giovedì 24 marzo 2016

Giovani in preghiera Veglia nella notte del Giovedì Santo 2016



Siate Misericordiosi come il Padre”

CANTOPreghiera di Gesù (203)

C. Nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo.
T. Amen
C. Noi cerchiamo il tuo volto, Signore.
T. Attiraci tutti a te.

C.Durante questa notte ci alterneremo nella preghiera per accogliere l’invito che Gesù fece ai suoi discepoli nell’orto degli ulivi:
Vegliate e pregate per non entrare in tentazione.”
Tema della veglia è il messaggio di Papa Francesco ai giovani in preparazione della Giornata Mondiale della Gioventù nell’anno del Giubileo della Misericordia.

LA CROCE
ASCOLTO
Quanti cambiamenti, quante conversioni vere e proprie sono scaturite nella vita di tanti giovani dall’incontro con questa croce spoglia! Forse vi siete posti la domanda: da dove viene questa forza straordinaria della croce? Ecco dunque la risposta: la croce è il segno più eloquente della misericordia di Dio! Essa ci attesta che la misura dell’amore di Dio nei confronti dell’umanità è amare senza misura! Nella croce possiamo toccare la misericordia di Dio e lasciarci toccare dalla sua stessa misericordia! Qui vorrei ricordare l’episodio dei due malfattori crocifissi accanto a Gesù: uno di essi è presuntuoso, non si riconosce peccatore, deride il Signore. L’altro invece riconosce di aver sbagliato, si rivolge al Signore e gli dice: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». Gesù lo guarda con misericordia infinita e gli risponde: «Oggi con me sarai nel paradiso» (cfr Lc 23, 32.39-43).Con quale dei due ci identifichiamo? Con colui che è presuntuoso e non riconosce i propri sbagli? Oppure con l’altro, che si riconosce bisognoso della misericordia divina e la implora con tutto il cuore? Nel Signore, che ha dato la sua vita per noi sulla croce, troveremo sempre l’amore incondizionato che riconosce la nostra vita come un bene e ci dà sempre la possibilità di ricominciare.”

SILENZIO E RIFLESSIONE: Cosa ti viene in mente quando ti fermi a guardare Gesù Crocifisso?
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CANTOServo per amore (242)

VI DIRANNO BEATI
ASCOLTO
La Parola di Dio ci insegna che «si è più beati nel dare che nel ricevere» (At 20,35). Proprio per questo motivo la quinta Beatitudine dichiara felici i misericordiosi. Sappiamo che il Signore ci ha amati per primo. Ma saremo veramente beati, felici, soltanto se entreremo nella logica divina del dono, dellamore gratuito, se scopriremo che Dio ci ha amati infinitamente per renderci capaci di amare come Lui, senza misura. Come dice San Giovanni:«Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché lamore è da Dio: chiunque ama è stato generato da Dio e conosce Dio. Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore. [] In questo sta lamore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati. Carissimi, se Dio ci ha amati così, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri» (1 Gv 4,7-11).

SILENZIO E RIFLESSIONE: Quando mi sento amato?
Come dimostro agli altri che gli voglio bene?
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RECITIAMO A CORI ALTERNIBeatitudini per il nostro tempo

Beati quelli che sanno ridere di se stessi:
non finiranno mai di divertirsi.

Beati quelli che sanno distinguere un ciottolo da una montagna: eviteranno tanti fastidi.

Beati quelli che sanno ascoltare e tacere: impareranno molte cose nuove.

Beati quelli che sono attenti alle richieste degli altri: saranno dispensatori di gioia.

Beati sarete voi se saprete guardare con attenzione le piccole cose e serenamente quelle importanti: andrete lontano nella vita.

Beati voi se saprete apprezzare un sorriso e dimenticare uno sgarbo: il vostro cammino sarà sempre pieno di sole.

Beati voi se saprete interpretare con benevolenza gli atteggiamenti degli altri anche contro le apparenze: sarete giudicati ingenui ma questo è il prezzo dell’amore.

Beati quelli che pensano prima di agire e pregano prima di pensare: eviteranno tante stupidaggini.

Beati soprattutto voi che sapete riconoscere il Signore in tutti coloro che incontrate: avete trovato la vera luce e la vera pace.

CANONEMagnificat (31-5)

OPERE DI MISERICORDIA
ASCOLTO
Vi invito perciò a riscoprire le opere di misericordia corporale: dare da mangiare agli affamati, dare da bere agli assetati, vestire gli ignudi, accogliere i forestieri, assistere gli ammalati, visitare i carcerati, seppellire i morti. E non dimentichiamo le opere di misericordia spirituale: consigliare i dubbiosi, insegnare agli ignoranti, ammonire i peccatori, consolare gli afflitti, perdonare le offese, sopportare pazientemente le persone moleste, pregare Dio per i vivi e per i morti. Come vedete, la misericordia non è buonismo, né mero sentimentalismo. Qui c’è la verifica dellautenticità del nostro essere discepoli di Gesù, della nostra credibilità in quanto cristiani nel mondo di oggi.”


SILENZIO E RIFLESSIONE: Quale tra le opere di misericordia ti sembra più difficile?
Quale opera di misericordia pensi di poter prendere come impegno?
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RECITIAMO ASSIEME (Diario di Santa Faustina, 163)
«Aiutami, o Signore, a far sì che […]

i miei occhi siano misericordiosi,
in modo che io non nutra mai sospetti e non giudichi sulla base di apparenze esteriori, ma sappia scorgere ciò che c’è di bello nell’anima del mio prossimo e gli sia di aiuto […]

il mio udito sia misericordioso, che mi chini sulle necessità del mio prossimo,
che le mie orecchie non siano indifferenti ai dolori ed ai gemiti del mio prossimo […]

la mia lingua sia misericordiosa e non parli mai sfavorevolmente del prossimo, ma abbia per ognuno una parola di conforto e di perdono […]

le mie mani siano misericordiose e piene di buone azioni […]

i miei piedi siano misericordiosi, in modo che io accorra sempre in aiuto del prossimo, vincendo la mia indolenza e la mia stanchezza […]

il mio cuore sia misericordioso, in modo che partecipi a tutte le sofferenze del prossimo»

CANONENiente ti turbi (31-9)

PADRE PERDONA LORO
ASCOLTO
Incontro tanti giovani che dicono di essere stanchi di questo mondo così diviso, in cui si scontrano sostenitori di fazioni diverse, ci sono tante guerre e c’è addirittura chi usa la propria religione come giustificazione per la violenza. Dobbiamo supplicare il Signore di donarci la grazia di essere misericordiosi con chi ci fa del male. Come Gesù che sulla croce pregava per coloro che lo avevano crocifisso: «Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno» (Lc 23,34). Lunica via per vincere il male è la misericordia. La giustizia è necessaria, eccome, ma da sola non basta. Giustizia e misericordia devono camminare insieme. Quanto vorrei che ci unissimo tutti in una preghiera corale, dal profondo dei nostri cuori, implorando che il Signore abbia misericordia di noi e del mondo intero!”

SILENZIO E SEGNO: Sulla parte rossa del foglio scrivi una cosa di cui vuoi chiedere perdono oppure la cosa che, per te, è più difficile perdonare.

CANTOStrade e pensieri per domani (252)

LA MISSIONE
ASCOLTO
Lui si fida di voi e conta su di voi! Ha tante cose importanti da dire a ciascuno e a ciascuna di voi Non abbiate paura di fissare i suoi occhi colmi di amore infinito nei vostri confronti e lasciatevi raggiungere dal suo sguardo misericordioso, pronto a perdonare ogni vostro peccato, uno sguardo capace di cambiare la vostra vita e di guarire le ferite delle vostre anime, uno sguardo che sazia la sete profonda che dimora nei vostri giovani cuori: sete di amore, di pace, di gioia, e di felicità vera. Venite a Lui e non abbiate paura! Venite per dirgli dal profondo dei vostri cuori: Gesù confido in Te!. Lasciatevi toccare dalla sua misericordia senza limiti per diventare a vostra volta apostoli della misericordia mediante le opere, le parole e la preghiera, nel nostro mondo ferito dallegoismo, dallodio, e da tanta disperazione. Portate la fiamma dellamore misericordioso di Cristo (…) negli ambienti della vostra vita quotidiana e sino ai confini della terra.”

RECITIAMO A CORI ALTERNI Preghiera Semplice – San Francesco di Assisi

Oh! Signore, fa di me uno strumento della tua pace:
dove è odio, fa ch'io porti amore,

dove è offesa, ch'io porti il perdono,
dove è discordia, ch'io porti la fede,

dove è l'errore, ch'io porti la Verità,
dove è la disperazione, ch'io porti la speranza.

Dove è tristezza, ch'io porti la gioia,
dove sono le tenebre, ch'io porti la luce.

Oh! Maestro, fa che io non cerchi tanto:
Ad essere compreso, quanto a comprendere.

Ad essere amato, quanto ad amare

Poichè:
Se è: Dando, che si riceve:

Perdonando che si è perdonati;

Morendo che si risuscita a Vita Eterna. Amen.

SILENZIO E SEGNO: Sulla parte verde del foglio scrivi un impegno che vuoi prendere per regalare pace e felicità a chi ti sta vicino.
Durante il canto di conclusione attaccheremo i fogli all’albero per rappresentare i frutti che vogliamo portare nel mondo.

CANTOLa Gioia (143)


Bisogna accendere questa scintilla della grazia di Dio.
Bisogna trasmettere al mondo questo fuoco della misericordia.
Nella misericordia di Dio il mondo troverà la pace,
e l’uomo la felicità!”
(San Giovanni Paolo II)

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NON SCENDO DALLA CROCE Di Fulton j Sheen,vescovo

Ero uscito di casa per saziarmi di sole.Trovai un uomo che

si dibatteva nel dolore della crocifissione.Mi fermai

e gli dissi:"Permetti che ti aiuti"?Lui rispose:

Lasciami dove sono.

Non scendo dalla croce fino a quando sopra vi

spasimano i miei fratelli.

fino a quando per staccarmi

non si uniranno tutti gli uomini.

Gli dissi"Che vuoi che io faccia?"

Mi rispose:

Và per il mondo e di a coloro

che incontrerai che c è un uomo

che aspetta inchiodato alla croce.