venerdì 16 dicembre 2016

NOVENA DI NATALE



16 dicembre - Dal libro della Genesi
Allora il Signore Dio disse al serpente: “Poiché tu hai fatto questo, sii tu maledetto più di tutto il bestiame
e più di tutte le bestie selvatiche; sul tuo ventre camminerai e polvere mangerai per tutti i giorni
della tua vita. Io porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe; questa ti schiaccerà
la testa e tu le insidierai il calcagno”. (3,14-15)
Anfifona al Magnificat: Ecco verrà il Re, Signore della terra, che toglierà il giogo della nostra schiavitù.

17 dicembre - Dal libro del Siracide
“Io sono uscita dalla bocca dell’Altissimo e ho ricoperto come nube la terra. Ho posto la mia dimora
lassù, il mio trono era su una colonna di nubi. Il giro del cielo da sola ho percorso, ho passeggiato
nelle profondità degli abissi. Sulle onde del mare e su tutta la terra, su ogni popolo e nazione ho preso
dominio. Fra tutti questi cercai un luogo di riposo, in quale possedimento stabilirmi. Allora il creatore
dell’universo mi diede un ordine, il mio creatore mi fece posare la tenda e mi disse: Fissa la tenda in
Giacobbe e prendi in eredità Israele. Io come una vite ho prodotto germogli graziosi e i miei fiori, frutti
di gloria e ricchezza. Avvicinatevi a me, voi che mi desiderate, e saziatevi dei miei prodotti. Poiché il
ricordo di me è più dolce del miele, il possedermi è più dolce del favo di miele. Quanti si nutrono di me
avranno ancora fame e quanti bevono di me avranno ancora sete”. (24,3-13.17-20)
Anfifona al Magnificat: O Sapienza che uscita dalla bocca dell’Altissimo, raggiungi gli estremi confini,
e con forza e soavità disponi ogni cosa: vieni ad insegnarci la via della prudenza.

18 dicembre - Dal libro del profeta Isaia
Alla fine dei giorni, il monte del tempio del Signore sarà elevato sulla cima dei monti e sarà più alto dei
colli; ad esso affluiranno tutte le genti. Verranno molti popoli e diranno: “Venite, saliamo sul monte del
Signore, al tempio del Dio di Giacobbe, perché ci indichi le sue vie e possiamo camminare per i suoi
sentieri”. Poiché da Sion uscirà la legge e da Gerusalemme la parola del Signore. Egli sarà giudice
fra le genti e sarà arbitro fra molti popoli. Forgeranno le loro spade in vomeri, le loro lance in falci; un
popolo non alzerà più la spada contro un altro popolo, non si eserciteranno più nell’arte della guerra.
Casa di Giacobbe, vieni, camminiamo nella luce del Signore. (2,2-5)
INNO
Le voci dei profeti
annunziano il Signore,
che reca a tutti gli uomini
il dono della pace.
Ecco una luce nuova
s’accende nel mattino,
una voce risuona:
viene il re della gloria.
Nel suo primo avvento,
Cristo venne a salvarci,
a guarir le ferite
del corpo e dello spirito.
Te, Cristo, noi cerchiamo;
te vogliamo conoscere,
per lodarti in eterno
nella patria beata.
A te lode, Signore,
nato da Maria Vergine,
al Padre e al Santo Spirito
nei secoli dei secoli. Amen
Alla fine dei tempi,
tornerà come giudice;
darà il regno promesso
ai suoi servi fedeli.
Or sul nostro cammino
la sua luce risplende:
Gesù, sole di grazia,
ci chiama a vita nuova.
2
Anfifona al Magnificat: O Signore e condottiero della casa d’Israele, che apparisti a Mosé nella fiamma
del roveto ardente e gli desti una legge sul Sinai: vieni a redimerci con la potenza del tuo braccio.

19 dicembre - Dal libro del profeta Isaia
Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici. Su di lui si poserà lo
spirito del Signore, spirito di sapienza e di intelligenza, spirito di consiglio e di fortezza, spirito di conoscenza
e di timore del Signore. Si compiacerà del timore del Signore. Non giudicherà secondo le apparenze
e non prenderà decisioni per sentito dire; ma giudicherà con giustizia i miseri e prenderà decisioni
eque per gli oppressi del paese. La sua parola sarà una verga che percuoterà il violento, con il soffio delle
sue labbra ucciderà l’empio. Fascia dei suoi lombi sarà la giustizia, cintura dei suoi fianchi la fedeltà.
(11,1-5)
Anfifona al Magnificat: O Radice di Jesse posta a segnale dei popoli: innanzi a cui faranno silenzio i re
e che le genti invocheranno: vieni a liberarci, non più tardare.

20 dicembre - Dal libro dell’Apocalisse
Così parla il Santo, il Verace, Colui che ha la chiave di Davide: quando egli apre nessuno chiude, e
quando chiude nessuno apre. Conosco le tue opere. Ho aperto davanti a te una porta che nessuno può
chiudere. Verrò presto. Tieni saldo quello che hai, perché nessuno ti tolga la corona. Il vincitore lo porrò
come una colonna nel tempio del mio Dio e non ne uscirà mai più. (3,7-8.11-12)
Anfifona al Magnificat: O chiave di David e scettro della casa d’Israele, che apri e nessuno può chiudere;
chiudi e nessuno può aprire: vieni e libera il prigioniero dal carcere, ove siede nelle tenebre e nell’ombra
di morte.

21 dicembre - Dal libro del profeta Isaia
Cammineranno i popoli alla tua luce, i re allo splendore del tuo sorgere. Alza gli occhi intorno e guarda:
tutti costoro si sono radunati, vengono a te. I tuoi figli vengono da lontano, le tue figlie sono portate in
braccio. A quella vista sarai raggiante, palpiterà e si dilaterà il tuo cuore. Il sole non sarà più la tua luce di
giorno, ne ti illuminerà più il chiarore della luna. Ma il Signore sarà per te luce eterna, il tuo Dio sarà il tuo
splendore. (60,3-5.19)
Anfifona al Magnificat: O Astro che sorgi, splendore di eterna luce e sole di giustizia: vieni ed illumina
chi siede nelle tenebre e nell’ombra di morte.

22 dicembre - Dal libro del profeta Geremia
Io, conosco i progetti che ho fatto a vostro riguardo - dice il Signore - progetti di pace e non di sventura,
per concedervi un futuro pieno di speranza. Voi mi invocherete e ricorrerete a me e io vi esaudirò; mi cercherete
e mi troverete, perché mi cercherete con tutto il cuore; mi lascerò trovare da voi - dice il Signore
- cambierò in meglio la vostra sorte e vi radunerò da tutte le nazioni. (29,11-14)
Anfifona al Magnificat: O Re dei popoli, a cui essi sospirano; pietra angolare che congiungi due popoli
in uno: vieni e salva l’uomo che hai formato dalla terra.

23 dicembre - Dal libro del profeta Isaia
Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele. Egli mangerà panna e miele
finché non imparerà a rigettare il male e a scegliere il bene. (7,14-15)
3
Anfifona al Magnificat: O Emmanuele, nostro Re e legislatore, sospiro delle genti e loro salvatore: vieni
a salvarci, Signore Dio nostro.

24 dicembre - Dal libro del profeta Isaia
Il popolo che camminava nelle tenebre vide una grande luce; su coloro che abitavano in terra tenebrosa una
luce rifulse. Hai moltiplicato la gioia, hai aumentato la letizia. Gioiscono davanti a te come si gioisce quando
si miete e come si gioisce quando si spartisce la preda. Poiché un bambino è nato per noi, ci è stato dato un
figlio. Sulle sue spalle è il segno della sovranità ed è chiamato; Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre
per sempre, Principe della pace; grande sarà il suo dominio e la pace non avrà fine. (9,1-2.5-6)
Anfifona al Magnificat: Quando sarà sorto il sole nel cielo vedrete il Re dei re, che procede dal Padre,
come sposo che sorge dal suo riposo.
(Antifona del giorno)
MAGNIFICAT
L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio mio salvatore.
Perché ha guardato l’umiltà della sua serva
d’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me l’onnipotente
e Santo è il suo nome.
Di generazione in generazione la sua misericordia
si stende su quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili.
Ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva promesso ai nostri padri
ad Abramo e alla sua discendenza per sempre.
Gloria al Padre...
(Si ripete l’antifona del giorno)
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Amen.


Maranathà
vieni, Signore Gesù!
Auguri di Pace
e di ogni bene
Buon Natale!



CASA S. MARIA - 63078 PAGLI

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NON SCENDO DALLA CROCE Di Fulton j Sheen,vescovo

Ero uscito di casa per saziarmi di sole.Trovai un uomo che

si dibatteva nel dolore della crocifissione.Mi fermai

e gli dissi:"Permetti che ti aiuti"?Lui rispose:

Lasciami dove sono.

Non scendo dalla croce fino a quando sopra vi

spasimano i miei fratelli.

fino a quando per staccarmi

non si uniranno tutti gli uomini.

Gli dissi"Che vuoi che io faccia?"

Mi rispose:

Và per il mondo e di a coloro

che incontrerai che c è un uomo

che aspetta inchiodato alla croce.