martedì 16 agosto 2011

Le prove ,per coloro che Dio ama ,non sono castighi,sono grazie


Rimanete saldi
E' nella lotta che proviamo a Dio il nostro amore, e nell'accettazione dei dolori che ci manda.
C'era una volta una grande santa (credo che sia santa Teresa) che si lamentava con Nostro Signore dopo la tentazione, e gli diceva: «Dove dunque sei stato, Gesù mio amatissimo, dove sei stato durante questa terribile tempesta? ». Nostro Signore le rispose: «Ero al centro del tuo cuore, e gioivo nel vederti lottare ».
Se siete tentati di superbia, offrite la tentazione per ottenere l'umiltà; (se siete tentati) da pensieri disonesti (offrite la tentazione) per ottenere la purezza; se è contro il vostro prossimo, (per ottenere) la carità. Offrite anche. la tentazione per chiedere la conversione dei' peccatori: ciò indispettisce il demonio e lo mette in fuga, poiché la tentazione si rivolge contro di lui.
Come il buon soldato non ha paura del combattimento, così il buon cristiano non deve aver paura della tentazione. Tutti i soldati sono bravi in caserma: è sul campo di battaglia che si fa la differenza tra i coraggiosi e i codardi.
Ecco come egli (il demonio) si comporta di solito con i peccatori che ritornano a Dio. Li lascia gustare le dolcezze dei primi momenti della loro conversione, perché sa bene che non ci guadagnerebbe niente: sono troppo fervorosi. Aspetta qualche mese finché il loro ardore sia passato; poi comincia col far trascurare loro la preghiera, i sacramenti, li attacca con diverse tentazioni. Poi, vengono le grandi lotte: è allora soprattutto che bisogna chiedere la grazia di non lasciarsi abbattere.
Tre cose sono assolutamente necessarie contro la tentazione: la preghiera per illuminarci, i sacramenti per fortificarci e la vigilanza per preservarci.
Il demonio viene soltanto quando perdiamo la presenza di Dio, perché sa bene che altrimenti non ci guadagnerebbe niente.
Non bisogna ascoltare il demonio che cerca sempre,dopo che ci ha fatto fare il male, di gettarci nella disperazione.
Le prove mostrano chiaramente quanto un'opera sia gradita a Dio.
Si dice qualche volta: «Dio castiga coloro che ama ». Non è vero. Le prove, per coloro che Dio ama, non sono castighi, sono grazie.
Le condanne del mondo sono benedizioni di Dio.
Soltanto le croci ci daranno sicurezza nel giorno del giudizio. Quando verrà quel giorno, come saremo felici dei nostri dolori, fieri delle nostre umiliazioni e ricchi dei nostri sacrifici.
Oh, quanto è sapiente e vero cristiano colui che sa sopportare gli inconvenienti della sua posizione con calma e rassegnazione! E' questa la via della santità e della felicità, e il nostro titolo di gloria nei cieli, perché quaggiù, tutti gli uomini dal sovrano al pastore, dalla gloria del comando all'abnegazione della dipendenza che è tanto gloriosa dinanzi a Dio, tutti gli uomini soffrono in mille modi differenti, i ricchi come i poveri, i sapienti come gli ignoranti, i sani come gli ammalati, in una parola, tutti.

Santo Curato d'Ars
Da "SCRITTI SCELTI"
Città nuova - 1976
 
                                                                        innamorati della lode

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NON SCENDO DALLA CROCE Di Fulton j Sheen,vescovo

Ero uscito di casa per saziarmi di sole.Trovai un uomo che

si dibatteva nel dolore della crocifissione.Mi fermai

e gli dissi:"Permetti che ti aiuti"?Lui rispose:

Lasciami dove sono.

Non scendo dalla croce fino a quando sopra vi

spasimano i miei fratelli.

fino a quando per staccarmi

non si uniranno tutti gli uomini.

Gli dissi"Che vuoi che io faccia?"

Mi rispose:

Và per il mondo e di a coloro

che incontrerai che c è un uomo

che aspetta inchiodato alla croce.