giovedì 29 dicembre 2016

Preghiera recitata dai malati ,quando usano l'Olio del Santo Bambino


Molti fedeli, fiduciosi nella potenza e nella bontà del Santo Bambino Gesù, nel caso di malat-tia fanno ricorso all'uso dell'Olio della lampada che arde notte e giorno dinanzi alla sua prodigiosa immagine collocata nel nostro santuario.
Gli effetti straordinari, che generalmente si riscontrano, stanno a dimostrare l'efficacia di tale sacramentale che il Salvatore generosamente of-fre a sollievo dei dolori.
L'olio benedetto viene spedito a conforto degli infermi su richiesta degli interessati. Non c'è dubbio che l'onnipotente Bambino vuole premia-re ampiamente la fede di chi confida in Lui: fede che tanto più ottiene quanto più è grande e profonda. Tale fede però per quanto viva deve sempre essere accompagnata dalla preghiera umile e sincera che tanto può sul Cuore divino.
Chi dunque fa uso dell'olio della lampada, oltre a nutrire ferma fiducia nella sua efficacia, deve pregare tanto il Bambino Gesù e imitarlo.
Pur non essendo prescritta alcuna formula particolare di preghiera per l'uso dell'olio, si suggerisce un metodo facile ed efficace, cioè:
1. Accostarsi ai sacramenti.
2. Cercare di alimentare la fede nella potenza di Gesù Bambino, ripetendogli spesso: "Signore, accresci la mia fede!'
3. Per tre o nove giorni recitare devotamente la coroncina a Gesù Bambino e, durante l'unzione, la preghiera opportuna (vedi più avanti), termi-nando con la giaculatoria: "Santo Bambino Gesù, benedicimi".

Per l'unzione è sufficiente anche una sola goccia d'olio, che può essere stesa, in forma di croce, sulla parte malata o in altra parte del corpo.
Chi desiderasse l'olio benedetto, che viene spedito in speciali flaconcini, può farne richiesta al nostro Santuario.
Ci si può rivolgere al Santuario anche per l'acquisto di libretti, medaglie, immagini e statue di Gesù Bambino di Praga.


Il malato o chi per lui, prima dell'unzione dice:
O caro Bambino Gesù, ecco un pove-ro sofferente che, sorretto dalla viva fede, invoca il tuo divino aiuto a rimedio delle sue infermità. Questo olio che io uso e che arse davanti alla tua santa immagine sia, o Gesù, il lenimento dei miei dolori ed affretti, se così a te piace, la guarigione dei mali che mi affliggono. In te ripongo tutta la mia fiducia. So che tu puoi tutto e sei tanto misericordioso, anzi sei la misericordia infinita. Grande Piccino, per la tua virtù divina, per l'immenso amore che porti ai sofferenti, agli afflitti, a tutti i bisognosi, ascoltami, benedicimi, soccorrimi, consolami. Amen.

SANTUARIO DI GESU' BAMBINO
PADRI CARMELITANI SCALZI
Piazzale Santo Bambino 1
16011 Arenzano
GENOVA 

giovedì 22 dicembre 2016

ADESTE FIDELES


BUONE FESTE A TUTTI

Vieni e resta con noi, Signore! La gioia del tuo Natale giunga fino agli estremi confini dell’universo!
Giovanni Paolo II



Nella notte del mondo si accende una luce nuova, che si lascia vedere dagli occhi semplici della fede, dal cuore mite e umile di chi attende il Salvatore.
BENEDETTO XVI


A Natale l'amore può trionfare, apri il tuo cuore e lascialo andare. Buon Natale e non smettere mai di sognare!


Con tutto l'amore che può contenere il mio cuore ti auguro un Natale pieno di felicità!


Siamo tutti angeli con un'ala. Pertanto, voglio abbracciarti per volare. Buon Natale!


Auguri di Buon Natale, che sia ricco d'amore, di gioia e di Pace! Buon Natale


A Natale dona un tuo sorriso e farai felice chi ti ama. Ti auguro tanta serenità e Pace. Tanti auguri di Natale!


Il Signore vi doni la pace, la buona volontà e la felicità a Natale e per sempre!



La pace e la gioia del Santo Natale vivano nel tuo cuore per tutto l'anno!


Natale ha avuto inizio nel cuore di Dio. È completo solo quando raggiunge il cuore dell'uomo. Tanti Auguri di Natale.


Tempo del Natale, per riflettere insieme e festeggiare la nascita di nostro Signore Gesù. Che la Pace sia con voi. Tanti Auguri di Natale.



Dio vi conceda la luce di Natale, che è la fede;
il calore del Natale, che è l'amore;
lo splendore del Natale, che è la purezza;
la giustizia del Natale, che è la giustizia;
il credo nel Natale, che è la verità;
il tutto del Natale, che è Cristo.
Tanti Auguri di Natale
.


Dare se stessi è il dono più grande di tutti... Buon Natale.



martedì 20 dicembre 2016

Orazioni da fare per allontanare i flagelli


San Pio X Con uno degli ultimi Rescritti del suo Pontificato, emesso il 12 agosto 1914, volle concedere 300 giorni di Indulgenza, in perpetuo, applicabile anche alle anime purganti, a tutti coloro che, con devozione, recitassero le “Orazioni Giaculatorie per allontanare i Divini Flagelli”
ORAZIONI GIACULATORIE PER ALLONTANARE I DIVINI FLAGELLI

- Misericordia del mio Dio abbracciateci e liberateci da qualunque flagello. 
Gloria Patri.

- Eterno Padre, segnateci col sangue dell’Agnello Immacolato
come segnate le case del Vostro Popolo.
Gloria Patri.

- Sangue Preziosissimo di Gesù, nostro amore,
gridate al Divin Padre misericordia per noi e liberateci.
Gloria Patri.

- Piaghe del mio Gesù, bocche di amore e di Misericordia,
parlate propizie per noi al Celeste Padre, nascondeteci in Voi e liberateci.
Gloria Patri.

- Eterno Padre, Gesù è nostro e pur nostro è il Sangue ed i suoi meriti infiniti;
noi a Voi offriamo tutto e poiché Vi è carissima questa offerta,
liberateci, come sicuramente speriamo.
Gloria Patri.

- Eterno Padre, Voi non amate la morte del peccatore, ma che si converta e viva;
fate per Misericordia che noi viviamo e siamo vostri.
Gloria Patri.

- Salva nos, Christe Salvator, per virtute sanctae Crucis; qui salvasti Petrum in mari, miserere nobis.

- Maria, Madre di Misericordia, pregate per noi e saremo liberi
.
- Maria, nostra Avvocata, parlate per noi e saremo salvi.

- Il Signore giustamente ci flagella per i nostri peccati;

ma Voi, o Maria, scusateci perché nostra Madre pietosissima.

- Maria, nel Vostro Gesù ed in Voi abbiamo poste le nostre speranze;
non fate che restiamo confusi. 
Salve Regina.
(300 giorni d’Indulgenza concessa dal Papa Pio X, in perpetuo,
applicabile anche alle anime purganti)

venerdì 16 dicembre 2016

Il corredino di Gesù Bambino


atti di devozione per la Novena di Natale

primo giorno: la culla

Preparerò una comoda culla al Dio Bambino con atti di profonda umiltà: mai una parola in mia lode; mai
un pensiero assecondato di compiacimento; non mi scuserò; non mi ostinerò nel mio parere, non
inventerò pretesti per salvare il mio amor proprio; ripeterò spesso quella frase che ha formato i santi:
“Dallo zero in su, tutto è di Dio - dallo zero in giù son proprio io”. Il mio cuore diventerà così, soffice
culla in cui il Santo Bambino si adagerà felice.
Come sei vago, dolce Bambinello Pure giacente tra il bue e l’asinello! Ma io voglio più bello e più
grazioso Se in me verrai a prenderti riposo.

secondo giorno: la camicina

Il candore della mente, la purezza del cuore, la modestia degli atti esteriori intesseranno al Bambino Gesù
una morbida, candidissima camicina; per questo oggi eviterò ogni peccato veniale.
Brutto peccato, non ti voglio più, perché fai piangere il mio Gesù!

terzo giorno: il materassino

L’amabilità del volto, della parola, dello sguardo e del sorriso, la calma serena negli incontri e scontri
della vita, la cura di vedere in tutto il lato bello e buono e di infondere in ogni cuore gioia e pace,
formeranno al Pargoletto di Betlemme un materassino di celeste morbidezza; oggi sopporterò in pace
ogni aspra e dura vicenda.
Oggi voglio proprio stare attento per far la Madre Tua di me contento ed allora son certo che anche Tu
mi vorrai bene, o piccolo Gesù.

quarto giorno: la cuffietta

Per coprire la testina adorata di Gesù Bambino non serberò nella mia mente che pensieri celesti;
allontanerò prontamente ogni inutile fantasma e vigilerò la purezza di ogni intenzione, sforzandomi di
dare ad ogni atto, anche il più piccolo, un fine soprannaturale e santo. Nel coprire il capo a Gesù gli
chiederò uno sguardo di misericordia per i poveri peccatori e gli regalerò tutto il mio cuore.
Dammi, o Maria, nell’Ostia dell’amore il Divin Pargoletto del mio cuore.

quinto giorno: il guancialino di piuma

Oggi volerò leggero come piuma al primo cenno dell’obbedienza e compirò con accurata precisione i
miei doveri, fossero pure ripugnanti alle mie tendenze ed ai miei desideri; nessuna esitazione o
discussione sui comandi: sorriderò generosamente al sacrificio, perché il santo Bambino dorma sonni indisturbati e placidi sulla soffice piuma del mio dono d’amore.
O dolce Pargolo, mia speranza, dal cuore scacciami la noncuranza
sesto giorno: le fasce

Per preparare all’Infante Divino belle fasce, farò un continuo sforzo per vigilare la mia lingua, evitando
parole oziose, motti acerbi e profani e quella frivola loquacità che è la tomba della vita interiore; tacerò
soprattutto nei momenti difficili, nei rimproveri non meritati, immolando le mie ragioni all’amabile mio
Gesù, fattosi silenzioso per amore.
Il caro, santo silenzio d’oro voglio serbare come tesoro.

settimo giorno: le lenzuola

Coprirò affettuosamente il Santo Bambino con le morbide lenzuola della devozione; guarderò sempre a
Lui, studierò, lavorerò, mi divertirò sotto lo sguardo di Gesù, mi mortificherò per Gesù, a Lui innalzerò
perennemente il cantico della pietà, con frequenti giaculatorie e Comunioni Spirituali. Ad ogni ora il mio
pensiero andrà da Gesù a Maria e viceversa, affinché tutta la mia vita si conformi alle loro virtù
Con i miei fioretti e le mie erboline voglio profumarti le fredde lenzuoline, o caro Bambinello dellanima
mia, suprema mia dolcezza e poesia!

 ottavo giorno: il coltroncino

Generosa mortificazione della mente, del cuore e del corpo trapunterà la copertina al Pargoletto Gesù: il
ricordo di Lui innocente ed immolato alla giustizia divina per i miei peccati, mi renderà vigile e disinvolto
nel sacrificare la natura alle esigenze della riparazione; dirò sempre “si” a Gesù e “no” a me stesso e
trasformerò ogni spina della vita in una rosa d’amore, che sfoglierò ai piedi della santa collina per far
sorridere Gesù.
Quaggiù sono spine tutte le cose. Solo con Dio spuntano le rose!

nono giorno: il fazzolettino

Completerò il corredo di Gesù con un fazzolettino ben ricamato che servirà ad asciugare le Sue prime
lacrime. Gesù piange perché non è amato: starò attento a compiere ogni cosa per amore, non per calcoli
umani o per vantaggio personale, ma solo per consolarlo e dare gioia al Suo Cuore. Imparerò a soffrire
interiormente in silenzio senza smettere di sorridere.
Il mondo intero a Te condurre vorrei, o sole splendido degli occhi miei, vorrei che tutti quanti in
Paradiso gustassero un bel dì del tuo sorriso.
Offerta del Corredino a Gesù attraverso le mani di Maria:
Santissima Vergine, il piccolo fardello che desidero presentare al Pargoletto Gesù è compiuto nella
povera cella del mio cuore, ma è tanto imperfetto che non ho coraggio di offrirglielo. Tu che con le tue
delicatissime mani materne preparasti a Gesù un candido corredino fragrante di Paradiso, piegati sul mio
povero lavoro, purificalo col tuo sguardo, infiammalo coi palpiti del Tuo Cuore Immacolato, affinché
possa essere accolto dal piccolo Gesù ed Egli nasca nel mio cuore, dove desidero custodirlo ed amarlo
come unico tesoro. Per le tue mani, dolcissima Maria, avrò Gesù delizia e vita mia. Amen.




Offerta del Corredino a Gesù attraverso le mani di Maria

Santissima Vergine, il piccolo fardello che desidero 
presentare al Pargoletto Gesù è compiuto nella
povera cella del mio cuore, ma è tanto imperfetto
che non ho coraggio di offrirglielo. Tu che con le tue
delicatissime mani materne preparasti a Gesù un candido
corredino fragrante di Paradiso, piegati sul mio povero lavoro,
purificalo col tuo sguardo, infiammalo coi palpiti del tuo cuore
immacolato, affinche possa essere accetto al piccolo Gesù
ed Egli venga a nascere nel mio cuore, ove propongo
di custodirlo ed amarlo come unico tesoro.
Per le tue mani, dolcissima Maria,
Avrò Gesù delizia e vita mia

Cinque baci d’amore al Santo Bambino da farsi alla mezzanotte del s. Natale e nei momenti difficili della vita
Baciando la manina destra:
O mio Gesù, quel che vuoi tu voglio pur io, voglio perchè lo vuoi, o Gesù mio.
Baciando la manina sinistra:
Gesù, quel che vuoi tu voglio pure io, lo voglio come lo vuoi, o Gesù mio.
Baciando il piedino destro:
Gesù quel che vuoi tu, voglio pur io, lo voglio quando lo vuoi, o Gesù mio
Baciando il piedino sinistro:
Gesù quel che vuoi tu, voglio pur io, lo voglio finchè lo vuoi, o Gesù mio
Baciando il cuore del S. Bambino:
Gesù quel che vuoi tu, lo voglio pure io, lo voglio perchè tutto da te viene
e tutto è per tua gloria e per mio bene
Sia pur qualunque cosa, Gesù mio.
O mio Gesù, o dolce mio Signore,
Dammi quello che vedo nel tuo cuore,
Dolore perchè non manchi in me l’amore
Amor perchè non manchi nel dolore
Dolore a sostenere ogni dolore,
Amore a disprezzar ogni altro amore.

NOVENA DI NATALE



16 dicembre - Dal libro della Genesi
Allora il Signore Dio disse al serpente: “Poiché tu hai fatto questo, sii tu maledetto più di tutto il bestiame
e più di tutte le bestie selvatiche; sul tuo ventre camminerai e polvere mangerai per tutti i giorni
della tua vita. Io porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe; questa ti schiaccerà
la testa e tu le insidierai il calcagno”. (3,14-15)
Anfifona al Magnificat: Ecco verrà il Re, Signore della terra, che toglierà il giogo della nostra schiavitù.

17 dicembre - Dal libro del Siracide
“Io sono uscita dalla bocca dell’Altissimo e ho ricoperto come nube la terra. Ho posto la mia dimora
lassù, il mio trono era su una colonna di nubi. Il giro del cielo da sola ho percorso, ho passeggiato
nelle profondità degli abissi. Sulle onde del mare e su tutta la terra, su ogni popolo e nazione ho preso
dominio. Fra tutti questi cercai un luogo di riposo, in quale possedimento stabilirmi. Allora il creatore
dell’universo mi diede un ordine, il mio creatore mi fece posare la tenda e mi disse: Fissa la tenda in
Giacobbe e prendi in eredità Israele. Io come una vite ho prodotto germogli graziosi e i miei fiori, frutti
di gloria e ricchezza. Avvicinatevi a me, voi che mi desiderate, e saziatevi dei miei prodotti. Poiché il
ricordo di me è più dolce del miele, il possedermi è più dolce del favo di miele. Quanti si nutrono di me
avranno ancora fame e quanti bevono di me avranno ancora sete”. (24,3-13.17-20)
Anfifona al Magnificat: O Sapienza che uscita dalla bocca dell’Altissimo, raggiungi gli estremi confini,
e con forza e soavità disponi ogni cosa: vieni ad insegnarci la via della prudenza.

18 dicembre - Dal libro del profeta Isaia
Alla fine dei giorni, il monte del tempio del Signore sarà elevato sulla cima dei monti e sarà più alto dei
colli; ad esso affluiranno tutte le genti. Verranno molti popoli e diranno: “Venite, saliamo sul monte del
Signore, al tempio del Dio di Giacobbe, perché ci indichi le sue vie e possiamo camminare per i suoi
sentieri”. Poiché da Sion uscirà la legge e da Gerusalemme la parola del Signore. Egli sarà giudice
fra le genti e sarà arbitro fra molti popoli. Forgeranno le loro spade in vomeri, le loro lance in falci; un
popolo non alzerà più la spada contro un altro popolo, non si eserciteranno più nell’arte della guerra.
Casa di Giacobbe, vieni, camminiamo nella luce del Signore. (2,2-5)
INNO
Le voci dei profeti
annunziano il Signore,
che reca a tutti gli uomini
il dono della pace.
Ecco una luce nuova
s’accende nel mattino,
una voce risuona:
viene il re della gloria.
Nel suo primo avvento,
Cristo venne a salvarci,
a guarir le ferite
del corpo e dello spirito.
Te, Cristo, noi cerchiamo;
te vogliamo conoscere,
per lodarti in eterno
nella patria beata.
A te lode, Signore,
nato da Maria Vergine,
al Padre e al Santo Spirito
nei secoli dei secoli. Amen
Alla fine dei tempi,
tornerà come giudice;
darà il regno promesso
ai suoi servi fedeli.
Or sul nostro cammino
la sua luce risplende:
Gesù, sole di grazia,
ci chiama a vita nuova.
2
Anfifona al Magnificat: O Signore e condottiero della casa d’Israele, che apparisti a Mosé nella fiamma
del roveto ardente e gli desti una legge sul Sinai: vieni a redimerci con la potenza del tuo braccio.

19 dicembre - Dal libro del profeta Isaia
Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici. Su di lui si poserà lo
spirito del Signore, spirito di sapienza e di intelligenza, spirito di consiglio e di fortezza, spirito di conoscenza
e di timore del Signore. Si compiacerà del timore del Signore. Non giudicherà secondo le apparenze
e non prenderà decisioni per sentito dire; ma giudicherà con giustizia i miseri e prenderà decisioni
eque per gli oppressi del paese. La sua parola sarà una verga che percuoterà il violento, con il soffio delle
sue labbra ucciderà l’empio. Fascia dei suoi lombi sarà la giustizia, cintura dei suoi fianchi la fedeltà.
(11,1-5)
Anfifona al Magnificat: O Radice di Jesse posta a segnale dei popoli: innanzi a cui faranno silenzio i re
e che le genti invocheranno: vieni a liberarci, non più tardare.

20 dicembre - Dal libro dell’Apocalisse
Così parla il Santo, il Verace, Colui che ha la chiave di Davide: quando egli apre nessuno chiude, e
quando chiude nessuno apre. Conosco le tue opere. Ho aperto davanti a te una porta che nessuno può
chiudere. Verrò presto. Tieni saldo quello che hai, perché nessuno ti tolga la corona. Il vincitore lo porrò
come una colonna nel tempio del mio Dio e non ne uscirà mai più. (3,7-8.11-12)
Anfifona al Magnificat: O chiave di David e scettro della casa d’Israele, che apri e nessuno può chiudere;
chiudi e nessuno può aprire: vieni e libera il prigioniero dal carcere, ove siede nelle tenebre e nell’ombra
di morte.

21 dicembre - Dal libro del profeta Isaia
Cammineranno i popoli alla tua luce, i re allo splendore del tuo sorgere. Alza gli occhi intorno e guarda:
tutti costoro si sono radunati, vengono a te. I tuoi figli vengono da lontano, le tue figlie sono portate in
braccio. A quella vista sarai raggiante, palpiterà e si dilaterà il tuo cuore. Il sole non sarà più la tua luce di
giorno, ne ti illuminerà più il chiarore della luna. Ma il Signore sarà per te luce eterna, il tuo Dio sarà il tuo
splendore. (60,3-5.19)
Anfifona al Magnificat: O Astro che sorgi, splendore di eterna luce e sole di giustizia: vieni ed illumina
chi siede nelle tenebre e nell’ombra di morte.

22 dicembre - Dal libro del profeta Geremia
Io, conosco i progetti che ho fatto a vostro riguardo - dice il Signore - progetti di pace e non di sventura,
per concedervi un futuro pieno di speranza. Voi mi invocherete e ricorrerete a me e io vi esaudirò; mi cercherete
e mi troverete, perché mi cercherete con tutto il cuore; mi lascerò trovare da voi - dice il Signore
- cambierò in meglio la vostra sorte e vi radunerò da tutte le nazioni. (29,11-14)
Anfifona al Magnificat: O Re dei popoli, a cui essi sospirano; pietra angolare che congiungi due popoli
in uno: vieni e salva l’uomo che hai formato dalla terra.

23 dicembre - Dal libro del profeta Isaia
Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele. Egli mangerà panna e miele
finché non imparerà a rigettare il male e a scegliere il bene. (7,14-15)
3
Anfifona al Magnificat: O Emmanuele, nostro Re e legislatore, sospiro delle genti e loro salvatore: vieni
a salvarci, Signore Dio nostro.

24 dicembre - Dal libro del profeta Isaia
Il popolo che camminava nelle tenebre vide una grande luce; su coloro che abitavano in terra tenebrosa una
luce rifulse. Hai moltiplicato la gioia, hai aumentato la letizia. Gioiscono davanti a te come si gioisce quando
si miete e come si gioisce quando si spartisce la preda. Poiché un bambino è nato per noi, ci è stato dato un
figlio. Sulle sue spalle è il segno della sovranità ed è chiamato; Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre
per sempre, Principe della pace; grande sarà il suo dominio e la pace non avrà fine. (9,1-2.5-6)
Anfifona al Magnificat: Quando sarà sorto il sole nel cielo vedrete il Re dei re, che procede dal Padre,
come sposo che sorge dal suo riposo.
(Antifona del giorno)
MAGNIFICAT
L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio mio salvatore.
Perché ha guardato l’umiltà della sua serva
d’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me l’onnipotente
e Santo è il suo nome.
Di generazione in generazione la sua misericordia
si stende su quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili.
Ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva promesso ai nostri padri
ad Abramo e alla sua discendenza per sempre.
Gloria al Padre...
(Si ripete l’antifona del giorno)
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Amen.


Maranathà
vieni, Signore Gesù!
Auguri di Pace
e di ogni bene
Buon Natale!



CASA S. MARIA - 63078 PAGLI

NON SCENDO DALLA CROCE Di Fulton j Sheen,vescovo

Ero uscito di casa per saziarmi di sole.Trovai un uomo che

si dibatteva nel dolore della crocifissione.Mi fermai

e gli dissi:"Permetti che ti aiuti"?Lui rispose:

Lasciami dove sono.

Non scendo dalla croce fino a quando sopra vi

spasimano i miei fratelli.

fino a quando per staccarmi

non si uniranno tutti gli uomini.

Gli dissi"Che vuoi che io faccia?"

Mi rispose:

Và per il mondo e di a coloro

che incontrerai che c è un uomo

che aspetta inchiodato alla croce.