giovedì 19 maggio 2011

Come difendersi dalle forze occulte



Intervista a Padre Michele Bianco
Padre Michele Bianco, chi è l'esorcista?
Esorcista è solo il sacerdote con espressa licenza del suo ve­scovo a effettuare esorcismi sugli ossessi nella sua diocesi. L'esorcista non libera solo dal diavolo, ma avvicina anche le persone a Dio e ha il dovere di benedire anche quelle che non sono possedute dal demonio.

Cosa sono i malefici?
Ci troviamo di fronte a un vero e proprio elemento magmati­co, sul quale non c'è il pronunciamento ufficiale della Chiesa. Molte persone che vengono da me, dichiarano di essere vitti­me di mali oscuri, per essere andate da maghi, fattucchieri, operatori dell'occulto in genere, e di avere ricevuto da loro una risposta univoca: "sei stato affatturato" oppure "hai su­bito diversi malefici intergenerazionali, genealogici, fin dalla nascita...". Anche qui un distinguo è necessario. Dal 1999 la riforma del Rituale Romano degli esorcismi non prevede più la possibilità di interferenze da parte dei malefici sulla posses­sione diabolica. Parla solo di esorcismo super obsessos, per specificare che è soltanto la persona ad essere oggetto di pos­sessione diabolica e le voci fattura o maleficio - che è causa immediata della fattura - sono state completamente cancel­late. Per cui, non essendo una verità di fede, rimane direi un fatto esperienziale con il quale noi esorcisti veniamo spesso a contatto. lo personalmente sarei del parere - sulla linea di Padre Gabriele Amorth, Padre Cipriano de Meo, don Raoul Salvucci e tanti altri esorcisti - di ammettere che concreta­mente ci sia questa interferenza di "sacramentali del male", cioè sacramentali alla rovescia, ma non esagererei né mette­rei eccessivamente l'enfasi su questo aspetto.

I malefici o "sacramentali del male" sono sempre effi­caci o possono fallire o colpire persone a cui non erano diretti? Come ci si difende?
Normalmente coi malefici si colpisce chi si vuole colpire. lo credo che la persona che vive in grazia di Dio, che ha una vi­ta sacramentale attiva, e che si sforza di fare la volontà del Signore fino in fondo, difficilmente possa essere colpita, an­che se si registrano casi di persone eccezionali, anche di san­ti, che il Signore ha voluto sottoporre a durissime prove. La permissione divina circa l'azione straordinaria del demonio in soggetti che vivono una vita santa, può servire per formarli ul­teriormente alla santità. Siccome il sacramentale agisce ex opere operantis (cioè in riferimento al grado della fede di chi lo utilizza), alla stessa maniera il maleficio, che è un sacra­mentale alla rovescia, agisce ex opere operantis nel male del­la persona che lo riceve, quindi, se il soggetto è abituato al peccato, ne è sicuramente più facile preda. Eccezionalmente potrebbe anche verificarsi che si colpisca una persona a cui il maleficio non era diretto, ma ripeto: sempre e solo per permis­sione divina, perché il Signore vuole trarre da questo momen­to negativo di male un'esperienza positiva di bene, per accre­scere la fede della persona eventualmente già in grazia di Dio, o per condurre a conversione attraverso questa esperienza di male chi vive costantemente o frequentemente nel peccato.

Ho sentito parlare di immaginette e di oggetti sacri ma­leficati: è possibile? Che interesse ha chi li distribuisce?
L'interesse è di confondere. Se noi andiamo nello studio di un mago vediamo che spesso alle pareti sono appesi quadri del­la Madonna di Lourdes, Padre Pio o altri santi noti ed impor­tanti. Così, at­traverso l'imbro­glio, que­sti grandi falsari e collabora­tori del demonio confondo­no gli ani­mi dei semplici. Le imma­ginette in sé, se be­nedette, si caricano della potenza dei segni sacramentali, se non benedette sono immagini rappresentative della realtà dei santi, ma non sono parasacramentali, per cui possono essere tranquillamente maleficate attraverso riti magici in cui si invoca l'azione de­moniaca. Quindi è opportuno che anche le immagini sacre siano benedette, per riempirsi di sacralità in quanto segno sa­cramentale.

Quali pericoli corre un esorcista durante il rito?
Siccome supplet Ecclesia, il sacerdote esorcista ha la copertu­ra a 360 gradi da parte della grazia santificante che gli confe­risce la Chiesa. Egli potrebbe paradossalmente anche trovarsi in peccato mortale, ma siccome agisce in persona Christi et Ecclesiae, in quel frangente la Chiesa gli funge da garante. Potrebbe accadere tuttavia che in qualche caso la permissio­ne divina consenta al demonio di rivelare i peccati del sacer­dote, quindi è cosa buona, lodevole e consigliabilissima, che il sacerdote sia in grazia di Dio, ma essa non è richiesta per la validità dell'esorcismo.

Non c'è da aver paura della forza soprannaturale che manifestano le vittime della possessione diabolica? Non è pericoloso vivere accanto a loro?
Sono l'intensità e la gravità della situazione a suggerire il comportamento da adottare, ma siccome c'è sempre la per­missione di Dio, è anche un atto di fede stare vicino a loro. Non bisogna ovviamente provocarle, perché se una persona - pur con le migliori intenzioni di questo mondo - si mette vici­no a loro e vuol fare da esorcista, addirittura usando il ritua­le romano o l'esorcismo di leone XIII, complica terribilmente le cose e si espone a gravissimi rischi.
Se la confessione (sacramento) è più potente dell'esorci­smo (sacramentale), perché allora durante l'esorcismo si rende visibile la liberazione - ad esempio con la materia­lizzazione ed espulsione di oggetti dalla bocca - mentre durante la confessione questi fenomeni non avvengono? La confessione riguarda un rapporto del foro interno della propria coscienza con il Signore, quindi non c'è bisogno di questa spettacolarità, che serve eventualmente a rafforzare la fede del penitente. II penitente, che si getta ai piedi del sacer­dote per chiedere perdono a Dio, ha già maturato in sé un per­corso di liberazione dal male, quindi, con la piena avvertenza e il deliberato consenso, vuole essere purificato nell'anima e riconciliarsi con il Signore, per averlo offeso con il peccato co­me aversio a Deo et conversio ad creaturam, avendo scelto la creatura al posto del creatore. Questa spettacolarità qualora si verificasse, farebbe sì che la confessione potrebbe venire scambiata invece per un atto quasi magico.

I legami coi maghi e col mondo dell'occulto contratti nel passato, che hanno ripercussioni negative anche sul presente, possono essere spezzati automaticamente con una vita sacramentale assidua?
Certamente! Senza la potenza del segno sacramentale non si realizzerebbe nessuna liberazione. Solo la potenza e la forza dell'amore di Dio, che si esprime attraverso i segni della sa­cramentalità, segni efficaci istituiti per la salvezza dell'anima, può liberare da queste forme di legami con il male.

 

Testimonianza

SONO STATA LIBERATA AL SANTUARIO DI SAN CIRIACO

Mi chiamo Felicita e abito in Svizzera. Ho fatto una novena a "Maria che scioglie i nodi", chiedendole di aiutarmi a sbloccare la mia vita e di libe­rarmi soprattutto da­gli attacchi malefici che avevo (dei graffi sulla schiena), che comparivano improv­visamente senza sa­pere come, dopo che mi ero rivolta a un mago per una delusio­ne amorosa.
Subito dopo sono iniziati gli attacchi. Appena terminata la novena a Maria che scioglie i nodi, ho trovato sulla rivista Stella Maris di marzo 2007, un ar­ticolo su Padre Michele Bianco. Ho capito che era la rispo­sta alla novena. Ho iniziato così anche la novena a san Ciriaco, il patrono del santuario di Torre le Nocelle (sud Italia - presso Avellino) dove opera come esorcista Padre Michele Bianco.
Appena ho visto Padre Michele, sono caduta in ginocchio davanti a lui e l'ho supplicato di liberarmi. Gli ho mostra­to i segni che mi comparivano misteriosamente sulla schiena e mi ha permesso di partecipare all'esorcismo. Durante la preghiera sentivo che il mio corpo si spremeva come un'arancia per fare uscire da me il maleficio e che qualcosa voleva uscire dal mio corpo, ma invece di vomi­tare emettevo saliva.
La mattina del sabato, mentre mi lavavo i denti, ho senti­to qualcosa in gola. Con mia grande sorpresa mi sono ac­corta di avere espulso dalla bocca un ciuffo di capelli ne­ri!
Ogni giorno constato i risultati della preghiera di esorci­smo di Padre Bianco e la mia fede si è rinforzata molto dopo che sono stata da lui. Dopo l'esorcismo ho pregato a lungo davanti alle reliquie di san Ciriaco e ho sentito un forte calore alla testa, sensazione sperimentata anche da molti altri pellegrini.
Sono una persona lucida, non sono fanatica, né depres­sa. Mi auguro che la mia testimonianza possa aiutare altri a credere, a sperare, e li spinga ad andare al santuario di san Ciriaco, dove Dio compie meraviglie attraverso Padre Michele Bianco. I meriti di san Ciriaco si manifestano at­traverso ciò che accade in quel luogo. Felicita - Svizzera

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NON SCENDO DALLA CROCE Di Fulton j Sheen,vescovo

Ero uscito di casa per saziarmi di sole.Trovai un uomo che

si dibatteva nel dolore della crocifissione.Mi fermai

e gli dissi:"Permetti che ti aiuti"?Lui rispose:

Lasciami dove sono.

Non scendo dalla croce fino a quando sopra vi

spasimano i miei fratelli.

fino a quando per staccarmi

non si uniranno tutti gli uomini.

Gli dissi"Che vuoi che io faccia?"

Mi rispose:

Và per il mondo e di a coloro

che incontrerai che c è un uomo

che aspetta inchiodato alla croce.