venerdì 8 marzo 2013

Grazie a te, donna


Grazie a te, donna-madre, che ti fai grembo dell'essere umano nella gioia e
 nel travaglio di un'esperienza unica, che ti rende sorriso di Dio per il bimbo che
viene alla luce, ti fa guida dei suoi primi passi, sostegno della sua crescita,
 punto di riferimento nel successivo cammino della vita.
Grazie a te, donna-sposa, che unisci irrevocabilmente il tuo destino
 a quello di un uomo, in un rapporto di reciproco dono, a servizio della 
comunione e della vita.
Grazie a te, donna-figlia e donna-sorella, che porti nel nucleo familiare
 e poi nel complesso della vita sociale le ricchezze della tua sensibilità,
 della tua intuizione, della tua generosità e della tua costanza.
Grazie a te, donna-lavoratrice, impegnata in tutti gli ambiti della vita sociale, 
economica, culturale, artistica, politica, per l'indispensabile contributo che dai 
all'elaborazione di una cultura capace di coniugare ragione e sentimento, ad una
 concezione della vita sempre aperta al senso del «mistero», alla edificazione
 di strutture economiche e politiche più ricche di umanità.
Grazie a te, donna-consacrata, che sull'esempio della più grande delle donne,
 la Madre di Cristo, Verbo incarnato, ti apri con docilità e fedeltà all'amore
 di Dio, aiutando la Chiesa e l'intera umanità a vivere nei confronti di Dio una
 risposta «sponsale», che esprime meravigliosamente la comunione che Egli
 vuole stabilire con la sua creatura.
Grazie a te, donna, per il fatto stesso che sei donna! Con la percezione che è
 propria della tua femminilità tu arricchisci la comprensione del mondo e 
contribuisci alla piena verità dei rapporti umani.

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