giovedì 5 maggio 2016

GESU' TI PARLA DAL TABERNACOLO



 Benvenuto/a in questa cappella, ti attendevo da tanto tempo e ora finalmente ci siamo incontrati. Se sei qui sicuramente hai un grande dolore, una grande sofferenza che ti lacera l’anima. E Io sono qui per te, per essere la Tua consolazione, la Tua speranza, la Tua forza. Da giorni ti stavo aspettando, volevo guardarti negli occhi. E se tu alzi lo sguardo Mi vedi nella Mia Misericordia. Desidero parlarti Cuore a cuore, voglio dirti tutto il bene che ti voglio, voglio che tu senta il Mio abbraccio per te. Mi sento fremere di compassione quando ti vedo piangere; Mi sento stringere nel Cuore quando vedo che soffri, ma ora sei finalmente qui, seduto su questi banchi. Mio caro amico e fratello, sentiMi seduto vicino a te, sentiMi al tuo fianco, Io non posso lasciarti solo, non posso metterMi da parte nella tua vita. Non pensare che Io sia indifferente o lontano dal tuo dolore, Io sono qui vicino a te! Sono veramente felice quando ti vedo!

 Ho scritto il tuo nome sul palmo della Mia mano; tu sei una perla preziosa per Me e mai ti posso dimenticare! La sofferenza che ti ha colpito per ora non puoi comprenderla, rientra nel misterioso progetto d’amore del Padre Mio, ma sappi che tu sali con Me sulla Croce e con Me ti offri al Padre con amore… Mio compagno, Mio cireneo in questo percorso di vita! Ti prendo sottobraccio e cammino con te! Prego in te e per te, e ogni giorno al Padre, nella forza dello Spirito, nella comunione di amore che viviamo, preghiamo perché il tuo dolore sia offerto, perché la tua anima cerchi solo in Noi una risposta vera e autentica… Se potessi vedere anche solo per un istante quanto ti amiamo, moriresti dalla gioia. I Miei occhi non riescono a staccarsi da te per quanto ti amo, per quanto ti sono vicino e per quanto ci tengo a te! Mio caro fratello, Mio compagno nel dolore, apri la tua anima, apri il tuo cuore all’infinita forza del Mio Amore e anche quando i chiodi della sofferenza trapassano il tuo debole corpo, tu abbandonati a Me con tutto te stesso, cerca la tenerezza nella profondità del Mio Cuore.


Io desidero solo consolarti e donarti speranza e forza… Io piango con te e per te, e non credere che non Mi addolori vederti soffrire. Anche per Me è stato difficile abbracciare quella Croce, ma sappi che tutto questo avviene perché nella tua vita risplenda sempre di più l’amore e la fede. AmaMi così come sei, Io credo che tu sia un campione d’amore, dimostramelo ora: lascia da parte ogni cosa e prega profondamente con tutto te stesso, Mi sentirai vicino, volgi il tuo sguardo ai Miei occhi, tienili fissi in Me e sentiti amato, accarezzato, sostenuto dal Mio “debole” Cuore. Ti amo tanto fratello Mio, ti stringo dolcemente a Me, e so che su questa Croce ormai da anni non sono più solo…., tu sei con Me, ti fai Mio “cireneo” e con immensa tenerezza ti abbandoni al Padre Mio. Grazie…. Amico, sono con te, ora e per sempre. Amen. Il tuo Amico, Gesù.

 preghiera spontanea

 Signore accogli le preghiere e i lamenti di coloro che soffrono e di quanti si adoperano per alleviarne il dolore. Tu che hai percorso la via del calvario e hai trasformato la croce in segno d'amore e di speranza conforta coloro che sono afflitti, soli e sfiduciati. Dona loro:la pazienza sufficiente per sopportare le lunghe attese, il coraggio necessario per affrntare le avversità, la fiducia per credere in ciò che è possibile,la saggezza per accettare ciò che rimane irrisolto, la fede per confidare nella tua Provvidenza. Benedici le mani,la mente e i cuori degli operatori sanitari perchè siano presenze umane e umanizzanti e strumenti della tua guarigione. Benedici quanti nelle nostre comunità si adoperano per accompagnare i malati perchè accolgano la profezia della vulnerabilità umana e si accostino con umiltà al mistero del dolore. Aiutaci, Signore, a ricordarci che non siamo nati felici o infelici, ma che impariamo ad essere sereni a secondo dell'atteggiamento che assumiamo dinanzi alle prove della vita. Guidaci, Signore, a fidarci di Te e ad affidarci a Te.

tratto da preghiereagesùemaria 

Nessun commento:

Posta un commento


NON SCENDO DALLA CROCE Di Fulton j Sheen,vescovo

Ero uscito di casa per saziarmi di sole.Trovai un uomo che

si dibatteva nel dolore della crocifissione.Mi fermai

e gli dissi:"Permetti che ti aiuti"?Lui rispose:

Lasciami dove sono.

Non scendo dalla croce fino a quando sopra vi

spasimano i miei fratelli.

fino a quando per staccarmi

non si uniranno tutti gli uomini.

Gli dissi"Che vuoi che io faccia?"

Mi rispose:

Và per il mondo e di a coloro

che incontrerai che c è un uomo

che aspetta inchiodato alla croce.