domenica 1 gennaio 2017

Celebrazione di ringraziamento di fine anno



Questa celebrazione è per vivere un momento di preghiera nell'imminenza della mezzanotte del 31 dicembre. Si presta ad essere usata in ambito familiare, o in un gruppo piccolo o grande. Una persona (oppure, secondo le esigenze, più di una) legge il testo, e l'assemblea si unisce nelle risposte corali.
Come segno, all'inizio si può portare un’agenda del 2008 ed una del 2009, oppure i due calendari, oppure un orologio grande. Ovviamente il testo corrispondente va adattato secondo la scelta
Nel nome del Padre...
Carissimi fratelli, il tempo scorre ininterrotto: ore, giorni, mesi... È passato un altro anno. Una tappa del nostro cammino finisce e una nuova comincia. Vogliamo vivere questo passaggio in preghiera. Raccogliamoci tutti un istante in silenzio.
Alcuni istanti di silenzio. Poi chi guida continua, rivolto al Signore.
Siamo qui, Signore, davanti a Te e Ti presentiamo queste due agende (questi due calendari; quest'orologio), incontri, impegni, lavori hanno riempito le nostre giornate; ed lo stesso sarà nell'anno che sta per iniziare.
  • Primo momento: l'offerta dell'anno passato

Hai messo nelle nostre mani 365 giorni. Sono trascorsi, assieme a tante decisioni e rotture, sofferenze e gioie, a tanti sorrisi e speranze. Lasciandoci ispirare dal testo del Qoèlet ti diciamo: Accogli tutto, Signore!
T: Accogli tutto, Signore!
  • Per ogni cosa c’è il suo momento, il suo tempo per ogni faccenda sotto il cielo.
  • C’è un tempo per nascere e un tempo per morire.
  • Un tempo per piantare e un tempo per sradicare le piante.
  • Un tempo per demolire e un tempo per costruire.
  • Un tempo per piangere e un tempo per ridere.
  • Un tempo per gemere e un tempo per ballare.
  • Un tempo per gettare sassi e un tempo per raccoglierli.
  • Un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci.
  • Un tempo per cercare e un tempo per perdere.
  • Un tempo per serbare e un tempo per buttar via.
  • Un tempo per stracciare e un tempo per cucire.
  • Un tempo per tacere e un tempo per parlare.
  • Secondo momento: la richiesta di perdono

Ci hai dato 365 giorni in cui abbiamo tentato di vivere prima di tutto con benevolenza, ma a volte ha vinto la nostra miseria, e per questo ti diciamo: Perdonaci, Signore.
T: Perdonaci, Signore
  • Per tutte le volte in cui non abbiamo avuto il coraggio di testimoniarti.
  • Per gli ostacoli che abbiamo posto al dialogo e all’incontro.
  • Per la nostra debole speranza, facile a cedere davanti alle difficoltà.
  • Per le volte che ci siamo lasciati vincere dall'egoismo.
  • Terzo momento: il ringraziamento

Ci hai donato 365 giorni per testimoniare ad ogni uomo i tratti del tuo volto. Grazie, Signore, per averci fatto cristiani. Ti diciamo: Grazie, Signore!
T: Grazie, Signore
  • Ti ringraziamo per ogni persona, laica e consacrata che passata accanto a noi in quest’anno. Ciascuno di loro ha donato alla nostra comunità qualcosa di sé, aiutandola a crescere e a diventare un po’ più santa.
  • Ti ringraziamo per averci fatto assaporare, in quest’anno, la gioia di stare insieme. Ci siamo ritrovati comunità in cammino, accogliente, legata da una fede salda, da valori condivisi, oltre ogni immediatezza.
  • Ti ringraziamo anche per le persone care che ci hai donato e che ora non ci sono più: le abbiamo avute con noi tanti anni, ci hanno donato amore e gioia.
  • Quarto momento: la lode

Ci hai dato 365 giorni, ed altrettanti ci vengono donati nell'anno venturo. Colmi di gratitudine per la certezza della tua presenza nel tempo della nostra vita, riprendiamo con sguardo di speranza il nostro cammino verso l’anno che si apre davanti a noi. Acclamiamo: Benedetto sei tu, Signore!
T: Benedetto sei tu, Signore
  • Benedetto sii tu, o Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che ci hai benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli, in Cristo.
  • In lui ci hai scelti prima della creazione del mondo, per trovarci, al tuo cospetto, santi e immacolati nell’amore.
  • Ci hai predestinati a essere tuoi figli adottivi per opera di Gesù Cristo, secondo il beneplacito del tuo volere, a lode e gloria della tua grazia, che ci hai dato nel tuo Figlio diletto: in lui abbiamo la redenzione mediante il suo sangue, la remissione dei peccati secondo la ricchezza della sua grazia.
  • Tu, o Dio, l’hai abbondantemente riversata su di noi con ogni sapienza e intelligenza, poiché tu ci ha fatto conoscere il mistero del tuo volere, il disegno di ricapitolare in Cristo tutte le cose, quelle del cielo come quelle della terra.
  • Nella tua benevolenza lo avevi in lui prestabilito per realizzarlo nella pienezza dei tempi.
  • Quinto momento: la preghiera di Gesù

Terminando un anno, nell'imminenza di iniziarne un altro, ti rivolgiamo, o Padre, con amore, la preghiera che Gesù ci ha insegnato: Padre Nostro...
Ci affidiamo anche a te, Maria: tu sei la donna che ha realizzato completamente il progetto che Dio aveva su di te, e da te vogliamo imparare a vivere in Dio e per Dio il tempo che ci è dato: Ave Maria...
Sostienici, Signore, con la tua Provvidenza nel presente e nel futuro, perché con le semplici gioie che disponi nel nostro cammino aspiriamo con serena fiducia alla gioia che non ha fine. Per Cristo nostro Signore.
Vogliamo vivere il 2009 nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Benediciamo il Signore. Rendiamo grazie a Dio.

Parrocchia San Giuseppe al Lagaccio





Signore, Sono davanti a te,
come un quaderno bianco
sul tavolo dello studente
in attesa di essere aperto e riempito,
Sono davanti a te
come un calendario nuovo
che attende di essere vissuto
alla luce della tua grazia.
Sono qui davanti a te
e tu mi stai guardando
come una mamma guarda il suo bambino
sia che dorma sia che cammini.
Il tuo volto mi illumina di pace,
mi spiana le rughe della fronte
coprendomi di speranze antiche
che percepisco come preziose novità.
A te, Dio del tempo e dell'eternità,
offro questo anno nuovo
che mi auguro poter scrivere ogni giorno
con il linguaggio dell'amore.
O Signore, Guardami sempre,
così che ogni giorno possa camminare
guardando te
senza dover troppo aver vergogna di me.
Amen.

(AVERARDO DINI)



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NON SCENDO DALLA CROCE Di Fulton j Sheen,vescovo

Ero uscito di casa per saziarmi di sole.Trovai un uomo che

si dibatteva nel dolore della crocifissione.Mi fermai

e gli dissi:"Permetti che ti aiuti"?Lui rispose:

Lasciami dove sono.

Non scendo dalla croce fino a quando sopra vi

spasimano i miei fratelli.

fino a quando per staccarmi

non si uniranno tutti gli uomini.

Gli dissi"Che vuoi che io faccia?"

Mi rispose:

Và per il mondo e di a coloro

che incontrerai che c è un uomo

che aspetta inchiodato alla croce.