sabato 28 gennaio 2012

AMORE


Non potevi, Signore, scegliere niente di più significativo che il pane per rivelarci
le intenzioni del tuo Cuore. Il pane è semplicità, il pane è quotidianità, il pane è sazietà,
il pane è provvidenza, il pane è per tutti. Tu hai preso del pane per chiamarlo “tuo Corpo”,
Tu hai preso del vino per chiamarlo “tuo Sangue”. Quella sera, di quel giovedì, ribaltò
tutto l’ordine delle cose, si chiamò “Santo” perché Tu rivelasti un modo nuovo di amare.
Quello di dare la tua stessa Vita, quello di farsi mangiare, quello di diventare sacrificio d’amore.
Così, il nostro amare sarà vero solo se anche noi saremo pronti a donarci, con un amore più grande,
a coloro che ci amano. Questa Eucaristia diventa così memoria di questo tuo amore più grande,
un amore che sa accogliere chiunque e sa condividere la gioia di quel Regno che Tu Signore
sei venuto ad annunciare. In quel giovedì santo si compì un miracolo che nessuno avrebbe previsto.
I tuoi discepoli, Signore, si erano abituati a vedere i miracoli da Te operati sugli altri,
ma ebbero la perplessità a capire che quel pane e quel vino ora erano diventati Te, la tua Presenza,
la tua Parola, il tuo Amore, la tua Offerta, la tua Tenerezza. Le parole di quella sera, Gesù,
rimarranno nel nostro cuore. “Prendete e mangiatene tutti: questo è il mio corpo,”
“Prendete e bevetene tutti: questo è il calice del mio sangue, il sangue della nuova ed eterna alleanza
versato per voi. Fate questo in memoria di me”.


da "i piccoli figli della luce"

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NON SCENDO DALLA CROCE Di Fulton j Sheen,vescovo

Ero uscito di casa per saziarmi di sole.Trovai un uomo che

si dibatteva nel dolore della crocifissione.Mi fermai

e gli dissi:"Permetti che ti aiuti"?Lui rispose:

Lasciami dove sono.

Non scendo dalla croce fino a quando sopra vi

spasimano i miei fratelli.

fino a quando per staccarmi

non si uniranno tutti gli uomini.

Gli dissi"Che vuoi che io faccia?"

Mi rispose:

Và per il mondo e di a coloro

che incontrerai che c è un uomo

che aspetta inchiodato alla croce.