giovedì 29 agosto 2013

A colloquio con il mio angelo custode





Anzitutto, caro angelo, devo chiederti scusa
se mi sono sempre interessato poco di te,
anche se ogni tanto ti rivolgevo qualche preghiera
così per tradizione,per abitudine. Oggi invece desidero
farti alcune domande che pongano fine a tanti dubbi
e chiariscano a me e a tanti amici il ruolo che siete chiamati
a svolgere nel mondo e il rapporto che avete con noi.



Finalmente ti sei accorto della mia esistenza ,
anche se fai poco conto della mia presenza e dell'aiuto
che posso offrirti in ogni momento.

Vedi noi uomini siamo immersi nelle realtà terrestri
per cui tutto ciò che esula dalle nostre esigenze ed esperienze
ci interessa poco.

Questo è un grave errore, purtroppo largamente diffuso.
Non avete soltanto esigenze fisiche, materiali; lo spirito di cui
siete composti,è dotato di intelligenza, razionalità,volontà,vita
affettiva. L'uomo è stato creato per conoscere la verità,
seguirne i dettami e realizzare la sua personalità. Questo
vi distingue da tutti gli esseri creati: minerali,vegetali, animali.

Hai ragione, posso farti qualche domanda?

Chiedi liberamente, sarò ben lieto di rispondere .

Dunque....voi siete stati creati da Dio?


Certo, come tutto quello che esiste nell'universo. Solo Dio
è il principio eterno, che non ha avuto origine e dona l'esistenza
a ogni altro essere.


Quando siete stati creati?


In Dio non esiste spazio o tempo: passato, presente, futuro
come per voi.Dio è l'eterno presente, una concezione difficile
per voi da comprendere.

Ma voi siete stati creati prima o dopo gli uomini?


Molto prima, uno spazio di tempo non misurabile secondo
i vostri calcoli.


Come possiamo essere sicuri della vostra esistenza?


Per voi credenti vi è l'autorità della chiesa che l' ha dichiarata
verità di fede nel Concilio Lateranense e in molti altri documenti.
La fonte principale della nostra esistenza è la Parola di Dio
contenuta nella Sacra Scrittura.


Perchè allora molti non credono?


La causa è sempre l'ignoranza religiosa, largamente diffusa
tra gli uomini, per cui molti non solo negano la nostra esistenza
 ma anche quella stessa di Di, il peccato più grave,
perchè contrario alla verità, alla ragione, alla scienza,alla fede
di tutti i popoli.


Quale posto occupano gli angeli nella creazione?


Fanno parte del grande concerto dell'universo:cantano
la gloria del loro creatore.Ma ancora di più
sono l'anello di congiunzione tra le realtà terrestri
e quelle celesti. Tutti i regni della natura sono strettamente legati
tra loro:: il minerale serve al vegetale, questo all'animale
e tutti e due servono all'uomo, composto di corpo e di spirito.
Gli angeli, puri spiriti, sono l'anello di congiunzione
tra l'uomo spirituale e Dio purissimo spirito.

Anche gli angeli come gli uomini sono sottoposti alla lotta
tra il bene e il male?


Lo furono all'inizio, quando furono creati,ma superata
la prova, essendo puri spiriti, non sono soggetti
a tentazioni di alcun genere come voi.


Qual'è allora il loro compito specifico?


Dare gloria a Dio: lodarlo, adorarlo, eseguire, in tutto la sua volontà.
La parola "angelo" significa "messaggero",
inviato da Dio ad aiutare tutti gli esseri e particolarmente l'uomo
a realizzare i disegni del Creatore.


Quanti sono gli angeli?

Schiere innumerevoli, come afferma la Bibbia.
San Giovanni nell'Apocalisse descrive il trionfo dell'Agnello.
Gesù risorto, celebrato da una immensa moltitudine di angeli.


Dove vivono?


Moltissimi in cielo, nella visione di Dio. Secondo la descrizione
del profeta Isaia e Daniele, proclamano senza fine la sua gloria:
"Santo , Santo, Santo è il Signore degli eserciti:
tutta la terra è piena della sua gloria". Tantissimi altri angeli
vivono accanto alle persone loro affidate e nei luoghi
nei quali hanno un compito da svolgere.


Possiamo vederli e parlare con loro?


Tante anime sante sentono la loro presenza, gli parlano
come ad un amico carissimo. Molti hanno sperimentato
i loro interventi anche con autentici miracoli.
Si può affermare che tutti i Santi hanno provato la loro
protezione e coltivato per loro una tenera devozione.

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mercoledì 28 agosto 2013

Gli Angeli della New Age ovvero: attenti agli Angeli che non sono buoni!


Gli Angeli oggi giorno sono molto di moda; esistono numerosi gruppi interessati a condividere le loro esperienze con gli angeli e a comunicare con loro. Diverse persone sono venute da me portandomi messaggi che avevano ricevuto dagli Angeli. Ho sconsigliato a queste persone di continuare a fare la scrittura automatica, perché in realtà facevano dello spiritismo di bassa lega.

Nelle librerie si vendono i "tarocchi angelici", per mettersi in contatto con gli angeli, a anche delle case editrici molto prestigiose hanno pubblicato una decina di libri di Francois Bernard Termes che si firma con il nome di Haziel e che è un cabalista che mescola l'angelologia cristiana con l'astrologia occulta, la magia, la teologia e la mistica ebraica, creando grande confusione anche in molti cattolici praticanti. Questi libri affermano che secondo la tradizione esoterica vi sono nove cori di angeli, ognuno dei quali è governato da un Arcangelo ...


... ed è composto di otto angeli custodi per un totale di 72 nomi di angeli. Ogni angelo custode avrebbe il suo domicilio in uno spazio che comprende 5 gradi (5 giorni) dello zodiaco astrologico, così che le persone nate in quei 5 gradi-giorni hanno quel determinato angelo custode. A ciascuno di questi 72 angeli vengono rivolte delle particolari preghiere e Haziel promette risultati spettacolari affermando: "Possiamo chiedere al nostro angelo custode i suoi poteri ma anche quelli di altri angeli custodi, poiché egli ha il compito di trasmetterli; noi ci mettiamo in contatto con il nostro angelo custode ogni volta che gli rivolgiamo la sua apposita preghiera. Ma, se di 5 giorni in 5 giorni rivolgeremo le preghiere ai diversi angeli otterremo tutti i poteri, tutti i doni".
       

Questa è chiaramente non più una visione cristiana, dove l'angelo ci deve aiutare ad andare in paradiso, ma è una visione magico-occultistica, nella quale l'angelo è strumentalizzato per avere poteri straordinari e avere successo nella vita. Molti, più che rivolgersi agli arcangeli Michele, Raffaele e Gabriele citati nella Bibbia, si rivolgono agli pseudo-angeli della Cabala, che è una complicata dottrina esoterica del misticismo ebraico, che si diffuse nel tredicesimo secolo. Il quest'epoca fu composto il "Libro dello splendore", nel quale gli angeli hanno un ruolo importante. Secondo la Cabala vi sono dieci Sefirot, canali dell'energia di Dio, che raffigurano gli attributi dell'Onnipotente posti al governo del cosmo. I nomi dei dieci Sefirot si riferiscono alle qualità supreme della divinità: Fondamento, Splendore, Eternità, Bellezza, Potere, Grazia, Conoscenza, Saggezza, Comprensione, Corona. Ogni Sefirot è governato da un Arcangelo; il più importante di tutti sarebbe Metatron, "principio della presenza", munito di 72 ali e innumerevoli occhi lampeggianti, che è il luogotenente di Dio. Tra i vari Sefirot, ci sono 72 sentieri e conoscere i nomi dei 72 geni planetari o angeli, come pure i momenti dell'anno o del giorno in cui li si può invocare, significa secondo i cabalisti realizzare grandi cose. Contro questo proliferare di angeli gnostici o esoterici, la Santa Chiesa Cattolica ha messo in guardia i suoi fedeli fin dai primi secoli del cristianesimo. Nel 543 il Sinodo di Costantinopoli condanna alcune idee errate sugli angeli.

Quando si cominciarono a venerare angeli con nomi non provenienti dalla Bibbia, ma dagli scritti apocrifi, come ad esempio l'Arcangelo Uriel che viene menzionato dal libro apocrifo di Enoch e che ben presto venne venerato in tutto l'Occidente. Questo culto agli pseudo-angeli biblici, stava causando una idolatria superstiziosa, per cui tutti i documenti ecclesiastici, dal settimo secolo in poi, cercano di contenere e illuminare la devozione agli angeli e di condannare gli errori. Verso la fine dell'ottavo secolo l'Arcivescovo Adalberto di Magdeburgo fu accusato di compiere opere di magia evocando i "sette spiriti", specialmente quello di Uriel che lo aveva aiutato a produrre grandi fenomeni. L'intervento ecclesiastico fu causato da una preghiera "miracolosa" composta da Adalberto che, accanto ai nomi di Michele, Raffaele e Gabriele, includeva anche i nomi equivoci di Uriel, Raguel, Tubuel, Ineas, Dubuos, Suluoc, Siniel. Nel 745 si tenne a Roma un Sinodo, sotto papa Zaccaria, che proibì di invocare i nomi di questi presunti angeli, dichiarando che essi erano in realtà dei demoni. Possono essere legittimamente invocati solo i nomi di origine biblica: Michele, Gabriele e Raffaele. Nel 789 una norma del Concilio franco, sotto il re Carlo Magno, proibiva di introdurre nel culto liturgico, i nomi degli angeli all'infuori dei tre noti; un'altra norma disponeva la scomunica e, addirittura, la pena di morte per coloro che adoravano l'Arcangelo Uriel.

Oggi, dopo tanti secoli, ci troviamo di nuovo immersi nella peggiore delle confusioni riguardo gli angeli. Molti Cristiani sono ingannati dal NewAge (nuova era) che offre una angelologia completamente diversa dalla dottrina biblica cattolica. La mentalità della New Age è, riguardo agli angeli, quasi politeista. Gli angeli che sono strettamente collegati all'astrologia esoterica, sono associati ai mesi dell'anno: es. Uriel a Settembre; Barchiel a Febbraio; ai giorni della settimana: il mercoledì è sotto la protezione di Michele e il lunedì è governato da Gabriele; ai segni zodiacali: Urie1 alla Bilancia, Amodel al Toro, ecc. Nella concezione della New Age gli angeli sono fondamentalmente inferiori all'uomo, perché ogni spirito celeste è determinato a un dato compito e non gode della libertà di cui dispone l'essere umano. Per la New Age, gli angeli non sono altro che servitori di coloro che attraverso il "Channeling" (canalizzazione), un tipo di spiritismo moderno, si mettono in contatto con essi. Mentre secondo la Sacra Scrittura e la visione cristiana, l'Onnipotente Dio si serve dei suoi angeli per fare la sua volontà, la New Age fa credere che gli angeli siano messaggeri al nostro servizio e non servitori liberi dell'Altissimo.
       

Per comunicare con il proprio angelo guida, il seguace della New Age svuota la propria mente per raggiungere uno stato alterato di coscienza e, a questo scopo, si può ripetere anche la parola "angeli" come se fosse una mantra (nenia indiana). Altra tecnica New Age per mettersi in contatto con gli esseri angelici, è la immaginazione guidata o visualizzazione, che è un processo simile allo sciamanesimo, nel quale si comunica con spiriti guida. Voglio offrire un breve saggio di visualizzazione con un angelo proposto da uno dei tanti scrittori esoterici: "Mettete in sottofondo musica di meditazione. Cercate un luogo o angolo dove possiate meditare sempre. Mettetevi ben comodi, scalzi, seduti nella posizione del loto (Buddha). Con le palme delle mani rivolte all'insù, respirate profondamente per tre volte, rilassatevi con ogni respiro, controllate bene che il corpo non sia teso, rifiutate ogni pensiero o problema che si presenti, inviate al cervello l'ordine di rilassarsi... Poi visualizzate un sole grande, dal quale fuoriesce un raggio di luce bianca dorate, e che vi ricopre completamente. Respirate quella luce che vi pulisce e purifica ed esalate verso di essa diverse volte. Chiedete poi che si renda presente l'angelo solare dorato che vi appartiene; chiedetegli che vi dica il suo nome e che fonda la sua energia con la vostra. Calmi, insistete, ascoltate e visualizzate. A volte appaiono lettere o il nome completo, o forse lo udirete. Può darsi che all'inizio non percepiate nulla, ma apparirà, può darsi anche che percepiate solo la parte maschile o femminile dell'angelo o ambedue... Una volta stabilita la comunicazione, sarà più facile comunicare con gli angeli o arcangeli zodiacali o con qualunque altro".

Il New Age propone anche l'uso di "cristalli cherubinici" per comunicare con gli angeli. Questi cristalli vengono presi con entrambe le mani e si chiede, ad alta voce, che il potere dei Cherubini, passi attraverso la persona e giunga al cristallo perché esso si carichi con le vibrazioni dei Cherubini. Per stabilire un contatto con gli angeli, il New Age sottolinea l'uso dei colori dell'abbigliamento, per cui il rosa attirerebbe gli angeli custodi, il blu forte gli angeli guaritori, mentre all'Arcangelo Michele piacerebbero i colori verde, oro e rosa. Un altro modo di comunicare con gli angeli è quello della scrittura automatica: si inizia a scrivere salutando un particolare angelo o il proprio angelo custode e poi si lascia che le parole fluiscano da sé. Molte persone utilizzano le "carte angeliche" (ve ne sono di diversi tipi in commercio), che non sono altro che i tarocchi riverniciati di angelismo che vengono utilizzati per chiedere consiglio al proprio angelo custode. Ad esempio, la scrittrice K. Mc Rooney ha creato un mazzo di 44 carte rappresentanti gli angeli e afferma: "Focalizzatevi sul desiderio e formulate una domanda chiara e precisa. Scrivetela su di un foglio, poi mescolate le carte, concentrandovi su di essa con molta intensità. Partendo dalla sommità del mazzo, disponete le carte coperte, una alla volta, rispettando la sequenza numerica e le posizioni indicate nelle istruzioni su cui avete deciso di basarvi.

A mano a mano che le scoprirete, leggete attentamente le sezioni degli angeli ad esse corrispondenti. Riflettete sul mondo con cui ciascun angelo si correla con voi, sul significato della sua posizione nell'emanazione e sul modo con cui tutti gli angeli operano congiuntamente". Purtroppo, anche in ambienti cattolici, ultimamente, vanno di moda le preghiere ad angeli dai "nomi strani". Una recente pubblicazione di una casa editrice cattolica porta il titolo "Gli angeli nostri potenti avvocati"; contiene al novanta per cento eresie spaventose. Su tale opuscolo si afferma che bisogna invocare l'angelo del giorno e si svelano i.nomi degli altri quattro arcangeli che sarebbero: Uriel (che a quanto pare è sempre presente!), Jehudiel, Sealtiel e Barachiel. Ci vogliamo chiedere come mai gli angeli esoterici sono così di moda? Le persone sono deluse dal consumismo, dalla secolarizzazione e, purtroppo, anche dalla normale proposta spirituale che offrono le nostre parrocchie cattoliche. Molti oggi ritengono il Cattolicesimo una religione antiquata e cercano altre fonti dove placare la loro sete spirituale. Tante persone, specie tra i giovani, non credono in un Dio trascendente, e non hanno alcuna fiducia nella Chiesa, eppure hanno bisogno di credere in realtà spirituali che vanno oltre la materia sensibile. La New Age offre, fondamentalmente, una spiritualità senza Dio e senza una vita morale coerente con i Comandamenti e senza una Chiesa-istituzione come riferimento.
      

Per la Nuova Era (New Age), la vita spirituale è come la vita sessuale, dipende da quello che si desiderai Molti, invece di affidare la loro vita a Gesù che ha fondato la Chiesa, come strumento di salvezza in mezzo al genere umano, preferiscono affidarsi allo yoga, allo spiritismo, agli amuleti e talismani della magia bianca e agli angeli gnostici dell'astrologia esoterica. La Sacra Scrittura non afferma mai di mettersi in contatto con gli angeli senza rivolgersi al Creatore, perché tutti gli angeli autentici lavorano per il progetto salvifico di Dio. La New Age afferma che gli angeli sono un mezzo per ricevere aiuto da Dio, senza che ci si debba rivolgere direttamente a Lui. Questi pseudo-angeli hanno le loro particolari specializzazioni e si possono invocare per chiedere un aumento di stipendio, per trovarsi il fidanzato, per guarire la gamba fratturata, per trovare parcheggio all'auto nelle città popolose. 5u una pubblicazione si parla di un angelo che consoli una persona triste per la morte del suo animale domestico. I Vangeli della Passione ci parlano degli angeli che, nell'orto degli ulivi, consolarono Gesù, ma non in modo tale da togliere all'uomo la pena della vita, come invece insegna la New Age.

In conclusione, la Sacra Scrittura e la tradizione teologica della Chiesa Cattolica, ci ammoniscono che non tutte le esperienze con gli esseri angelici sono autentiche e positive. San Paolo afferma chiaramente che il maligno si traveste da angelo di luce e nella Lettera al suo discepolo Timoteo fece una profezia che forse ben si adatta ai nostri tempi: "Lo spirito dichiara che negli ultimi tempi alcuni si allontaneranno dalla fede dando retta a spiriti ingannatori P a dottrine diaboliche" (1. T m. 4,1). Dove si mescola l'angelologia con l'occultismo e si afferma di comunicare con gli esseri celesti tramite cristalli, tarocchi, scrittura automatica, certamente non c'è lo spirito del Cristo! Il medico olandese Hoolenburg, che ha scritto libri interessanti sugli angeli, afferma che bisogna essere prudenti nell'aprirci al mondo degli spiriti celesti: "Sono molte le persone oggi giorno che vivono situazioni peculiari: esperienze sull'orlo della morte, presunti contatti angelici, rappresentazioni d'altri mondi... Non tutti questi vissuti sono veramente spirituali o religiosi. Molta gente confonde extraterrestri, esoterismo e apparizioni angeliche... Riguardo agli angeli che salvano il mondo, non penso che questa sia la loro missione. Abbiamo già un Salvatore che è il Signore Gesù e gli angeli sono i suoi servitori".

Don Marcello Stanzione
http://esserecristiani.blogspot.it/


Chi è il diavolo?


Satana viene designato come “Arcangelo del male”, ed è la figura in netta contrapposizione con Dio, infatti “Satàn” significa avversario. Creato angelo, di bellezza impareggiabile, Lucifero, questo il suo nome originario, si ribellò a Dio perchè credette di essere non come Lui, ma addirittura superiore.
Radunò attorno a se schiere di angeli che la pensavano come lui e fece guerra all’Onnipotente. Ma la vittoria, com’è doveroso ricordare fu di Dio che precipitò le creature dal cielo verso l’inferno, laddove l’inferno è visto come un luogo “posto in basso”, “inferiore”, quasi tutte le culture sono d’accordo nel definirlo come un luogo caratterizzato da estremo dolore, enorme disperazione e tormento eterno.

Molti sono i nomi che vengono attribuiti a satana, ricordiamo che viene chiamato: Diavolo, il Principe delle Tenebre, il Principe di questo Mondo, Belzebù.

Satana non è uno spauracchio o una favola per gente rimasta bambina. È, purtroppo, una persona viva, la cui cattiveria e pericolosità vanno prese sul serio.

Il Diavolo non è morto, anche se troppi si illudono di averlo ucciso con l’arma del ridicolo. E  non è solo. Satana è il dittatore di uno sterminato numero di esseri falliti, ma di una natura superiore a quella umana: quindi molto più potenti, intelligenti e astuti di noi. Possiamo immaginarceli a piacimento; tanto non hanno corpo… Qualche volta si manifestano sotto forme umane o mostruose; alcune volte prendono forme equivoche e altre volte aspetti ributtanti o spaventosi. Lo schifo morale, che ci farebbe la conoscenza del loro spirito corrotto, sarebbe insopportabile.
Eppure Satana e tutti i satelliti erano Angeli del Paradiso. Essi si sono irrevocabilmente ribellati a Dio, rinunciando per sempre alla felicità dell’Amore perfetto.

L’opera del Demonio
Satana è un essere cosciente e libero, che non vuol conoscere l’amore. Mai sazio di odio, consunto dall’invidia, egli tende ad allontanare anche noi da Dio e dal nostro prossimo.
Non vorrebbe che noi amassimo il Signore, perciò cerca di seminare l’odio contro di Lui, la disperazione o almeno l’indifferenza nei riguardi della Religione.
Il Diavolo non sopporta che ci amiamo fra noi: per questo il Vangelo lo descrive come il  furtivo seminatore di zizzania tra le famiglie e in ogni forma di società umana. Vorrebbe fare, anche di questa terra, il suo regno governato dall’invidia, dal terrore e dall’inganno. Vorrebbe contagiarci della sua rabbia impotente contro Dio e della sua gioia veramente satanica di far soffrire gli altri.
Lo scopo del Diavolo è di portarci al peccato, di farci sciupare la vita così da presentarci al giudizio senza la grazia di Dio. Vorrebbe, ma non senza la nostra libera scelta, che andassimo tutti ad ingrossare il numero dei falliti, dei disperati, dei dannati all’Inferno.
I mezzi di cui dispone per nuocerci sono diretti e indiretti. Il Demonio agisce sulle cose, crea situazioni, influenza e organizza gli esseri umani. Il suo potere è enorme anche se deve far sempre i conti sia con Dio, del quale rimane una piccola creatura, sia con la nostra libera volontà che egli può suggestionare ma non sopraffare.
Quando pecchiamo è perché noi vogliamo il male, quindi è per colpa nostra. Il peso di cattive abitudini, il cattivo esempio che ci può venire dal prossimo, la tentazione da parte del Demonio non sono mai tali da privarci della libertà.
Infatti chi non fosse libero non avrebbe né colpa, né merito del male e del bene che compie. I peccati li facciamo per colpa nostra; va all’Inferno solo chi vuole un contrasto definitivo con Dio.
Se non ci può costringere a peccare, il Diavolo però può presentarci la colpa nella forma più seducente: cioè come l’azione più logica per raggiungere con furbizia e prontezza, ed in piena indipendenza da Dio, la nostra felicità.
Il Diavolo può agire sulle cose, sulla parte corporale e psichica inferiore dell’uomo e sa mascherare benissimo la sua opera, nascondendosi dietro pseudo-malattie, casi fortuiti, ecc. Da ladro intelligente non manda l’avviso di passaggio e cerca di non lasciare tracce. Egli sa sfruttare la collaborazione umana, sia di coloro che coscientemente si mettono al suo servizio, sia di noi quando operiamo il male, per qualsivoglia motivo.

Il regno di Satana
Non è cosa da nulla la potenza e l’opera del Demonio, se è scritto nella Bibbia che Gesù è venuto al mondo per disfare il regno di Satana, e che tutto il mondo giace in potere del maligno (S. Giovanni, I Lett., capo III e V) Gesù, come Dio, è infinitamente superiore al suo avversario. Ma anche come uomo, Gesù è il suo vincitore. Con tutta la sua vita, specialmente con la sua morte e risurrezione, Gesù ha vinto: e Satana è precipitato come folgore dal cielo.
Ma questo contrasto tra Gesù e Satana continua a ripetersi e a decidersi in ogni singola persona, nella profondità della coscienza che ode la voce buona e severa del bene e la voce perfida e carezzevole del male. La grande battaglia non terminerà che alla fine del tempo, quando la Redenzione sarà compiuta e ciascuno avrà definitivamente scelto il suo destino di Amore e felicità eterna, o di odio e di disperazione irreparabile. Dio non ci obbliga a essere buoni per forza, a entrare nel suo Paradiso anche di malavoglia. Ci stima e ci aspetta! E il Demonio ne approfitta per farci camminare su altri sentieri.
Come il Regno di Dio, di cui Lucifero è un viscido plagiatore, anche il Regno delle tenebre ha la sua forza nell’Aldilà, in quel maledetto Inferno, sul quale non serve fare dell’insulsa ironia. Satana ha pure su questa terra la sua chiesa con i suoi capi, le sue leggi e i suoi riti; ha i suoi sacerdoti e i suoi templi. E mentre i figli della Luce dormono… anche di giorno, i figli delle Tenebre vegliano e lavorano anche di notte!
         

Vigilate e pregate!
In mezzo a un esercito di pecoroni, vittime del Demonio e rassegnati ai loro vizi e ai loro peccati, ci sono purtroppo gli adoratori di Satana, i fanatici apostoli dei male.
Noi, purtroppo (e quante volte ce ne pentiamo!) facciamo il peccato. La nostra mancanza è tanto più grave quanto meglio conosciamo la legge di Dio e più luminoso ci appare il suo Amore. Ci sono però individui che addirittura amano il peccato, si adoperano per diffonderlo e fanno dell’odio a Dio e al prossimo il pungolo del loro agire. In questi ultimi anni vediamo poi tra i « figli della Luce » allentarsi i vincoli di amore e di devozione che li legano ai loro Morti, al mondo, misterioso e vicinissimo, dell’Aldilà. Anime pensose e religiose hanno visto con sgomento lasciar sempre minor spazio al culto degli Angeli, dei Santi, della Madre di Dio e nostra. Con la scusa di semplificare, di modernizzare, si collaborò a ridurre e distruggere la vita di Fede. E già se ne vedono i frutti  amari.
Anche l’amore personale a Gesù Cristo è insidiato nelle anime da teorie che puzzano di vecchio protestantesimo e di recente marxismo.

Il patto col Diavolo
Mentre diminuisce la pratica di una Fede semplice e soda, assistiamo ad un crescere pauroso della superstizione e del culto idrolatrico a Satana, anche in mezzo al mondo cristiano.
Basti pensare alla diffusione silenziosa ma capillare della Massoneria. Quante messe nere vengono celebrate, profanando la Santa Eucaristia, anche nelle città cosiddette cattoliche! I Satanici e i Luciferiani, che adorano il Demonio, tentando di asservirlo ai loro loschi interessi, non sono certo in diminuzione. E quelle persone che fanno il patto col Diavolo sono sempre delle eccezioni, ma non così rare come si vorrebbe…
Costoro gli vendono, quasi gli « consacrano », l’anima in anticipo in cambio della promessa del suo aiuto (che qualche volta dà, in maniera ridotta, e molte volte no!). Vogliono avere subito il regno di questo mondo:salute, piaceri, denaro, soprattutto il potere di vendicarsi, di nuocere al prossimo.
Sono proprio queste persone, che esteriormente sembrano normalissime, persino superdotate, quelle che compiono i malefici sugli innocenti e organizzano iniziative volte a sradicare la Fede e la morale.
Se costoro si fanno pagare, sapendo i gravissimi rischi cui vanno incontro provocando dei veri malefici, non si accontentano certo di poche migliaia di lire, come certi ciarlatani che imbrogliano gli ingenui e i superstiziosi, ma che in realtà non credono né a Dio, né al Demonio.

(DON RENZO DEL FANTE - APOSTOLATO MARIANO MILANO)

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martedì 27 agosto 2013

STORIA DELLA SIGNORA DI TUTTI I POPOLI

IL TITOLO - LA SIGNORA, LA MADRE DI TUTTI I POPOLI

“CON QUESTO TITOLO SALVERÀ IL MONDO.” (20 Marzo 1953)






  Nelle apparizioni di Amsterdam, la Madre del Signore ha chiesto
 di essere invocata con il nuovo titolo di “SIGNORA DI TUTTI
 I POPOLI”. Nel 1996 Mons. H. Bomers, vescovo di Haarlem-Amsterdam,
 e Mons. J. M. Punt, vescovo ausiliare, dopo aver consultato
 la Congregazione per la Dottrina della Fede, hanno
emesso un decreto  (external_link_new_window Riconoscimento del titolo)
 che autorizza la venerazione della Madonna con tale nuovo titolo. 
Se consideriamo che nei suoi messaggi Maria ha citato oltre
 150 volte il suo nuovo titolo, dobbiamo concludere che esso
 deve avere un'importanza capitale. Naturalmente questa
 non è la sede per citare tutti questi brani, ma alcuni tra
i più importanti possono aiutarci a capire perché Maria
 ha atteso fino al 1950 con la rivelazione del suo nuovo
 TITOLO, e il suo significato.
Fin dal primo messaggio, Maria annuncia:
 “Mi chiameranno ‘Signora’, ‘Madre’” (25.03.1945),

 ma questo non era ancora il titolo completo.
 Solo dopo che, il 1° novembre 1950, Pio XII
 ebbe proclamato il dogma dell’assunzione
 di Maria in Cielo, nel messaggio successivo
 ella si fece conoscere con il suo nuovo titolo:
 “Figlia, sto su questo globo perché desidero 

essere chiamata la Signora di tutti i Popoli”. (16.11.1950)

Il motivo per cui nei cinque anni trascorsi dalla sua prima venuta
 non ha mai menzionato il suo nuovo nome, lo spiega
la Madonna stessa: “Perché compare solo adesso nel
 mondo il titolo «la Signora di tutti i Popoli»? Perché il
 Signore ha atteso questo tempo. Gli altri dogmi dovettero
 precedere, così come ha dovuto precedere la vita della
 Signora di tutti i Popoli. Tutti i dogmi precedenti comprendono
 la vita e la dipartita di Maria. Ai teologi basterà questa semplice
 spiegazione”. (5.10.1952)
Già in una delle frasi precedenti, Maria motiva il suo nuovo titolo
 con le parole del Figlio: “Nostro Signore Gesù Cristo, in punto
 di morte, … diede ai popoli … Maria ... Disse: «Donna,
 ecco tuo figlio! Figlio, ecco tua Madre!», conferendo così a Miriam 
o Maria questo nuovo titolo”. (5.10.1952)
Chi legge attentamente i messaggi rileva che, in pratica, il nuovo
 titolo riassume la vocazione di Maria quale Corredentrice, Mediatrice
 di grazie e Avvocata.
Per dimostrarcelo, Maria pone sovente il suo nuovo nome
di SIGNORA DI TUTTI I POPOLI in diretta relazione
 con Corredentrice, Mediatrice e Avvocata. “La Signora di
 tutti i Popoli sta ritta nel centro del mondo davanti alla
 croce. Viene in questo tempo con questo nome 
quale Corredentrice, Mediatrice e Avvocata”. (31.12.1951)
 “Ho posto i miei piedi fermamente sul globo perché in
 questotempo il Padre e il Figlio vuole portarmi in
 questo mondo come Corredentrice, Mediatrice e Avvocata”. (31.05.1951)
E un po’ più oltre, nel medesimo messaggio:
 “Il Padre e il Figlio vogliono inviare in questo tempo Maria,
 la Signora di tutti i Popoli, quale Corredentrice, Mediatrice e Avvocata”.


Da: P. Paul Maria Sigl,  
Die Frau aller Völker 'Miterlöserin Mittlerin Fürsprecherin' 
Amsterdam - Roma, 25 marzo 1998

L’IMMAGINE DELLA SIGNORA DI TUTTI I POPOLI

SIGNIFICATO DELL’IMMAGINE 

LendentuchI messaggi di Amsterdam
 assumono un carattere
di unicità nella storia delle
 apparizioni della Madonna
anche per il fatto che in
 sei messaggi
ella stessa descrive
 particolareggiatamente la sua immagine.

Maria si presenta in
 triplice modo in qualità di CORREDENTRICE:
• Irradiata dalla luce divina,
 ella sta davanti alla croce
 del Figlio, al quale è
 indissolubilmente unita.

• Una fascia le circonda i fianchi: “Ascolta bene ciò che
 significa. È come il panno attorno ai lombi del Figlio. Io
 sono la Signora davanti alla croce del Figlio”. (15.04.1951)
• Le sue mani recano
 delle ferite che emanano
 raggi. Maria manifesta in
 questo modo la sofferenza

 fisica e spirituale patita
 unitamente al Figlio
 divino per la redenzione del mondo.

La Signora rivolge nuovamente
 lo sguardo alle sue mani
e appare così quale
MEDIATRICE DI TUTTE LE GRAZIE:“Ora guarda le mie mani e riferisci ciò che vedi”.

Nel centro delle mani Ida vede come una ferita, dalla
 quale scaturiscono tre raggi che s’irradiano sulle pecore.
La Signora sorride e dice: “Questi sono tre raggi, i
 raggi di Grazia, Redenzione e Pace”. (31.05.1951)
 Grazia del Padre, Redenzione del Figlio e Pace dello Spirito Santo.

“Ho posto i miei piedi
 fermamente sul globo
 perché in questo tempo
 il Padre e il Figlio vuole
 portarmi in questo
 mondo come Corredentrice,
 Mediatrice e Avvocata”. (31.05.1951
“Questo tempo è il nostro tempo”. (2.07.1951)

Con un simbolo biblico,
 Maria mostra alla veggente
 la moltitudine di pecore
 sparse attorno al globo
e dice:“Questa rappresentazione del gregge indica i popoli di tutto

 il mondo, che non troveranno pace fino a quando non sosteranno 
e con calma alzeranno lo sguardo verso la croce, centro di questo mondo”. (31.05.1951)

Da: P. Paul Maria Sigl, 
Die Frau aller Völker 'Miterlöserin Mittlerin Fürsprecherin' 
Amsterdam – Roma, 25 marzo 1998

LA SIGNORA DI TUTTI I PO
POLI FA CONOSCERE LA PREGHIERA


Già nel primo messaggio del 25 marzo 1945, la Madre di Dio accenna
 alla sua PREGHIERA come se fosse già nota: “La preghiera deve 
essere divulgata!”. Tuttavia, solo sei anni dopo, il “Giorno di Lourdes”,
 l’11 febbraio 1951, in occasione di una visita in Germania, la
 veggente apprende questa preghiera dalla bocca della Madre,
 rimanendone fortemente impressionata.
L’importanza universale di questa preghiera per la Chiesa e
 il mondo emerge anche dal fatto che la Madonna l’ha rivelata
 durante la visione profetica del Concilio Vaticano II. Tutto ad
 un tratto la visione si interruppe, Ida fu guidata davanti ad una
 croce e fu così dolorosamente unita alla sofferenza di Gesù
e Maria che cominciò a piangere. Ascoltiamo le parole stesse
 della veggente:
 “Mi trovavo quindi con la Signora davanti alla croce. Essa mi disse
‘Ripeti quello che dico’. Poi la Signora incominciò a dire: ‘Signore
 Gesù Cristo, Figlio del Padre…’. Ma come lo disse! In un modo
che ti penetra profondamente. Non ho mai sentito nessuno al mondo
 dirlo così. ‘Manda ORA il Tuo Spirito’, accentuando ORA, e
 ‘Fa’ abitare lo Spirito Santo nei cuori di TUTTI i popoli’,
con l’accento posto particolarmente sulla parola TUTTI
. Anche la parola AMEN è stata pronunciata dalla Signora
in modo così bello, così solenne. Mentre ripetevo tutto parola
 per parola, non mi rendevo conto del significato di ciò che
 pronunciava. Però, nel momento che la Signora disse ‘Amen’

, tutto apparve scritto a caratteri cubitali davanti a me e poi,
 d’un tratto, mi accorsi che si trattava di una preghiera.
 Strano è che io…non dovetti mai impararla a memoria …
essa era come impressa nella mia mente.
SIGNORE GESÙ CRISTO,
FIGLIO DEL PADRE,

MANDA ORA IL TUO SPIRITO 
SULLA TERRA.

FA’ ABITARE LO SPIRITO SANTO 
NEI CUORI DI TUTTI I POPOLI,

AFFINCHÉ SIANO PRESERVATI

DALLA CORRUZIONE, DALLE CALAMITÀ

E DALLA GUERRA.

CHE LA SIGNORA DI TUTTI I POPOLI,

CHE UNA VOLTA ERA MARIA,

SIA LA NOSTRA AVVOCATA.
AMEN.
Poi la Signora continuò il suo messaggio: ‘Figlia mia,
 questa preghiera è così semplice e breve che ciascuno
 può dirla nella sua lingua, davanti alla propria croce.
 E coloro che non hanno una croce, che la recitino interiormente’”.


Dalla conferenza di P. Paul Maria Sigl, Dio ci indica la via verso la vera pace 
per mezzo di Maria, la Madre di tutti i PopoliColonia, 31 maggio 2009

IL MIRACOLO EUCARISTICO DI AMSTERDAM


«Ho scelto Amsterdam quale luogo della Signora di
 tutti i Popoli.
È anche il posto del Sacramento.»

Messaggio del 20 marzo 1953
Nel 1345, esattamente 600 anni prima dell'apparizione della
 Madonna ad Amsterdam, 
allora modesta cittadina portuale, avvenne quel miracolo

 eucaristico 
che diede grande notorietà all'attuale capitale dell'Olanda, 
contribuendo al suo sviluppo economico e alla sua prosperità. 
Ciò che, con piccole divergenze, diverse fonti e vecchie cronache riferiscono, 
può essere così riassunto:
Il miracolo eucaristico di Amsterdam avvenne il 15 marzo 1345,
 precedendo quindi di 600 anni la prima apparizione della Signora
 di tutti i Popoli.
In una casa della via Kalver giaceva un moribondo. Egli
 ricevette l’estrema unzione ma ebbe difficoltà ad inghiottire
 l’ostia e più tardi fu preso da vomito. La domestica che lo
 assisteva raccolse tutto ciò che egli aveva rimesso e lo
 gettò nel fuoco del camino. Il giorno dopo, allorché riaccese
 il fuoco, vide l’ostia intatta librarsi sopra le fiamme. Allora
 l’avvolse in un panno e la depose in una madia. Avvertì
 quindi un sacerdote che in segreto trasportò la Santa
 Forma nella chiesa di San Nicola, l’attuale Chiesa Vecchia.
Il giorno seguente, però, a generale sorpresa, l’ostia giaceva
 di nuovo nella madia. Il sacerdote, richiamato, la riportò in
 chiesa. Allorché il giorno dopo, per la terza volta, l’ostia fu
 ritrovata nella madia, si capì che era volontà divina di rendere
 pubblico il miracolo. L’ostia fu di nuovo portata nella chiesa d
i San Nicola, questa volta però in solenne processione.
L’anno dopo, concluse le dovute indagini, il Vescovo
 di Utrecht confermò la soprannaturalità dell’accaduto.
 La solennità del SS. Sacramento divenne una festa religiosa
 e civile per la città e ogni anno fu ripetuta la solenne
 processione eucaristica. La casa nella quale avvenne il
 miracolo fu trasformata in cappella.
Tra i numerosi pellegrini che nel corso dei secoli
si recarono ad Amsterdam, ci fu anche l’Imperatore
 Massimiliano d’Austria. Egli vi si recò per chiedere la
 grazia della sua guarigione. Fu esaudito e in segno
 di riconoscenza inserì lo stemma della città di Amsterdam
 nella corona imperiale.
Nel 1578, l'autorità civile di Amsterdam, composta
da membri riformati, proibì l'annuale processione del miracolo
 eucaristico e la cappella cadde in disuso. Malgrado il rigoroso

 divieto, i Cattolici mantennero la consuetudine alla quale

erano affezionati, riunendosi per percorrere l'itinerario originale in
 devoto raccoglimento. Ne risultò la cosiddetta "Processione silenziosa",
 ravvivata nel 1881, alla quale ogni anno, nella notte precedente la
 domenica che segue il 15 marzo, partecipano in silenzio e preghiera
 fino a 10'000 persone provenienti da ogni regione dei Paesi Bassi.
Nel 1908 la cappella, ancora in stato di abbandono, fu abbattuta
 malgrado le proteste di molti cittadini. Attualmente, per la
 commemorazione del miracolo, si fa capo alla  cappella del beghinaggio.
 Anche nella chiesa di San Nicola, in prossimità della stazione centrale,
vi sono molti dipinti che ricordano il miracolo.



Già nel secondo messaggio, la Madonna mostra alla veggente
 una processione che passa in lontananza: “È la processione
 del miracolo di Amsterdam”. (21.04.1945).
Con ciò non va intesa la "Processione silenziosa", bensì la
 processione nella quale viene portato il Santissimo. La Madonna
ha quindi scelto volutamente una "Città Eucaristica" per rivolgersi a
 tutti i popoli. 

Nota: 13 giugno 2004, festa del Corpus Domini, per la prima
 volta dal 1578, una processione eucaristica si svolse
 in pieno giorno per le strade di Amsterdam. Il divieto era stato
 tolto alcuni anni prima.  


Da: P. Paul Maria Sigl,
Die Frau aller Völker 'Miterlöserin Mittlerin Fürsprecherin'
Amsterdam – Roma, 25 marzo 1998
e
Förderstiftung FM (Editrice),
I Messaggi della Signora di tutti i Popoli, Neuss/D, 2011

IDA PEERDEMAN, LA VEGGENTE DI AMSTERDAM

Biografia di P. Paul Maria Sigl, 2005


INFANZIA E GIOVINEZZA

Ida Peerdeman nasce il 13 agosto 1905 ad Alkmaar, in Olanda,
 ultima di cinque figli. Vi è un simpatico aneddoto collegato
 alla sua nascita. Il medesimo giorno si festeggia anche il
 compleanno della sorella maggiore Gesina, che da tempo
 desidera una nuova bambola. Il papà la conduce nella camera
 dove si trova la mamma con la neonata. Gesina capisce
 l’allusione, ma, offesa, batte il piedino e grida: “Non è una
 bambola così che voglio! Voglio una vera bambola!”.
Alkmaar, chiesa di S.Giuseppe,
 dove Ida fu battezzata.
Al fonte battesimale della chiesa parrocchiale di San Giuseppe
 le sono imposti i nomi Isje Johanna, ma sarà sempre chiamata Ida.

Poco prima dello scoppio della prima guerra mondiale, la famiglia
Peerdeman si trasferisce ad Amsterdam. Ida ha solo otto anni
allorché la madre muore a 35 anni insieme all’ultimo figlio appena
dato alla luce. In seguito a questa grave disgrazia che colpisce
 l’intera famiglia, la sorella maggiore Gesina deve rinunciare al
 desiderio di diventare infermiera.
A 16 anni si adopera per essere una buona madre per le
 tre sorelle e il fratello Piet e a mantenere l’unione
 familiare, anche perché il padre, commerciante in tessuti,
 è sovente in viaggio nei Paesi Bassi. Così, tutti apprezzano
 grandemente la vita in famiglia. Ida ama soprattutto la
 compagnia di Piet, che la capisce, discute con lei e la
 consola quando è triste. La famiglia, cattolica, assiste
 alla Messa domenicale e prega prima di ogni pasto,
 ma questo è tutto.
Da bambina, Ida si confessa ogni fine settimana nella
 chiesa dei Domenicani, da Padre Frehe (che diventerà
poi il suo direttore spirituale).

Così per alcuni anni, fino al 13 ottobre 1917.
In quel memorabile sabato pomeriggio del
 mese del rosario, giorno del miracolo del
sole a Fatima, rincasando dopo la confessione,
 le accade qualcosa di straordinario.

LA POSIZIONE ATTUALE DELLA CHIESA

Degli avvenimenti di Amsterdam si sono occupati non solo
 il Vescovo Huibers ed i suoi successori, ma anche la Congregazione
 per la Dottrina della Fede a Roma.
Le indagini e le consultazioni delle Commissioni diocesane si sono
 protratte per anni. Nel mese di maggio del 1974 la Congregazione
 per la Dottrina della Fede inviò una lettera al Vescovo di Haarlem,
 S. E. Mons. Zwartkruis, e fece pubblicare sull’Osservatore Romano
 una notificazione di“non constat de supernaturalitate”, il che significa
 che “la soprannaturalità” fino a questo momento“non è provata”.
Nel 1996, ventidue anni dopo, Mons. Bomers, Vescovo di Amsterdam,
 ed il suo Ausiliare Mons. Jozef M. Punt – mossi da tante richieste dall’Olanda
 e da altri paesi – dopo aver consultato la Congregazione per la Dottrina della
 Fede, hanno ufficialmente permesso la venerazione pubblica di Maria sotto
il titolo biblico di “Signora di tutti i Popoli”.
Essi lo hanno fatto con un decreto emesso il 31 maggio 1996. In esso
 si legge tra l’altro:
“Occorre distinguere fra le apparizioni/i messaggi da un lato, e il titolo
 mariano di ‘Signora di tutti i Popoli’ dall’altro.
Per il momento, la Chiesa non è in grado di pronunciarsi sul carattere

 soprannaturale delle apparizioni né sul contenuto dei messaggi,
 e lascia ad ognuno la libertà di formarsi un giudizio personale secondo
 la propria coscienza.La preghiera ‘Signore Gesù Cristo, Figlio del Padre …’,
 in cui appare il titolo di ‘Signora di tutti i Popoli’, ha ottenuto già nel 1951
 l’approvazione ecclesiastica del vescovo di Haarlem di allora, Mons. Huibers. 
Anche per quanto riguarda il culto pubblico di Maria con tale appellativo, non vi
 sono obiezioni da parte nostra”.
Il fatto che si può parlare così apertamente della venuta della
 Madonna ad Amsterdam e dei suoi messaggi, lo dobbiamo anche
 all’attuale Vescovo diocesano, Mons. Jozef Marianus Punt, che
 il 31 maggio 2002 ha ufficialmente riconosciuto le apparizioni di Amsterdam.

Nel suo decreto leggiamo:
“Come già è noto, il mio predecessore, Mons. H. Bomers ed io stesso,
 abbiamo permesso la pubblica venerazione nel 1996. …
Nel frattempo sono trascorsi sei anni, ed io constato che questa devozione

 ha preso un posto nella vita di fede di milioni di fedeli sparsi nel mondo e
 che viene sostenuta da molti vescovi … Nel pieno riconoscimento della 
responsabilità della Santa Sede, è in primo luogo compito del vescovo 
locale pronunciarsi, secondo coscienza, sull’autenticità di rivelazioni private
 che stanno avvenendo o che sono avvenute nella propria diocesi.
Per tale motivo, riguardo ai risultati di investigazioni precedenti e delle questioni 

e obiezioni derivanti da esse, ancora una volta ho richiesto il consiglio di divers
i teologi e di psicologi... Ho anche richiesto, riguardo ai frutti spirituali e allo 
sviluppo successivo, il giudizio di un certo numero di confratelli nell’Episcopato 
che sperimentano, nelle loro Diocesi, una forte venerazione di Maria come
 Madre e Signora di tutti i Popoli.
Considerando questi pareri, testimonianze e sviluppi, e ponderando tutto
 questo nella preghiera e nella riflessione teologica, tutto ciò mi conduce
 alla constatazione che nelle apparizioni di Amsterdam c’è un’origine soprannaturale”.



Dalla conferenza di P. Paul Maria Sigl,
Dio ci indica la via verso la vera pace per mezzo di Maria, la Madre
 di tutti i Popoli Colonia, 31 maggio 2009


 

IL DOGMA DELLA MADRE DI TUTTI I POPOLI

A proposito dell’immagine, che descrive in triplice modo la maternità
 universale di Maria per tutti gli uomini di tutti i tempi, la Signora
di tutti i Popoli afferma qualcosa di sorprendente: “Questa immagine
 deve precedere. Questa immagine deve essere diffusa in tutto il
 mondo. Essa è il significato e la raffigurazione del nuovo dogma.
 Perciò io stessa ho dato questa immagine ai popoli”. (08.12.1952)
Quest’immagine è la spiegazione e la rappresentazione figurata

di un nuovo dogma? Di quale nuovo dogma parla la Signora?
 Nella storia delle apparizioni mariane è realmente un fatto
 singolare che la Madonna nei suoi messaggi chieda la
 proclamazione di un dogma: secondo le sue parole esso sarà
“l’ultimo e più grande” (15.08.1951) dogma mariano. Rivolta al
 Santo Padre dice:“Provvedi all’ultimo dogma, l’incoronazione
 della Madre del Signore Gesù Cristo, della Corredentrice
, Mediatrice e Avvocata!”. (11.10.1953)
Più volte la Madonna si rivolge nei suoi messaggi direttamente
 ai teologi e spiega loro il contenuto di fede e la grande importanza
 del dogma: “Dì ai vostri teologi che possono trovare tutto
 nei libri! … Io non porto alcun nuovo insegnamento”.
(04.04.1954) “La Chiesa incontrerà molta opposizione 
a causa del nuovo dogma”. (15.08.1951)

Oggi, dopo più di cinquant’anni, la Chiesa cattolica
 si trova davvero in questa situazione difficile e dolorosa:
 da una parte cardinali e centinaia di vescovi vorrebbero
 vedere onorata Maria con il dogma di Corredentrice,
 Mediatrice e Avvocata. Lo stesso desiderano famosi
 teologi, molti sacerdoti e milioni di fedeli. Diversi
 mariologi e anche santi fino ai tempi presenti hanno
 amato molto e usato il titolo “Corredentrice”,
 come per esempio: Vincenzo Pallotti, Anna

 Caterina Emmerich, Leopoldo Mandić,
 Massimiliano Kolbe, Edith Stein, Padre
 Pio e Madre Teresa.
Anche Papa Giovanni Paolo II ha usato

 più volte il titolo “Corredentrice”.
 Per esempio durante l’Udienza
Generale dell’8 settembre 1982
ha detto: “Maria, pur concepita e
 nata senza macchia di peccato, ha
 partecipato in maniera mirabile alle
 sofferenze del suo divin Figlio, per essere
 Corredentrice dell’umanità”.
Ma non tutti la pensano così e hanno le loro
 ragioni comprensibili. Tra cardinali, vescovi
e teologi ci sono molti che considerano il concetto
 “Corredentrice” equivoco e perciò fondamentalmente
 inadatto per descrivere in maniera teologicamente
 corretta la posizione unica di Maria nel piano salvifico.
Così, a proposito di questo titolo, l’allora Prefetto
della Congregazione per la Dottrina della Fede,
 il cardinale Joseph Ratzinger, ebbe a dire al
giornalista tedesco, Peter Seewald, nel suo libro
 “Dio e il mondo”, che la collaborazione di Maria
 nel piano salvifco “viene meglio espressa tramite
 altri titoli, mentre la formula ‘Corredentrice’ si
 allontana troppo dal linguaggio e dagli scritti
 dei Padri della Chiesa e per questo suscita dei
 fraintendimenti”. Anche il cardinale Joachim Meisner
 condivide in proposito tale opinione.

Era necessario dirlo qui chiaramente, poiché l’Arcivescovo
 di Colonia, quale migliore e fedele amico del Santo Padre,
 non avrebbe mai dato la possibilità di celebrare nella sua
 Diocesi una Giornata di Preghiera in onore della Signora
 di tutti i Popoli, il cui messaggio è connesso direttamente
 con il titolo di Corredentrice, se non si dicesse
 chiaramente anche l’attuale posizione della Congregazione
 per la Dottrina della Fede.
Tale posizione non significa però che ecclesiastici, teologi
 e fedeli non possano usare questo titolo di “Corredentrice”.
 La discussione teologica, contraddistinta dal massimo rispetto
 del Magistero autentico, rimane aperta.
Se si spiega in maniera teologicamente corretta il termine
 di “Corredentrice”, diventa chiaro che Maria non è equiparata
 a Gesù, come se Lei fosse Dio. Anzi, la parola “co-redentrice”
 significa che Maria, come Immacolata e nuova Eva, in unione
 perfetta con il suo Figlio divino, in piena dipendenza da Lui
 e vivendo totalmente di Lui, ha sofferto in modo unico per la nostra redenzione.

Figlio e Madre erano veramente un cuore solo, un solo amore
 e condividevano una sola sofferenza per un comune scopo:
la redenzione del mondo!
Così ha detto la Madonna a S. Brigida di Svezia: “Adamo 
ed Eva hanno venduto il mondo per una mela, mio Figlio ed io 
lo abbiamo riscattato con un cuore”.



Un dialogo d’amore

Affinché un giorno questa verità, a Dio piacendo,
possa essere proclamata come dogma, le diverse
 opinioni teologiche concernenti il titolo “Corredentrice”,
 tramite uno studio approfondito, un dialogo fraterno e
 particolarmente con la preghiera e il sacrificio, prima o
 dopo dovranno sfociare in un comune accordo.
In proposito dobbiamo dire una cosa: i fautori del titolo
 “Corredentrice” dimostrino comprensione per coloro
 che nel loro autentico amore per Maria non trovano
 adatto questo titolo. Diversi di loro, in quanto mariologi,
 hanno scritto notevoli ed apprezzabili opere sulla Madonna.
 Tuttavia, preoccupati che l’incomparabile, unico ruolo di Gesù
 come Redentore divino possa esserne sminuito o che ciò
 possa compromettere il dialogo ecumenico, preferiscono
 non utilizzare il titolo di “Corredentrice”.
Un altro gruppo di teologi non ha difficoltà a venerare
 la Madonna con il titolo di “Corredentrice”, ma non vede
 alcuna necessità che un giorno questa verità sia definita
come dogma. Altri invece sono aperti al dogma, ma pe
r l’immediato futuro lo ritengono inopportuno.
Di qualsiasi opinione uno sia, la discussione teologica
 deve andare avanti senza polemiche, con amore fraterno,
 reciproca stima e rispetto del “sensus fidei” del popolo.
 L’esempio più bello è forse dato da Giovanni Paolo II e dal
 suo collaboratore più intimo il cardinale Joseph Ratzinger
. Mentre Papa Wojtyla apprezzava ed usava questo titolo,
 il Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede
 aveva le sue riserve. Ma ciò non diminuiva affatto la loro
 amicizia quanto mai feconda per il bene della chiesa.
Una cosa è sicura: il dogma sarà in primo luogo il frutto
 della preghiera e nascerà dal cuore dei sofferenti. Sarà
 un dogma ottenuto con preghiera e sofferenza. I più
 potenti intercessori sono quindi i malati e i sofferenti.
 Tra di loro c’è anche chi è pronto ad offrire la propria vita per questo scopo.

La via della vera pace

Se sia teologicamente corretto chiamare la Madonna
 Corredentrice, se ne occuperanno i teologi – docile al
 magistero autentico; il Santo Padre chiederà a tutti i
 vescovi del mondo la loro opinione al riguardo, e
 poi deciderà. Anche se un dogma non verrà mai
 proclamato a causa di una rivelazione privata,
 è straordinario che già ora – quale incoraggiamento –
 possiamo conoscere l’effetto di grazie di questo dogma
 mariano per la Chiesa e per il mondo.

La Signora di tutti i Popoli infatti promette una nuova effusione
 dello Spirito Santo e di conseguenza la vera pace per i popoli.
 “E la Signora rimase tra i suoi apostoli finché venne lo Spirito.
 Così la Signora può venire anche dai suoi apostoli e popoli di
 tutto il mondo per riportare loro nuovamente lo Spirito Santo. … 
Quando sarà proclamato il dogma, l’ultimo della storia mariana,
 la Signora di tutti i Popoli darà al mondo la pace, la vera pace”. (31.05.1954)
Questo meraviglioso effetto del dogma, la vittoria di Maria
 sul male e la conseguente pace mondiale, è indicato
 sull’immagine in modo impressionante: il serpente –
come già detto – non è più visibile sul globo. Ma pe
r vinceretutto il potere di Satana globalmente, Maria
, Colei che schiaccia la testa del serpente, deve
 essere globalmente e solennemente riconosciuta e
 venerata in tutta la pienezza della sua vocazione –
 come Corredentrice, Mediatrice e Avvocata.
Se e quando il dogma sarà proclamato, lo deciderà
 soltanto il Santo Padre. Tuttavia non sarà proclamato
 un nuovo dogma mariano fino a che il suo contenuto
 di fede non sarà compreso dalla maggioranza dei fedeli
 e attualmente la maggior parte dei credenti non è più mariana.
 Sembra quindi che il tempo non sia ancora maturo.
Ma come far maturare il tempo? Come dovrebbero i popoli
 nuovamente stimare ed imparare ad amare Maria come
 loro Madre o conoscerla come Corredentrice? Che cosa
 possiamo fare noi credenti nella vita quotidiana affinché
 la Madre un giorno sia solennemente glorificata attraverso
 questo ultimo dogma mariano? La Madonna stessa ci risponde
“Questo è il mio messaggio per oggi perché il tempo stringe.
 Deve sorgere una grande azione per il Figlio e la croce, per

 l’Avvocata e la Messaggera di quiete e pace, la Signora di tutti
 i Popoli”. (01.04.1951)
Di quale grande opera parla la Madonna? Come contributo
 totalmente pacifico da parte di tutti gli uomini di buona volontà
 in preparazione per il dogma e per la pace mondiale, la Madre
 ci chiede di divulgare la sua PREGHIERA e la sua IMMAGINE
. La Madonna stessa ha dato un nome a questa diffusione.
 La chiama una “grande opera mondiale” (11.10.1953), o addirittura un
“opera di redenzione e di pace”. (01.04.1951)

Dalla conferenza di P. Paul Maria Sigl,
Dio ci indica la via verso la vera pace per mezzo di Maria, la Madre di tutti i Popoli 
Colonia, 31 maggio 2009


NON SCENDO DALLA CROCE Di Fulton j Sheen,vescovo

Ero uscito di casa per saziarmi di sole.Trovai un uomo che

si dibatteva nel dolore della crocifissione.Mi fermai

e gli dissi:"Permetti che ti aiuti"?Lui rispose:

Lasciami dove sono.

Non scendo dalla croce fino a quando sopra vi

spasimano i miei fratelli.

fino a quando per staccarmi

non si uniranno tutti gli uomini.

Gli dissi"Che vuoi che io faccia?"

Mi rispose:

Và per il mondo e di a coloro

che incontrerai che c è un uomo

che aspetta inchiodato alla croce.