giovedì 7 marzo 2013

Preghiera giornaliera da farsi dall’inizio del Conclave fino all’elezione del Sommo Pontefice



È la dimensione della preghiera e del raccoglimento che in questo periodo di Sede vacante guida tutta la
Chiesa. Così l’Adorazione permanente avviata nella cappella del Santissimo, in San Pietro, dove tre religiose
contemplative messicane si alternano davanti a Gesù Eucaristia. Prima della Messa della sera, sempre in
Basilica viene recitata una preghiera speciale per il Collegio dei cardinali e per la preparazione all’elezione
del Santo Padre. Ci uniamo anche noi alla preghiera di tutta la Chiesa seguendo lo schema qui proposto, per
chiedere l’assistenza dello Spirito Santo affinché illumini l’animo degli elettori e li renda così concordi nel
loro compito, e si ottenga una sollecita, unanime e fruttuosa elezione, come esige la salute delle anime e il
bene di tutto il popolo di Dio.

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Litanie dei Santi

I Cardinali elettori, lo stesso giorno in cui è stata celebrata la Messa per l’elezione del Sommo Pontefice,
nel pomeriggio in un’ora conveniente, entrano in Conclave. Quando tutti sono riuniti nella Cappella Paolina
del Palazzo Apostolico, il Cardinale Decano o, se egli è assente o legittimamente impedito, il Sottodecano, o il
Cardinale primo per ordine e anzianità, dà inizio al rito di ingresso in Conclave con una preghiera. Quindi si
forma la processione. Mentre la processione avanza, i cantori e l’assemblea cantano a cori alterni le litanie,
nelle quali sono ricordati i Santi dell’Oriente e dell’Occidente. Con tutta la Chiesa, unita nella preghiera,
invochiamo la grazia dello Spirito Santo, perché sia eletto un degno Pastore di tutto il gregge di Cristo. Il Signore diriga i passi dei Cardinali elettori nella via della verità, affinché per intercessione della Beata sempre
Vergine Maria, dei santi apostoli Pietro e Paolo e di tutti i santi, facciano sempre ciò che gli è gradito.
Apostoli e discepoli

Santi Pietro e Paolo pregate per noi
Sant’Andrea prega per noi
Santi Giovanni e Giacomo pregate per noi
San Tommaso prega per noi
Santi Filippo e Giacomo pregate per noi
San Bartolomeo prega per noi
San Matteo ”
Santi Simone e Giuda pregate per noi
San Mattia prega per noi
San Luca ”
San Marco ”
San Barnaba prega per noi
Santa Maria Maddalena ”
Santi discepoli del Signore pregate per noi
Martiri
Santo Stefano prega per noi
Sant’Ignazio di Antiochia ”
San Policarpo ”
San Giustino ”
San Lorenzo ”
San Cipriano ”
San Bonifacio ”
1. Suppliche a Dio
Signore, pietà Signore, pietà
Cristo, pietà Cristo, pietà
Signore, pietà Signore, pietà
Dio Padre, nostro creatore abbi pietà di noi
Dio Figlio, nostro redentore ”
Dio Spirito, nostro santificatore ”
Santa Trinità, unico Dio e Signore ”
2. Invocazioni dei santi
Santa Maria prega per noi
Santa Madre di Dio ”
Santa Vergine delle vergini ”
San Michele ”
San Gabriele ”
San Raffaele ”
Santi angeli di Dio pregate per noi
Patriarchi e profeti
Sant’Abramo prega per noi
San Mosé ”
Sant’Elia ”
San Giovanni Battista ”
San Giuseppe ”
Santi patriarchi e profeti pregate per noi❯ 2 ❮
San Stanislao ”
San Tommaso Becket prega per noi
Santi Giovanni Fisher e Tommaso Moro
pregate per noi
San Paolo Miki prega per noi
Santi Isacco e Giovanni (de Brébeuf)
pregate per noi
San Pietro Chanel prega per noi
San Carlo Lwanga ”
Sante Perpetua e Felicita pregate per noi
Sant’Agnese prega per noi
Santa Maria Goretti ”
Santi martiri di Cristo pregate per noi
Vescovi e dottori
Santi Leone e Gregorio pregate per noi
Sant’Ambrogio prega per noi
San Girolamo ”
Sant’Agostino ”
Sant’Atanasio prega per noi
Santi Basilio e Gregorio Nazianzeno
pregate per noi
San Giovanni Crisostomo prega per noi
San Martino ”
San Patrizio ”
Santi Cirillo e Metodio pregate per noi
San Carlo Borromeo prega per noi
San Francesco (di Sales) ”
San Pio X”
Sacerdoti e religiosi
Sant’Antonio prega per noi
San Benedetto ”
San Bernardo ”
San Francesco ”
San Domenico ”
San Tommaso d’Aquino ”
Sant’Ignazio di Loyola ”
San Francesco Saverio ”
San Vincenzo de’ Paoli ”
San Giovanni Maria (Vianney) ”
San Giovanni Bosco ”
Santa Caterina da Siena ”
Santa Teresa di Gesù ”
Santa Rosa da Lima ”
Laici
San Luigi prega per noi
Santa Monica
Sant’Elisabetta di Ungheria
Santi e sante di Dio pregate per noi
3.Invocazioni a Cristo
Nella tua misericordia salvaci, Signore
Da ogni male ”
Da ogni peccato ”
Dalle insidie del diavolo ”
Dall’odio e dalla violenza ”
Dalla malvagità e dall’ingiustizia ”
Dalla morte eterna ”
Per la tua incarnazione ”
Per la tua nascita ”
Per il tuo santo battesimo ”
Per il tuo digiuno nel deserto ”
Per la tua passione e la tua croce ”
Per la tua morte e sepoltura ”
Per la tua santa risurrezione ”
Per la tua gloriosa ascensione ”
Per il dono dello Spirito Santo ”
Per la tua venuta nella gloria ”
4. Suppliche per diverse circostanze
Donaci la tua misericordia ascoltaci, Signore
Innalza i nostri cuori al desiderio del cielo ”
Salvaci con tutti i fratelli dalla morte eterna ”
Concedi ai fedeli defunti il riposo eterno ”
Libera l’umanità dalla fame,
dalla guerra e da ogni sciagura ”
Dona al mondo intero la giustizia e la pace ”
Conforta e illumina
la tua santa Chiesa ”
Manda nuovi operai nella tua messe ”
Proteggi i vescovi e tutti i ministri del Vangelo ”
Dona a tutti i cristiani l’unità nella fede ”
Conduci tutti gli uomini alla verità del Vangelo ”
5. Conclusione
Cristo, ascolta la nostra preghiera
Cristo, esaudisci la nostra supplica❯ 3 ❮
Preghiamo
O Dio, nostro rifugio e nostra forza, accogli l’umile preghiera della tua Chiesa; tu che infondi in noi la fiducia filiale nel tuo amore di Padre, donaci di ottenere con pienezza ciò che ti chiediamo con fede. Per Cristo
nostro Signore. Amen.
Vieni, o Spirito creatore
Giunti alla Cappella Sistina i Cardinali occupano ciascuno il proprio posto. Il Libro dei Vangeli è collocato in un luogo adatto e degno, per presiedere alla celebrazione e alle deliberazioni dei Cardinali, fino all’elezione del Romano Pontefice. Terminato il canto delle Litanie con le invocazioni, il Cardinale Decano o, se
egli è assente o legittimamente impedito, il Cardinale primo per ordine e per anzianità stando in piedi presso
l’altare intona l’inno «Veni, creátor Spíritus», invocazione solenne dello Spirito Santo:
Vieni, o Spirito creatore,
visita le nostre menti,
riempi della tua grazia
i cuori che hai creato.
O dolce consolatore,
dono del Padre altissimo,
acqua viva, fuoco, amore,
santo crisma dell’anima.
Dito della mano di Dio,
promesso dal Salvatore,
irradia i tuoi sette doni,
suscita in noi la parola.
Sii luce all’intelletto,
fiamma ardente nel cuore,
sana le nostre ferite
col balsamo del tuo amore.
Difendici dal nemico,
reca in dono la pace,
la tua guida invincibile
ci preservi dal male.
Luce d’eterna sapienza,
svelaci il grande mistero
di Dio Padre e del Figlio
uniti in un solo amore. Amen.
Manda il tuo Spirito e sarà una nuova creazione,
e rinnoverai la faccia della terra.
Preghiamo O Padre, che guidi e custodisci la tua Chiesa, dona ai Padri Cardinali lo Spirito di intelligenza,
di verità, di pace, perché si sforzino di conoscere la tua volontà, e ti servano con totale dedizione. Per Cristo
nostro Signore. Amen.
Credo niceno-costantinopolitano
Siamo nell’Anno della fede e per rafforzare proprio la nostra fede in Dio, in un contesto che sembra metterlo sempre più in secondo piano, rinnoviamo la ferma fiducia nel Signore e affidiamoci come bambini nelle sue
braccia, certi che quelle braccia ci sostengono sempre e sono ciò che ci permette di camminare ogni giorno
anche nella fatica. Rinnoviamo la nostra fede nella Chiesa che non è un’organizzazione, non un’associazione,
ma un corpo vivo, una comunione di fratelli e sorelle. Dio guida la sua Chiesa, la sorregge sempre anche e
soprattutto nei momenti difficili. Non perdiamo mai questa visione di fede, che è l’unica vera visione del cammino della Chiesa e del mondo. Nel nostro cuore, nel cuore di ciascuno di voi, ci sia sempre la gioiosa certezza
che il Signore ci è accanto, non ci abbandona, ci è vicino e ci avvolge con il suo amore.
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, Creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio
da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo
di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello
Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio
Pilato, mori e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra
del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il
Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa, una, santa, cattolica e apostolica.
Professo un solo Battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo
che verrà.Amen.❯ 4 ❮
Supplica per i Cardinali riuniti in Conclave
Rivolgiamoci al Padre, datore di ogni dono, affinché conceda di rinnovare i prodigi della Pentecoste effondendo con abbondanza lo Spirito Santo sui Cardinali elettori, affinché siano rivestiti della vera sapienza,
delle virtù e dei sentimenti del cuore di Cristo, suo Figlio per operare in conformità alla sua volontà.
O Eterno Padre che hai inviato il divino Spirito con l’abbondanza dei tuoi doni sulla prima comunità riunita il giorno di Pentecoste fra le mura del Cenacolo, ecco dinanzi a te i Cardinali riuniti in Conclave che ti
supplicano di rinnovare su di loro quanto hai compiuto in quel giorno memorando. La sua luce illumini le loro
menti, affinché cerchino sempre la verità e non si lascino traviare da falsi profeti; la tua grazia ringiovanisca
le loro volontà e le renda capaci di resistere alle insidie del demonio e della corruzione; i tuoi doni li trasformino in veri apostoli con la parola e con l’esempio.
O Eterno Padre, ripeti in loro i prodigi della grazia che si verificarono nella prima comunità cristiana alla
tua discesa, fa’ che vivendo in te donino alla Chiesa e a Cristo Redentore un nuovo Sommo Pontefice, contribuendo così a quel piano meraviglioso di salvezza del genere umano che, nella Pentecoste, ha dato i primi
meravigliosi frutti. Amen.

3 Gloria al Padre

Spirito Santo, eterno amore, vieni coi tuoi ardori e infiamma il cuore dei Cardinali elettori.
Eterno Padre, in nome di Gesù Cristo e per l’intercessione di Maria Vergine Immacolata, manda lo Spirito
Santo sui Cardinali elettori, riuniti in Conclave per eleggere il Romano Pontefice.
Vieni, Spirito Santo, nel loro cuore e santificalo.
Vieni, padre dei poveri, nel loro cuore e sollevali.
Vieni, autore di ogni bene, nel loro cuore e consolali.
Vieni, luce delle menti, nel loro mente e illuminami.
Vieni, consolatore delle anime, e confortali.
Vieni, dolce ospite dei cuori, e non li abbandonare.
Vieni, vero refrigerio della nostra vita, e ristorali.
3 Gloria al Padre
Spirito Santo, eterno amore, vieni coi tuoi ardori e infiamma il cuore dei Cardinali elettori.
Eterno Padre, in nome di Gesù Cristo e per l’intercessione di Maria Vergine Immacolata, manda lo Spirito
Santo sui Cardinali elettori, riuniti in Conclave per eleggere il Romano Pontefice.
Spirito Santo, Dio d’infinita carità, dona loro il tuo santo amore.
Spirito Santo, Dio delle virtù, converti il loro cuore.
Spirito Santo, fonte di celesti lumi, dissipa la loro ignoranza.
Spirito Santo, Dio d’infinita purezza, santifica la loro anima.
Spirito Santo, Dio di ogni felicità, abita il loro cuore.
Spirito Santo, che abiti nei tuoi figli, trasformali e falli tutti tuoi.
Spirito Santo, amore sostanziale del Padre e del Figlio, dimora sempre nel loro cuore.
3 Gloria al Padre
Spirito Santo, eterno amore, vieni coi tuoi ardori e infiamma il cuore dei Cardinali elettori.
Eterno Padre, in nome di Gesù Cristo e per l’intercessione di Maria Vergine Immacolata, manda lo Spirito
Santo sui Cardinali elettori, riuniti in Conclave per eleggere il Romano Pontefice.
Vieni, Spirito Santo e dona loro il dono della sapienza.
Vieni, Spirito Santo e dona loro il dono dell’intelletto.
Vieni, Spirito Santo e dona loro il dono del consiglio.
Vieni, Spirito Santo e dona loro il dono della fortezza.
Vieni, Spirito Santo e dona loro il dono della scienza.
Vieni, Spirito Santo e dona loro il dono della pietà.
Vieni, Spirito Santo e dona loro il dono del santo timore di Dio.
3 Gloria al Padre
Spirito Santo, eterno amore, vieni coi tuoi ardori e infiamma il cuore dei Cardinali elettori.❯ 5 ❮
Preghiera a Maria, Madre della Chiesa
Il Concilio Vaticano II ci ha detto che Maria è così intrecciata nel grande mistero della Chiesa da esserne
inseparabile, come sono inseparabili lei e Cristo. Rivolgiamoci a lei affinché accompagni con materno amore
la Chiesa in questo momento così solenne e la protegga nel cammino verso la patria, fino al giorno glorioso
del Signore.
O Vergine santissima, Madre di Cristo e Madre della Chiesa, tu che insieme agli Apostoli in preghiera sei
stata nel Cenacolo in attesa della venuta dello Spirito di Pentecoste, invoca la sua rinnovata effusione su tutti
i Cardinali chiamati a eleggere il Santo Padre, affinché come tralci della vera vite, portino molto frutto per la
vita del mondo.
Apri i loro cuori alle immense prospettive del regno di Dio e dell’annuncio del Vangelo a ogni creatura. Nel
tuo cuore di madre sono sempre presenti i molti pericoli e i molti mali che schiacciano gli uomini e le donne
del nostro tempo. Ma sono presenti anche le tante iniziative di bene, le grandi aspirazioni ai valori, i progressi
compiuti nel produrre frutti abbondanti di salvezza. Vergine coraggiosa, ispira ai Cardinali forza d’animo e
fiducia in Dio, perché sappiamo superare tutti gli ostacoli che incontreranno nel compimento del loro compito
di eleggere il Sommo Pontefice.
Vergine Madre, guidali e sostienili perché, come autentici figli prediletti della Chiesa di tuo Figlio, possano
contribuire a stabilire sulla terra la civiltà della verità e dell’amore, secondo il desiderio di Dio e per la sua
gloria. Amen.

Preghiera a san Giuseppe

Affidiamo la Chiesa universale a san Giuseppe che, l’8 dicembre 1870, da papa Pio IX è stato proclamato
suo Patrono.
O beato Giuseppe, scelto da Dio come sposo purissimo di Maria sempre Vergine, come padre davidico del
Messia e come capo della Santa Famiglia sulla terra, imploriamo il tuo aiuto potentissimo per questa stessa
Chiesa che lotta sulla terra.
Ti supplichiamo, proteggi, con una sollecitudine particolare e con il tuo amore veramente paterno di cui
ardi, tutti i Cardinali che stanno per eleggere il nuovo Pontefice, successore di Pietro.
Tu che sei stato scelto dal Vicario di Cristo come Patrono e Avvocato della Chiesa universale, intercedi
presso il Signore affinché il nuovo Papa sia per tutto il popolo di Dio principio e fondamento visibile dell’unità
della fede e della comunione della carità e che insieme, pastore e gregge procedano sicuri nel cammino della
salvezza, sia un pastore mirabile per dottrina e santità di vita, abbia la stessa fedeltà e la stessa purezza di
cuore che animò te, caro san Giuseppe, nel servire il Figlio di Dio nato dalla Beata Vergine Maria.
Dona a noi che ti veneriamo come nostro protettore di seguire la via tracciata dal tuo esempio, di vivere
in modo autentico e coerente la nostra vocazione cristiana e di perseverare nella fede e nell’amore per avere
parte con te nella gloria di Cristo Gesù nostro Signore. Amen.❯ 6 ❮
Approfondimento
A partire dal brano del Vangelo di Matteo (16,13-19) su cui si fonda la dottrina del “Primato dell’apostolo
Pietro” vi proponiamo una meditazione (da leggere il primo giorno in cui si inizia la preghiera per il Conclave o quando lo riteniamo opportuno) che ci aiuta a ripensare all’insostituibile e provvidenziale funzione del
Sommo Pontefice. Il nostro tempo ci invita, ci spinge, ci obbliga a guardare al Signore e a immergerci in una
umile e devota meditazione del mistero della suprema potestà dello stesso Cristo. Pietro è stato scelto da Gesù
come capo visibile della Chiesa, come suo fondamento, e tale primato viene trasmesso a tutti i suoi successori,
che sono i Papi, fino ad arrivare al Pontefice che verrà eletto dal Collegio cardinalizio riunito in Conclave.
La Chiesa è quella casa fondata sulla roccia di cui parla il Vangelo. Anche se infuria la tempesta della persecuzione, se questa casa è fondata sulla salda roccia di Pietro non potrà vacillare. Tra le tante opinioni dei
vari interlocutori, tra le tante voci discordi che tendono a prevalere sulle altre, il cristiano deve ascoltare
con tutta sicurezza l’insegnamento del Papa: solo lui non può errare quando insegna in materia di fede e di
morale. Da tutto ciò deriva il dovere di rimanere uniti al Papa, successore di Pietro, nella fede, nell’amore,
nell’obbedienza e nella preghiera per costruire insieme il regno di Dio sulla terra.
Dal Vangelo secondo Matteo (16,13-19)
Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il
Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei
profeti». Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio
vivente». E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno
rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia
Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che
legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».
Parola del Signore.Lode a te o Cristo.
Meditazione
Il successore di Pietro garante di verità e di unità
Da come lo descrivono i Vangeli, Pietro mostra parecchie carenze: lo vediamo vacillare nella fede mentre
camminava sui flutti marini, barcollando e cadendo in acqua al presenziare di una folata di vento; in un’altra
circostanza viene rimproverato da Gesù («Allontanati da me, Satana!») per essersi opposto all’ingresso dello
stesso Signore a Gerusalemme, dove sarebbe stato crocifisso; un’altra volta rifiuta che Gesù gli lavi i piedi,
mostrando così di misconoscere la pienezza dell’amore di Dio nel Cristo e rinnegherà perfino il suo Signore
per ben tre volte («Prima che il gallo canti») anziché mostrare la verve del testimone deciso a tutto.
Eppure proprio Pietro, nonostante i suoi limiti e le sue lacune, viene eletto fra tutti a guida suprema della
Chiesa con l’appellativo di “Cefa”, Pietra, cioè fondamento sul quale si edificherà da parte di Gesù Cristo
l’intero edificio ecclesiale. Quando Gesù rivolge quella domanda ai discepoli: «Chi dice la gente che io
sia?» riscontra la prontezza del solo Pietro, che prendendo la parola afferma: «Tu sei il Cristo, il Figlio del
Dio vivente». Una simile risposta è esaustiva non già perché sottenda alla grande erudizione dell’apostolo o
alla sua grande capacità di intuizione, ma piuttosto perché questi ha ricevuto una rivelazione divina che lo
ha informato: «Non la carne né il sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli». Pietro cioè
rivela di essere stato reso partecipe di un messaggio di divina provenienza che gli ha svelato il mistero di Dio,
anche se il suo atteggiamento sarà poi manchevole e deludente per certi versi. Sicché Gesù può ribattere: «Tu
sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa».
La promessa che Gesù fa a Pietro è semplice nella sua formulazione e comprensione: durante tutto il corso
della storia, fino alla consumazione dei secoli, Pietro saprà sempre chi è Cristo Gesù e sempre lo darà al
mondo nella sua pienezza di grazia e di verità. Mai le potenze degli inferi potranno prevalere su Pietro e sul
suo insegnamento con il quale nutre i discepoli di Gesù. Mai potranno oscurare la verità che è fatta insieme
di dono della Parola e dono della grazia, attraverso i sacramenti che sono usciti dal suo costato aperto sulla
croce. Tutto questo avviene non per merito di Pietro, ma per promessa divina. Così Gesù insegna a ogni uomo,
che se vuole, potrà sempre sapere dov’è la vera Chiesa e dove regnano la sua grazia e la sua verità in modo ❯ 7 ❮
pieno, perfetto, senza equivoci, senza alcun errore. Pietro è garanzia di verità e di autentica grazia non solo
per la Chiesa, ma per tutto il genere umano.
Ogni ora sa dove poter trovare la verità di Gesù. Soltanto dove c’è questo saldo fondamento, questa solida
roccia di Pietro, le forze del male non potranno trionfare. Dove non c’è Pietro la verità si mescolerà con l’errore e la menzogna, e la purezza del dogma lascerà il posto al veleno dell’eresia. Dove non c’è Pietro la stessa
cristianità è messa a repentaglio, e la storia insegna che dove non si è riconosciuto il Papa come fondamento
della Chiesa, il cristianesimo ha ceduto il passo ad altre religioni o, come ai giorni d’oggi, a un neo-paganesimo. Questo pericolo non lo corrono solo quelli che non riconoscono il Papa, ma anche tutti quelli che,
praticamente, rifiutano il suo Magistero.
I termini “legare” e “sciogliere” indicano l’esercizio di un’autorità indiscussa anche se vicaria, mentre la
detenzione delle “chiavi” già presente in Isaia (22,20-22) evidenzia le caratteristiche di un ufficio autoritario
che appartiene certamente solo a Dio, ma che viene conferito per via subordinata ad altri: Pietro eserciterà un
potere che non gli appartiene, ma che Dio gli conferisce subordinatamente, per il quale avrà piena potestà di
“aprire e chiudere”, insomma di decidere e di scegliere. Ma soprattutto egli avrà il ruolo di guidare i fratelli e
di porsi per primo al loro servizio, mostrandosi pastore sollecito e premuroso e confermando tutti nella verità.
Lo stesso apostolo Pietro ragguaglierà i discepoli: «Nessuna scrittura profetica va soggetta a privata spiegazione, poiché non da volontà umana è mai venuta una profezia, ma mossi da Spirito Santo parlarono alcuni
uomini da parte di Dio» (2Pt 1,20-21) affermando così come sia importante che un ministro terreno indirizzi
i fedeli nella comprensione della vera fede e nella radicalità del vero, perché vengano scongiurati abusi, settarismi e dispersioni. Già in questo egli riafferma la sua autorità vicaria di primo apostolo. Sempre Pietro è
ben visibile nel libro degli Atti come sovrastante l’intera comunità cristiana, compreso il collegio apostolico,
mentre tutto gravita attorno a lui e qualsiasi decisione la si prende in sua presenza.
È evidente che fino al ritorno glorioso finale del Signore, lungo i percorsi della storia intermedia, gli
apostoli hanno dovuto aver cura di scegliere dei successori che continuassero il medesimo ministero petrino
cosicché anche oggi l’intera comunità ecclesiale gode della guida di un pastore supremo successore del pescatore di Galilea, avente le medesime funzioni di governo, di insegnamento, di cura pastorale. Questi è oggi
colui che definiamo il Pontefice (ponte fra Cristo e il popolo di Dio) o comunemente il Papa, la cui attività di
servizio alla Chiesa è indispensabile perché i fedeli si mantengano nell’unità professando una sola fede, un
sono battesimo in un solo Signore (Ef 4,1-6) e il triste passato di pontefici usurpatori e opportunisti non deve
pregiudicare la realtà certa della funzione del Vicario di Cristo su questa terra.
Il papa consolida l’unità della Chiesa esortando i fratelli alla sequela dell’unica fede nel Cristo, senza che
questa subisca compromessi e scalfiture, provvede alla promozione dell’unità e della concordia fra i credenti
incoraggiando la comunione fra le varie realtà dei gruppi, dei movimenti e dei carismi ecclesiali, si rende
garante dell’attendibilità dell’insegnamento della Rivelazione e della persistenza della verità scaturita dalla
Scrittura e dalla Tradizione, istruendo e orientando con sollecitudine tutti i fratelli, così come Gesù aveva raccomandato appunto a Pietro: «Simone, Simone, ecco: Satana vi ha cercati per vagliarvi come il grano; ma io
ho pregato per te, perché la tua fede non venga meno. E tu, una volta convertito, conferma i tuoi fratelli» (Lc
22,31-32). Sempre il Pontefice si preoccupa di diffondere con tutti i mezzi il Vangelo di salvezza su mandato
di Cristo raggiungendo popoli e culture che ancora misconoscono l’annuncio di salvezza perché si riconosca
che all’infuori di Cristo non c’è altro nome sotto il quale è possibile essere salvati (At 4,10-12). Oggi come
allora, è sempre Pietro, ovvero il Papa, a essere illuminato sulle verità di fede e a istruirci. Ascoltando lui, non
possiamo sbagliare e rimaniamo nella verità insegnata da Gesù Cristo.
Quella del successore di Pietro è insomma una funzione di servizio del popolo di Dio e di umile sottomissione alla volontà di Colui al quale appartiene ogni potere e ogni facoltà; un ruolo che comporta umile sottomissione al volere di Dio, disposizione al sacrificio e all’immolazione di se stessi per cui non si è più liberi,
ma si è condotti ad andare (a fare) dove in realtà non si vorrebbe (Gv 21,18).
Il fatto stesso che le confessioni cristiane siano oggi numerosissime e quasi tutte derivate da scismi e contrasti intestini fra le stesse Chiese riformate, dimostra che una figura di centralità come il Papa è indispensabile per un credo religioso, affinché la fede individuale si sintonizzi con quella comunitaria e perché si abbia
la garanzia certa di trovarsi nel giusto e nel vero.

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NON SCENDO DALLA CROCE Di Fulton j Sheen,vescovo

Ero uscito di casa per saziarmi di sole.Trovai un uomo che

si dibatteva nel dolore della crocifissione.Mi fermai

e gli dissi:"Permetti che ti aiuti"?Lui rispose:

Lasciami dove sono.

Non scendo dalla croce fino a quando sopra vi

spasimano i miei fratelli.

fino a quando per staccarmi

non si uniranno tutti gli uomini.

Gli dissi"Che vuoi che io faccia?"

Mi rispose:

Và per il mondo e di a coloro

che incontrerai che c è un uomo

che aspetta inchiodato alla croce.