( dal 2 al 10 )
Per quello spirito di penitenza che vi indusse a far costantemente vostra particolare delizia il digiuno più severo, la povertà più rigorosa e le mortifica-zioni più penose e quindi la privazione di tutti i beni, la sofferenza di tutti i mali per consacrarvi interamente all'amore di Gesù Cristo nell'illustre Ordine da voi istituito, dietro la direzione del vostro Sera-fico Padre S. Francesco, di cui vestiste sì bene lo spi-rito nell'abbracciarne l'abito e la regola, impetrate a noi tuoi la grazia, o ammirabile Santa Chiara, di preferire mai sempre l'abbiezione alla gloria, la povertà alle ricchezze, la mortificazione ai piaceri, affine di essere non solo di nome, ma ancora di fatto, fedeli discepoli di Gesù Cristo. Pater, Ave, Gloria.
Per quella specialissima divozione che aveste a Gesù Cristo in Sacramento, onde il trovarvi alla sua presenza e l'esser tosto rapita in estasi era la medesima cosa, e sebbene amatissima dell'estre-ma povertà, pur voleste sempre, che fosse magni-fico ciò che servir dovea al santo Altare, e per questo con breve preghiera fatta insieme alle vo-stre consorelle innanzi all'Ostia Sacrosanta cacciaste in precipitosa fuga quei barbari Saraceni i quali già minacciavano dell'ultimo sterminio non solo il vostro monastero, ma eziandio tutta la città di As-sisi; deh! impetrate a noi la grazia, o ammirabile Santa Chiara, di far nostra delizia la visita dei sacri templi, la frequenza dei sacramenti, l'assistenza ai santi misteri e la devozione più affettuosa alla san-tissima Eucaristia, affine di essere confortati da essa in tutto il tempo della vita e scortati con sicurezza alla beata eternità. Pater, Ave, Gloria.
Con approvazione ecclesiastica
Nessun commento:
Posta un commento