Degnatevi dunque ripetermi quella promessa che già faceste agli Apostoli allorchè diceste loro: che non li avreste lasciati.orfani, ma che avreste pregato il Padre a dar loro lo Spirito Santo. Mio dolce Maestro, quando la faceste quella gran preghiera? Nel
Santo Vangelo non è scritto che Voi abbiate detto mai pregherò, se non questa volta, poichè non eravate solito rimettere al poi la preghiera; pregavate anzi anche palesemente e in presenza delle turbe e dei cari discepoli: ma questa gran preghiera la riservaste dunque ad altro tempo? Sì; e il cuore mi dice che la faceste in quel solenne momento nel quale colla vittoriosa morte stavate per istrappare a Satana le sue prede e rimettere nelle mani del Padre il vostro Spirito, cioè l'anima umana che la morte stava per dividere dal vostro corpo; oh, il propizio momento che fu quello di chieder per noi al Padre il suo Divino Spirito, mentre gli rimettevate nelle mani il vostro! E il Padre che riceveva col più amoroso amplesso il benedetto vostro Spirito, poteva mai non acconsentire a dare il suo: cioè l'Eterno Amore, ai vostri redenti?
La vostra preghiera, o amantissimo Salvatore, fu esaudita, e lo Spirito Santo venne, viene e verrà sino alla fine dei secoli in ogni anima che davvero in sè lo voglia. Anch'io lo voglio, o Gesù; e però a Voi ricorro, e vi supplico di esaudire benignamente le mie preci.
O Gesù Salvatore, che veniste quaggiù sulla terra fatto Uomo, e riscattandoci dalla servitù del peccato riapriste le vie del nostro cuore al divino Spirito, ve ne ringrazio da parte di tutti i redenti e vi supplico a infonderlo nel cuor mio e in quello di tutti i fedeli; e la fiamma del suo amore sia così viva e ardente che valga a illuminare e riscaldare tanti miseri cuori, nei quali ha regnato fin ora lo spirito di Satana. Pater, Ave e Gloria.
O Gesù, Maestro degli uomini, che sì spesso ai Discepoli parlaste dello Spirito Santo, e ripetutamente ne prometteste la venuta, predicendo i grandi beni che avrebbe recato ai fedeli, deh! fate che anche la pover'anima mia goda nel tempo e nell'eternità di quei tesori di grazia e di consolazione che il divin Paracleto con tanto amore dispensa. Pater, Ave e Gloria.
O Gesù Redentore pietosissimo, che prima di salire al cielo diceste ai cari Discepoli che si adunassero nel Cenacolo per ivi attendere il promesso Spirito Santo, che presto discese sopra di loro con tanta copia di doni e di grazie: vi supplico d'ispirare ai fedeli del nostro tempo di unirsi spiritualmente in una prece unanime per impetrare dallo Spirito rinnovatore della terra conversione ai traviati, libertà e pace alla Chiesa e l'unione di tutte le nazioni in un sol gregge sotto un solo Pastore, e il trionfo del medesimo Santo Spirito in tutte le menti e in tutti i cuori. So, o buon Gesù, che queste preci sono di vostro gradimento, esauditele dunque, e datemi nuovamente la vostra benedizione.Pater, Ave e Gloria.
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