venerdì 5 aprile 2019

PREGHIERE AL SACRO CUORE DI GESU' TRAFITTO DALLA LANCIA




(per il primo venerdì del mese)

O Gesù, così amabile e così poco amato! Noi ci pro-striamo umilmente ai piedi della tua croce, per offrire al tuo divin Cuore, aperto della lancia e consumato dall'amore, l'omaggio delle nostre profonde adorazioni. Ti rin-graziamo, o amatissimo Salvatore, di aver permesso al sol-dato di trafiggere il tuo costato adorabile e d'averci così aperto un rifugio di salvezza nell'arca misteriosa del tuo Sacro Cuore. Permetti che in esso noi ci rifugiamo in questi tempi cattivi per poterci salvare dall'eccesso di scandali che contamina l'umanità.

Pater, Ave, Gloria.

Noi benediciamo il preziosissimo sangue, uscito dalla ferita aperta nel tuo divin Cuore. Dégnati di farne un lavacro salvifico per il mondo infelice e colpevole. Lava, purifica, rigenera le anime nell'onda uscita da questa vera fontana di grazie. Permetti, o Signore, che noi vi gettiamo dentro le nostre iniquità e quelle di tutti gli uomini, supplicandoti, per l'amore immenso che divora il tuo Sacro Cuore, di salvarci ancora. Pater, Ave, Gloria.

Finalmente, dolcissimo Gesù, permettici che, fissando per sempre la nostra dimora in questo Cuore adorabile, vi passiamo santamente la nostra vita, e vi rendiamo in pace il nostro ultimo respiro. Amen. Pater, Ave, Gloria.

Volontà del Cuore di Gesù, disponi del mio cuore.

Zelo del Cuore di Gesù, consuma il mio cuore.



Atto di ammenda

(da recitarsi nella solennità del Sacro Cuore, nei primi venerdì del mese e in altre occasioni opportune)

O Gesù dolcissimo, il cui immenso amore per gli uomini viene da noi ripagato con ingratitudini, dimenticanze, disprezzi e peccati, ecco che noi, prostrati da-vanti a te, intendiamo di riparare con questa ammenda onorevole, al nostro comportamento così indegno e alle tante offese con le quali viene ferito il tuo Cuore amabilissimo da parte di tanti tuoi figli ingrati.

Ricordando, però, che anche noi nel passato ci sia-mo macchiati di simili colpe e provandone sempre vivissimo dolore, imploriamo, anzitutto per noi, la tua misericordia, pronti a riparare, con un'adeguata espiazione, non solo i nostri peccati, ma anche le colpe di coloro che, calpestando le promesse del battesimo, han-no scosso il soave giogo della tua legge e come pecore sbandate rifiutano di seguire te, pastore e guida.

Mentre intendiamo staccarci dalla schiavitù delle passioni e dei vizi ci proponiamo di riparare tutte le nostre colpe: le offese fatte a te e al tuo divin Padre, i peccati contro la tua legge e contro il tuo vangelo, le ingiusti-zie e le sofferenze arrecate ai nostri fratelli, gli scandali dei costumi, le insidie tese contro le anime innocenti, le colpe pubbliche delle nazioni che conculcano i diritti degli uomini e che impediscono alla tua Chiesa l'esercizio del suo ministero salvifico, le negligenze e le profanazioni del tuo stesso sacramento d'amore.

A questo fine ti presentiamo, o Cuore misericordioso di Gesù, come riparazione per tutte le nostre colpe, quella espiazione infinita che tu stesso offristi sulla croce al tuo Padre e che ogni giorno tu rinnovi sui nostri altari, unendola alle espiazioni della tua santa Madre, di tutti i santi e delle molte anime pie.

Intendiamo riparare i nostri peccati e quelli dei no-stri fratelli, presentandoti il nostro sincero pentimento, il distacco del nostro cuore da ogni affetto disordinato, la conversione della nostra vita, la fermezza della no-stra fede, la fedeltà alla tua legge, l'innocenza della vita e il fervore della carità.

Accogli o benignissimo Gesù, per l'intercessione della beata vergine Maria, questo nostro volontario atto di riparazione. Donaci la grazia di conservarci fedeli ai no-stri impegni, in obbedienza a te e in servizio ai nostri fratelli. Ti chiediamo ancora il dono della perseveranza finale, per potere un giorno pervenire tutti a quella patria beata, dove tu regni con il Padre e lo Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Amen.

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NON SCENDO DALLA CROCE Di Fulton j Sheen,vescovo

Ero uscito di casa per saziarmi di sole.Trovai un uomo che

si dibatteva nel dolore della crocifissione.Mi fermai

e gli dissi:"Permetti che ti aiuti"?Lui rispose:

Lasciami dove sono.

Non scendo dalla croce fino a quando sopra vi

spasimano i miei fratelli.

fino a quando per staccarmi

non si uniranno tutti gli uomini.

Gli dissi"Che vuoi che io faccia?"

Mi rispose:

Và per il mondo e di a coloro

che incontrerai che c è un uomo

che aspetta inchiodato alla croce.