venerdì 4 marzo 2011

Novena per proteggersi dall'invidia




Tutto nelle tue mani
 Parola di Dio
“Salvami, Signore! Non c’è più  un uomo fedele; è scomparsa la fedeltà tra i figli dell’uomo. Si dicono menzogne l’uno all’altro, labbra bugiarde parlano con cuore doppio…
 Io Sorgerò  - dice il Signore – metterò in salvo chi è disprezzato…
Tu, o Signore, ci custodirai, ci guarderai da questa gente per sempre”
(Salmo. 12 – brani – Contro il mondo menzognero)
“A Te, Signore mio Dio, sono rivolti i miei occhi;  in te mi rifugio, proteggi la mia vita. Preservami dal laccio che mi tendono, dagli agguati dei malfattori. Gli empi cadono insieme nelle loro reti, ma io passerò oltre incolume”
 (Salmo 141, 8 ss. – Contro l’attrattiva del male)
Meditazione
 Se abbiamo paura degli invidiosi, la prima cosa che dobbiamo fare è ricordare che Dio è infinitamente più potente di loro. Dio, poi, aspetta che poniamo in Lui tutta la nostra confidenza affinché Egli possa prenderci nelle sue braccia e liberarci da coloro che tentano di farci del male. Per attivare questa confidenza è importante chiedergli protezione e ausilio. Possiamo affidare al potere di Dio tutto quello che ci preoccupa, tutto quello che desideriamo non venga pregiudicato dagli invidiosi: i nostri piani e progetti, la famiglia, il lavoro, la salute. Alcune persone soffrono molto perché percepiscono l’invidia degli altri e temono che gli invidiosi possano  fargli del male a loro o ai loro cari. Alcuni usano oggetti, pensando  ingenuamente, che così resteranno liberi dalle manovre degli invidiosi. In questa maniera offendono Dio, perché pongono la loro fiducia in un oggetto invece di confidare in Dio. Riposiamoci nelle braccia del Signore, sapendo che, stando nelle sue mani, la lingua e i cattivi desideri degli invidiosi  nulla potranno contro di noi. Dio che mi creò per amore, se in lui confido, non potrà lasciarmi alla mercé dei cattivi desideri degli altri. Posso sentire sollievo e praticare la confidenza, chiedendo al Signore con i Salmi:
“Pietà di me, o Dio, perché l’uomo mi calpesta, un aggressore sempre mi opprime. Mi calpestano sempre i miei nemici, molti sono quelli che mi combattono”
 (Salmo 56, 2-3 – la fedeltà non soccomberà)“Salvami dai miei nemici, Signore, a te mi affido”
 ( Salmo 143, 9 – Umile supplica)
"Signore, mio Dio, in te mi rifugio: salvami e liberami da chi mi perseguita"
 (Salmo 7,2 - Preghiera del giusto perseguitato)
3. Preghiera
Signore, mio Dio adorato, tu sai come il mio cuore si riempie di timore, di tristezza e di dolore, quando scopro che mi invidiano e che gli altri desiderano farmi del male. Ma io confido in te, mio Dio, Tu che sei infinitamente più potente di qualsiasi essere umano.
Desidero rimettere nelle tue mani ogni mia cosa, ogni mio lavoro, tutta la mia vita, tutti i miei cari. Affido tutto a te, affinché gli invidiosi non possano causarmi alcun male.
E tocca il mio cuore con la tua grazia perché conosca la tua pace. Perché di fatto confidi in Te, con tutta la mia anima.  Amen




Dio cura l’invidia
Parola di Dio
  1.  “ travisano sempre le mie parole, non pensano che a farmi del male. Suscitano contese e tendono insidie, osservano i miei passi, per attentare alla mia vita”(Salmo 56, 6-7, Il fedele non soccomberà)
  2. ”I miei nemici sono vivi e forti, troppi mi odiano senza motivo, mi pagano il bene col male, mi accusano perché cerco il bene. Non abbandonarmi, Signore, Dio mio, da me non stare lontano; accorri in mio aiuto, Signore, mia salvezza”(Salmo 38, 20-22. Preghiera nell’angoscia)
  3. “Aguzzano la lingua come serpenti; veleno d’aspide è sotto le loro labbra. Proteggimi, Signore, dalle mani degli empi, salvami dall’uomo violento: essi tramano per farmi cadere. I superbi mi tendono lacci e stendono funi come una rete, pongono agguati sul mio cammino”(Salmo 140, 4-6 – Contro i     2. Meditazione
Dio non ha potere solo nelle cose materiali. Può anche agire nel cuore delle persone. Ma Egli non trasforma il cuore di nessuno, se la persona non glielo permette. Egli, nel frattempo, può lavorare rispettosamente con la sua grazia, per far loro scoprire la loro malattia e far sorgere un desiderio di trasformazione. Per questo San Paolo pregava affinché l’amore dei suoi discepoli crescesse sempre più (Filippesi 1,9). Questo significa che possiamo pregare per le persone che ci invidiano, perché Dio li tocchi interiormente e curi la loro invidia. Dio è l’unico che può entrare in quei cuori, perché possano amare gli altri e perché non procurino loro alcun danno. Dice il Salmo che Dio conosce perfettamente il nostro interiore e vede i nostri pensieri più occulti (Sl 139, 1-4). Lo Spirito di Dio penetra l’intimità delle persone e, se chiediamo, Egli può intervenire proprio nell’interiore anche delle persone che ci invidiano. Possiamo pensare che esse ci invidiano perché hanno delle ferite nel loro cuore, molte sofferenze del passato che le portano a invidiare gli altri per  quello che loro non hanno realizzato. Possiamo chiedere al Signore che curi queste ferite, queste sofferenze occulte, perché non abbiano più la necessità di invidiare e far del male agli altri. Che agisca nei cuori, togliendo tutta l'invidia, mormorazioni o rancori verso di noi. Possiamo sempre offrire  in questa intenzione qualche sacrificio,….o qualche opera buona.
         3. Preghiere

Dio Mio, guarda coloro che vogliono farmi del male o mancarmi di rispetto, perché sono invidiosi di me.Mostragli  la inutilità dell’invidia.Tocca il loro cuore perché mi guardino con occhi buoni.
Cura i loro cuori dall’invidia, dalle loro ferite più profonde e benedicili affinché siano felici e non abbiano più bisogno di invidiarmi.Confido in te, Signore




L’altro migliore di me
Parola di Dio
 "Non gioire della mia sventura, o mia nemica!
 Se sono caduta, mi rialzerò; se siedo nelle tenebre,
 il Signore sarà la mia luce."
 (Michea 7,8)
2. Meditazione
 Quando le altre persone ci invidiano, non dobbiamo sempre incolparle. Potrebbe essere che ci sia qualcosa in noi che dobbiamo cambiare, qualcosa di oscuro. Talvolta può esserci in noi qualcosa che irrita gli altri. Il nostro modo di guardarli, di parlargli può molestarli e questo fa si che comincino a guardarci male, a criticarci e a invidiarci per ciò che abbiamo. Se stiamo attenti, talvolta possiamo scoprire qualcosa in noi che gli altri detestano. Se non riusciamo a scoprirlo, possiamo domandarglielo o chiedere che Dio ci illumini per scoprirlo. Molte volte, cercando di parlare loro con molta dolcezza, o salutarli con molta simpatia, gli invidiosi arrivano ad avere misericordia per noi e a guardarci senza rancore. Tutti possiamo cambiare e crescere. Anche nel nostro modo di parlare e trattare con gli altri. Posiamo tentare ad essere più generosi, amabili, comunicativi, servizievoli. E principalmente apprendere a restituire il bene per il male, per non creare una spirale di violenza. Ricordiamoci che l’insegnamento della Bibbia ci invita a non stancarci di essere buoni (Gl 6,9), a sopportarci gli uni gli altri (Cl 3,13), cercando di vincere il male con il bene (Rm 12,21). Se  ogni volta siamo più gradevoli con tutti, allora saranno meno coloro che ci invidieranno e più coloro che si rallegreranno con noi
3.      Preghiera
 Signore, tu mi conosci e sai che non sono perfetto, e inoltre sai che ci sono in me molte cose che posso mutare.  C’è molto da  toccare e migliorare nel mio modo di essere ed agire.
Io , tuttavia, non voglio  riconoscere i miei difetti  e li nascondo dentro di me. Ed essi mi causano molte difficoltà, perché  svegliano i rancori degli altri, l’invidia, il disprezzo.
Aiutami a scoprire i miei atteggiamenti di orgoglio, di indifferenza o di disprezzo, il mio egoismo e le mie comodità. Aiutami a vedere tutto quello che cade male sotto gli occhi degli altri. Aiutami affinché possa cambiare. Perché, se le mie capacità saranno migliori, questo susciterà l’affetto degli altri e l’invidia scomparirà come la nebbia.Toccami  con la tua grazia e abbelliscimi con  virtù e doni che mi rendano più gradevole. Amen




Offerta
1.      Parola di Dio
 “Vi esorto,dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, ad offrire i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio. Questo  è il vostro culto spirituale. Non conformatevi con la mentalità di questo secolo, ma trasformatevi rinnovando il vostro spirito…” (Rm 12,1-2)
2.      Meditazione
 Il  dolore causato dalle critiche, il timore che ci facciano del male, sono sofferenze che a volte ci tolgono la pace. Ma queste sofferenze possono essere sempre offerte a Dio, come qualsiasi altro incomodo della vita. Se possiamo offrire a Dio con  un amore grande la sofferenza di una infermità fisica, o l’umiliazione di un insuccesso, possiamo offrirgli anche la scomodità di sopportare l’invidia degli altri. Ricordiamoci che anche Gesù ebbe a soffrire a causa della invidia. Il Vangelo racconta come i farisei invidiosi cercavano sempre di  comprometterlo, perché non sopportavano di vederlo famoso (Gv 7,32; 12, 18-19). Paolo anche dovette sopportare gli invidiosi (Fl 1,15-17; 1 Cor 3,4-8). Ma era tanto grande la sua fiducia in Dio e il suo amore che andava avanti, con entusiasmo: “ Dimenticando il passato e protendendomi verso l’avvenire, mi lancio verso la meta".</span><span>(Fil 3, 13-14</span><span>). L’importante era compiere la missione che il Signore gli aveva consegnato e non perdere tempo a preoccuparsi degli invidiosi. La cosa migliore è offrire al Signore il dolore, le scomodità che gli invidiosi ci procurano e andare avanti, con l’amore del Signore, senza che con la loro invidia ci tolgano l’entusiasmo. Se possiamo unire una infermità del nostro corpo al dolore di Gesù Crocifisso, possiamo anche offrirgli le umiliazioni che ci procurano gli invidiosi, ricordando che anche Gesù soffrì queste umiliazioni. Egli ci comprende e ci accompagna. Con Lui tutto sarà più facile. Ed Egli merita che noi sappiamo accettare qualche scomodità per offrirgliela con tenerezza. Saremo più forti se  uniti profondamente a Gesù.3.      Preghiera
 Signore Gesù, già molte volte ti ho contemplato crocifisso ed ebbi compassione del tuo dolore. Molte volte ti offrii piccoli sacrifici come una risposta d’amore a ciò che per me hai fatto sulla   croce.
Molte volte desiderai abbracciarti unendo il mio dolore al tuo. Oggi, però, mi chiedi di accettare le umiliazioni; mi chiedi che ti consegni il mio orgoglio ferito e che accetti qualcuna delle sofferenze che mi causano gli invidiosi. Perché tu stesso passasti per le stesse angustie.Non pretendo di essere migliore di te Gesù, pertanto accetto di dover soffrire un po’ a causa dell’invidia altrui, e ti offro tutto questo, con tutto l’affetto, affinché il mio cuore non resti accecato  e non si tormenti. Amen



Mezzi di liberazione
 Parola di Dio
 “Salvami, Signore, dal malvagio, proteggimi dall’uomo violento, da quelli che tramano sventure nel cuore e ogni giorno scatenano guerre…Signore, mio Dio, forza della mia salvezza , proteggi il mio capo nel giorno della lotta. Signore non soddisfare i desideri degli empi, non favorire le loro trame”                        (Salmo 140, 2-3.8-9, contro i cattivi)
   2.  Meditazione
 Se qualcuno ha grande fiducia in Dio, farà una semplice preghiera e il suo cuore resterà in pace. Ma a volte, la nostra fiducia è debole. Per questo abbiamo bisogno di utilizzare diverse forme di preghiera, per sentirci sicuri e protetti dal potere di Dio. Le preghiere ci motivano a crescere nella fiducia del Signore. Una maniera di pregare, per sentirci protetti dalle persone invidiose, è coprirci con il prezioso sangue di Gesù Cristo. Se questo sangue ha il potere di liberare tutta l’umanità dal potere del peccato, allora ha anche il potere di proteggerci da qualunque male. Quando  abbiamo paura degli invidiosi, immaginiamoci ai piedi del Signore Crocifisso. E lì  lasciamo che il sangue che sgorga dal suo cuore ci copra completamente e ci protegga da qualunque male che ci possa venire dagli invidiosi. Possiamo sempre pensare alla immensa gloria di Gesù Risorto, al potere di Dio che lo risuscita, e chiedergli che ci copra con quella stessa gloria e mantenga lontano da noi gli invidiosi e i loro progetti malvagi. Altro buon rimedio è prendere le Scritture e pregare con i Salmi, parola di Dio per noi. Questo ha un effetto speciale, poiché la parola di Dio è “più tagliente di una spada a doppio taglio” (Eb 4,12). Un mezzo molto speciale per fortificarci e difenderci dagli invidiosi è la comunione. Al riceverla possiamo chiedere a Gesù che ci difenda dal male della invidia. E anche se non possiamo riceverla, il solo desiderio dell’Eucaristia produce un grande effetto. Diceva San Tommaso d’Aquino che “tale è l’efficacia del suo potere che, appena la desideriamo,  già riceviamo la grazia che ci vivifica spiritualmente” (ST,III,79,I,ad I). Inoltre disse, una buona confessione dei nostri peccati, con un sincero pentimento, ci riempie del potere di Dio. Finalmente, possiamo approfittare dei sacramenti che hanno la forza della preghiera della Chiesa, come pregare aspergendo la nostra casa o il nostro corpo con l’acqua santa, o utilizzando una immagine di Gesù Crocifisso. Ci sono molti rimedi nella nostra fede che ci fanno sentire che, con l’aiuto del Signore, gli invidiosi nulla potranno contro di noi.
    3.   Preghiera
    Proteggimi, Signore, dalle manovre degli invidiosi, coprimi con il tuo preziosissimo sangue salvatore, avvicinati con la gloria della tua risurrezione, abbi cura di me per l’intercessione di Maria, e di tutti i tuoi angeli e santi.Fa un cerchio divino intorno a me affinché il rancore degli invidiosi non penetri nella mia vita. Amen.




L’arma del perdono
Parola di Dio
  1. “Se è possibile, per quanto dipende da voi, siate in pace con tutti gli uomini. Non vi vendicate uno con l’altro…”
  2. (Rm 12, 18-19)
  3.   2.  Meditazione
  4. Contro gli invidiosi abbiamo le armi del Signore. Esse sono molto più potenti di quelle della paura, dell’odio e della vendetta. Ci sono, in particolare, tre armi del Signore che disarticolano gli invidiosi: il perdono, la lode e la benedizione. Quando non so come difendermi, la prima cosa è ricorrere al perdono. Perdonare gli invidiosi è meglio che odiarli. Perché, se alimentiamo il rancore o gli auguriamo il male, questo complica tutto, sveglia ancor più l’attitudine malvagia contro di noi. Si produce così una spirale di violenza. Ma, se cerchiamo di comprendere la loro debolezza, se tutto il giorno chiediamo al Signore la grazia, di perdonarli e  affidiamo a lui la nostra sofferenza e il nostro rancore, il perdono terminerà  slegandoci da questa relazione di sofferenza. Per poter perdonare qualcuno è importante motivarsi, ricordando che  anche Dio mi ha perdonato molte cose, che io ho fatto soffrire gli altri, che questa persona è amata da Dio, che gli deve la vita, che per lei Gesù ha sparso il suo sangue prezioso, sulla croce. Posso sempre ricordare che la mancanza di perdono produce in me molte angustie, sofferenze e perfino infermità. Il perdono, al contrario, mi cura, mi libera e mi restituisce l’allegria del cuore. È sempre importante cercare di comprendere la persona che ci invidia, cercando di scusarla, immaginando che ci sono cose molto dolorose nel suo intimo che la conducono all’invidia. Ma le motivazioni non saranno mai sufficienti, se non chiediamo al Signore la grazia del perdono. Perché il perdono è qualcosa soprannaturale, divino, celestiale, e non possiamo ottenerlo con le nostre proprie forze. E, se nemmeno vogliamo perdonare, almeno possiamo riconoscere che il rancore ci condiziona molto e allora possiamo cominciare chiedendo a Dio che ci conceda la grazia di liberarci e di perdonare. Così, poco a poco, lo otterremo. Fin tanto che non perdoniamo, continueremo a soffrire la frecciate degli invidiosi; ma quando riusciamo a perdonarli, vedremo come la loro invidia comincia a  esaurirsi e a non essere più pregiudizievole per noi.
  5.     3  -  Preghiera
  6. Signore, tu che perdonasti coloro che ti invidiavano, ti ingiuriavano e crocifiggevano, solo tu puoi darmi la grazia del perdono liberatore.
  7. Metti nel mio cuore il desiderio sincero di comprendere e perdonare coloro che mi invidiano, perché io possa guardarli con i tuoi occhi di amore e di compassione. Amen.



  1. Il rimedio della lode
  2. Parola di Dio
  3. Scioglimi dal laccio che mi hanno teso, perché sei tu la mia difesa”
  4. (Salmo 31,5)
  5. “Loda il Signore, anima mia, loderò il Signore per tuta la mia vita, finchè vivo canterò inni al mio Dio” (Salmo 146, 1-2)
  6.         2.   Meditazione
  7. Altra arma poderosa è la lode: lodare Dio per le persone che ci invidiano. La lode è una preghiera straordinaria. Ci eleva al di sopra di tutto perché dirige il nostro cuore fino a Dio e scioglie le angustie interiori, le tristezze e i timori. Io posso lodare Dio per la sua grandezza, per il suo amore, per il suo potere o per la sua bellezza. Anche perché Egli è il creatore del mondo e l’autore della mia vita, perché  lo scopro nella natura e in tutte le cose belle. Ma posso fare qualcosa che  Dio gradisce molto: lodarlo anche per la persona che mi invidia. Sembrerebbe impossibile, ma: io posso lodare Dio perché Egli dia vita a quella persona, giacché la sua esistenza deriva dalla volontà divina.  Anch’essa è a immagine di Dio, che in lei si riflette. Possiede una intelligenza creata per conoscere Dio e un cuore per amarlo fino all’infinito. Inoltre, posso provare a scoprire qualcosa di bello che Dio ha fatto in quella persona, perché Dio ha messo in tutte le sue creature molte cose buone, che sono il riflesso della sua bontà divina. Per queste cose belle posso lodarlo. La lode produce nel cuore un effetto liberatorio. Ci aiuta a indebolire le nostre angustie e i nostri timori e così fortificarci affinché gli altri non ci possano nuocere  con la loro malizia. Quando lodiamo Dio stiamo protetti dall’invidia, dalle critiche, dalle gelosie, dei piani dei malvagi. Il lodare ha un potere misterioso per disarmarli e impedire che i loro desideri arrivino a compimento. Per questo, prima di lamentarci, vale la pena di usare la nostra bocca per lodare, fino  a che sorga l’allegria della lode nel nostro cuore.
          3.  Preghiera
 Mio Dio, pieno di gloria, ricco di meraviglie, ripieno di bontà e bellezza, voglio lodarti con tutto il mio essere.
Tu meriti che io mi prostri davanti a te e ti adori con gioia e pace.
Nessuno in questo mondo ha il diritto di dominare il mio cuore e frenare la mia lode. Perché se smetto di lodarti, tutta la mia vita si indebolisce.
Desidero lodarti, Signore, e so che così sarò forte  e gli invidiosi non potranno dominarmi. Ma  ti adoro anche per loro, perché sono tue creature amate e perché in esse ci sono anche i riflessi della tua bellezza. Amen.
Il potere della benedizione
 1.      Parola di Dio
 “Benedite coloro che vi perseguitano, benedite e non maledite”
   (Rm 12,14)
    2.   Meditazione
 E, finalmente, abbiamo l’arma della benedizione: benedire queste persone che ci invidiano e condizionano, augurargli il bene, chiedere al Signore che le benedica, affinché siano felici. E, se il Signore le benedice e le fa  felici, esse non avranno più bisogno di invidiarci o criticarci. Molte volte ci preoccupiamo dell’odio rivolto contro di noi. Perché, quando odiamo, alimentiamo il fuoco della violenza e restiamo ogni volta più danneggiati. E’ sempre meglio che gli altri siano felici, che abbiamo pace e benessere, perché così non avranno nessuna necessità di invidiare la felicità altrui. Ma, principalmente, quando benediciamo qualcuno, stiamo augurandogli che si senta bene nel suo interiore, che risolva le difficoltà del suo cuore, che le sue tristezze e amarezze siano curate. Se il Signore benedice questa persona e gli  dà l’allegria e la gioia interiore, la santità, il vero amore,  allora scompariranno tutte le invidie. Talvolta costa benedire qualcuno che mi invidia e cerca di farmi del male. Intanto io ho, però, la possibilità di pensare che quella persona può essere trasformata. Se  io potessi immaginare qualcuno cambiato, curato nei suoi difetti, liberato dalle sue cattive inclinazioni, completamente sanato dai suoi difetti, allora sarebbe facile amarlo. Poiché, benedire qualcuno è augurargli questo, è  augurare che Dio muti completamente la sua vita. Può aiutarmi immaginare come sarebbe quella persona nel cielo, dove può entrare solo l’amore, la bontà, la pace e dove non può entrare invece niente di impuro, di cattivo, di negativo. Se la immagino curata e liberata nel cielo, potrei allora benedirla perché raggiunga questa perfezione celestiale. La benedizione è un’arma che Dio ci da per la nostra protezione contro gli invidiosi, perché non ci causino danno alcuno e veniamo liberati da questo male.

  3.   Preghiera
 Signore, voglio essere un tuo strumento per benedire gli altri. E, quando io li benedico, diffondi la tua bontà sulla loro vita.
Desidero benedire coloro che mi invidiano e perseguitano, voglio augurar loro che stiano bene e siano felici. Che ti conoscano, ti amino e imparino a vivere la tua parola. Che siano santi e buoni.
Io li benedico, Signore, con i migliori desideri del mio cuore, perché così, presto o tardi, finiranno di desiderare la mia disgrazia. Amen.
Libertà interiore
 Parola di Dio
 “So che il Signore difende la causa dei miseri e fa giustizia ai poveri”
 (Salmo 140, 13)
   2.  Meditazione

Fino ad ora abbiamo visto diverse forme per difenderci dalle persone invidiose che cercano di danneggiarci. Ora, però, dobbiamo dire qualcosa di molto importante: il peggior danno che ci possono fare gli invidiosi è riempirci di paura e di rancore. Se non avessimo paura e non dipendessimo da  essi, allora ci sentiremmo forti e capaci di difenderci, senza soffrire tanto. Perché il timore, la tensione interiore e la sofferenza che questo ci causa ci indebolisce e ci confonde.  In questa confusione si può produrre in noi dolore e disturbarci tanto da non essere più capaci di risolvere i nostri problemi. Per questo la migliore forma per difenderci  è non permetterci di inquietarci. Alle volte quello che ci preoccupa di più è  la critica degli invidiosi, la paura che ci facciano cadere in qualche cattiva situazione con le loro calunnie. Questo timore, è molto dannoso, soprattutto se siamo orgogliosi e vanitosi. Quando siamo molto dipendenti dalla nostra immagine e da quello che gli altri dicono di noi, qualunque critica o commento sopra di noi ci angustia e toglie la pace. E non vale la pena logorarci tanto a causa dell’apparenza. È meglio essere liberi da tutto questo. Perciò è bene chiedere al Signore che tocchi anche il nostro cuore affinché possiamo presentarci con una profonda umiltà. Che ci faccia scoprire che non è poi così importante quello che dicono di noi. Alcuni soffrono molto perché sono sempre molto preoccupati delle osservazioni altrui. Hanno bisogno dell’approvazione e valorizzazione altrui. Per questo hanno molta paura delle critiche e dei commenti degli invidiosi. Dimenticano che l’unica cosa importante è guardare il Signore che ci ama, comprende le nostre debolezze e conosce tutto il bene che c’è in noi. Se chiediamo al Signore che curi il nostro orgoglio, non ci preoccuperemmo di quello che dicono gli invidiosi e  non saremmo tanto schiavi di quello che diranno. Così noi ci libereremo del male che l’invidia potrebbe causarci. Perché “colui che teme il Signore non ha paura di nulla e non trema, poiché egli è la sua speranza “ (Eccl.o 34,16). Diciamo con il Salmo: “In Dio confido, non avrò timore: di ciò che potrebbe farmi un uomo mortale” (Salmo 56,5)
   3. Preghiere
 Signore, non voglio che la paura degli invidiosi abbia potere su di me e mi tolga la calma. Sono amato da te e possiedo la dignità di figlio di Dio.
Desidero vivere libero e sereno. Riconosco che l’orgoglio mi fa soffrire, quando gli invidiosi mi criticano. Ma voglio vincerlo e conoscere la libertà di un cuore semplice e umile.
Oggi voglio rialzare la testa, Signore e decidermi a camminare fermo, con dignità, come un tuo figlio amato, come tu desideri che io cammini. Amen.

1 commento:

  1. Gesù non permettere che mi facciano del male e aiutami a stare bene e superare la punizione
    amen

    RispondiElimina


NON SCENDO DALLA CROCE Di Fulton j Sheen,vescovo

Ero uscito di casa per saziarmi di sole.Trovai un uomo che

si dibatteva nel dolore della crocifissione.Mi fermai

e gli dissi:"Permetti che ti aiuti"?Lui rispose:

Lasciami dove sono.

Non scendo dalla croce fino a quando sopra vi

spasimano i miei fratelli.

fino a quando per staccarmi

non si uniranno tutti gli uomini.

Gli dissi"Che vuoi che io faccia?"

Mi rispose:

Và per il mondo e di a coloro

che incontrerai che c è un uomo

che aspetta inchiodato alla croce.