sola garanzia di sapere che non cesserai mai di amarmi, di guidarmi, di sostenermi!
Aumenta sempre più la mia fiducia, perché cadano tutte le riserve, tutte le restrizioni nel dono di me stesso!


Pace

Signore che doni la pace

Con la fiducia nel tuo amore, stabilisci la mia anima nella pace.
Poiché mi ami e il tuo amore è più forte di qualsiasi cosa al mondo, non devo cedere ad alcuna paura, non devo te­mere alcun evento.
Poiché mi ami e perdoni volentieri tutte le colpe di cui mi pento,, non posso acconsentire a nessuna inquietudine ri­guardo al passato, perché tu hai riparato tutto, hai rimesso tutto in ordine.
Poiché mi ami e vedi la mia buona volontà come le mie debolezze, ti offro tranquillamente quello che posso, mo­mento per momento, sapendo che supplisci alla mia impo­tenza.
Poiché mi ami e mi assisti nel mio lavoro, voglio compiere il mio dovere con serenità, senza lasciarmi turbare da eventi imprevisti che domini col tuo sguardo.
Poiché mi ami e mi proteggi da ogni pericolo, mi basta andare tranquillamente incontro alle incognite del mio avve­nire, che tu conosci bene.
Poiché mi ami e desideri vedermi soddisfatto nel tuo amo­re, dissipa i miei turbamenti e i miei timori, e custodiscimi accanto a te in una pacifica intimità.
Poiché mi ami, non permettere che io abbia paura di te: la pace del mio cuore risponda sempre al sorriso del tuo amore!


IV. Occasioni particolari di fiducia

Nella preghiera di domanda

Signore sempre pronto a donare!

Quando ti rivolgo una preghiera di domanda, riempi la mia supplica di una immensa fiducia!
Poiché hai promesso di aprire la porta a chi bussa, fammi credere a questa promessa, e inculcami la convinzione che ogni preghiera viene esaudita.
Conserva in me questa convinzione, anche quando sembra che tu non ascolti la mia preghiera; poiché tu non esaudisci le domande secondo le mie vedute umane, ma secondo il tuo piano divino, e quando, per l'amore che porti a me o ad al­tri, non puoi darmi ciò che vorrei, mi concedi qualcosa di meglio, più conforme alle mie aspirazioni più profonde.
.Che tutte le mie domande salgano a te con una fede vi­brante e piena, nella certezza che non puoi resistere all'as­salto della nostra fiducia, perché il tuo amore ci apre total­mente il tuo cuore.
Rendi la nostra fiducia sempre più ardente, sempre più perseverante, perché le nostre domande possano meritare più favori!


Nell'orazione

Signore misteriosamente presente

Quando nell'orazione non trovo che la tua assenza, nel vuoto di me stesso, fa' della mia preghiera un grande atto di fede e di fiducia.
Vorrei cogliere la tua presenza, sentire il calore della tua intimità, lasciarmi infiammare dall'ardore del tuo amore; quando tutto questo mi sembra rifiutato, fammi credere più intensamente alla tua presenza inafferrabile, alla tua intimità misteriosa, al tuo amore trascendente.
Vorrei esprimerti la mia devozione, l'affetto con cui desi­dero aderire a te con tutto il cuore; quando non vi riesco, fammi comprendere che l'intenzione ti basta, e che completi tu stesso quello che io non riesco ad esprimerti.
Che l'aridità della mia orazione, privandomi di tutti gli ap­poggi che trovo nelle mie parole o nei miei sentimenti, mi porti a porre la mia fiducia unicamente in te, al di là di ogni parola e di ogni sentimento!
Nel buio della mia preghiera, insegnami ad abbandonarmi a te, con una fede più pura, più spoglia, affidando la mia mi­seria e la mia incapacità alla tua azione onnipotente!

Nella tentazione

Poiché mi sei vicino, Signore!

Poiché mi sei vicino, sono capace di resistere a un avversa­rio molto più forte di me!
Poiché mi sei vicino, sapienza infinita, sono in grado di smascherare le insidie con le quali Satana vorrebbe trasci­narmi al male.
Poiché mi sei vicino, verità luminosa, posso sfatare tutte le menzogne delle promesse diaboliche, l'illusoria felicità che mi propongono.
Poiché mi sei vicino, potenza invincibile, ho la forza di dominare la violenza delle passioni, che il tentatore vorrebbe scatenare.
Poiché mi sei vicino, alleato invincibile, posso stare tran­quillo, mentre sperimento la mia debolezza, perché non sono solo.
Poiché mi sei vicino, protezione inattaccabile, so che nulla può togliermi la mia libertà, e che tutti gli assalti del demo­nio rimarranno impotenti se io non cedo volontariamente.
Poiché mi sei vicino, amore seducente, voglio lasciarmi dominare sempre più da te, per essere meno accessibile alle sollecitazioni ingannevoli del tuo nemico.
Poiché mi sei vicino, bontà incoraggiante, conto sul tuo aiuto per riportare la vittoria, e in mezzo alle tentazioni vo­glio rimanere nella fiducia e nella pace.


Dopo il peccato

Signore di una bontà senza limiti

Dopo averti offeso, preservami da un'altra offesa ancora più grave, lo scoraggiamento che dispera del tuo amore.
Dopo il peccato, fammi tornare a te, con una fiducia più grande nella tua bontà che perdona.
Fammi credere al perdono che mi viene accordato appena lo chiedo, e cancella integralmente la mia colpa.
Fammi riprendere subito la via di una maggiore generosi­tà, facendomi sentire il tuo richiamo a un amore più perfet­to.
Più ho sperimentato la mia debolezza, più m'inviti a porre in te tutta la mia fiducia, a cercare in te tutto l'appoggio di cui ho bisogno.
Pur ispirandomi un sincero pentimento per le mie offese, mostrami come possono essere occasione di progresso spiri­tuale, e rendimi lieto dell'umiliazione che mi permette di ab­bandonarmi più profondamente alla tua bontà, di implorare più insistentemente il tuo soccorso.
Dopo averti offeso con il peccato, ispirami di rallegrarti con una fiducia più viva!

Nella prova

Tu sei il mio rifugio, Signore!

Quando suona l'ora della sofferenza, volgi ancora più la mia fiducia verso la tua bontà: tu sei il mio rifugio.
Quando ho l'impressione di essere sommerso dalla vio­lenza della prova, m'impedisci di perdermi d'animo, perché sei il mio rifugio, un rifugio che mi offre la pace in mezzo alla tempesta.
Quando tutto si fa buio intorno a me e l'orizzonte mi ap­pare nero, tu sei il mio rifugio, un rifugio di chiarezza, in cui i miei occhi, attraverso le tenebre, possono scorgere la luce che illumina tutte le cose.
Quando mi sento solo e senza appoggio nelle difficoltà, tu sei il mio rifugio, un rifugio in cui trovo una compagnia con­fortevole, un sostegno più solido.
Quando la croce mi sembra troppo pesante per le mie spalle, impossibile da portare, tu sei il mio rifugio, un rifugio che non può mancarmi, dal quale ricevo la più calda simpa­tia, la più delicata comprensione.
Nessuna prova può togliermi la gioia di averti come rifu­gio!

Nel lavoro

Signore così potente nel tuo aiuto

A te chiedo la forza per compiere il mio lavoro e da te aspetto i risultati dei miei sforzi: tutta la mia fiducia è posta in te.
In questo lavoro, tu vuoi che utilizzi i talenti che mi hai dati, e impieghi tutti gli accorgimenti messi a mia disposizio­ne.
Tuttavia tu conosci anche i difetti miei, le mie negligenze e sai che posso cadere in errore. Perciò ti supplico di guidare il mio lavoro con le tue mani più esperte delle mie, con la tua intelligenza più lucida e più vasta.
Conto sulla tua assi­stenza invisibile per condurre a buon fine il mio compito.
Ispirami la via più rapida e più efficace, sostieni il mio co­raggio nelle difficoltà e, nei miei problemi, orientami verso la soluzione migliore.
Pongo soprattutto in te la mia speranza, perché tu animi il mio lavoro di spirito soprannaturale; insegnami a farne un'offerta obbediente e di amore al Padre celeste, e un servi­zio al prossimo e all'umanità.

Nell'apostolato

Tu solo, Signore!

Tu solo, Signore, puoi rendere feconda la mia attività apo­stolica, tu solo puoi toccare le anime e trasformarle. Affidandomi una missione, tu sapevi che ero incapace di condurla a buon fine da solo, ma mi hai dato la forza dello Spirito Santo, che mi rende capace di tutto.
Sei dunque tu solo, Signore, che parlerai e agirai quando io parlerò e agirò; in te solo pongo tutta la mia fiducia. Tu mi,hai scelto come tuo collaboratore, e mi chiedi di consacrare all'apostolato tutte le mie capacità umane, tutte le forze di cui dispongo; voglio farlo, dedicarmi a fondo a que­st'opera, ma sperando da te solo i frutti dei miei sforzi, per­ché tu solo condurrai a termine le opere che m'ispiri.
Tu solo, Signore, puoi adattare ad ogni anima quello che faccio e dico; tu solo puoi riparare i miei sbagli, ed ho la cer­tezza che lo farai.
Se non fossi tu solo a dirigere il-mio apostolato, avrei tutto da temere; ma poiché è opera tua, e tu solo sei perfetto, la mia fiducia è totale!


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NON SCENDO DALLA CROCE Di Fulton j Sheen,vescovo

Ero uscito di casa per saziarmi di sole.Trovai un uomo che

si dibatteva nel dolore della crocifissione.Mi fermai

e gli dissi:"Permetti che ti aiuti"?Lui rispose:

Lasciami dove sono.

Non scendo dalla croce fino a quando sopra vi

spasimano i miei fratelli.

fino a quando per staccarmi

non si uniranno tutti gli uomini.

Gli dissi"Che vuoi che io faccia?"

Mi rispose:

Và per il mondo e di a coloro

che incontrerai che c è un uomo

che aspetta inchiodato alla croce.