giovedì 27 dicembre 2018

PREGHIERA AI SANTI INNOCENTI MARTIRI



O santi Innocenti, primizie della Cattolica Chiesa,
che continuamente lodate,e contemplate il Divino Immacolato Agnello,
e sempre cantate nuovi cantici dinanzi al trono dell'Altissimo,
ottenetemi vi prego una vita innocente,
una contrizione perfetta,e un dolore immenso dei miei peccati,e una retta e pura intenzione in tutti i miei pensieri,parole ed opere,acciò mi conservi nella grazia di Dio,e sia poi vostro compagno in quella gloria immortale,
che vi siete acquistata con lo spargimento del vostro sangue innocente.
Così sia.

lunedì 24 dicembre 2018

ADORIAMO IL SIGNORE GESU' CHE E' VENUTO AL MONDO


O Bambino Gesù, tanto atteso nei secoli e dall'umanità, tanto at-teso anche dai nostri poveri cuori, noi ti adoriamo e ti salutiamo; ti esprimiamo a nome di tutte le creature l'immensa gratitudine per essere venuto a salvarci secondo la Promessa divina.
- Vogliamo onorarti con tutta la gioia e l'entusiasmo di cui siamo capaci e insieme gridiamo: "Gloria, onore e benedizione a te, verbo di Dio fatto carne.
Ti a-doriamo e ti lodiamo figlio di Dio e di Maria Santissima;
ti adoriamo nella tua estrema povertà;
ti adoriamo, agnello di Dio venuto a togliere i nostri peccati;
ti adoriamo, pane di vita, venuto a darci la vera vita;
ti adoriamo in quanto partecipe delle nostre lacrime, per i nostri do-lori, per darci la vera felicità;
ti adoriamo, o Dio fatto Bambino, a te cantiamo "gloria nel più alto dei cieli";
ti lodiamo e ti amiamo col cuore di Maria, tua Madre Santissima e di Giuseppe, tuo padre- castissimo;
ti amiamo e ti offriamo i nostri cuori con tutte le potenze di amore che tu stesso ci hai donato e ti stringiamo ai nostri umili cuori con tut-ta la forza che tu ci hai donato;
ti amiamo, o divina vittima di amore, che sei venuto a portarci la pa-ce, la speranza e la gioia:
O Gesù, Bambino divino, noi tutti qui presenti ti abbracciamo gri-dando: Non permettere che possiamo separarci mai da te. Così sia. Gloria al Padre...

sabato 15 dicembre 2018

NOVENA DI NATALE


Primo giorno: 16 dicembre
NON TEMETE
I profeti erano uomini giusti e santi, che Dio sceglieva per ricordare al popolo il suo patto di alleanza, la sua promessa di salvezza.
Essi prendevano le difese dei deboli e dei poveri, contro la prepotenza dei ricchi e dei potenti. Predicavano la conversione e invitavano il popolo ad avere fiducia in Dio.
Uno di questi profeti fu Isaia, che visse a Gerusalemme negli anni dal 750 al 700 circa, prima della nascita di Gesù. Per mezzo di lui fu preannunciata la venuta del Salvatore: «Ecco: la Vergine concepirà e darà alla luce un figlio che chiamerà Emmanuele» (Is 7,14).
Nei momenti di difficoltà e di sfiducia, il profeta ridestava la speranza nel cuore del suo popolo, invitandolo ad avere fiducia nelle promesse di salvezza di Dio. Come i profeti, come Isaia, ogni comunità cristiana che si prepara al Natale è invitata ad accogliere con fede la parola di Dio, e a portare in ogni situazione segni di speranza e di salvezza.
"Egli viene a salvarci"
Si rallegrino il deserto e la terra arida, esulti e fiorisca la steppa. Come il fiore di narciso fiorisca; sì, canti con gioia e con giubilo. Irrobustite le mani fiacche, rendete salde le ginocchia vacillanti. Dite agli smarriti di cuore: «Coraggio! Non temete; ecco il vostro Dio, giunge la vendetta, la ricompensa divina. Egli viene a salvarci».
Allora si apriranno gli occhi dei ciechi e si schiuderanno gli orecchi dei sordi. Allora lo zoppo salterà come un cervo, griderà la lingua del muto, perché scaturiranno acque nel deserto, scorreranno torrenti nel-la steppa. Ci sarà una strada appianata e la chiameranno Via santa; nessun impuro la percorrerà e gli stolti non vi si aggireranno.
Su di essa ritorneranno i riscattati dal Signore e verranno in Sion con giubilo; felicità perenne splenderà sul loro capo; gioia e felicità li seguiranno e fuggiranno tristezza e pianto. (Is 35,1-6. 8-10)
Tu sei la nostra speranza, Signore
Perché i sofferenti, i malati, coloro che sono scoraggiati e si sentono abbandonati, possano trovare nuova forza e nuova speranza di vita dal Signore, che si fa vicino ad essi attraverso i fratelli, preghiamo: Tu sei la nostra speranza, Signore
Perché nel mondo di oggi, nei giovani e in tutti coloro che cercano un senso alla vita, non abbia a prevalere la disperazione, l'indifferenza o la violenza, ma la speranza, preghiamo: Tu sei la nostra speranza, Signore
Signore, Gesù Cristo, re di gloria, tu che sei la nostra pace e l'amore senza fine, illumina in profondità la nostra vita con lo splendore della tua pace e purifica le nostre coscienze con la dolcezza del tuo amore. Lo chiediamo a te che vieni a noi, Salvatore e Redentore, e vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen


Secondo giorno: 17 dicembre
CHE COSA DOBBIAMO FARE?
La venuta di Gesù va preparata in un'attesa operosa e vigilante. La nascita di Gesù richiede a tutti una rinascita, una conversione profonda del proprio cuore e della propria vita.
Il cammino verso Betlemme passa attraverso l'annuncio a Zaccaria e a Elisabetta della missione di Giovanni Battista il precursore: «preparare al Signore un popolo ben disposto».
Accogliendo il messaggio e la testimonianza di Giovanni Battista, disponiamoci alla conversione e come le folle che lo ascoltavano anche noi ci chiediamo: «Che cosa dobbiamo fare?».
Cosa fare, in concreto, per prepararci ad accogliere il Signore che vie-ne, per riconoscerlo e renderlo presente nella nostra vita e nelle scelte quotidiane? Da quali peccati abbiamo bisogno di essere perdonati?

La via del Signore

Nell'anno decimoquinto dell'impero di Tiberio Cesare la parola di Dio scese su Giovanni, figlio di Zaccaria, nel deserto. Ed egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati, com'è scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaia: Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri! Ogni burrone sia riempito, ogni monte e ogni colle sia abbassato; i passi tortuosi siano diritti; i luoghi impervi spianati. Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!
Diceva dunque alle folle che andavano a farsi battezzare da lui: «Razza di vipere, chi vi ha insegnato a sfuggire all'ira imminente? Fate dunque opere degne della conversione. La scure è già posta alla radice degli alberi; ogni albero che non porta buon frutto, sarà tagliato e buttato nel fuoco».
Le folle lo interrogavano: «Che cosa dobbiamo fare?». Rispondeva: «Chi ha due tuniche, ne dia una a chi non ne ha; e chi ha da mangiare, faccia altrettanto». (Lc 3,1-I1)

Convertici, o Signore!

Perché riscopriamo nella nostra vita di credenti il significato e la gioia del sacramento della penitenza, preghiamo: Convertici, o Signore!

Perché riconosciamo nel volto di ogni fratello, specie nei più deboli e poveri, il volto del Signore che viene, preghiamo: Convertici, o Signore!

Perché non vinca in noi l'egoismo, la paura, la diffidenza e l'incostanza, ma l'altruismo, il coraggio, la fedeltà e la fiducia, preghiamo: Convertici, o Signore!

   Dio, Padre onnipotente e misericordioso, nella tua provvidenza hai voluto che san Giovanni Battista preparasse per il Cristo un popolo ben disposto. Dona a noi, tua famiglia, di essere purificati da ogni peccato e di potere così accogliere, con cuore rinnovato Gesù Cristo tuo Figlio e nostro Signore. Amen



Terzo giorno 18 dicembre

IMPARIAMO DA MARIA

Non possiamo essere veri discepoli di Gesù se non restiamo, come Maria, in ascolto. della volontà del Padre. Per tutti Maria è modello di fede e di disponibilità, e immagine della Chiesa che è chiamata a fare la volontà del Signore. Vigilanti nella preghiera, lieti nel ringraziamento, impariamo da lei a essere generosi nel compimento della volontà di Dio, pronti ad accogliere il Signore che viene.
Maria sa riconoscere l'iniziativa di Dio ed è pronta ad accoglierla. Comprese che una sola cosa ha realmente valore e la fece sua: la volontà di Dio nella sua vita: «Eccomi... avvenga di me quello che hai detto».

Eccomi!

Nel sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città del-la Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La Vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te».
A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. L'angelo le disse: concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù.
Sarà grande e chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all'angelo: «Come è possibile? Non conosco uomo». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio.
Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Eccomi sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto». E l'angelo partì da lei. (Lc 1,26-38)

Rendici disponibili, o Signore!

Quando altre parole ci distraggono o altri progetti diversi dai tuoi ci attirano. Quando pensiamo di tenere per noi stessi la tua parola e abbiamo paura di portarla agli altri.
Rendici disponibili, o Signore!
Quando ascoltiamo solo esteriormente la tua parola, ma non la mettiamo in pratica.
Rendici disponibili, o Signore!
Quando non scopriamo la novità della tua parola e restiamo indifferenti davanti ad essa.
Rendici disponibili, o Signore!
Fa'. Padre buono e onnipotente, che come Maria ha accolto con fede l'annuncio dell'angelo, così noi accogliamo sempre con gioia e con fiducia la parola del Salvatore, come parola di luce e di salvezza nelle situazioni che viviamo.
Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore. Amen



Quarto giorno: 19 dicembre
SAPER ATTENDERE
Attendere e accogliere Gesù che viene, significa riconoscerlo e accoglierlo nell'incontro con gli altri, nel servizio ai fratelli.
Maria attende Gesù andando a trovare Elisabetta sua cugina, per aiutarla. è nell'incontro che si manifesta la venuta ormai prossima del Salvatore e fiorisce un canto di gioia e di riconoscenza, sentendosi dentro una storia amata e salvata da Dio. Per questo i segni veri del Natale non sono quelli offerti dal chiasso o dal consumo egoistico delle cose, ma sono servizio disinteressato e generoso.

Benedetto il frutto del tuo grembo

In quei giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne, e benedetto il frutto del tuo grembo! A che debbo che la madre del mio Signore venga a me? Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell'adempimento delle parole del Signore».
Allora Maria disse: «L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l'umiltà della sua serva. D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. (Lc 1,39-47)

Fa' di noi, Signore, uno strumento della tua pace

Ove regna l'odio, fa' che portiamo l'amore.
Ove regna l'offesa, fa' che portiamo il perdono.
Ove regna 1a discordia, fa' che portiamo l'unione.
Ove regna l'errore, fa' che portiamo la verità.
Ove regna il dubbio, fa' che portiamo la fede.
Ove regna la disperazione, fa' che portiamo la speranza.
Ove regna la tristezza, fa' che portiamo la gioia.
Accogli, Signore, la nostra preghiera: tu che Signore e Maestro vieni a servire e così salvare ogni uomo, concedi a noi di imitarti nel servizio ai nostri fratelli. Amen



Quinto giorno: 20 dicembre
MODELLO DI SERVIZIO
San Giuseppe è un artigiano, un lavoratore, un uomo che, cercando di attuare nella sua vita la giustizia verso Dio e verso gli altri, accoglie il non facile compito che Dio gli affida nella storia della salvezza. Egli sa fidarsi di Dio, della sua fedeltà alle promesse. Sa adattare il suo progetto di vita al progetto più grande che Dio manifesta.
San Giuseppe diviene così un esempio concreto di attesa per tutti noi: come Maria, è anch'egli modello di servizio disinteressato e di fiducia incrollabile in Dio.

"L'Emmanuele"

Ecco come avvenne la nascita di Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo.
Giuseppe suo sposo, che era giusto e non voleva ripudiarla, decise di licenziarla in segreto. Mentre però stava pensando a queste cose, ecco che gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, per-ché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati». (Mt 1,18-21)

Padre, misericordioso, ascoltaci

Padre santo che hai manifestato a San Giuseppe il mistero di Cristo, donaci di conoscere e di amare sempre più i1 tuo Figlio, fatto uomo per la nostra salvezza.
Tu che ci ami al di là della morte, fa' che nella venuta definitiva di Gesù ci possiamo riunire nella tua gioia con tutte le persone care. O Dio, Padre buono e onnipotente, che hai voluto affidare gli inizi della nostra redenzione alla custodia premurosa di San Giuseppe, per sua intercessione concedi a noi di collaborare fedelmente al compimento della salvezza.
Per Cristo nostro Signore. Amen




Sesto giorno: 21 dicembre
DIO CI GUIDA CON AMORE
Un decreto dell'imperatore Augusto costringe i poveri e gli umili a metter-si, con sacrificio, in viaggio verso i luoghi di origine, per far registrare il proprio nome per il censimento. Ma non è la decisione di Cesare Augusto a fare la storia, quanto il camminare verso Betlemme di persone umili del popolo, quali sono Maria e Giuseppe, che lasciano agire Dio nella loro vita.
Anche in situazioni difficili, in mezzo a condizionamenti imposti e quotidiani, è possibile sentirsi ed essere protagonisti di liberazione e di salvezza, se sappiamo accogliere fino in fondo la missione che Dio ci affida.

Insieme con Maria

In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando era governatore della Siria Quirino.
Andavano tutti a farsi registrare, ciascuno nella sua città. Anche Giuseppe, che era della casa e della famiglia di Davide, dalla città di Nazaret e dalla Galilea salì in Giudea alla città di Davide, chiamata Betlemme, per farsi registrare insieme con Maria sua sposa, che era incinta. (Lc 2,1-5)

Venga il tuo regno, Signore

Perché nei rapporti con gli altri non siamo guidati dall'interesse o dal desiderio di avere di più ma dalla condivisione giusta e dallo spirito di fraternità, preghiamo... Venga il tuo regno, Signore
Perché ci lasciamo mettere in cammino dalle esigenze del regno di Dio in mezzo a noi e accogliamo con decisione il progetto di vita che Cristo ci propone, preghiamo... Venga il tuo regno, Signore
Dio, Padre onnipotente e buono, esaudisci le nostre preghiere che presentiamo a te insieme a quelle di tutti i poveri del mondo. Rendici protagonisti e costruttori oggi del tuo progetto di salvezza che manifesti a noi nel Salvatore che viene e vive e regna nei secoli dei secoli. Amen



Settimo giorno: 22 dicembre
UN INVITO PER TUTTI
Il Signore viene per tutti: a noi è richiesta la decisione di cercarlo e di accoglierlo sempre con fede. Superando disagi e ostacoli, i Magi - questi sapienti orientali - trovano il Signore e lo adorano, prefigurando la chiamata di tutti i popoli alla salvezza. è un invito a tutti noi a farci attenti e a riconoscere, nei molti volti e nei molti segni, Gesù che viene.

Nacque a Betlemme

Gesù nacque a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode. Alcuni Magi giunsero da oriente a Gerusalemme e domandavano: «Dov'è il re dei giudei che è nato? Abbiamo visto la sua stella, e siamo venuti per adorarlo». All'udire queste parole, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i sommi sacerdoti e gli scribi del popolo, s'informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Messia.
Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero il più piccolo capoluogo di Giuda: da te uscirà infatti un capo che pascerà il mio popolo, Israele». (Mt 2,1-6)

Signore, tu sei la luce

Per le persone che non credono, per gli atei e gli indifferenti: per-ché nella loro vita scoprano i segni dell'amore e della presenza di Dio, preghiamo... Signore, tu sei la luce
Per coloro che soffrono, per le famiglie che vivono momenti difficili: perché nel Signore trovino forza e luce di speranza, preghiamo... Signore, tu sei la luce
   Consola, Signore, noi tuo popolo ed esaudisci le nostre preghiere. Manda a noi Gesù il Salvatore perché riunisca tutti gli uomini, ci' liberi da ogni tristezza e illumini i nostri cuori.
Lui che è Dio e vive e regna con te e con lo Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Amen




Ottavo giorno: 23 dicembre
NASCE L'UOMO NUOVO
Il cammino verso il Natale è invito a riscoprire il nostro battesimo come un cammino di continua «rinascita». In Gesù che nasce a Betlemme, nasce «l'uomo nuovo»: ciascuno di noi entra in un rapporto nuovo e di figli con Dio.
Ascoltiamo quanto scrive S. Leone Magno: «Prendi coscienza, o cri-stiano, della tua dignità; e diventato partecipe della natura divina, non ritornare, per una indegna condotta, all'antica bassezza.
Ricordati chi è il tuo Capo e di quale corpo sei membro. Tieni presente che, strappato alla potenza delle tenebre, sei stato trasportato nella luce del regno di Dio. Il sacramento del battesimo ha fatto di te il tempio dello Spirito Santo».

Non più schiavi, ma figli

Ma quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la legge, per riscattare coloro che erano sotto la legge, perché ricevessimo l'adozione a figli.
E che voi siete figli ne è prova il fatto che Dio ha mandato nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio che grida: Abbà, Padre! Quindi non sei più schiavo, ma figlio; e se figlio, sei anche erede per volontà di Dio. (Gal 4,4- 7)

Donaci la tua vita, Signore

Perché rinunciamo alle opere del male e dell'egoismo, preghiamo... Perché viviamo con gioia la nostra vocazione cristiana, preghiamo... Donaci la tua vita, Signore
Perché manifestiamo il nostro battesimo attraverso uno stile nuovo di vita, preghiamo... Donaci la tua vita, Signore
Per i genitori che si preparano a celebrare il Battesimo di un proprio bambino, perché siano aiutati a riscoprire il dono della fede, preghiamo.. Donaci la tua vita, Signore
Dio, Padre onnipotente, rinnova i nostri cuori, perché siano preparati ad accogliere il Cristo tuo Figlio e fa' che, con la sua venuta, noi possiamo vivere come tuoi veri figli.

Per Cristo nostro Signore. Amen




Nono giorno: 24 dicembre
E' GIOIA PER NOI OGGI
«Svegliati, o uomo - ricorda S. Agostino - per te Dio si è fatto uomo. Saresti morto per sempre, se egli non fosse nato nel tempo».
La gioia annunciata ai pastori di Betlemme è gioia per noi oggi: «Non c'è spazio per la tristezza nel giorno in cui nasce la vita, una vita che distrugge la paura della morte e dona la gioia delle promesse eterne.
Nessuno è escluso da questa felicità: la causa della gioia è comune a tutti perché il nostro Signore, vincitore del peccato e della morte, non avendo trovato nessuno libero dalla colpa, è venuto per la liberazione di tutti». (S. Leone Magno)
Pace agli uomini
C'erano in quella regione alcuni pastori che vegliavano di notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò davanti a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce.
Essi furono presi da grande spavento, ma l'angelo disse loro: «non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che gia-ce in una mangiatoia». E subito apparve con l'angelo una moltitudine dell'esercito celeste che lodava Dio e diceva: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama». (Lc 2,8-20)

Vieni, Signore Gesù!

Tu che sei disceso sulla terra per farci salire al cielo, dona a tutti noi la speranza della nuova nascita nel tuo regno, e fa' che un giorno possiamo essere uniti nella gioia senza fine con te e con tutte le persone care che ci hanno preceduto nella tua Casa.
Fondamento e speranza della nostra vita, Dio eterno, Padre buono e onnipotente, tu vieni incontro a noi e ci doni la salvezza per mezzo del tuo unico Figlio. Volgi lo sguardo su di noi e accogli le nostre preghiere; dona a noi, che con gioia contempliamo l'avvenimento e la nascita del tuo Figlio, di partecipare con gioia senza fine alla nostra vita nella gloria. Per Cristo nostro Signore. Amen
Tratto da: Papa Giovanni anno 28° nr 11 1994



mercoledì 5 dicembre 2018

NOVENA A SANTA LUCIA


1° giorno. 
O gloriosa Santa Lucia, che fin dalla vostra prima età corrispondeste docilmente all'educazione cristiana, che vi diede la piissima madre vostra, otteneteci di apprezzare, fra le tenebre dell'attuale mondo pagano, il gran dono della fede.
Gloria al Padre...  Santa Lucia, prega per noi.

2° giorno. 
O gloriosa Santa Lucia, che meritaste di gode-re durante le vostre preghiere dell'apparizione di Sant'Agata, ottenete a noi pure di ricorrere con uguale fiducia al patrocinio dei Santi ed al vostro in particolare e godere così gli effetti della vostra intercessione. Gloria al Padre...  Santa Lucia, prega per noi.

3° giorno. 
O gloriosa Santa Lucia, che rinunciaste in favore dei p
overi alla ricca eredità paterna, otteneteci di vivere staccati dai beni del mondo e di aiutare con generosità tutti i fratelli che soffrono. Gloria al Padre...  Santa Lucia, prega per noi.

 giorno.
 O gloriosa Santa Lucia, che rinunziando alle nozze terrene, consacraste la vostra verginità allo Sposo celeste, Gesù Cristo, otteneteci di vivere sempre uniti al Signore, seguendo gli insegnamenti del santo Vangelo. Gloria al Padre...  Santa Lucia, prega per noi.

5° giorno.
 O gloriosa Santa Lucia, per quella fede ammirabile mostrata quando diceste davanti al tiranno che nessuno avrebbe potuto togliervi lo Spirito Santo che abitava nel vostro cuore come un tempio, otteneteci dal Signore di vivere sempre nella sua Grazia e di fuggire tutto quello che potrebbe causarci una perdita così grave. Gloria al Padre...  Santa Lucia, prega per noi.

6° giorno.
 O gloriosa Santa Lucia, per quell'amore che ebbe per voi il vostro sposo Gesù Cristo, quando con un miracolo vi rese immobile, malgrado tutti gli sforzi dei vostri nemici per trascinarvi in luogo di peccato e di infamia, otteneteci la grazia di non cedere mai alle tentazioni del mondo, del Demonio e della carne, e di combattere i loro assalti con la mortificazione e l'unione con Dio. Gloria al Padre...  Santa Lucia, prega per noi.

7° giorno.
 O gloriosa Santa Lucia che aveste la grazia di prevedere la vittoria della Chiesa dopo le persecuzioni dei primi secoli, otteneteci che la santa Chiesa ed il Papa, fatti ancora oggi segno di terribili lotte, riportino gloriosa vittoria su tutti i nemici di Dio.Gloria al Padre...  Santa Lucia, prega per noi.

8° giorno.
 O gloriosa Santa Lucia per quell'ardente amore che aveste verso Gesù quando sacrifica-ste la vostra vita, come martire, quando vi furono cavati gli occhi, otteneteci la grazia di un perfetto amore al Signore e di sostenere ogni avversità piuttosto che diventare infedeli al nostro divin Redentore.Gloria al Padre...  Santa Lucia, prega per noi.

9° giorno.
 O gloriosa Santa Lucia, che ora godete in Cielo il volto splendente di Dio, ottenendo grandi grazie a chi vi invoca con fiducia, ottenete a tutti noi non solo la protezione per gli occhi del corpo, ma specialmente la vera luce agli occhi dello spirito. Gloria al Padre...  Santa Lucia, prega per noi.

Prega per noi, gloriosa Santa Lucia perché siamo fatti degni delle promesse di Cristo.

Preghiamo Riempi di gioia e di luce il tuo popolo, o Signore, per l'intercessione gloriosa della santa vergine e martire Lucia, perché noi, che festeg-giamo la sua nascita al cielo, possiamo contemplare con i nostri occhi la tua gloria. Per Cristo nostro Signore. Amen

domenica 2 dicembre 2018

Preghiere di protezione prima di pregare per altri:


“Onnipotente Verbo di Dio Padre, Cristo Gesù, Signore di tutto il creato, a te che desti ai tuoi apostoli il potere di camminare sopra i serpenti e gli scorpioni, e il comando veramente mirabile, di cacciare i demoni; a te che facesti precipitare Satana dal cielo come una folgore, con la forza del tuo braccio, io rivolgo umilmente la mia supplica: dà a me, indegnissimo tuo servo innanzi tutto il perdono dei miei peccati, e poi una fede robusta e il potere di attaccare nel tuo nome e sostenuto dalla tua potenza, questo crudele demone, che turba il tuoi servi. Te lo chiedo per te stesso, Signore Gesù Cristo, che deve venire a giudicare i vivi e i morti e questo secolo nel fuoco. Amen.”
“Invoco su di me e sui presenti il Sangue dell’Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo, perché ci purifichi da ogni peccato e ci protegga contro ogni influsso del Maligno e contro ogni sua ritorsione su persone, animali e cose. Amen.”

giovedì 29 novembre 2018

SECONDO MESSAGGIO DI PADRE PIO AD UN'ANIMA




Il decreto della Congregazione per la Propagazione della Fede
A.A.S. n. 58/16 del 29-12-1966, era stato già approvato da S.S.
Paolo VI il giorno 14-10-1966 e venne pubblicato per volere di
Sua San-tità stessa. Tre mesi dopo la pubblicazione il Decreto
venne convalidato, per cui: Non è più proibito divulgare senza
1'imprimatur - scritti riguardanti apparizioni, rivelazioni, profezie
e miracoli. Il Concilio Vaticano II ha riconosciuto il diritto
all'informazione leale fra le persone oneste; dopo il 15-11-1966
i ca-noni 1399 e 2218 non sono più in vi-gore.
(Documentazione cattolica N. 1488 pag. 327).
Padre Pio nella sua lunga e faticosa dimora sulla terra compì una grande missione,
per volontà di Dio, ora che è nella beata eternità, continua a compiere nel mondo
una missione grandissima per mezzo dei « messaggi ».
Come in tutte le cose, ma specialmente in questo campo soprannaturale,
c'è chi crede e c'è purtroppo chi non crede.
Ad ogni anima la propria responsabilità!
Padre Pio, nell'aprile 1969, si presentò ad un'anima, vittima straordinaria. Le sue sembianze erano umane ed emanavano soavità, fragranza e luce.
A contemplarlo si poteva comprende-re in qualche modo quale gloria egli
abbia in Cielo, dopo una vita di martirio sulla terra, spesa per amor di Dio.
Caro fratello,
Scrivi! Il Signore vuol servirsi prima di me e poi di te. La scelta è stata fatta da Dio,
il quale dispone di rivelare la sua volontà per mezzo mio, affinché tu la trasmetta
al mondo pagano!
Adesso faccio notare a tutti voi che state sulla terra, uomini, donne e gioventù
maschile e femminile, che il globo terrestre è docile alle disposizioni del Creatore,
ubbidendo alle leggi naturali. Intanto il globo geme e si trova in gran-de cordoglio
nel vedersi così tanto sbattuto, bersagliato e calpestato dall'umanità sì tanto ribelle
al suo Creatore, al suo Redentore.
Nel campo naturale cosa manca al vostro sostegno, al germoglio della vostra
esistenza umana? Da parte di Dio nulla!
Siete voi che ricevendo, invece di rin-graziare, voltate le spalle al vostro
Benefattore e maledite con la vostra insana condotta il Padrone del Cielo
che vi benefica!
Non vi accorgete che state attraversando giorni oscuri e tremendi e che le
tenebre di morte circonderanno il vostro agognato destino, assetato di piaceri?
Non volete aprire gli occhi per vedere chiaro alla luce del sole il vostro iniquo operare?
Non volete prestar fede a credere ai messaggi, che dal Cielo sono inviati per cercare
voi, pecorelle smarrite?
Vi ho detto che il vostro Creatore non vi fa mancare nulla per governarvi.
Ma rispondete:
Il vostro corpo è forse simile al giumento, che vive sotto le sferzate del padrone
iniquo per ubbidire?
In che consiste la vostra vita sulla terra?
E tutta la vostra elevatezza mentale, nel tirocinio che si propone di estendersi sino alla sommità del cielo per esplorare le opere create da Dio, superando qualsiasi cimento ...
e tutto questo operato scientifico, favolosamente applaudito dall'incauta umanità ...
a quale riforni-mento radicalmente basato orienta la vostra anima?
Il Signore vi ha donati tanti mezzi per vivere bene, ma più che tutto vi ha lasciati
i preziosi mezzi per salvare l'anima vostra.
La vostra intelligenza si logora nel-l'esperimento di nuove invenzioni umane;
solamente per l'anima vostra, che sa d'infinito, non trova le ali per trovare
il vostro Creatore, il vostro Redentore!
Voi vivete la vita nel paganesimo, per-ché avete un cuore venale, troppo egoistico;
ognuno ama se stesso a discapito del proprio simile, perché avete smarrita la via
del vero amore di Dio.
Pensateci seriamente! Il Signore non può più sopportare il vostro orgoglio,
la vostra arroganza, il vostro cuore impie-trito nella colpa.
Tutta la vostra condotta si riduce ad un cencio di lussuria e di gloria mondana.
Rasentate l'orlo del precipizio e non vi volete rendere conto!
Svegliatevi, scuotetevi, allontanatevi dalla ubriachezza e non fatevi alcoolizzare
dall'infernale nemico, che di già si è molto avvantaggiato nel possedervi, chi di più,
chi di meno; generalmente il suo influsso pestifero si va estendendo sempre più.
Pochissimo tempo rimane per restaurare i solchi nelle anime vostre!
Fate un po' di penitenza! Al bando tutti i passatempi corrotti, diurni e notturni!
Se pentiti non ritornerete al vostro Dio, le ombre di morte seguiranno i vostri passi.
Si avvicina il tempo estivo e le Chiese vengono profanate a causa della noncuranza dei Sacerdoti rilassati e tanto aggiornati, da sorpassare con indifferenza il dovuto rispetto e la modestia che si deve osservare nei luoghi consacrati dal-la presenza di Dio Vivente.
Nelle Chiese si pratichino massime esatte volute da Dio! Niente nudismo, capo
scoperto e donne in pantaloni!
Il Signore ha scelto la sua venuta sulla terra mentre nella Palestina le donne portavano il capo coperto sempre e gli uomini portavano la tunica ed un sopramanto.
La celeste Regina ve lo raffigura in tutte le sue immagini, veste lunga e capo coperto.
Quindi, in nome di Dio, nulla di sconveniente entri nel Tempio Santo!
I Ministri di Dio reprimano la loro pusillanimità; abbiano occhio vigile di controllo
sui fedeli; cerchino in tutto la gloria di Dio e con destrezza paterna sappiano
fermentare bene la massa, al-lontanando così l'ira divina, che è troppo stanca
di attendere.
Il sesso femminile è il sesso delicato e dovrebbe vivere la delicatezza, cioè la gentilezza
del sentimento negli atti da esternare. Il suo comportamento, più delicato di quello dell'uomo, dovrebbe essere improntato alla purezza, alla riservatezza personale;
ed invece le donne, pervertendo l'ordine di Dio, con il loro comportamento
pervertono l'umanità, la società, la famiglia, l'innocenza di cui sono circondate.
La donna di oggi è l'essere più diabolicamente nefasto nel mondo!
O donne, non affollate le spiagge con il vostro contagio peccaminoso!
Volete riempire l'occhio dell'uomo ed invece l'offuscate!
Il vostro modello sia la bellezza, la virtù ed il candore della Verginella Celeste!
Non scegliete Satana, corruttore malefico e provocante! Non abbellite con
leggerezza il vostro corpo, che un giorno diverrà di orrore e di fetore ai becchini!
Vivete caute, assennate e non da in-sensate!
Recitate spesso questa invocazione: Tutta bella, pura, Santa ed Immacolata sei,
o Maria! Prega per salvare la povera anima mia!
Due avidità in quest'ultimo tempo gettano l'uomo nell'abisso: l'ambizione del denaro e la bramosia del godere; per la donna: il libertinaggio in tutto.
La vita dell'uomo sulla terra dovrebbe essere vita di conquiste per la vita eterna,
lottando contro le passioni avverse per la conquista del Regno di Dio.
Quante lotte, quante industrie non si affrontano nel mare tempestoso della vita
del mondo per migliorare sempre più la propria posizione, per avere così più
disponibilità di non inciampare in qual-che delusione infruttuosa, per acquistar-si una buona fama, per padroneggiare chi può compromettere il proprio buon successo!
Ma avete pensato mai che l'anima vostra porta indelebilmente scolpita quella eterna
parola di Dio: Facciamo l'uomo a nostra immagine e somiglianza! ... ?
Dunque l'uomo, creato da quella sorgente dell'amore inesplorabile di eterna vita,
dovrebbe vivere di realtà positiva; questa realtà ve la può offrire solamente
la preghiera. Gesù ce ne ha lasciato l'esempio; si appartava anche dagli Apostoli
per ritirarsi in preghiera e Lui, lo sapete, non ne aveva bisogno. Ha detto pure
agli Apostoli, suoi Prediletti: Vegliate e pregate per non cadere in tentazione.
Chi prega, si salva; chi non prega, si danna!
Si è perduta la vera via, perché non volete trascorrere un tantino di tempo con Dio.
Pregare vi reca fastidio. Siete molto assillati del mondo e non sentite più bisogno
di Dio. Lo pensate lontano da voi e quindi lo tenete accantonato come se non esistesse.
Trovate solamente il tempo ed il vostro micidiale riposo per ore ed ore a mirare quel mondiale strumento di rovine serali, il televisore, offuscando sempre più le vostre
menti, contagiate da tante rivoluzioni malsane e peccaminose.
Pensate seriamente che solamente l'anima è la più grande ricchezza della nostra vita,
perché è stata formata e nobilitata da un Dio Creatore di tutto l'universo.
All'infuori di questa realtà è tutto perduto, non seminate nulla per l'eternità,
vivete nel vuoto, calpestando la propria dignità del dono gratuito ricevuto da Dio ...
l'anima vostra!
Ravvivate la Fede! Pregando vi sal-verete.
Pensate la generosità di tanti Martiri per salvare la propria anima! E voi cosa farete
per salvare l'anima vostra?
Il giumento vale più del padrone? ... E se la vostra anima è di un infinito valore,
perché la calpestate e la rendete simile al giumento?... L'anima non è una possessione che vi appartiene?
La verità non si può negare. L'anima vive realmente in voi, trasfusa in voi;
quando si separa dal corpo per raggiungere l'eternità, il corpo rimane inerte
e poi va in putrefazione.
Eppure, un mistero di sì grande im-portanza non vi occupa per nulla,
come se aveste avuta garantita la vita sulla terra!
La scienza progressiva vi occupa tanto nel mondo e va in decadenza sempre
più la scienza divina, la scienza dell'amo-re che dovrebbe imperniare tutta
la vostra esistenza.
La scienza progressiva! Quale disastro per tante anime incaute!
Può affermarsi che la scienza moderna è la Bibbia del demonio.
Scoprire qualche cosa di nuovo, sfruttare qualche legge di natura,
spingersi fuori del globo ... tutto ciò dovrebbe avvicinare a Dio,
il quale ha messo tanti meravigliosi se-greti nel mondo e dà il mezzo
per scoprirli col dono dell'intelligenza.
Invece l'uomo, piccolo atomo nell'universo, si perde nella sua superbia;
si crede grande perché scruta sfiorando il creato e non si dà pensiero
del Creatore; dimentico del suo eterno destino, pensa solo al tempo,
fiducioso nella sua scienza. Però la Fede, che è vera scienza, vince la scienza umana.
Nel mondo tutto ha limiti; Dio solo non conta limiti, né passato e né futuro
. Egli è l'Increato, l'Onnipotente, l'Onnisciente, l'Abisso Infinito che non si
colma mai; quindi non potete sfuggire il suo sguardo su di voi.
Egli vede tutto e con quella misura di tempo che avrete a Lui misurato, sarete misurati sicuramente nell'ultimo giorno, quando nella sua immensa Maestà con diritto di Padre di tutti i popoli vi dirà: Andate, maledetti, nel fuoco eterno! Non vi conosco!
Questi miei avvisi sono grazie immense che ricevete da Dio, perché par-lo a voi in
nome suo, per richiamare la vostra attenzione ad un vero miglioramento. Ma se non
lo farete e continuerete ad essere sordi, non sfuggirete più alla Divina Giustizia.
Avete tanti mezzi di salvezza, ma soprattutto la « preghiera », l'avvicina-mento a Dio.
Le Chiese sono deserte; non sentite più nessuna attrattiva per cercare Colui che
va sempre in cerca della pecorella smarrita.
Ma quelli che vanno in Chiesa, con quanta fretta ed irriverenza stanno innanzi
alla presenza di Dio, vivo e vero nei Tabernacoli!
Alcuni, avendo contratta una certa abitudine, con tanto disamore, con tanta
scompostezza nel vestire e nel tratto vanno in Chiesa, davanti a Gesù; e cosa
che si profana il Luogo Sacro di Dio.
Vi ripeto ancora: Non misurate il tem-po al Signore, né all'anima vostra; avvaloratela, custoditela, conducetela diritta al vostro Creatore. Lo sapete bene come
improvvisamente vi potete trovare innanzi al tribunale di Dio. Certe morti
repentine sono indizio del rimprovero e del castigo di Dio, perché si vive
dimentichi di Dio.
Il Signore è misericordiosissimo, ma è anche inesorabile nella sua Infinita Giustizia!
Beati coloro che conoscono il fine per cui sono stati creati! Ma quanto sono pochi! ...
I Sacerdoti! ... Quale grandezza di dignità li ricopre e quanta insensatezza nel volersi degradare!
Quel Sacerdote, che sente il bisogno di avere una donna accanto, dimostra di avere
il cuore completamente vuoto di Dio.
Ascoltate, o Consacrati!
Dio, che è Purità per essenza, si elesse una famiglia immacolata anche sulla terra.
La famiglia intima di Dio è formata dalle anime vergini scelte da Lui.
Dovunque vive un'anima pura e vergine, quivi è il Tempio di Dio.
Le vostre menti, o Sacerdoti, sono altari di Dio, ove Lui s'immola. Beati voi se
spirate grazia divina, come giardini di fiori, come Templi di Religione,
come Altari di Sacerdozio!
Le opere delle anime caste sono scevre di amarezze e piene di soavità,
poiché la purezza si riposa in Dio.
A voi, o Anime Consacrate, è asse-gnato un presidio tutto speciale, perché
siete coloro che serbate immacolato il talamo del Signore.
L'anima vergine è vittima che si offre alla Madre Chiesa.
I Sacerdoti vergini sono quelli che magnificano ed esaltano con le loro labbra
la Passione di Cristo e, portando nel loro corpo la Passione di Cristo,
sono i gigli profumati della Chiesa.
Come l'acqua limpida rispecchia il sole, così l'anima pura e casta rispecchia
l'immagine di Dio, che si rivela ai puri e mondi di cuore.
Ricordatelo con profonda attenzione: l'ornamento più bello e più prezioso
del Sacerdote è la purezza verginale. La purezza oltrepassa i Cieli e dà la visione e l'intelligenza delle cose sublimi; è un riflesso della chiarità di Dio; dona il gusto ed
il sapore di tutto ciò che è santo, sente un particolare intuito per le cose spirituali,
crea gli eroismi della virtù e del martirio e dona ardori e slanci per la salvezza
delle anime.
Che farete, cari Fratelli, per conservarvi casti e puri in mezzo a tanti pericoli
di un mondo ammaliatore e traditore? Mortificazione dei sensi esterni,
specialmente degli occhi e degli orecchi, evitando le oziose familiarità,
che sono la tomba della purezza.
Oh, la purezza verginale è invidiata anche dagli Angeli! Essa dona un caratteristico
splendore all'occhio ed all'atteggiamento. La purezza viene dal Cielo; occorre
domandarla incessante-mente al Signore e fare attenzione a non offuscarla;
bisogna chiudere le porte alla sensualità della terra, come quando si sbarrano
le porte e le finestre per impedire che alcuno possa entrare.
Il fluente aspetto dell'Onnipotenza di Dio v'innamori di Lui e vi faccia vivere
la vita del Cielo fin da quaggiù.
Ricordino i fedeli: Attualmente, per ogni giovedì, si faccia nelle Parrocchie, o almeno privatamente in casa, un'Ora Santa per la santificazione dei Sacerdoti.
Tu, caro fratello, mi chiedi un messaggio per il divorzio. Ma il mio messaggio
non ha forza, dietro tanti scandali pubblici che si commettono.
Divorzio! ... Altro che divorzio! ... è adulterio peccaminoso quello che
i persecutori della Chiesa vogliono introdurre in Italia!
Come può la mia parola eliminare le turbolenze fangose di rivolta contro

la fondamentale legge divina? ... Quale specchio da presentare ad un popolo
così pagano ed ebbro di passione? ...
I partigiani di Satana hanno il loro regno nel mondo. Quanto fuoco cova sotto
cenere, che va esplodendo sempre più!
Messaggi! ... Quale risultato avrebbe il mio messaggio, poiché ai messaggi
si presta poca fede, lasciandoli nel buio? ... E poi ... ormai è troppo tardi!
Tuttavia scrivi:
Il divorzio è turpitudine degli ultimi tempi, scompiglio familiare e sociale, orfanità raccapricciante nel mondo!
Si tenga presente il vero grido di allarme di grande angoscia e di grande amarezza
nel Cuore di Dio! Ma gli uomini si sono resi trastullo degli abissi infernali.
Come riedificare ciò che ormai è caduto in rovina? Solamente la preghiera più
forte e la sofferenza dei buoni, unita alla preghiera, potrebbe intercedere
qualche scintilla di luce nelle cervici ottenebrate.
Anche trovandomi nella gloria immortale, mercè l'amore che ci unisce alla
Santa Madre Chiesa in un sol vincolo con voi viatori, a nome di Dio e per
mezzo del mio caro fratello, rivolgo a voi la mia cocente parola, che si parte
dal Cielo per raggiungervi ancora nella procella del mondo; ma in particolar
modo mi rivolgo a tutti coloro, che mi hanno visto di presenza ed hanno condi-viso i miei sentimenti di Fede con maggiore trasporto d'amore verso Dio. Ascoltatemi attentamente!
è declinata la sera e si è inoltrata la notte della vita nel mondo. L'invadenza del male progredisce sempre più ed esercita il suo impero. L'iniquità prende proporzioni più spaventose e nello stesso tempo lascia nel grande sconforto l'animo dolorosamente terrorizzato di quei pochi buoni e saldi nella Fede.
Un grido di allarme di una profonda amarezza pervade l'animo angosciato
della Chiesa, del Vicario di Cristo e dei suoi membri.
Ancora una volta radunatevi attorno a me; ascoltate il grido della mia parola
supplichevole!
Anime, che ancora siete salde nella Fede, alzate la vostra bandiera di pace,
di amore, di Fede per Cristo e con Cristo, per difendere i vostri diritti personali
secondo le norme stabilite dal-l'Ente Supremo e racchiuse nella dottrina della Chiesa.
Formate il vostro esercito contro la corrente del male! Il vostro Padre Pio vi assisterà!
Annullate, disprezzate la deplorevole formula « divorzio », « fornicazione! ».
Divorzio è il tripudio della propria carne e del proprio sangue per stabilirsi in
una vita di animali immondi sotto il Cielo, sotto gli sguardi del Creatore di tutto
l'universo.
Quale cecità aborrita ed imperdonabile da Dio!
Divorzio significa completare la male-dizione di Dio sulla terra, su tutto il genere
umano.
Prendiamo le difese della verità, cioè dell'indissolubilità del matrimonio benedetto
da Dio, il quale ha detto: Non separi l'uomo ciò che Dio ha unito! - L'uomo acceccato
dalla colpa si vuole familiarizzare a Satana, poiché il divorzio è una prevaricazione di ribellione contro Dio e contro la Chiesa.
Il Signore, Padre di tutti, prima che lasciasse la terra e dopo aver donata tutta la sua
vita innocente a prezzo di sangue, ha detto: Non vi lascerò orfani. Starò con voi sino
alla consumazione dei secoli!
Gli uomini crudeli ed insensati gridano all'opposto: Vogliamo il divorzio!
Forniamo le famiglie di orfani! Moltiplichiamo gli scandali e la corruzione nel mondo!
Ecco la ribellione condivisa con Satana!
O uomini iniqui, pensate e pesate bene questo lugubre concetto disastroso:
la distruzione delle famiglie e di tante anime innocenti, vittime della dissolubilità matrimoniale!
Il Signore ha benedetto il matrimonio, togliendo la colpa di origine del primo uomo,
per donarvi l'eterna felicità. E voi volete tornare indietro?
Le famiglie non devono incorrere nel pericolo della decomposizione familiare.
Si devono annullare le idee aberrate. Non tendete a disgregare! ... Avete perduto
l'idea della vera civiltà della vita.
Il divorzio sarebbe il punto interrogativo della vita catastrofica. Rendetevi coscienti
del vostro operato; non defraudate più l'opera di Dio scolpita nelle vostre anime!
Non vivete più da ribelli! State abbassando troppo la vostra dignità personale,
avendo smarrita la via della dignità divina.
Dovreste rendervi conto voi, come tante potestà del potere su voi stessi! Ed invece ...
della donna ne avete formato una succursale di passione brutale ed invereconda!
Divorzio ... fornicazione ... lasciare e prendere chi più simpatizza, chi più fa comodo
alla vita di piacere, recando le basse vedute del proprio tornaconto ... ; la lussuria, l'ambizione e la cupidigia vi ha resi schiavi della terra che calpestate!
Tutte le forze politiche sono alcoolizzate dal male; ma la superbia è molto aborrita da
Dio.
Aprite bene gli occhi! Non occorre essere pessimisti. Guardatevi attorno e constatate
come tutto va in rovina e tutto è dolorosamente increscioso. Guardatene le cause;
analizzate la vostra condotta! Pensate che ogni istante che passa della vostra vita è
un nuovo debito contratto con Dio. Ritornate alla vita normale, sana, corretta e
sorretta dalla grazia divina!
Non siate più i trasgressori della legge integra di Dio; non suscitate più il suo
sdegno paterno!
Attenuate i mali; non rendetevi complici; eliminate la lotta contro Dio, contro
il Pontefice, Vicario di Cristo! A lui spetta ogni decisione sotto qualsiasi riguardo;
lui, da vigile nocchiero, condurrà a salvo la navicella sbattuta dai venti opposti.
Il Pontefice è il vigile
amorevole dell'avvenire morale dell'umanità.
Non fatevi travolgere dalla corrente impetuosa, che tutto vorrebbe dissolvere
nel nulla.
Abbiate una chiara intelligenza del-l'Essere Supremo e non perdete molto tempo
soltanto per la scienza umana, che alla fine dei conti vi lascerà a mani vuote.
Non vogliate edificare sempre sulla terra, ma edificate e restaurate Dio
nel vostro essere, che non conosce tramonto.
L'anima ciò che avrà seminato raccoglierà. Pensatelo bene! Utilizzate la vostra
esistenza in una meta nobile, fruttuosa, imperitura e non aborrite la sofferenza
che circonda il vostro cam-mino per purificarvi!
Appunto per vivere la vita comoda, per amare lo svago, per avere la brama di godere,
perdete la pace ed il riposo e vi trovate travolti dalla corsa vertiginosa che tutto vuole inghiottire!
Rinunziate alle cose illecite e super-flue! è la sofferenza che rende il merito alla vita e
la vita quanto più si apprezza tanto più vale; ma non apprezzamento umano,
apprezzamento di tutto ciò che appaga i sensi, bensì un apprezza-mento che vi
fa incontrare con Dio, apprezzando tutto ciò che stabilisce una vita di vera Fede,
di carità, d'amore.
Avvicinatevi spesso ai Sacramenti istituiti da Dio medesimo.
Vi sta parlando colui che sulla terra passò la vita di Crocifisso, di un martire nel
corpo e nello spirito per condurre anime a Cristo! ... E voi volete fare una vita
gaudente, omettendo la base principale della salvezza della vostra ani-ma?
Cercate il vostro Creatore! Affrontate generosamente tutti i vostri avversari!
Neutralizzate le forze e le potenze diabolicamente aggressive! Siate i sostenitori dell'indissolubilità del matrimonio! Una è la vera legge: Dio, la Chiesa,
la società ... nei loro rapporti concreti. Il mio messaggio ridesti molta fiducia;
non prendetelo alla leggera! Ringraziate il Signore, che ancora permette di essere
in mezzo a voi per incoraggiarvi!
Da che son partito dalla terra ad oggi si è fatto un gran passo al peggioramento.
Le tenebre coprono tutta la faccia della terra. Vi voglio far notare come la vostra
condotta grida la vostra perdizione; accelerate il tempo dei castighi. Invece
di disarmare la Divina Giustizia, voi le mettete le armi in pugno per la battaglia
decisiva.
Ve lo ripeto di nuovo: Pregate, pregate, pregate! Cercate il vostro Cristo pendente
dalla Croce, tutto piagato ed insanguinato per il vostro riscatto, per la vostra
salvezza!
Rendete validi e non annullate tanti preziosissimi meriti infiniti! Non vivete più d'ingratitudine, d'insensibilità! Accendete nei vostri cuori la fiamma della vera carità
di Cristo! Amate Colui che vi ama! Rompete le catene del peccato, che vi tengono
avvinti e parassiti!
Ravvivate la vostra Fede, Fede pro-fonda, autentica che vi aiuti sempre più ad
operare una sintesi che vale tutta le vera vita!
Riprovate da voi tutto ciò che vi conduce a vivere lontano da Dio, dalla Chiesa, dai Sacramenti!
Gettatevi fiduciosamente ai piedi e nelle braccia del vostro Padre Celeste! Lui vi
accoglierà; non respinge mai l'anima pentita. Ditegli con tutto il cuore: Signore,
che volete che io faccia?
Vi sia di grande aiuto il Cuore Immacolato di Maria, l'ultima àncora di salvezza
per i figli traviati. Come geme e sanguina il suo Cuore Materno nel vedervi lontani
dal suo Gesù! Ricorrete a Lei con fiducia per ricondurvi a Gesù. Ella vi porterà al
porto di salvezza.
Non dimenticate tutte le vostre venute per trovarmi a San Giovanni Rotondo e
mettete in pratica tanti e tanti miei consigli e vi parli al cuore la mia visuale presenza
di Crocifisso per la salvezza delle anime.
Prego per tutti e vi benedico tutti!

IL VOSTRO PADRE PIO


NON SCENDO DALLA CROCE Di Fulton j Sheen,vescovo

Ero uscito di casa per saziarmi di sole.Trovai un uomo che

si dibatteva nel dolore della crocifissione.Mi fermai

e gli dissi:"Permetti che ti aiuti"?Lui rispose:

Lasciami dove sono.

Non scendo dalla croce fino a quando sopra vi

spasimano i miei fratelli.

fino a quando per staccarmi

non si uniranno tutti gli uomini.

Gli dissi"Che vuoi che io faccia?"

Mi rispose:

Và per il mondo e di a coloro

che incontrerai che c è un uomo

che aspetta inchiodato alla croce.