venerdì 28 giugno 2013

Centro di Spiritualità Risurrezionista


Congregazione della Risurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo
Via San Sebastianello 11, 00187 Roma
Tel. +39 06 679 59 08. E-mail: cdz.rome@gmail.com
Scuola di Spiritualità dei Resurrezionisti La Scuola di spiritualità dei Resurrezionisti fu iniziata da Bogdan Jański (+1840) e da Pietro Semenenko CR (+1886) soprattutto, poi la continuarono Girolamo Kajsiewicz, CR (+183), Paolo Smolikowski, CR (+1926), la Beata Marcellina Darowska (+1911), Edvige (+1906) e la Beata Celina Borzęcka (+1913).


 Nella spiritualità resurrezionista viene accentuato il bisogno di cooperare con la grazia e di essere uniti a Gesù Cristo; nonché la trasformazione mistica in Lui. Secondo questa scuola, la mistica si concentra nel concetto di una perfetta dedizione a Dio e nel risorgere spiritualmente.
In considerazione dei molti pericoli e del bisogno di intensificare la vita spirituale tra i loro compatrioti, coloro che diedero inizio alla risurrezione spirituale fondarono una nuova congregazione, considerandola come un mezzo per ovviare al malfunzionamento delle attività religiose sociali. Essi inclusero nella loro dottrina alcuni elementi fondamentali: il bisogno di introspezione, l’ottimismo, la priorità dell’amore, il rispetto della persona e il modello trinitario. Gli autori della Scuola di Spiritualità dei Resurrezionisti posero l’accento sul fatto che chi aspira alla perfezione dovrebbe conoscere la verità su se stesso, diventando consapevole del proprio nulla e della propria miseria per poter riconoscere più facilmente quello che appartiene a Dio. L’uomo, come risultato della propria miseria - eredità del peccato originale - spesso agisce senza legge. Però, se collabora con la grazia del Battesimo e con quella attuale, l’uomo può cambiare le sue azioni da naturali in soprannaturali. La consapevolezza della propria miseria porta alla necessità di fare appello a Dio,

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accettando di dipendere da Lui, atteggiamento che prepara a sviluppare la santità. Infatti, la consapevolezza del proprio nulla esprime una totale dipendenza da Dio sia nell’essere che nell’agire, e questa è la base per l’umiltà.
Per la Scuola di Spiritualità dei Resurrezionisti, il Mistero Pasquale del Cristo è una sorgente di ottimismo. L’amore di Dio per gli uomini è stato rivelato nei gesti salvifici che hanno restaurato il giusto rapporto tra l’uomo e il suo Creatore. L’anima è diventata la sposa del Cristo. I teologi di questa Scuola suppongono che vi sia una totale purificazione dagli effetti del peccato di Adamo per poter meglio cooperare con la grazia. Questo gioioso ottimismo dovrebbe accompagnare l’uomo nel suo andare verso Dio.
Secondo gli autori della Scuola, l’intera vita spirituale dei cristiani è concentrata sulla virtù dell’amore, che è nello stesso tempo partecipazione all’amore di Dio e il fondamento della santità. L’amore soprannaturale produce partecipazione all’amore di Dio; da questo si deduce che l’uomo può aprirsi allo stesso amore con cui Dio ama se stesso e dedicarsi allo sforzo di concentrare in lui i propri pensieri, sentimenti e azioni.
In forza di questo, l’amore di Dio dovrebbe informare l’intera esistenza terrena dell’uomo, dando ad essa un valore soprannaturale; come conseguenza l’essere umano, unito a Dio, diventa pienamente umano. Gli esponenti della Scuola di Spiritualità dei Resurrezionisti pensano che l’amore di Dio abbia un carattere personale. L’amore del prossimo può essere elevato all’ordine soprannaturale, soprattutto quando esso è aperto agli altri. Si deve all’amore se il cristiano può unirsi a Dio, nel quale egli trova la pienezza di ogni bene. La presenza di Dio trasforma la persona umana in un essere divino, cambiando l’agire umano nell’imitazione dell’agire di Dio (Gal 2:20).
Detti teologi pensano che l’essenza della santità consista nell’essere uniti a Dio nell’atto d’amore. I battezzati possono conseguire l’unione con Dio Padre nello Spirito Santo rimanendo uniti al Cristo nell’atto d’amore e lasciandosi

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trasformare in lui. L’amore di Dio dovrebbe avvincerlo nel profondo del cuore, della volontà e della mente, come pure in tutte le sue forze.
L’amore di sé, scaturito dalla contaminazione della colpa originale, è una barriera nella dedizione a Dio.
Secondo gli autori della Scuola di Spiritualità dei Resurrezionisti, nello sviluppo della vita spirituale bisognerebbe porre particolare attenzione a un continuo sviluppo personale ed essere aperti a Dio e alla gente.
Questa scuola fa riferimento al concetto biblico che Dio creò l’uomo a sua “immagine e somiglianza” (Gn 1:26). L’ “Immagine” è nella natura umana, nelle sue capacità, mentre la “Somiglianza” ha origine dalla giustizia di Dio e dalla nostra cooperazione con lui.
L’ideale per il cristiano è Gesù Cristo, che si unisce alla persona umana perfezionandola come in un innesto la marza viene inserita nella vite. E’ la volontà che gioca un ruolo decisivo nella formazione spirituale; pertanto essa deve essere liberata da ogni interazione perché diventi veramente libera.
Il sistema della Scuola di Spiritualità dei Resurrezionisti riflette anche il concetto della Trinità come modello e in particolare lo studio delle relazioni esistenti tra le persone della Santissima Trinità. Dio come amore – riconosciuto e amato e anche che riconosce e ama – è nell’amore scambievole. Si riconoscono come l’unico e solo Dio il Padre e il Figlio, percepiscono ognuno la natura dell’altro. Per amarsi, da ognuno procede la persona dello Spirito Santo che è l’amore del Dio Amore. Pertanto c’è anche un mutuo amore tra le Persone divine. Così, l’amore è rivelato nella verità trinitaria. La vita di Dio consiste nell’eterno e intimo donarsi che esiste nelle Persone di Dio. Solo il Cristo, come Persona della Santissima Trinità, si incarnò grazie all’azione delle tre Persone; tuttavia, nella sua persona nulla è cambiato.
In riferimento al mistero della Santissima Trinità gli autori della Scuola di Spiritualità dei Resurrezionisti mostrano in tre fasi la formazione della vita

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spirituale: a) conoscere e superare la natura umana contaminata dal peccato; b) cooperare con la grazia di Dio; c) rimanere uniti a Dio.
Vale la pena aggiungere che il concetto della Scuola di Spiritualità dei Resurrezionisti presentata dai Resurrezionisti e da Niepokalanki (la Congregazione delle Sorelle dell’Immacolata concezione) è stato confermato nell’insegnamento del Concilio Vaticano II, soprattutto nello stabilire la priorità dell’amore nella vita spirituale.
L’articolo è del Prof. Padre Jerzy Misiurek
Preso da “Leksykon Duchowości Katolickiej” Lublino, Polonia, 2002, pp. 671-673
Tradotto da Padre Adriano Ciminelli CR (2010)
© I diritti di traduzione del Centro di Spiritualità dei Resurrezionisti in Roma, 2010


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NON SCENDO DALLA CROCE Di Fulton j Sheen,vescovo

Ero uscito di casa per saziarmi di sole.Trovai un uomo che

si dibatteva nel dolore della crocifissione.Mi fermai

e gli dissi:"Permetti che ti aiuti"?Lui rispose:

Lasciami dove sono.

Non scendo dalla croce fino a quando sopra vi

spasimano i miei fratelli.

fino a quando per staccarmi

non si uniranno tutti gli uomini.

Gli dissi"Che vuoi che io faccia?"

Mi rispose:

Và per il mondo e di a coloro

che incontrerai che c è un uomo

che aspetta inchiodato alla croce.