lunedì 27 gennaio 2014

Catechesi sulla vita in Cristo


" Siate tutti concordi , partecipi delle gioie e dei dolori degli altri , animati da affetto fraterno , misericordiosi , umili non rendete male per male, ne ingiuria per ingiuria ,ma al contrario , rispondete benedicendo , poichè a questo siete stati chiamati per avere in eredità la Benedizione "( 1 Pt 3, 8-9).
 Vediamo che in questa lettera, San Pietro ci traccia uno schema di vita e vediamo qual'è questo schema di vita . lo  schema di vita è  la Carità e la misericordia che completano la nostra vita in Cristo Gesù e vivendola nella pienezza dello Spirito Santo, esercitando la carità e la misericordia che Dio ha donato e che dona a tutti noi misere creature umane e in questo schema c'è un messaggio chiaro e forte .
Qual'è questo messaggio chiaro  e forte? lo scopriamo subito partendo dall'ultimo versetto analizzandolo attentamente .
" Ma al contrario rispondete benedicendo perchè a questo siete stati chiamati per avere in eredità la benedizione".
Gesù quando nel vangelo dice " Amate i vostri nemici , benedite coloro che vi maledicono , pregate per coloro che vi perseguitano "Gesù con questo discorso ci comanda a non essere aspri e pieni di odio , ma il nostro cuore dev'essere pieno di amore anche verso coloro che ci maledicono ,e  quando parliamo di maledizione dobbiamo fare un discernimento nel distinguere le parole cattive che si sentono dire e che non sono un solo " vai  a quel paese!" ma sopratutto quando uno dice " sto pregando Dio che devi morire domani" in quel momento colui che dice cosi , non sta pregando Dio , ma sta pregando il serpente velenoso , che lo sta usando per lanciare una maledizione su colui che gli è difronte .
Ebbene dirlo, questo colui che sta lanciando la maledizione , non vive con  Cristo nel cuore , ma vive con il cuore accecato dall'ira e dalla vendetta , fino al punto di voler vedere morto colui che gli sta difronte e questo non va bene.
Qualcuno direbbe " ho detto questa frase cosi nel momento di rabbia , ma non avevo quella cattiva intenzione di offendere maledicendo ".
In questo caso e bene dirgli " vai  a riconciliarti con Dio innanzitutto, e poi riconciliati con il fratello o la sorella che hai maledetto chiedendogli scusa e perdono" e se questi lo fa si salva la sua anima e Gesù gli rida la sua misericordia  e il suo perdono , ma se questi si ostina a riconciliarsi con il fratello, rende la comunione con Dio ancor più difficile , perchè nel suo cuore al posto di Dio ha preso possesso il suo "io".
Invece se uno dice " ma va a quel paese!" questa frase ha il male minore , ma è sempre una bestemmia che si può rimediare subito , chiedendo perdono a Dio e ai fratelli anche se questa frase è meno offensiva della prima e ora vorrei fare un'altro esempio simile a questo.
Anche quando uno dice " ma vai al diavolo!" ha maledetto quella persona , perchè lo spinge  a cadere nella trappola di Satana e questo è ancor più peggiore delle prime due frasi , perchè si invita Satana ad attaccare ancor più forte quell'anima benedetta e anche qui ci dev'essere subito il pentimento da parte di colui che maledice anche in buona fede ,ma maledice e ciò è pericolosissimo!.
Gesù ci invita a benedire coloro che ci maledicono e a rispondere ai torti con l'amore , perchè se uno ha l'amore di Dio nel suo cuore e la sua vita è cristocentrica pur se ci sono coloro che lo maledicono, quella maledizione non si avvera mai , perchè colui che viene maledetto e dice " Non fa nulla che lui o lei mi maledicono , io ho Gesù nel mio cuore e voglio benedirli e perdonarli e pregare per loro che mi maledicono e mi perseguitano " .
Ebbene , prima o poi , attraverso la benedizione che Dio da a loro , tutti quelli che li maledicono si convertono e prima o poi Gesù si mette dinnanzi a loro e gli fa capire che non devono più maledire nessuno ed ora analizziamo gli altri versetti ." Siate tutti concordi  e partecipi alle gioie  e dei dolori degli altri animati da affetto fraterno , misericordiosi , umili , non rendete male per male , ne ingiuria per ingiuria ".
Qui c'è un'altro invito forte che consiste , nell' essere  concordi ed essere partecipi alla gioie e ai dolori degli altri .
Oggi c'è gente anche coloro che sembrano assidui nell'ascoltare la parola di Dio  nel partecipare agli incontri dei gruppi di preghiera , nell'accostarsi ai sacramenti , ma dice cosi " ho i miei guai e devo ascoltare le loro  lamentele   e i loro dolori , ma chi me lo fa fare di ascoltarli? "
A questa gente bisogna dire subito " fratello caro , sorella cara, i nostri guai , compreso i tuoi guai , non sono nulla rispetto a quello che Gesù ha sofferto sulla croce e se Gesù ha dato la sua vita per noi , perchè noi nel suo Nome non dobbiamo dedicare il nostro tempo ad ascoltare i fratelli e le sorelle nella sofferenza ? anche loro sono immagine visibile di Gesù Cristo" .
Gesù ci ha dato il suo corpo e il suo sangue per noi e vuole che noi tutti dobbiamo essere uniti a lui che è l'unica nostra pietra angolare ed è a quella pietra rocciosa qual'è il suo corpo che noi dobbiamo rimanere legatissimi e nessuno di noi  deve rendere il male  agli altri , cosi come noi non vogliamo che ci facciano il male a noi ,ma dobbiamo essere umili e San Pietro nella parte centrale di questa lettera aggiunge " non rendete male per male ,ne ingiuria per ingiuria .
Noi siamo chiamati a vivere in Cristo Gesù e ad amarci tra noi e concludo l'ultima catechesi sulla vita in Cristo Gesù

Fratel Emanuele Di Luzio

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NON SCENDO DALLA CROCE Di Fulton j Sheen,vescovo

Ero uscito di casa per saziarmi di sole.Trovai un uomo che

si dibatteva nel dolore della crocifissione.Mi fermai

e gli dissi:"Permetti che ti aiuti"?Lui rispose:

Lasciami dove sono.

Non scendo dalla croce fino a quando sopra vi

spasimano i miei fratelli.

fino a quando per staccarmi

non si uniranno tutti gli uomini.

Gli dissi"Che vuoi che io faccia?"

Mi rispose:

Và per il mondo e di a coloro

che incontrerai che c è un uomo

che aspetta inchiodato alla croce.