venerdì 28 giugno 2013

ROSARIO DELLE LACRIME DELLA MADONNA


     "Tutto quello che gli uomini mi domandano per le Lacrime di Mia Madre sono obbligato a concederlo!"
     "Il demonio fugge ovunque viene recitato"
     "con questa Corona sottrarrete anime allo spiritismo e alle sette nefaste, recitatelo e diffondetelo ovunque"

Orazione:
O Gesù, nostro Divino Crocifisso, prostrato ai vostri piedi noi vi offriamo le lacrime di Colei che vi ha accompagnato lungo la via dolorosa del Calvario, con un amore così ardente e compassionevole. Esaudite o buon Maestro le nostre suppliche e le nostre domande, per l'amore delle Lacrime della Vostra Santissima Madre. Accordateci la grazia di comprendere gli insegnamenti dolorosi che ci danno le lacrime di Questa Buona Madre, affinché adempiamo sempre la vostra Santa Volontà sulla terra e siamo giudicati degni di lodarvi e glorificarvi eternamente in cielo.

Sui sette grani maggiori:
O Gesù, prendete in considerazione le lacrime di Colei che vi ha amato più di tutti sulla terra e, che vi ama nel modo più ardente in Cielo.

Sui grani piccoli, per sette volte:
O Gesù, esaudite le nostre suppliche e le nostre domande per l’amore delle lacrime della vostra Santissima Madre.
A termine della corona, si recita tre volte:
O Gesù, prendete in considerazione le lacrime di Colei che vi ha amato più di tutti sulla terra e, che vi ama nel modo più ardente in Cielo.

Orazione:
O Maria, Madre del bell'Amore, Madre di dolore e di misericordia, noi vi domandiamo di unire le vostre preghiere alle nostre, affinché il vostro Divino Figlio al quale ci rivolgiamo con confidenza in virtù delle vostre lacrime ci conceda oltre alle grazie che gli domandiamo la corona della gloria nell'eternità. Madre Addolorata, le Vostre Lacrime distruggano il potere dell'Inferno! Per la Vostra Divina Dolcezza o Gesù Incatenato, salvate il mondo dal minacciante traviamento!


Centro di Spiritualità Risurrezionista


Congregazione della Risurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo
Via San Sebastianello 11, 00187 Roma
Tel. +39 06 679 59 08. E-mail: cdz.rome@gmail.com
Scuola di Spiritualità dei Resurrezionisti La Scuola di spiritualità dei Resurrezionisti fu iniziata da Bogdan Jański (+1840) e da Pietro Semenenko CR (+1886) soprattutto, poi la continuarono Girolamo Kajsiewicz, CR (+183), Paolo Smolikowski, CR (+1926), la Beata Marcellina Darowska (+1911), Edvige (+1906) e la Beata Celina Borzęcka (+1913).


 Nella spiritualità resurrezionista viene accentuato il bisogno di cooperare con la grazia e di essere uniti a Gesù Cristo; nonché la trasformazione mistica in Lui. Secondo questa scuola, la mistica si concentra nel concetto di una perfetta dedizione a Dio e nel risorgere spiritualmente.
In considerazione dei molti pericoli e del bisogno di intensificare la vita spirituale tra i loro compatrioti, coloro che diedero inizio alla risurrezione spirituale fondarono una nuova congregazione, considerandola come un mezzo per ovviare al malfunzionamento delle attività religiose sociali. Essi inclusero nella loro dottrina alcuni elementi fondamentali: il bisogno di introspezione, l’ottimismo, la priorità dell’amore, il rispetto della persona e il modello trinitario. Gli autori della Scuola di Spiritualità dei Resurrezionisti posero l’accento sul fatto che chi aspira alla perfezione dovrebbe conoscere la verità su se stesso, diventando consapevole del proprio nulla e della propria miseria per poter riconoscere più facilmente quello che appartiene a Dio. L’uomo, come risultato della propria miseria - eredità del peccato originale - spesso agisce senza legge. Però, se collabora con la grazia del Battesimo e con quella attuale, l’uomo può cambiare le sue azioni da naturali in soprannaturali. La consapevolezza della propria miseria porta alla necessità di fare appello a Dio,

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accettando di dipendere da Lui, atteggiamento che prepara a sviluppare la santità. Infatti, la consapevolezza del proprio nulla esprime una totale dipendenza da Dio sia nell’essere che nell’agire, e questa è la base per l’umiltà.
Per la Scuola di Spiritualità dei Resurrezionisti, il Mistero Pasquale del Cristo è una sorgente di ottimismo. L’amore di Dio per gli uomini è stato rivelato nei gesti salvifici che hanno restaurato il giusto rapporto tra l’uomo e il suo Creatore. L’anima è diventata la sposa del Cristo. I teologi di questa Scuola suppongono che vi sia una totale purificazione dagli effetti del peccato di Adamo per poter meglio cooperare con la grazia. Questo gioioso ottimismo dovrebbe accompagnare l’uomo nel suo andare verso Dio.
Secondo gli autori della Scuola, l’intera vita spirituale dei cristiani è concentrata sulla virtù dell’amore, che è nello stesso tempo partecipazione all’amore di Dio e il fondamento della santità. L’amore soprannaturale produce partecipazione all’amore di Dio; da questo si deduce che l’uomo può aprirsi allo stesso amore con cui Dio ama se stesso e dedicarsi allo sforzo di concentrare in lui i propri pensieri, sentimenti e azioni.
In forza di questo, l’amore di Dio dovrebbe informare l’intera esistenza terrena dell’uomo, dando ad essa un valore soprannaturale; come conseguenza l’essere umano, unito a Dio, diventa pienamente umano. Gli esponenti della Scuola di Spiritualità dei Resurrezionisti pensano che l’amore di Dio abbia un carattere personale. L’amore del prossimo può essere elevato all’ordine soprannaturale, soprattutto quando esso è aperto agli altri. Si deve all’amore se il cristiano può unirsi a Dio, nel quale egli trova la pienezza di ogni bene. La presenza di Dio trasforma la persona umana in un essere divino, cambiando l’agire umano nell’imitazione dell’agire di Dio (Gal 2:20).
Detti teologi pensano che l’essenza della santità consista nell’essere uniti a Dio nell’atto d’amore. I battezzati possono conseguire l’unione con Dio Padre nello Spirito Santo rimanendo uniti al Cristo nell’atto d’amore e lasciandosi

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trasformare in lui. L’amore di Dio dovrebbe avvincerlo nel profondo del cuore, della volontà e della mente, come pure in tutte le sue forze.
L’amore di sé, scaturito dalla contaminazione della colpa originale, è una barriera nella dedizione a Dio.
Secondo gli autori della Scuola di Spiritualità dei Resurrezionisti, nello sviluppo della vita spirituale bisognerebbe porre particolare attenzione a un continuo sviluppo personale ed essere aperti a Dio e alla gente.
Questa scuola fa riferimento al concetto biblico che Dio creò l’uomo a sua “immagine e somiglianza” (Gn 1:26). L’ “Immagine” è nella natura umana, nelle sue capacità, mentre la “Somiglianza” ha origine dalla giustizia di Dio e dalla nostra cooperazione con lui.
L’ideale per il cristiano è Gesù Cristo, che si unisce alla persona umana perfezionandola come in un innesto la marza viene inserita nella vite. E’ la volontà che gioca un ruolo decisivo nella formazione spirituale; pertanto essa deve essere liberata da ogni interazione perché diventi veramente libera.
Il sistema della Scuola di Spiritualità dei Resurrezionisti riflette anche il concetto della Trinità come modello e in particolare lo studio delle relazioni esistenti tra le persone della Santissima Trinità. Dio come amore – riconosciuto e amato e anche che riconosce e ama – è nell’amore scambievole. Si riconoscono come l’unico e solo Dio il Padre e il Figlio, percepiscono ognuno la natura dell’altro. Per amarsi, da ognuno procede la persona dello Spirito Santo che è l’amore del Dio Amore. Pertanto c’è anche un mutuo amore tra le Persone divine. Così, l’amore è rivelato nella verità trinitaria. La vita di Dio consiste nell’eterno e intimo donarsi che esiste nelle Persone di Dio. Solo il Cristo, come Persona della Santissima Trinità, si incarnò grazie all’azione delle tre Persone; tuttavia, nella sua persona nulla è cambiato.
In riferimento al mistero della Santissima Trinità gli autori della Scuola di Spiritualità dei Resurrezionisti mostrano in tre fasi la formazione della vita

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spirituale: a) conoscere e superare la natura umana contaminata dal peccato; b) cooperare con la grazia di Dio; c) rimanere uniti a Dio.
Vale la pena aggiungere che il concetto della Scuola di Spiritualità dei Resurrezionisti presentata dai Resurrezionisti e da Niepokalanki (la Congregazione delle Sorelle dell’Immacolata concezione) è stato confermato nell’insegnamento del Concilio Vaticano II, soprattutto nello stabilire la priorità dell’amore nella vita spirituale.
L’articolo è del Prof. Padre Jerzy Misiurek
Preso da “Leksykon Duchowości Katolickiej” Lublino, Polonia, 2002, pp. 671-673
Tradotto da Padre Adriano Ciminelli CR (2010)
© I diritti di traduzione del Centro di Spiritualità dei Resurrezionisti in Roma, 2010


Il SILENZIO

P. Adriano Ciminelli, CR
Parrocchia Gesù Risorto
Pescara

I. IL SILENZIO INTERIORE È OSTACOLATO DAL CHIACCHIERICCIO
NELL’INTIMO: I RICORDI, LE CURIOSITÀ LE PREOCCUPAZIONI.
1. I ricordi
Le tue esperienze di vita ti hanno segnato con dei ricordi che ti fanno ancora male. Quando ti si offre l’occasione, nell’ambito di una comunità che fa un cammino di fede, approfitta per chiedere una preghiera di guarigione interiore. Per il resto orientati verso un futuro conforme alla fede in Gesù che professi, ricordandoti quanto dice Paolo: “Se uno è in Cristo, è una creatura nuova; le cose vecchie sono passate, ecco ne sono nate di nuove” (2 Cor 5:17). Impegnati a non alimentare alcun ricordo del passato: quello che hai fatto o quello che ti hanno fatto. Affida tutto a Dio, egli è sapiente, potente e soprattutto pieno d’amore per te. Egli dice anche a te: “Al momento favorevole ti ho esaudito e nel giorno della salvezza ti ho soccorso. Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza!” (2 Cor 6:2). Aspetta sereno il giorno della sua visita.
Impara a tenere sotto controllo i pensieri e le immagini che affollano la tua mente e non permettere che ti dominino, soprattutto se sono negativi. Non lasciare mai sbizzarrire la tua immaginazione. Lascia che si attenuino e svaniscano i pensieri vani, che ti legano a ciò che perisce e sono contrari al tuo desiderio di eterno. Non guardare a quello che ti sta dietro, ma a Gesù che hai davanti, come Paolo: “Questo soltanto so: dimentico del passato (sono) proteso verso il futuro” (Fil 3:13).
Sbarazzati anche di oggetti, di scritti o quant’altro che ti fanno tornare al passato e ti tengono in catene: sono contrari al silenzio del cuore e alla libertà interiore. Se ci sono stati motivi sufficienti per interrompere un rapporto non riprenderlo. Se cerchi il volto di Dio, lascia andare altre immagini che tendono piuttosto ad offuscarlo.
I ricordi penosi fanno molto chiasso, non lasciarti sopraffare così da sentire solo questi. Hai davanti a te nuove possibilità per costruire qualcosa di nuovo e di bello, non lasciartele sfuggire, soprattutto se sei giovane.
2. Le curiosità
Non ficcare il naso nelle faccende degli altri; evita di voler sapere sugli altri. Impara a discernere quello che è necessario che tu sappia, da quello che è vano e di nessun conto; soprattutto se non aiuta il cuore a crescere. Lascia andare tante cose che affollerebbero la tua mente come al mercato, appesantendo soprattutto la tua
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preghiera. Se ti inserisci in cose particolari sia per il bene degli altri e non per soddisfare te stesso. Quel che sai o ascolti di una persona, muoia in te, non spargere piume al vento. Soprattutto in famiglia si parli sempre bene degli altri e quando questo sembra impossibile, taci o evita. Che i piccoli non imparino dagli adulti a fare pettegolezzi e ad emettere giudizi a buon mercato. La curiosità causa il giudizio, per questo vale la pena ricordare quanto dice Gesù: “Col giudizio con cui giudicate sarete giudicati, e con la misura con la quale misurate sarete misurati” (Mt 7:2). Anche se ci riteniamo irreprensibili non è venuto ancora il momento in cui ci siamo visti con gli occhi di Dio. Nel tuo amore per Dio e nella tua tensione verso la vita eterna riempi la tua zattera del necessario per l’approdo. La sapienza di questo mondo non ti farà mai distinguere ciò che è curiosità vana e inutile da ciò che è saggezza e visione della verità.
Custodisci liberi e nel silenzio lo spirito e il cuore, e la tua anima sarà nella quiete. Ricordati sempre che Dio ama la persona che tu osservi con occhio curioso e sulla quale, dopo aver saputo, tessi pettegolezzi o valutazioni gratuite. Questo è un modo pericoloso di indisporre chi ama. Non guardare Dio attraverso quel che fanno gli uomini, ma secondo la parola detta dal Figlio e su questa base dovrai rendere conto.
Chi è cultore del silenzio evita tutto ciò che riempie il cuore di parole non conformi alla Parola per non sciupare la preghiera e l’amore verso i fratelli. Perché vuoi sapere di questo o di quello? Se non serve per la sua crescita o per la tua, fermati; cerca di riempire i tuoi spazi vuoti di cose belle, di verità, di tanto amore per chi è stato posto sulla tua strada. Non varcare mai le mura domestiche, dietro le quali si consuma l’amore e si porta la croce, si gioisce e si muore.
Sta in pace quando pensi che gli altri non siano proprio come dovrebbero essere, cerca di esserlo tu. Quello che giova di più ai tuoi fratelli e alle tue sorelle è la tua fedeltà silenziosa, che sa elevarsi al di sopra delle meschinità della vita; agitarsi, fare commenti, riprendere, giova poco. L’esempio della tua serenità, della tua trasparenza, fanno di te un modello, molto più efficace delle “prediche” gratuite. Quando ti muovi va’ in compagnia della parola; quando ti fermi, dilettati con la parola. Ogni parola di Dio è pregnante di lui. Adoralo anche nella lettera, resa viva dallo Spirito, per gustare l’ebbrezza della luce, lo scintillio della verità, l’appagamento della certezza, lo Spirito che ti solleva verso l’eterno, che è pienezze di verità e di vita.
3. Rimuovi le preoccupazioni
La preoccupazione è un peso per lo spirito, per il cuore, ti trasporta sempre altrove. Non importa quali siano le cose che sei chiamato a fare, falle meglio che puoi e poi fermati e rilassati. Ricordati sempre che il successo dipende da lui e tu devi operare per la sua gloria. Il pericolo che ti porta alla preoccupazione e l’operato alla scontentezza vengono, e sono difficilmente superabili, quando operi per te stesso, per la tua soddisfazione, per la tua gloria. Quel che devi temere è il peccato, ma non aver conseguito l’esito che speravi non è così importante, se vi hai posto tutto l’impegno. Le vie di Dio non sono le nostre (Is 55:8-9) e molto spesso “Dio trionfa nel fallimento”. Se vuoi sperimentare davvero la libertà interiore devi
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accettare anche l’insuccesso, senza preoccuparti o agitarti, altrimenti il silenzio viene turbato fino a non vederci più troppo chiaramente. L’importante è fare quello che Dio ti chiede, perché tu vuoi operare per realizzare il piano suo, anziché il tuo. Se invece pensi che le tue cose siano quelle importanti, allora troverai tante difficoltà e prima o poi ti si bloccherà tutto. E questo potrebbe essere fonte di grandi crisi. Per conservare la quiete interiore che ti porta al silenzio e te lo fa conservare, devi occuparti delle cose di questa vita imparando a non preoccuparti. Nelle cose di questo mondo e nella mentalità che vi sta dietro, si pensa che nel fare e muoversi molto c’è il successo e l’accumulo di beni. Per chi invece cura la vita interiore ed è orientato verso i beni eterni, sa di ottenere il successo e la realizzazione nella quiete e nel lasciarsi portare dallo Spirito.

II. EVITA LE CRITICHE INTERNE.
Se osservi attentamente il tuo comportamento interiore ti accorgi di essere in un continuo movimento, confrontandoti con le persone che ti stanno più vicine o con quelle che hai incontrato e hanno lasciato in te un segno, spesso negativo, del loro passaggio. Spesso ti sorprendi ad interrogare queste persone e a rispondere loro. Questo è causato dallo scontento che altri ti causano sia per le attese frustrate o per l’impedimento che essi oppongono alla tua pace e al benessere del cuore. Così, nel nostro intimo c’è un tribunale sempre in funzione, naturalmente a nostro favore. Si espongono le nostre ragioni, le nostre motivazioni, le nostre rivendicazioni e quasi sempre emettiamo la sentenza di condanna contro l’altro. Naturalmente tutto questo ci fa perdere la pace e ci impedisce di capire quello che il Signore ci sta dicendo riguardo a queste circostanze. Anche se innocenti e trattati ingiustamente, questo tribunale interiore, con le varie sentenze emesse, non ci risolve il problema. Meglio sarebbe aggirare il problema e rimettersi alla provvidenza di Dio, che tutto dispone per il bene dei suoi figli. Se ti senti non capito, e magari calunniato, impara ad entrare nella pace di Dio e lascia stare, perché tu sei quel che Dio vede in te. Dovrebbe causare un grande entusiasmo e gioia sapere che Dio si compiace di te, anche per come hai reagito, imitando Gesù. Se ti sei stancato di disquisire con gli uomini è ora che, in possesso della pace del cuore, ti ritiri tra i flutti dell’oceano infinito di Dio e ti lasci portare. Penso che debba essere veramente entusiasmante avere la mente libera dalle cose insignificanti che mutano e svaniscono ed essere invece ripieni della presenza di Dio, che nutre il nostro essere.
Un’altra cosa bella dev’essere quella di imparare a vedere e valutare le cose così come le vede e le valuta Dio. Per questo ci vuole tanta sapienza, ma lo Spirito di Dio che ci è stato dato vuole fare questo in noi:
“Tra i perfetti parliamo, sì, di sapienza, ma di una sapienza che non è di questo mondo, né dei dominatori di questo mondo che vengono ridotti al nulla; parliamo di una sapienza divina, misteriosa, che è rimasta nascosta, e che Dio ha preordinato prima dei secoli per la nostra gloria. Nessuno dei dominatori di questo mondo ha potuto conoscerla; se l'avessero conosciuta, non avrebbero crocifisso il Signore della gloria. Sta scritto infatti: Quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì, né mai entrarono in cuore di uomo, queste ha preparato Dio per coloro che lo amano. Ma a noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito; lo Spirito
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infatti scruta ogni cosa, anche le profondità di Dio. Chi conosce i segreti dell'uomo se non lo spirito dell'uomo che è in lui? Così anche i segreti di Dio nessuno li ha mai potuti conoscere se non lo Spirito di Dio. Ora, noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito di Dio per conoscere tutto ciò che Dio ci ha donato. Di queste cose noi parliamo, non con un linguaggio suggerito dalla sapienza umana, ma insegnato dallo Spirito, esprimendo cose spirituali in termini spirituali. L'uomo naturale però non comprende le cose dello Spirito di Dio; esse sono follia per lui, e non è capace di intenderle, perché se ne può giudicare solo per mezzo dello Spirito. L'uomo spirituale invece giudica ogni cosa, senza poter essere giudicato da nessuno. Chi infatti ha conosciuto il pensiero del Signore in modo da poterlo dirigere? Ora, noi abbiamo il pensiero di Cristo” (1 Cor 2:6-16).
Le nostre critiche interne spesse non sono altro che la continuazione dei nostri diverbi e la voglia di voler avere ragione, di non darla per vinta, non fare la figura dei fessi; soprattutto quando pensiamo di essere al cento per cento nella ragione. Se adotti il silenzio di Gesù pian piano acquisterai un modo nuovo di relazionarti: fare silenzio anche quando vorresti parlare, soprattutto per difendere la tua posizione. E’ vero, spesso convinti del proprio diritto, più che voler far luce sull’accaduto, si vuole imporre la propria ragione. Non è facile mollare la propria posizione, ma voler prevalere a tutti i costi non è leale. Se l’altro non è disposto a riconoscere la verità della tua posizione è inutile insistere, perché questo scuoterebbe profondamente la tua anima così da diventare estremamente difficile poi ritrovare la pace e il silenzio che è frutto della pace. Dopo le prime battute fermati, non cercare di convincere. Quel che è in te, che possiedi, ha molto più valore della ragione che vuoi conquistare sferrando un grande attacco per prevalere. La verità si può imbrattarla, ma non la si può cancellare, è luce che non si spegne. Rimani con la tua luce e continua il tuo cammino. Dinanzi alla verità si può solo proporre, mai imporre. Del resto non faceva così Gesù?
Gesù non prendeva le difese di se stesso, reagiva solo quando era chiamata in causa la gloria del Padre. Se vogliamo che Gesù viva ancora in noi dobbiamo sostenere e vivere questo modello. Per conseguire questo dobbiamo sviluppare il distacco, non concentrarci sul nostro prestigio e che la verità, che è luce, illumini se stessa. Non tentare di convincere chi non vuole ascoltarti, chi ha la sua verità, pur se direttamente coinvolto. Anche rispetto alla verità rivelata, non volere che l’altro la ingoi senza averla prima accettata. Il tuo intimo non sia come la piazza del mercato, dove continuamente si alterca, ma sia un santuario, dove si contempla la verità eterna, si adora e si ringrazia perché ciò che era nascosto si è reso palese, si è reso visibile l’invisibile, comprensibile quello che era nascosto. Il testimone di questo evento deve assumere i modi di Gesù, il testimone per eccellenza. Ricordiamoci anche che la nostra testimonianza se non è nello Spirito non giunge a destinazione. Una cosa è la tua ragione e un’altra essere testimoni della verità, anche quando ti tocca da vicino. Se avrai imparato a riposare nella verità essa sarà parte di te e si mescolerà con la tua parola, portatrice di luce e di consenso.
Accettare di avere torto per un momento non significa avere torto per l’eternità. Il silenzio interiore che emana dalla pace sarà custodito dalla quiete e dal riposo che ti viene dal Signore, che vive al di fuori di ogni conflitto, perché lui stesso è quella pace (Ef 2:14), che si assapora nel silenzio.
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III. COMBATTI LE OSSESSIONI INTERIORI.
I mostri del tuo subconscio non spariranno facilmente e ti daranno filo da torcere per il resto dei tuoi giorni. Tu però credi che in Gesù hai la vittoria, quindi puoi lottare fiducioso, perché alla fine sarà lui a ripulire il suo santuario, che saresti tu, da ogni mercante che cerca di vendere vento. La nostra disgrazia è dovuta spesso al fatto che diamo troppa importanza ai nostri fantasmi, mentre non prendiamo in sufficiente considerazione la verità che ci è stata rivelata. Ciò che ci turba più di frequente e ripetutamente è di:
 sentirci poco amati, come se tutti si dimenticassero di noi, magari senza apprezzare a sufficienza quello che abbiamo ricevuto o abbiamo al presente tra le mani. Non ci sentiamo abbastanza al centro dell’attenzione. Questo scatena turbamenti profondi;
 sentirci incompresi, per cui conviene chiudersi nel silenzio, snobbando ogni tentativo esterno di farci tornare ad una oggettiva e giusta valutazione. E’ una lotta per stare al centro dell’attenzione;
 essere gelosi, come volere dei meriti o dei riconoscimenti ad ogni costo, anche se non ci spettano. E’ la paura che qualcun altro attiri su di sé quel prestigio che vorremmo per noi. Si teme sempre di essere sommersi dal bene che è negli altri, fino ad essere velati e risultare così insignificanti. La gelosia si manifesta anche quando si ha una povera stima di sé, per cui si pensa che da un momento all’altro potrebbe esserci sottratto quel che ci appartiene o che amiamo. Da qui si passa a prendere tutte le precauzioni del caso, scatenando il putiferio;
 essere ribelli ad ogni forma, benché minima, di autorità. Dire “sì” e piegare la testa non riesce sempre facile e spontaneo. Lo vediamo facilmente nei bambini, anche in tenera età. Il peccato originale è stato un “no” a Dio, ed esso si è annidato nella natura. Non accettiamo che qualcuno sia al di sopra di noi, così da vivere mordendo il freno. Forse perché ci sentiamo dei piccoli dèi. In questo modo si mantiene in vita il disordine e la confusione della natura contaminata;
 essere preoccupati per tutto, come se si fosse in un pericolo imminente. Non si può impedire alla natura il suo decorso né alla vita di muoversi in avanti. Per il cristiano non esiste un termine annichilitole, ma ogni termine fa spazio a nuovi inizi; è in questa elasticità che bisogna entrare per non schierarsi contro la logica delle cose che passano, mentre ci proiettiamo verso quelle eterne;
 tendere ad alterarsi, anche per cose di poca importanza. Perdere il controllo e dare in escandescenza, sono manifestazioni che creano alterazione, anche in chi ci sta vicino. Peggio ancora quando si accusano gli altri della propria alterazione, della propria incapacità di controllarsi. In questi casi esprimere con forza le proprie ragioni non è fortezza, ma debolezza grande. Napoleone ammetteva di essere riuscito a sconfiggere potenti eserciti nemici, ma non era riuscito a tenere a bada se stesso.
Tutte queste cose creano una specie di ossessione, turbano e difficilmente si entra nel silenzio interiore. Così non si ha la pace e viene minacciata anche quella di chi ci è vicino.
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IV. NON PREOCCUPARTI PER TE STESSO.
Prova a pensare come ti vedi.
 Forse come chi ha sofferto molto e non ha risolto ancora il suo problema. Sai qual è la misura del rinnegarsi, di seguire Gesù sulla via della croce? Non saprai mai quanto devi ancora lottare, soffrire, piangere, sanguinare. Pensare, valutare, cercare di capire serve poco, devi solo fare del tuo meglio, lasciando il resto alla sapienza e bontà del Padre (Eb 12:2-13). Fidati e persevera.
 Forse a volte sopravvaluti i tuoi sacrifici. “Rinnegarsi” è pensarti come se tu non ci fossi, come se non fossi tu. Pensi proprio che non c’è dolore più grande del tuo? Gesù vuole ancora soffrire in te, non vuoi proprio entrare completamente in questo progetto? Pensa come S. Paolo aveva compreso bene questo mistero: “Sono lieto delle sofferenze che sopporto per voi e completo nella mia carne quello che manca ai patimenti di Cristo, a favore del suo corpo che è la Chiesa” (Col 1:24). Non manca perché insufficiente l’espiazione di Gesù, ma manca perché tutto il corpo deve essere coinvolto nel mistero della sua morte e risurrezione. Come puoi essere Gesù senza che egli sia totalmente in te con la sua passione, morte e risurrezione? Se sei destinato a morire come lui e con lui non è possibile che un condannato a morte scelga come vuole morire. Ci sarà tutto quello che non vorrai.
 Forse non ti accetti proprio come sei. Devi accettare di muoverti entro limiti di ogni genere. Non cercare di capire, perché non capirai. Però se ti fiderai comincerai a intravedere qualcosa. Non rifiutare niente a Dio deliberatamen-te. Lasciati condurre, lui conosce la strada, lui è la strada. Lui è anche la fine della strada. Non affliggerti per quello che non puoi fare, lo farà lui. “Sono persuaso che colui che ha iniziato in voi quest'opera buona, la porterà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù” (Fil 1:6). Vorresti forse apparire ai tuoi occhi e a quelli degli altri irreprensibile e pieno di successo? Sì, l’orgoglio pure deve morire insieme a te. Per questo sperimenteremo sino alla fine la nostra miseria e corruzione, perché sino alla fine avremo bisogno di Gesù che ci salvi nella pienezza. “La tua santità è un segreto di Dio e non te lo rivelerà”.
Per entrare nella pace e nel silenzio tutto in te deve tacere. Le virtù si muovono nel silenzio, sono le ancelle dello Spirito, che opera in te. I vizi e le cattive abitudini faranno ancora molto chiasso e non ti obbediranno quando vorrai zittirli. Dovrai lottare ancora sino alla fine. Il silenzio crescerà in te man mano che ti avvicinerai alla meta. Solo al porto troverai la quiete nello sbarco.

V. LA PREGHIERA E IL SILENZIO INTERIORE.
Per giungere ad una preghiera dove domini il silenzio interiore è necessario che sia nello Spirito. Se nella preghiera non si è permeati dallo Spirito ci si ritroverà in mezzo al mercato, dove c’è tutto tranne il silenzio. Se nella preghiera non si cerca soprattutto Dio (e chi può dire di essere giunto a farlo veramente?), si dovrà lottare contro il chiasso dei sensi, le rivendicazioni della natura, il cuore inappagato, ci si
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piangerà addosso e il proprio io difficilmente si convincerà ad abdicare e lasciare il centro nella preghiera. Procediamo con un certo ordine:
 Ciò che domina una preghiera non fatta nello Spirito è la distrazione. Questa più che una colpa esprime il disordine interiore. La voglia di pregare non sempre è suffragata dalla capacità di farlo bene. Con questo tipo di preghiera si vuole ottenere da Dio il soddisfacimento dei propri desideri, anziché poter soddisfare le esigenze della santità di Dio. Chi centra la preghiera su se stesso non può evitare le distrazioni. Di solito questa preghiera si basa sulle formule ed è ripetitiva. Come diceva Gesù, si pensa che nelle molte parole si è esauditi. Questa preghiera scaturisce dal bisogno di aver soddisfatto un dovere, più che dall’esigenza di un rapporto amoroso col Padre.
 La distrazione va di pari passo con l’alienazione. Questo significa stare lì senza avere l’idea di che cosa significhi essere alla presenza di Dio e intrattenersi con lui. Di solito si pensa a Dio come a colui che potendo tutto prima o poi deve decidersi a darmi quel che gli chiedo e poi ci risentiremo la prossima volta. Non si cerca l’intimità con Dio, ma il soddisfacimento dei propri bisogni. Nell’alienazione c’è superficialità e ritardo a capire chi è lui e chi siamo noi.
 Cos’è che fa maggiormente chiasso mentre si prega? A parte i sensi, che col tempo e con l’impegno possono essere orientati, è principalmente il cuore che non rimane facilmente appagato. Il cuore non dà sempre segnali chiari per cui non sempre si è capaci di dare risposte risolutive. E’ l’inquietudine che anche Agostino sperimentava. Però lui, da conver-tito qual era, riconobbe che nello stato di viatori non si trova appagamento totale da altre creature. Bisogna attendere l’approdo per avere altri effetti, inabissandosi in un altro mare. Il grido del cuore può essere così forte fino ad impedire la preghiera o a limitarla molto.
 Poi c’è chi riesce a scoprire la preghiera nello Spirito. Questa preghiera è riservata a coloro che hanno messo Gesù al centro della propria vita e non desiderano altro che lui e il suo Regno, in cui ci si sente coinvolti totalmente, come a casa propria. Questa preghiera è un dono, le distrazioni sono ridotte e l’orientamento verso il vero Bene è costante.
Se credi che Dio ha un piano per te, mentre tendi al silenzio interiore e alla pace del cuore, devi permettergli di operare in te con gli strumenti che ha usato col Figlio e con tutti i santi che sono passati per questa valle di lacrime. Devi permettere a Dio di provarti per la via della Croce fino a che il tuo egoismo non sia spento. Devi incamminarti per la via delle Beatitudini fino a che non sarai il più possibile somigliante al Figlio. Per essere figlio nel Figlio “dovete deporre l'uomo vecchio con la condotta di prima, l'uomo che si corrompe dietro le passioni ingannatrici e dovete rinnovarvi nello spirito della vostra mente e rivestire l'uomo nuovo, creato secondo Dio nella giustizia e nella santità vera” (Ef 4:22-24).
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PREZIOSITÀ DEL SILENZIO
Poni, Signore una custodia alla mia bocca
sorveglia le porte delle mie labbra (Sal 140).
Ma Gesù taceva (Mt 26: 63)
Il silenzio è mitezza!
Quando non rispondi alle offese,
quando non reclami i tuoi diritti,
quando lasci a Dio la difesa del tuo onore,
il silenzio è mitezza.
Il silenzio è misericordia!
Quando non riveli le colpe dei fratelli,
quando perdoni senza indagare nel passato.
quando non condanni, ma intercedi nell’intimo,
il silenzio è misericordia.
Il silenzio è pazienza!
Quando soffri senza lamentarti,
quando non cerchi consolazione dagli uomini,
quando non intervieni, ma attendi che il seme germogli lentamente;
il silenzio è pazienza.
Il silenzio è umiltà!
Quando taci per lasciare emergere i fratelli,
quando celi nel riserbo i doni di Dio,
quando lasci che il tuo agire sia interpretato male,
quando lasci ad altri la gloria dell’impresa.
il silenzio è umiltà.
Il silenzio è fede!
Quando perché è Lui che agisce,
quando rinunci ai suoni, alle voci del mondo
per stare alla sua presenza
quando non cerchi comprensione,
perché ti basta essere conosciuto da Lui,
il silenzio è fede.
Il silenzio è adorazione!
Quando abbracci la Croce senza chiedere: “Perché?”.
Il silenzio è adorazione.
“MA GESÙ TACEVA!”.

LO SPIRITO, DONO DEL PADRE

Corso quaresimale di catechesi
PARROCCHIA “S.Giovanni Ev.”
Montecelio (Rm)
di  P. ADRIANO CIMINELLI, C.R.

- Quinto Incontro -

    

Dio nostro Padre ci ha fatto due grandi doni, tutto ciò che lui è e tutto ciò che lui ha. Prima di tutto ci ha donato suo Figlio, sacrificandolo per tutti noi, perché potessimo essere ricuperati, ricomprati a prezzo del suo sangue. Ha sacrificato il Figlio per salvare gli schiavi. E come se ciò non bastasse, ci ha fatto dono anche del suo Spirito, la pienezza di Dio. Dobbiamo accogliere il dono dello Spirito come abbiamo accolto quello del Figlio, perché sia il Figlio, sia lo Spirito sono Dio. Il dono di Dio però, non può rimanere sotto il nostro controllo, né essere gestito da noi. Se accogliamo il dono di Dio, è lui che rimarrà in controllo della situazione. Lo Spirito ci viene dato non perché lui diventi parte di noi, ma perché noi diventiamo parte di lui. Lo Spirito è il distributore delle ricchezze di Dio, di tutto ciò che Gesù ha fatto a favore dell’uomo.
Nei messaggi profetici del Vecchio Testamento viene promesso lo Spirito, che sarebbe stato effuso nei tempi messianici, che in realtà li avrebbe caratterizzati. Nell’antico Testamento infatti si parlava dello Spirito di Dio: non lo si poteva pensare come persona, ma semplicemente come emanazione della potenza  operativa di Dio. Solo Gesù poteva rivelarci lo Spirito come persona distinta e uguale al Padre e al Figlio. Ezechiele affermava: “Metterò dentro di voi uno Spirito nuovo...Porrò il mio Spirito dentro di voi” (Ez 36:26-28).  Anche i discendenti  d’Israele venivano ammaestrati e avviati alla conversione dallo Spirito, a loro insaputa; però lo Spirito non era dentro di loro; essi non erano ancora tempio dello Spirito Santo, né erano consapevoli della sua azione. Allora “non c’era ancora lo Spirito, perché Gesù non era stato ancora glorificato” (Gv 7:39). Però, le tante promesse di una presenza particolare dello Spirito nei tempi messianici, fanno presagire un evento e una situazione particolari. “Dopo questo (riferito alla fine dei tempi, prima del ritorno del Signore), io effonderò il mio Spirito sopra ogni uomo... Anche sugli schiavi e sulle schiave in quei giorni effonderò il mio Spirito” (Gl 3:1-3 / At 2:17-19), cioè la salvezza sarà per tutti e non riservata a pochi. “Infine, in voi sarà effuso uno Spirito dall’alto; allora il deserto diventerà un giardino e il giardino sarà considerato una selva” (Is 32:15). C’è anche una profezia molto bella di Ezechiele, quella delle ossa aride, nella valle, che tornano a vivere a causa dello Spirito alitato su di esse (Ez 37:1-10). Questo passo si riferisce prima di tutto ad Israele, che tornerà ad essere un popolo, ma anche ad ogni essere umano, che, morto per il peccato, rivivrà se si aprirà al soffio vivificante dello Spirito.
Tra i molti misteri che Gesù ci ha rivelato c’è la conoscenza dello Spirito di Dio, come una delle Persone della famiglia di Dio. Gesù ci ha insegnato che lo Spirito procede da lui e dal Padre, i quali ce lo donano perché rimanga con noi e sia l’anima della creatura nuova. Perché mai una creatura riceve lo Spirito stesso di Dio ? Perché è come Gesù, è il primogenito di una nuova creazione, l’uomo dello Spirito, in perfetta sintonia e obbedienza al Padre. Così, tutti quelli che sono uniti a Gesù entrano nella dimensione dello Spirito; da lui si lasciano guidare, superando le esigenze della carne. Lo Spirito porta i redenti, invece, ad aprirsi alle esigenze del Regno di Dio.
Lo Spirito è l’infinita pienezza di Dio; è l’infinita pienezza che il Padre e il Figlio si scambiano. Il Padre ama totalmente il Figlio, infinito come il Padre e da lui generato, dando tutto di sé. Allo stesso modo il Figlio ama il Padre teneramente, donando tutto di sé. C’è uno scambio dell’amore infinito. Questa totalità d’amore scambievole è una Persona, è lo Spirito. Noi pure, fatti ad immagine di Dio anche nell’amore, sappiamo che se amiamo nella totalità, mettiamo la nostra vita a totale disposizione dell’altro.
Lo Spirito, però, è la totalità infinita, a cui non può essere confrontata la totalità della creatura “finita”. Lo Spirito è tutta la pienezza di Dio, tutta la sua ricchezza, tutta la sua potenza e quindi tutta la possibilità di Dio Creatore: è Dio in azione. Per mezzo dello Spirito Dio ha creato tutte le cose; per mezzo dello Spirito Gesù ha compiuto i miracoli ed è risuscitato da morte: lo Spirito è tutta la profondità di Dio (1 Cor 2:10-11).
 La pienezza dei tempi sarebbe stata contrassegnata anche dalla Nuova Alleanza, che Dio avrebbe stretto col nuovo popolo messianico per mezzo di Gesù. Il tempo dello Spirito, pertanto, è quello che va dall’incarnazione del Figlio di Dio a quando egli tornerà di nuovo. Questo è il tempo in cui lo Spirito causerà la conversione e disporrà i cuori al perdono dei peccati. Lo stesso periodo, per motivi concomitanti, viene definito tempo messianico, tempo dello Spirito o anche tempo della Chiesa, luogo dove i salvati s’incontrano e camminano fino a conseguire la pienezza della salvezza. E’ nella Chiesa che già si deve vivere la nuova alleanza, segno del mondo che viene.
La prima alleanza Dio la realizzò col popolo d’Israele per mezzo di Mosè. Ma già da allora Dio prometteva un’alleanza nuova e definitiva: “Ecco, verranno giorni in cui concluderò un’alleanza nuova...” (Gr 31:31). Questa nuova alleanza si sarebbe realizzata nei tempi messianici, caratterizzata dalla presenza del Messia che ne sarebbe stato il mediatore. Nell’ultima cena Gesù disse: “Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue, che viene versato per voi” (Lc 22:20).
Cos’è un’alleanza ?  E’ un patto d’amore tra Dio e il suo popolo. Dopo la prima, provvisoria e in vista della seconda, Dio, per mezzo del Figlio concluse la nuova alleanza con noi, il nuovo Israele, la Chiesa, il popolo messianico. L’alleanza con Israele veniva suggellata col sangue dei capri e dei vitelli, ora invece, la nuova, viene suggellata col sangue del Figlio. Prima il sangue, segno dell’alleanza, veniva spruzzato sul popolo, ora invece viene bevuto dal nuovo popolo come memoriale e nutrimento.
In questo contesto di salvezza nella remissione dei peccati, di promessa di vita eterna, viviamo la nuova e definitiva alleanza; sono i tempi messianici in cui si riceve lo Spirito. “Ciò che era impossibile alla legge, perché la carne la rendeva impotente, Dio lo ha reso possibile mandando il proprio Figlio in una carne simile a quella del peccato e in vista del peccato, egli ha condannato il peccato nella carne, perché la giustizia della legge si adempisse in noi, che non camminiamo secondo la carne ma secondo lo Spirito “ (Rm 8:3-4). Il nuovo popolo è caratterizzato dal fatto che si distingue nettamente dal vecchio e la differenza sta nella presenza dello Spirito. Chi vive secondo lo Spirito è nel nuovo, altrimenti è ancora nel vecchio, come quando la carne dominava a tal punto da rendere impossibile l’osservanza  della legge. Lo Spirito è la possibilità di Dio in noi, però dobbiamo essere veramente convertiti, cioè essere entrati nella dimensione dello Spirito, in modo tale che, nonostante le spinte contrarie, desideriamo ardentemente di voler compiere la volontà di Dio che abbiamo conosciuta e di voler essere totalmente in Cristo Gesù. In questo modo siamo aperti allo Spirito, così che di giorno in giorno egli ci istruirà, ci formerà rendendoci idonei ad essere dei discepoli   autentici e dei figli irreprensibili. Questa apertura allo Spirito non avviene in modo spontaneo e istantaneo, ma è necessario assumere l’atteggiamento degli scolari che vanno ogni giorno a scuola per molto tempo, al fine di lasciarsi istruire e crescere nella conoscenza di Dio (Gv 17:3) e nell’esperienza di lui. Per entrare nella dimensione dello Spirito è necessario anche prendere in seria considerazione la nostra realtà umana e peccaminosa. Siamo di carne e la carne non intende lo Spirito, né lo Spirito va d’accordo con la carne (Rm 8:5-8). Tutto questo lo esprimiamo attraverso una certa mentalità, ancora legata alle vecchie posizioni, che dobbiamo superare nella costanza allo Spirito, per acquisire il pensiero di Gesù (1 Cor 2:16). Lo Spirito, infatti, non verrà mai dietro di noi, siamo noi, invece, che dobbiamo seguirlo.  Lo Spirito non intende approvare quel che noi facciamo o le espressioni della nostra natura, dobbiamo invece convertirci e piegare la nostra volontà e le nostre aspirazioni a quelle di Dio in nostro favore.
Gesù, l’Uomo Dio, si è fatto uno di noi; è l’uomo nuovo, pieno di Spirito Santo. Dal momento che Gesù era il primogenito di una nuova creazione, era giusto che ricevesse la pienezza dello Spirito e noi abbiamo in lui parte a questa pienezza (Col 2:10): “Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto e grazia su grazia” (Gv 1:16). Se capissimo la grandezza di questo dono dovrebbero esplodere la nostra mente e il nostro cuore. Lo Spirito Santo infinito va ad abitare nell’uomo finito e lo stesso Dono fatto al Figlio è concesso a tutti coloro che accolgono Gesù. Così, anche noi, creature nuove, siamo riempiti dello stesso Spirito per portare gli stessi frutti di Gesù. Dice Paolo: “Non sapete che siete tempio di Dio e che lo Spirito Santo abita in voi ?” (1 Cor 3:16).
Gesù è stato ripieno di Spirito Santo fin dalla sua incarnazione, tuttavia è nel momento del battesimo di Giovanni che vediamo lo Spirito scendere su di lui, in concomitanza con l’inizio del suo ministero. Dopo di che “Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto per essere tentato dal diavolo” (Mt 4:1). Secondo il piano di Dio lo Spirito guidava Gesù che era così sensibile alla sua azione da seguirne docilmente i movimenti. E’ lo stesso per noi se ci familiarizziamo con lo Spirito e impariamo a lasciarci portare da lui.
Si riceve lo Spirito sin dal battesimo e poi, in modo più ufficiale, nella cresima. Questi  sacramenti dell’iniziazione cristiana conferiscono lo Spirito, ma nel momento in cui se ne diventa consapevoli è necessario accogliere quest’ospite divino e diventare docili e obbedienti come lo era Gesù. In caso contrario lo Spirito si rattrista (Ef 4:30) e la sua azione diventa inefficace. In questo modo per molti cristiani si verifica un fatto strano: pur vivendo in grazia di Dio, si può diventare torpidi all’azione dello Spirito, così da vivere una certa sterilità spirituale. Si può “inscatolare” lo Spirito, impedendogli di operare nella nostra vita. Se ci accorgiamo di questa situazione spirituale dobbiamo liberare lo Spirito, perché possa riprendere l’azione sospesa e portarci alla piena realizzazione del piano di Dio nella nostra vita. Dobbiamo assolutamente imparare a disporci nel modo giusto verso lo Spirito, altrimenti la nostra vita sarà povera di frutti. Chi è consapevolmente pieno di Spirito Santo deve muoversi come Gesù, compiere le sue azioni, ottenere i suoi risultati (Gv 14:12), proclamare il Regno.
Ogni discepolo mosso dallo Spirito ha inevitabilmente delle caratteristiche: oltre a proclamare il Regno, deve essere luce, sale, lievito. Sono caratteristiche che si sprigionano inevitabilmente dalla creatura nuova piena di Spirito Santo. La pienezza che attingiamo da Gesù è sorgente d’acqua viva che viene pian piano condivisa con altri.
Accogliendo lo Spirito senza condizioni, emergono altre caratteristiche:
- Un cambiamento del cuore, una trasformazione, che ci permette di distinguere meglio la differenza che c’è tra l’amore nella carne, amore umano, spesso molto accentrato su di sé, e l’amore che viene dallo Spirito, puro dono di sé per la gioia dell’altro.
- Una profonda purificazione, soprattutto del cuore. Dice la Scrittura: “Noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è. Chiunque ha questa speranza in lui, purifica se stesso, come egli è puro” (1 Gv 3:2-3). Lo Spirito, che è fuoco, ci porta di giorno in giorno a bruciare le scorie per diventare sempre più degni di lui. La prima cosa che il credente, ripieno di Spirito, deve dimostrare, è l’efficace dello Spirito in lui, attraverso una vita integra e pura, che sa tenere sotto controllo le esigenze della carne. Il mondo ha bisogno di testimoni che sappiano dominare istinti e passioni e cercare le cose pure, belle e sante. Quando gli altri ti chiederanno come fai ad ottenere certi risultati, sarà il momento di testimoniare la presenza di Gesù nella tua vita e la forza del suo Spirito.
- Una profonda ed esaltante esperienza di Gesù, presente nella nostra vita. Questa esperienza somiglia un po’ a chi ricupera la vista dopo essere stato cieco. Solo dopo questa esperienza del Risorto si può diventare suoi testimoni (At 1:22-23). Il testimone è vero ed efficace solo se ha una personale esperienza di ciò per cui si presenta a testimoniare.
E’ molto semplice passare da una fede piena di dubbi ad una fede serena e forte; è appunto come passare dalle tenebre alla luce. Solo quando incominci a vedere ti rendi conto che cosa poteva significare essere stato nelle tenebre. Il passaggio dalla fede in senso generico ad una esperienza di fede è lo Spirito che lo causa, soprattutto quando si esprime un grande desiderio di avere tutto quello che lui ha in serbo per noi.
- L’esperienza della paternità di Dio: scopri un Padre buono che ti ama di un amore tenero e forte. S. Paolo affermava che solo per mezzo dello Spirito possiamo gridare “Abbà”, perché “lo Spirito stesso attesta al nostro Spirito che siamo figli di Dio” (Rm 8:14-17).
- Lo Spirito ci porta a vivere con sempre maggiore consapevolezza l’alleanza che il Padre ha fatto con noi nel battesimo, per mezzo di Gesù suo Figlio. Senza lo Spirito è impossibile confermare da adulti il proprio battesimo, con tutte le implicazioni che esso comporta. Noi possiamo essere fedeli all’alleanza in virtù dello Spirito, mentre Israele non vi riuscì, proprio perché non aveva lo Spirito (Rm 8:3-4). Purtroppo anche oggi tanti battezzati vivono senza alcun riferimento allo Spirito, con conseguenti frustrazioni e sconfitte.
Per poter vivere nello Spirito, tuttavia, è necessario acquistare quella sensibilità interiore che lo stesso Spirito causa in noi se gliene diamo la possibilità. Per questo sono necessarie preghiera, frequenza all’eucaristia e al sacramento della riconciliazione; è necessario imparare a mettersi in ascolto per accogliere le direttive dello Spirito e  camminare con altri cristiani, per apprendere  da chi ha più esperienza di noi.
- La familiarità con lo Spirito si evidenzia anche dall’amore per la parola di Dio. Lo Spirito non solo ce la fa assimilare, ma ce la fa anche trasmettere, tramandare, sapendo che è una parola che salva. Se si fa tanto caso alle parole degli uomini, quanta più attenzione bisognerebbe prestare alla parola di Dio, vera ed eterna !
- Un altro effetto della presenza dello Spirito in noi, è la consapevolezza di appartenere al popolo dei salvati, che non significa “già perfetti”, ma sulla via della purificazione e dell’impegno. Per questo la Chiesa è santa e peccatrice allo stesso tempo. Santa perché il Capo è santo, santi sono coloro che sono già arrivati, santi sono i mezzi che la Chiesa usa per santificare, santa è la dottrina che professa e alla quale si ispira. E’ peccatrice, perché i suoi membri sono nella fase della purificazione e non si sono liberati ancora dalla legge del peccato. Anche i non credenti devono sapere che non siamo ancora arrivati, però devono poter scoprire che siamo onesti e sinceri e che non siamo a servizio della carne. Noi, tuttavia, dobbiamo sentire la responsabilità della nostra chiamata e del nostro essere credenti; come dicevano i Romani: “Nomen urget !”.
In quanto Chiesa, dobbiamo essere un faro direzionale per il mondo, perché chi ci guarda trovi la via della salvezza. Questo implica l’urgenza di una crescita, non possiamo stare fermi. I giorni sprecati sono quelli in cui si fa poco o niente per crescere nello Spirito.
La forza e la manifestazione dello Spirito saranno evidenti nel credente non solo perché creatura nuova, che, come Gesù, obbedisce al Padre, ma perché desidera con tutte le forze che si estenda il Regno di Dio tra gli uomini. Il vero discepolo si identifica con le parole di Gesù: ”Cercate prima di tutto il Regno di Dio !” Dobbiamo essere dei figli veri che cercano gli interessi del Padre e sui quali egli può contare. Come è avvenuto con Gesù. Il Padre ha potuto contare sul Figlio, senza che le sue attese venissero deluse. Forse dobbiamo crescere nella consapevolezza di essere un po’ di più a servizio del Regno. Gesù espresse questo concetto, in modo profondo e dinamico, quando disse: “Beati coloro che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati” (Mt 5:6). La giustizia è tutto ciò che si riferisce a Dio, quindi anche il Regno. Se diventiamo capaci di esprimere questa brama nella nostra vita, allora saremo sotto l’azione dello Spirito, per la diffusione del Regno, che si instaurerà prima di tutto in noi facendo bene il nostro dovere quotidiano, nell’incontrare i fratelli di fede, nel celebrare l’eucaristia, nel pregare, nel trattare la parola di Dio, cioè, lasciarsi coinvolgere in tutte quelle cose sante che ci purificano e dilatano in noi la capacità di accogliere la pienezza di Dio.
Quando Gesù parla di fame e di sete è chiaro che queste possono avere una intensità diversa. C’è la fame e la sete di chi è stato per mezza giornata senza mangiare o bere, mentre c’è la fame e la sete di chi è stato per dei giorni interi senza mangiare e bere. Siamo capaci di valutare la nostra fame e sete per il Regno?


mercoledì 26 giugno 2013

IL PESO DELLA PREGHIERA...(bellissima da leggere ♥)


Una donna in un negozio, si avvicinò al padrone e umilmente gli chiese se poteva prendere alcuni alimenti a credito. 
Con delicatezza gli spiegò che suo marito si era ammalato in modo serio e non poteva lavorare e i loro sette figli avevano bisogno di cibo. 
Il padrone non accettò e le intimò di uscire dal negozio. Conoscendo la reale necessità della sua famiglia la donna supplicò: “Per favore, signore, glielo pagherò non appena posso”.
Il padrone ribadì che non poteva farle credito, e che lei poteva rivolgersi ad un altro negozio. In piedi, vicino al banco, si trova un giovane sacerdote che aveva ascoltato la conversazione tra il padrone del negozio e la donna.
Il sacerdote si avvicinò e disse al padrone che avrebbe pagato quello che la donna avrebbe preso per il bisogno della sua famiglia, allora il padrone con voce riluttante, chiese alla donna: “Hai la lista della spesa?”. La donna disse “Si, signore”. “Bene” disse il padrone “metta la sua lista sul piatto della bilancia e le darò tanta merce quanto pesa la sua lista”.
La donna esitò un attimo e, chinando la testa cercò nel suo portafoglio un pezzo di carta, scrisse qualcosa e poi posò il foglietto su un piatto della bilancia. Gli occhi del padrone e del sacerdote si dilatarono per lo stupore, quando videro il piatto della bilancia, dove era stato posato il biglietto, abbassarsi di colpo e rimanere abbassato.
Il padrone del negozio, fissando la bilancia, disse: “E’ incredibile” Il sacerdote sorrise e il padrone cominciò a mettere sacchetti di alimenti sull’altro piatto della bilancia. Pur continuando a mettere molti alimenti, il piatto della bilancia non si muoveva, fino a che si riempì. Il padrone rimase profondamente stupito.
Alla fine, prese il foglietto di carta e lo fissò ancora più stupito e confuso… non era una lista della spesa! Era una preghiera che diceva: “Mio DIO, Tu conosci la mia situazione e sai ciò di cui ho bisogno: metto tutto nelle tue mani!”.
Il padrone del negozio, in silenzio, consegnò alla donna tutto ciò che aveva messo nel piatto della bilancia. La donna ringraziò e uscì dal negozio.
Il giovane sacerdote, consegnando una banconota da 50, disse al padrone: “ORA SAPPIAMO QUANTO PESA UNA PREGHIERA” ……..
Il nome di quel sacerdote era: KAROL WOJTYLA 




venerdì 21 giugno 2013

SAN LUIGI GONZAGA


(m. il 21 Giugno 1591, Can. da Benedetto XIII nel 1724)

Fu tra i Santi che più si distinsero per innocenza e purezza. La Chiesa gli dà il titolo di "giovane angelico" perchè egli, nella sua vita, assomigliò agli Angeli, nei pensieri, negli affetti, nelle opere. Nacque da famiglia principesca, crebbe tra gli agi e fu espostoa moltissime tentazioni nelle varie corti che frequentò ma, con la più rigida modestiae con la più severa penitenza, seppe custodire così illibato il giglio della sua verginitàda non offuscarlo mai, neppure con un piccolo neo. Non si era ancora accostatoalla prima Comunione che già aveva consacrato a Dio la sua verginità.


PREGHIERA A SAN LUIGI GONZAGAO amabile San Luigi, la cui illibata purezza rese simile agli Angeli, e l'ardente amore a Dio eguagliò ai Serafini del Cielo, volgete su di me uno sguardo di misericordia. Voi vedete quanti nemici mi attorniano, quante occasioni insidiano all'anima mia; e come la freddezza del mio amore a Dio mi metta a pericolo di offenderlo ad ogni piè sospinto e di allontanarmi da Lui, lasciandomi adescare ai fallaci piaceri di terra.Salvatemi Voi, o gran Santo... a Voi mi affido. Impetratemi Voi ardente amore a Gesù Sacramento ed ottenetemi grazia ch'io sempre mi accosti al Banchetto Eucaristico con cuore puro e contrito, ripieno di fede viva ed umiltà profonda. Le mie comunioni allora saranno, come le furono per Voi, potente farmaco d'immortalità, soave profumo dell'eterno bacio di Dio.


PREGHIERA A SAN LUIGI GONZAGA PER LA PUREZZA

O Luigi, Santo, di angelici costumi adorno, io indegnissimo vostro devoto, raccomando a voi singolarmente la castità del mio corpo e della mia anima. Vi prego per l’angelica vostra purezza di raccomandarmi all’Angelo immacolato Gesù Cristo ed alla sua Santissima Maria Vergine delle vergini, ed a custodirmi da ogni grave peccato.Non permettere che io mi imbratti di macchia alcuna di impurità ma quando mi vedrete nella tentazione e nel pericolo di peccare, allontanate dal cuor mio i pensieri e gli affetti immondi e risvegliate in me la memoria dell’eternità e di Gesù Crocifisso, imprimetemi altamente nel cuore un timore santo di Dio; e riscaldatemi di amor divino, fate che, con l’imitare voi in terra, meriti con voi di godere Dio nel cielo.Amen.

Pater, Ave e Gloria.


glorioso san Luigi, che conducesti una vita santa e illibata, tutta deditaal servizio di Dio, ottienici la grazia di vincere le tentazioni del malee di conservare sempre puro il nostro cuore.Tu che consumasti la tua giovane vita a servizio dei fratelli ammalati di peste,concedici di esercitare con animo generoso la carità verso tutti gli uominie in particolare verso coloro che soffrono.


PREGHIERA A SAN LUIGI GONZAGA

I. Angelico S. Luigi, che nonostante tu sia nato fra gli agi e le ricchezze del mondo,con il continuo esercizio dell'orazione, del ritiro e della penitenza, non hai aspirato che ai beni del Paradiso,ottieni a noi tutti la grazia di guardare sempre con distacco le comodità della vita presente,al fine di assicurarci i gaudi della vita futura. Gloria al Padre...

II. Angelico S. Luigi, che nonostante tu non abbia mai perso l'innocenza battesimale,mortificasti sempre la tua carne con i più tormentosi strumenti e con il più rigoroso digiuno,ottieni a noi tutti la grazia di mortificare tutti i nostri sensi affinché non abbiano a causarcila perdita del più prezioso tra i tesori, che è la grazia di Dio. Gloria al Padre...

III. Angelico S. Luigi, che piangesti con contrizione così viva le più leggere imperfezioni della tua fanciullezza,da svenire ai piedi del confessore nell'atto di accusartene, ottieni a noi tutti la grazia di piangere con grande sinceritàle nostre colpe, e di accostarci sempre con le giuste disposizioni al Sacramento della Penitenza. Gloria al Padre...

IV. Angelico S. Luigi, che nella necessità di intrattenerti con i grandi del tuo tempo e di partecipare ai loro mondani divertimenti, ti sei sempre trattenuto con loro con così grande riserbo da essere da tutti indicato come un angelo in carne, ottieni a noi tutti la grazia di disprezzare il rispetto umanoe di tenere sempre una condotta che sia edificante per i fratelli. Gloria al Padre...

V. Angelico S. Luigi, che chiamato allo stato religioso, fra tutti gli ostacoli che ti opposero, ti mostrasti fermo e decisonel tuo santo proposito, e vi corrispondesti poi così bene da servire da modello per i più perfetti,ottieni a noi tutti la grazia di seguire sempre con fedeltà e di corrispondere con esattezza alla chiamata divina,Gloria al Padre...

VI. Angelico S. Luigi, che, consacrato al Signore con voto irrevocabile fin dai tuoi primi anni, fosti così unito a Dio da non subire mai distrazione nella preghiera, da non soffrire mai tentazioni di impurità,da essere miracolosamente conservato in vita tra i pericoli di naufragio e di incendio, e da ottenere sempretutto quello che chiedevi nell'orazione, ottieni a noi tutti la grazia di evitare tutto quello che potrebbe dispiacere a Dio,affinché, costantemente protetti da Lui, resistiamo alle tentazioni del nemico e, crescendo nella strada dellagiustizia, arriviamo a meritarci, con te, la gloria nel cielo. Gloria al Padre...


PREGHIERA DEL SANTO PADRE GIOVANNI PAOLO II A SAN LUIGI GONZAGASantuario di Castiglione delle Stiviere - Sabato, 22 giugno 1991

1. San Luigi, povero in spirito, a te con fiducia ci rivolgiamo, benedicendo il Padre celeste, perché in te ci hai offerto una prova eloquente del suo amore misericordioso. Umile e confidente adoratore dei disegni del Cuore divino, ti sei spogliato sin da adolescente di ogni onore mondano e di ogni terrena fortuna. Hai rivestito il cilicio della perfetta castità, hai percorso la strada dell’obbedienza, ti sei fatto povero per servire Iddio, tutto a Lui offrendo per amore. 

2. Tu, “puro di cuore”,rendici liberi da ogni mondana schiavitù. Non permettere che i giovani cadano vittime dell’odio e della violenza; non lasciare che essi cedano alle lusinghe di facili e fallaci miraggi edonistici. Aiutali a liberarsi da ogni sentimento torbido, difendili dall’egoismo che acceca, salvali dal potere del Maligno. Rendili testimoni della purezza del cuore. 

3. Tu, eroico apostolo della carità, ottienici il dono della divina misericordia, che smuova i cuori induriti dall’egoismo e tenga desto in ciascuno l’anelito verso la santità. Fa’ che anche l’odierna generazione abbia il coraggio di andare contro corrente, quando si tratta di spendere la vita, per costruire il Regno di Cristo. Sappia anch’essa condividere la tua stessa passione per l’uomo, riconoscendo in lui, chiunque egli sia, la divina presenza di Cristo. 

4. Con te invochiamo Maria, la Madre del Redentore. A Lei affidiamo l’anima e il corpo, ogni miseria e angustia, la vita e la morte, perché tutto in noi, come avvenne in te, si compia a gloria di Dio, che vive e regna per tutti i secoli dei secoli. Amen!


PREGHIERA A SAN LUIGI GONZAGA PATRONO DELLA GIOVENTU'

"O San Luigi Patrono della gioventù, rendimi Angelo come sei tu"O amabile San Luigi, la cui illibata purezza rese simile agli Angeli, e l'ardente amore a Dio eguagliò ai Serafini del Cielo, volgete su di me uno sguardo di misericordia. Voi vedete quanti nemici mi attornano, quante occasioni insidiano all'anima mia; e come la freddezza del mio amore a Dio mi metta a pericolo di offenderlo ad ogni piè sospinto e di allontanarmi da Lui, lasciandomi adescare ai fallaci piaceri di terra.

Salvatemi Voi, o gran Santo... a Voi mi affido. Impetratemi Voi ardente amore a Gesù Sacramento ed ottenetemi grazia ch'io sempre mi accosti al Banchetto Eucaristico con cuore puro e contrito, ripieno di fede viva ed umiltà profonda. Le mie comunioni allora saranno, come le furono per Voi, potente farmaco d'immortalità, soave profumo dell'eterno bacio di Dio.

martedì 18 giugno 2013

PREGHIERA


Io desidero tenerti tra le mie braccia
così puoi sentire tutto il mio amore,
l'amore che viene da un Angelo Custode
che veglia su di te dall'Alto.
Quando il tuo cuore è triste e ti senti stanco,
sappi che io sono lì con te,
e persino nei tuoi momenti più neri,
puoi sentire il mio abbraccio d'amore,
io ti tengo stretto a me.
Se credi nell'amore che ho da darti,
il tuo cuore non sarà mai solo,
perchè io sarò sempre lì con affetto e
attenzione e avrò cura del tuo cuore
come fosse il mio:

[P. Hall]

PREGHIERA


“Signore, tu che mi hai sopportato in tutti questi anni con i miei peccati, ma nonostante tutto hai avuto pietà di me, ogni giorno che sono stato sviato, non desidero peccare più. Ti ho offeso e sono stato ingiusto, non lo sarò più, ripudio il peccato, rinuncio al male, rinuncio all’iniquità che macchia la mia anima. Libera la mia anima da tutto ciò che è contrario alla Tua santità. T’imploro, Signore, di salvarmi dal male, vieni o Dio adesso e prendi dimora del mio cuore. Perdono, Signore, e permettimi di riposare in Te, perché sei Tu il mio scudo. Ripudio il male e tutti gli altri idoli, perché Tu sei l’Altissimo al di sopra del mondo, che ben trascende fra tutti gli altri dei. Con il tuo potente Braccio salvami dalla malattia, salvami dall’essere prigioniero, salvami dalle difficoltà e sconfiggi il mio nemico: il male. Così sia nella mia volontà, così è nella Tua. Amen …”
___________________________________________________________________
Fate divulgare questa preghiera e chiunque si unirà a Me tramite di essa con cuore sincero otterrà molte grazie e, per mezzo del suo cuore pentito,(Io prometto di proteggerlo da ogni male in ogni momento della sua vita.)


SE TI VIENE DIFFICILE PREGARE



LIBERA ME E LA MIA FAMIGLIA Gesù, liberami da ogni male che è in me, per opera del maligno. Liberami da qualche sua influenza particolarmente forte, forse causata da qualche maleficio. Stendi le tue mani potenti a difendermi e a soccorrermi. Manda su di me i tuoi Angeli per tenere lontano e scacciare qualunque forza malvagia. Abbi compassione di me e salvami da ogni minaccia e da ogni danno. Gesù, libera la mia famiglia da tutti i mali. Visita la mia casa e tieni lontano da essa le insidie del maligno. Manda i tuoi Angeli a custodire, proteggere e scacciare da essa ogni potenza malefica. Effondi sulla mia famiglia la tua benedizione. Entri nella mia casa la tua grazia, la tua pace perché tutti i membri della famiglia possano vivere nella libertà, nella salute e nell'amore.

PREGHIERE A DIO PADRE






Dio Padre, di Giovanni Monevi (1637-1714)


PADRE NOSTRO
Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimet-tiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione ma liberaci dal male.
 
TI ADORO
Ti adoro, mio Dio, e ti amo con tutto il cuore. Ti ringrazio
di avermi creato, fatto cristiano e conservato in questa notte. Ti offro
le azioni della giornata: fa che siano tutte secondo la tua santa volontà per
la maggior tua gloria. Preservami dal peccato e da ogni male. La tua
grazia sia sempre con me e con tutti i miei cari. Amen.

BENEDICO
Ti benedico o Padre, all’inizio di questo nuovo giorno. Accogli la mia lode e il mio grazie per il dono della vita e della fede. Con la forza del tuo Spirito guida i miei progetti e le mie azioni: fa che siano secondo la tua volontà. Liberami dallo scoraggiamento davanti alle difficoltà e da ogni male. Rendimi attento alle esigenze degli altri. Proteggi con il tuo amore la mia famiglia. Così sia.
 

PREGHIERA DI ABBANDONO AL PADRE
Padre mio, io mi abbandono a te: fa di me ciò che ti piacerà. Qualunque cosa tu faccia, io ti ringrazio. Sono pronto a tutto, accetto tutto, purchè la tua volontà si faccia in me, in tutte le tue creature. Non desidero altro, o mio Dio. Rimetto la mia anima nelle tue mani. Te la dono, o mio Dio, con tutto l’amore del mio cuore, perché ti amo ed è per me un bisogno d’amore il donarmi, il rimettermi senza misura tra le tue mani, con infinita fiducia, perché tu sei mio Padre.  
 
PREGHIERA AL PADRE
Eterno Padre, io ti offro il Sangue preziosissimo di Gesù Cristo in espiazione dei miei peccati, in suffragio delle Anime Sante del purgatorio e per i bisogni della santa Chiesa.
 
PREGHIERE DI RIPARAZIONE
Mio Dio, io credo, adoro, spero e ti amo, ti chiedo perdono per coloro che non credono, non adorano, non sperano, e non ti amano.
Santissima Trinità, Padre, Figlio, e Spirito Santo: ti adoro profondamente e ti offro il preziosissimo Corpo, Sangue, Anima e Divinità di Gesù Cristo, presente in tutti i tabernacoli della terra in riparazione degli oltraggi, dei sacrilegi e delle indifferenze con cui Egli stesso viene offeso. E per i meriti infiniti del suo Sacratissimo Cuore e per intercessione del Cuore Immacolato di Maria, ti chiedo la conversione dei poveri peccatori.
 
DIO SIA BENEDETTO
Dio sia benedetto. Benedetto il suo Santo Nome. Benedetto Gesù Cristo vero Dio e vero Uomo. Benedetto il Nome di Gesù. Benedetto il suo Sacratissimo Cuore. Benedetto il suo Preziosissimo Sangue. Benedetto Gesù nel Santissimo Sacramento dell’altare. Benedetto lo Spirito Santo Paraclito. Benedetta la gran Madre di Dio Maria Santissima. Benedetta la sua Santa e Immacolata Concezione. Benedetta la sua gloriosa Assunzione. Benedetto il Nome di Maria Vergine e Madre. Benedetto San Giuseppe, suo castissimo sposo. Benedetto Dio nei suoi Angeli e nei suoi Santi.

 
PREGHIERA AL PADRE
 Padre, la terra ha bisogno di te; l’uomo, ogni uomo ha bisogno di te; ti preghiamo Padre, l’aria pesante e inquinata ha bisogno di te; torna a camminare per le strade del mondo, torna a vivere in mezzo ai tuoi figli, torna a governare le nazioni, torna a portare la Pace e con essa la giustizia, torna a far brillare il fuoco dell’amore perché, redenti dal
dolore, possiamo divenire nuove creature.
 
PREGHIERA DI TOTALE FIDUCIA A DIO
 Mio Dio, non solamente confido in te, ma non ho fiducia che in te. Donami dunque lo spirito di abbandono per accettare le cose che non posso cambiare. Donami anche lo spirito di forza  per cambiare le cose che posso cambiare. Donami infine lo spirito di saggezza per discernere ciò che dipende effettivamente da me, e allora fa che io faccia la tua sola e santa volontà. Amen.
 
INNO DI GIUBILO
Ti benedico, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenute nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. Si, Padre, perché così è piaciuto a te. Tutto mi è stato dato dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare.
 
TI RENDIAMO GRAZIE
Ti rendiamo grazie, o Padre nostro, per la vita e la conoscenza che ci hai concesso per mezzo di Gesù, tuo Figlio. Gloria a te nei secoli!
Come questo pane spezzato, prima sparso sui monti, è stato raccolto per farne uno solo, così raccogli la tua Chiesa dalle estremità della terra nel tuo regno. Perché a Te è la gloria e la potenza per Gesù Cristo nei secoli!
 
PRENDI, SIGNORE
Prendi, Signore, e ricevi intera la mia libertà, il mio intelletto, la mia volontà. Tu mi donasti quanto possiedo: io te lo restituisco. Tutto è per te: disponilo tu, come a te piacerà. Dammi soltanto il tuo amore e la tua grazia. Io non ti domando null’altro.
 
SIGNORE ONNIPOTENTE
Dio, Signore Onnipotente, Padre del tuo servo amato e benedetto, Gesù Cristo, nel quale ti sei rivelato a noi; Dio degli angeli e delle potestà e di tutte le creature e di tutti i giusti che vivono con te, io ti benedico perché mi hai fatto degno di questo giorno e di quest’ora: di prender parte al calice del tuo Cristo nel numero dei martiri, per la resurrezione alla vita eterna, anima e corpo, nello Spirito incorruttibile.
Fa che sia accolto al tuo cospetto in sacrificio gradito. Ti lodo e ti glorifico per mezzo dell’eterno sacerdote, Gesù Cristo, tutto servo diletto, nel quale, con lo Spirito, a te gloria ora e nei secoli dei secoli. Amen.
 
SOLO TU
Solo tu esisti, o Dio. Senza di te o fuori di te non esiste nessuno. Ti preghiamo. Signore, Dio onnipotente, che sei visibile solo al Figlio, al quale obbediscono angeli e arcangeli; ti chiediamo, Signore e Padre; concedici una mente integra, un’innocenza senza macchia, una pietà sincera, una coscienza santa, pura, sobria, casta, ferma nella fede contro le insidie del secolo.
 
O DIO, CREATORE
O Dio, creatore di tutte le cose: tu rivesti il giorno con lo splendore della luce e la notte con la pace del sonno, perché il riposo renda le membra agili al lavoro, allevi la fatica e disperda le preoccupazioni. Ti ringraziamo per questo giorno, al calar della notte; t’innalziamo una preghiera perché tu ci venga in aiuto. Fa che ti cantiamo dal fondo del cuore con voce potente; e ti amiamo con amore forte, adorando la tua grandezza. E quando il buio della notte avrà sostituito la luce del giorno, la fede non conosca tenebre anzi illumini la notte. Non lasciar che le nostre anime dormano senza averti chiesto perdono; la fede protegga il nostro riposo da tutti i pericoli della notte. Liberaci dalle impurità, riempici del tuo pensiero; non lasciare che il maligno turbi la nostra pace.
 
NOI T’INVOCHIAMO
Noi t’invochiamo, Signore Iddio: tu conosci ogni cosa e niente ti sfugge, maestro di verità. Hai creato l’universo e vegli su ogni essere. Tu guidi alla verità quelli che stanno nelle tenebre, nell’ombra della morte. Tu vuoi salvare tutti gli uomini e far loro conoscere la verità. Tutti insieme ti offriamo lodi e inni di ringraziamento per glorificarti con tutto il cuore e ad alta voce. Ti sei degnato chiamarci, istruirci e invitarci; ci hai concesso sapienza e intelligenza nella verità, per la vita eterna. Ci hai redenti con il sangue prezioso e immacolato del tuo unico Figlio da ogni traviamento e dalla schiavitù. Ci hai liberati dal maligno e ci hai concesso gloria e libertà. Eravamo morti e ci hai fatti rinascere anima e corpo nello Spirito. Ti preghiamo dunque, Padre delle misericordie, Dio di ogni consolazione: confermaci nella nostra vocazione, nell’adorazione e nella fedeltà. Ci consacriamo alla tua divina parola e alla tua legge santa. Rendi luminosa la nostra anima, affinché possiamo conoscerti e servirti. Donaci la forza per realizzare i santi propositi e non ricordarti dei peccatori. Dimentica gli errori che facciamo giorno e notte. Non imputarci i nostri difetti e ricordati che cadiamo facilmente: i tuoi uomini sono deboli, i nostri mali nascosti…
Rendici forti, o Signore, con la tua forza. Illumina la nostra anima con la tua consolazione. Rendici degni della verità e della fede predicati dai tuoi santi apostoli e dei mirabili insegnamenti del Vangelo del nostro salvatore, Gesù Cristo, non solo nelle parole, ma anche nelle azioni e in tutta la nostra vita…
Concedici di guardare, cercare e contemplare i beni del cielo e non quelli della terra. Così per la forza della tua grazia sarà resa gloria alla tua maestà onnipotente, santissima e degna di lode, in Cristo Gesù tuo Figlio diletto con lo Spirito Santo, nei secoli dei secoli. Amen.
 
DEGNATI, PADRE
Degnati di concedermi, Padre buono e santo, un’intelligenza che ti comprenda, un sentimento che ti senta, un animo che ti gusti, una diligenza che ti cerchi, una sapienza che ti trovi, uno spirito che ti conosca, un cuore che ti ami, un pensiero che sia rivolto a te, un’azione che ti da gloria, un udito che ti ascolti, degli occhi che ti guardino, una lingua che ti confessi, una parola che ti piaccia, una pazienza che ti segua, una perseveranza che ti aspetti, una fine perfetta, e la tua santa presenza, la resurrezione, la ricompensa e la vita eterna. 
 
TI RINGRAZIAMO
Ti ringraziamo, Signore santo, Padre onnipotente, eterno Dio, che terminata la notte ci fai pervenire alle ore del mattino. Ti preghiamo: concedi che questo giorno trascorra senza peccato, per potere la sera ringraziare la tua bontà. Dobbiamo a te, Signore, se ci siamo riposati; tu hai permesso di restarti fedeli nella notte. Donaci la luce beata dopo la tenebra notturna; perché inondati dalla rugiada celeste per tutto il giorno godiamo dei tuoi doni.
 
DIO DI PACE
Dio di pace e d’amore, noi ti preghiamo: Signore Santo, Padre onnipotente, eterno Dio, liberaci da ogni tentazione, aiutaci in ogni difficoltà, confortaci in ogni tribolazione. Dona a noi la pazienza nelle avversità, concedici di adorarti in purezza di cuore, di cantarti con retta coscienza, di servirti con somma virtù. Ti benediciamo, santa Trinità. Ti ringraziamo e ti lodiamo giorno per giorno. Ti supplichiamo, abbà Padre. Ti sia gradita la nostra lode e la nostra preghiera. 
 
ABISSO INSONDABILE
Dio, abisso insondabile di pace, oceano ineffabile d’amore, fonte di ogni benedizione, dispensatore di ogni consolazione, che invii la pace a chi l’accoglie: aprici, in questo giorno, l’oceano del tuo amore e, a fiumi ricolmi, irrigaci con le ricchezze della tua grazia e con le dolcissime primavere della tua bontà. Fa di noi i figli della tranquillità e gli eredi della pace, accendi in noi il fuoco del tuo amore, semina in noi il timore del tuo nome, irrobustisci la nostra debolezza con la tua forza, legaci intimamente a te e fra noi con il vincolo solido e indissolubile dell’unità. Amen.
 
DIO E SIGNORE
Dio e Signore di tutte le cose, che hai potere su ogni vita e su ogni anima, tu solo puoi guarirmi: ascolta la preghiera di un misero. Fa morire e sparire, per la presenza del tuo santo Spirito, il serpente che si annida nel mio cuore. Dona l’umiltà al mio cuore e pensieri convenienti a un peccatore che ha deciso di convertirsi. Non abbandonare per sempre un’anima che si è ormai tutta sottomessa a te, che ha confessato la sua fede in te, che ti ha scelto e onorato a preferenza del mondo intero. Salvami, Signore, malgrado le cattive abitudini che impediscono questo desiderio; ma per te, Signore, tutto è possibile di tutto ciò che è impossibile agli uomini.
 
TU SEI SANTO
Tu sei santo, Signore, solo Dio, che operi cose meravigliose. Tu sei forte, tu sei grande, tu sei altissimo, tu sei re onnipotente, tu, Padre santo, re del cielo e della terra, tu sei trino e uno, Signore Dio degli dei, tu sei il bene, ogni bene, il sommo bene, il Signore Dio vivo e vero. Tu sei amore e carità, tu sei sapienza, tu sei umiltà, tu sei pazienza, tu sei bellezza, tu sei mansuetudine, tu sei sicurezza, tu sei quiete. Tu sei gaudio e letizia, tu sei la nostra speranza, tu sei giustizia, tu sei temperanza, tu sei nostra ricchezza a sufficienza. Tu sei bellezza. Tu sei protettore, tu sei custode e nostro difensore. Tu sei fortezza, tu sei refrigerio. Tu sei la nostra fede, tu sei la nostra carità. Tu sei tutta la nostra dolcezza, tu sei la nostra vita eterna, grande e ammirabile Signore, Dio onnipotente, misericordioso Salvatore.
 
ONNIPOTENTE ED ETERNO
Dio onnipotente ed eterno, guarda con favore le nostre preghiere e concedi a noi tuoi servi che ci siamo riuniti in una stessa carità per onorare il tuo nome, una fede retta, una speranza incrollabile un’umiltà vera, una devozione santa, una carità perfetta, e nell’operare il bene assiduità e perseveranza. Per i meriti e l’intercessione dei santi, concedi che si stabilisca nei nostri cuori una tranquilla determinazione, una pazienza forte, una religione pura e immacolata, un’obbedienza sana, una pace perpetua, uno spirito puro, una coscienza santa, la compunzione dello spirito, la fortezza interiore, una vita senza macchia che scorra irreprensibile, perché correndo con vigore meritiamo d’entrare felici nel tuo regno. Amen.
 
RICEVI, SIGNORE
Ricevi, Signore, tutta la mia libertà, accetta la mia memoria, la mia intelligenza e tutta la mia volontà. Tutto quanto sono, quanto possiedo, mi fu dato da te; io rimetto questo dono nelle tue mani, per lasciarmi interamente a disposizione della tua volontà. Dammi solamente l’amore tuo con la tua grazia, e sarò ricco abbastanza e non chiederò più nulla. Amen.

SIGNORE DIO
Signore Dio, giudice forte giusto e paziente, tu che sai la fragilità degli uomini, sei tu il mio vigore, tu tutta la mia fiducia. A me non basta la mia coscienza. Tu sai ciò che io non so e anche per questo perdonami benevolo. Meglio per me la tua copiosa misericordia, che non la mia pretesa giustizia!
 
PADRE CELESTE
Padre celeste! Insegnaci tu a pregare come si conviene, così che il nostro cuore si possa aprire a te in preghiera e supplica senza nascondere alcun segreto desiderio che non abbia il tuo beneplacito, ma senza aver neppure alcun timore nascosto che tu ci voglia negare quel che serve per il nostro meglio. In questo i contrastanti pensieri, l’animo inquieto e il timido cuore trovino pace. La trovino unicamente col rallegrarsi sempre di ringraziarti, di confessare con gioia che al tuo cospetto noi abbiamo sempre torto. Amen.
 
SIGNORE, QUANDO…
Signore nostro Dio, quando la paura ci prende, non lasciarci disperare! Quando siamo delusi, non lasciarci diventare amari! Quando siamo caduti, non lasciarci a terra! Quando non comprendiamo più niente e siamo allo stremo delle forze, non lasciarci perire! No, facci sentire la tua presenza e il tuo amore che hai promesso ai cuori umili e spezzati che hanno timore della tua parola. E’ verso tutti gli uomini che è venuto il tuo Figlio diletto, verso gli abbandonati: poiché lo siamo tutti, egli è nato in una stalla e morto sulla croce. Signore, destaci tutti e tienici svegli per riconoscerlo e confessarlo.
 
DIO NOSTRO PADRE
Dio, nostro Padre, dal quale procede ogni bene, noi ti ringraziamo per l’aiuto che ci dai nel compimento del nostro lavoro. Ti preghiamo per i nostri amici e i nostri compagni. Ti preghiamo per gli uomini e le donne che lavorano, nelle fabbriche, nei campi, negli uffici, sulle strade, nelle case. Guida i giovani nella scelta della loro vocazione e professione. Fa che nessuno rimanga privo di lavoro. Aiutaci a compiere con responsabilità il nostro lavoro nella gioia del servizio fraterno. Amen.
 
RESTA CON NOI
Dio nostro Padre, al termine di questo giorno, forse noi pensiamo che niente di veramente importante è accaduto nei nostri cuori. Ricordaci, Signore, che ogni giorno incomincia il tuo regno e tu discretamente ma instancabilmente ci guidi al tuo amore. E noi lo riconosciamo dicendoti: “Resta con noi, Signore, in questo giorno che ha termine, in questa notte che inizia, nel nuovo giorno che sta per venire, e per tutta l‘eternità”.
 
TU SEI PADRE
Mio Dio, tu sei Padre ricco di misericordia e sempre fedele nel tuo amore. Riconosco di aver peccato e mi pento con tutto il cuore di essermi allontanato da te. Donami il tuo perdono e, in Cristo morto e risorto, rendimi partecipe della vittoria sul peccato e sul male. Converti a te il mio cuore e conservalo fedele alla tua amicizia, con la forza del tuo Spirito. Amen.
 
CUSTODISCIMI, PADRE
Ti benedico, o Padre, al termine di questo giorno. Accogli la mia lode e il mio grazie per tutti i tuoi doni. Perdona ogni mio peccato: perché non sempre ho ascoltato la voce del tuo Spirito, o saputo riconoscere il Cristo nei fratelli che incontravo. Custodiscimi durante il riposo: allontana da me ogni male e donami di risvegliarmi con gioia al nuovo giorno. Raccogli i tuoi figli, ovunque dispersi, e custodiscili nel tuo amore.   

PREGHIERE A DIO PADRE

Tratte da: “Preghiamo” Padre nostro Padre mio, Edizioni Casa Pater.

Adoro la tua Volontà, Padre

Gesù, aiutami ad amare, insieme a Te, la Volontà del Padre.
Padre Santo! Ti amo, Ti adoro, Ti ringrazio. Accetto ed amo la tua Volontà, perché sei Amore infinito. Io adoro la tua Volontà, Padre mio! (Madre Eugenia Elisabetta Ravasio)
 

Benedetto sia Dio Padre

Benedetto sia Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei Cieli, in Cristo.
In Lui ci ha scelti prima della creazione del mondo, per essere santi e immacolati al suo cospetto nella carità, predestinandoci a essere suoi figli adottivi per opera di Gesù Cristo, secondo il beneplacito della sua Volontà.
E questo a lode e gloria della sua Grazia, che ci ha dato nel suo Figlio diletto;
nel quale abbiamo la Redenzione mediante il suo sangue, la remissione dei peccati secondo la ricchezza della sua Grazia.
Egli l'ha abbondantemente riversata su di noi con ogni sapienza e intelligenza, poiché Egli ci ha fatto conoscere il mistero della sua Volontà...: il disegno, cioè, di ricapitolare in Cristo tutte le cose, quelle del Cielo come quelle della terra. ... In Lui, dopo aver ascoltato e creduto la parola della Verità, il vangelo della nostra salvezza, abbiamo ricevuto il suggello dello Spirito Santo che era stato promesso, caparra della nostra eredità, a lode della sua Gloria. cfr. Ef 1,3-14

Confidenza

PADRE dolcissimo, a noi questo è bastato: sapere quello che di Te ci ha rivelato il tuo Unigenito, il diletto Figlio Gesù: che Tu sei anche nostro PADRE e PADRE di tutti e di tutto, perché tutto quello che esiste fuori di Te è opera del tuo Amore.
Tu Sei l'Inaccessibile, eppure più di tanto non puoi essere dentro di noi;
Sei l'Invisibile, eppure non puoi essere tanto più percettibile da noi;
Sei l'Inafferrabile, eppure sei Colui che meglio non si può possedere.
O PADRE, concedici di essere, nel modo più possibile, nella Identità con il tuo Figlio Gesù, perché con Lui possiamo sentire Te, vivere di Te, amare Te, per essere in Lui, con Te, una cosa sola, come esistenza originale e finale del tuo Amore Paterno.  (Madre Eugenia Elisabetta Ravasio)
 

Disposizioni per il "Padre nostro"

Per recitare il "Padre nostro" come ce l'ha in­segnato Gesù e chiamare Dio “PADRE” come figlio, ci vogliono tre disposizioni:
1. Comunicare col Padre in Gesù;
2. non avere impedimenti, cioè detestare il peccato.
3. essere fratello a tutto il prossimo: figli dello stesso Padre. (Madre Eugenia Elisabetta Ravasio)
 

Invocazione al Padre

Padre, dai conforto allo sfiduciato.
Ascoltaci o Padre. Padre, fai Luce allo smarrito di mente e di cuore.
Ascoltaci o Padre. Padre, consola l'afflitto.
Ascoltaci o Padre. Padre, ravviva la nostalgia di Te allo sviato.
Ascoltaci o Padre. Padre, fai coraggio al timido.
Ascoltaci o Padre. Padre, rendi docile il ribelle.
Ascoltaci o Padre. Padre, sollecita al bene chi non è disponibile a farlo.
Ascoltaci o Padre. Padre, rendi strumento di Pace chi semina odio.
Ascoltaci o Padre. Padre, tra i fratelli, figli devoti e fedeli del tuo Amore, suscita coloro che siano capaci di diffondere, anche eroicamente, il profumo della tua Santità.
Ascoltaci o Padre. Padre, nessuno venga meno alla fedeltà nell'esserTi figlio, nell'adempiere il dovere di sostenere con co­raggio la diffusione del tuo Regno di Bene e di Pace. Ascoltaci o Padre. (Madre Eugenia Elisabetta Ravasio)
 

Mio Dio

Mio Dio, io non posso fare altro che cadere in ginocchio, con il grande rivelatore del mistero della grazia, Gesù, supplicandoTi, Padre mio, di aumen­tare mediante il tuo Santo Spirito le mie capacità spi­rituali, la fede e la carità, perché abbia forza di con­templare l'ampiezza, la lunghezza, la sublimità, la pròfondità della carità di Cristo, e rendermi conto che essa supera ogni intelligenza; e che devo lasciar­mi invadere dall'effusione della vita Divina...
O Padre, viva in me Gesù e per mezzo suo avrò parte al tuo Amore. ... Io non sono puro, ma il san­gue del Figlio tuo mi purifica; sono lontano da Te, nelle tenebre, nella menzogna, nella morte, ma Lui è la Via, la Verità, la Vita. Insegnami a lasciare me stes­so, a rinnegarmi, a spogliarmi, a morire, e quando Cristo sarà diventato la sola mia vita, Tu, o Padre, ti compiacerai amorosamente in me. (Cardinal D. Mercier)
 

Padre, dammi Gesù

PADRE! Dammi il dono più bello, più grande e più prezioso che possiedi: Gesù!
PADRE! Quando sono ammalato dammi Gesù, per­ché Egli è la Salute.
PADRE! Quando mi sento triste dammi Gesù, per­ché Egli è la Gioia.
PADRE! Quando mi sento debole dammi Gesù, per­ché Egli è la Forza.
PADRE! Quando mi sento solo dammi Gesù, per­ché Egli è l'Amico.
PADRE! Quando mi sento legato dammi Gesù, per­ché Egli è la Libertà.
PADRE! Quando mi sento scoraggiato dammi Gesù, perché Egli è la Vittoria.
PADRE! Quando mi sento nelle tenebre dammi Gesù, perché Egli è la Luce.
PADRE! Quando mi sento peccatore dammi Gesù, perché Egli è il Salvatore.
PADRE! (Quando ho bisogno d'amore dammi Gesù, perché Egli è Amore.
PADRE! Quando ho bisogno di pane dammi Gesù, perché Egli è il Pane della Vita.
PADRE! Quando ho bisogno di denaro dammi Gesù, perché Egli è la ricchezza infinita.
PADRE! a qualsiasi mia richiesta, per qualsiasi mio bisogno, rispondimi con una sola parola, la tua Parola eterna: Gesù! (Don Serafino Falvo - S. Ellero (FI))
 

Parafrasi del Padre nostro

O santissimo Padre nostro: Creatore, Redentore, Consolatore e Salvatore nostro.
Che sei nei cieli: negli angeli e nei santi, illuminandoli alla conoscenza, perché Tu, Signore, sei luce;
infiammandoli all'Amore, perché Tu, Signore, sei Amore;
ponendo la tua dimora in loro e riempiendoli di beatidutine, perché Tu, Signore, sei il sommo bene, eterno, dal quale proviene ogni bene e senza il quale non esiste alcun bene.
Sia santificato il tuo nome: si faccia luminosa in noi la conoscenza di Te, affinché possiamo conoscere l'ampiezza dei tuoi benefici, l'estensione delle tue promesse, la sublimità della tua maestà e la profondità dei tuoi giudizi. Venga il tuo regno: perché Tu regni in noi per mezzo della Grazia e ci faccia giungere nel tuo regno, ove la visione di Te è senza veli, l'amore di Te è perfetto, la comunione di Te è beata, il godimento di Te è senza fine.
Sia fatta la tua volontà, come in cielo, così in terra: affinché Ti amiamo con tutto il cuore, sempre pensando a Te; con tutta l'anima, sempre desiderando Te, con tutta la mente, orientando a Te tutte le nostre intenzioni e in ogni cosa cercando il tuo onore;
con tutte le nostre forze, spendendo tutte le nostre energie e sensibilità dell'anima e del corpo a ser­vizio del tuo Amore e non per altro;
e affinché possiamo amare i nostri prossimi come noi stessi, trascinando tutti, secondo ogni nostra possibilità, al tuo Amore, godendo del bene altrui come del nostro e nel male soffrendo insieme con loro e non recando offesa a nessuno.
Il nostro pane quotidiano, il tuo Figlio diletto, il Signore nostro Gesù Cristo, dà a noi oggi: in me­moria, comprensione e riverenza dell'Amore che Egli ebbe per noi e di tutto quello che per noi disse, fece e patì.
E rimetti a noi i nostri debiti:
per la tua ineffabile Misericordia, per la potenza della Passione del tuo Figlio diletto e per i meriti e l'intercessione della beatissima Ver­gine e di tutti i tuoi eletti.
Come noi li rimettiamo ai nostri debitori: e quello che non sappiamo pienamente perdonare, Tu, Signore, fa' che pienamente perdoniamo, così che, per Amore tuo, amiamo veramente i nemici e de­votamente intercediamo presso di Te, non renden­do a nessuno male per male e impegnandoci in Te ad essere di giovamento a tutti.
E non c'indurre in tentazione: fa che non cediamo alla tentazione, nascosta o manifesta, improvvisa o insistente. Ma liberaci dal male: passato, presente e futuro. San Francesco d'Assisi; 1181/82-1226

 

Preghiere dei fedeli

- O Gesù, Figlio dell'Amore del Padre,
Dacci il gusto della sua Volontà, per essere con Te, figli diletti delle compiacenze del Padre.
- Gesù, Tu che ci hai fatto conoscere il Padre come gioia del cuore,
- Gesù, Tu che ci hai indicato il Padre come motivo unico delle nostre aspirazioni,
- Gesù, Tu che ci hai offerto il Padre come unico valore da ritrovare e da non perdere,
- Gesù, Tu che ci hai rivelato il Padre come fon­damento per costruire sulla terra un'umanità come famiglia unica dei popoli,
- Gesù, Tu che ci hai dimostrato che la reale spe­ranza nel Padre è la certezza del nostro vivere fra le incertezze della vita terrena,
- Gesù, Tu che dal luogo dove si nasce ci hai indi­cato l'esilio da dove si aspira alla Casa del Padre, - Gesù, Tu che in questa vita nel tempo ci hai di­mostrato l'uscita per l'eternità come vera dimora del nostro esistere nel Padre,
O Gesù, Figlio Unigenito del PADRE e, come Verbo incarnato, vero Figlio di Maria Vergine, aiutaci a ren­dere operosa ed efficace l'Opera di Redenzione che hai portato a termine come fedeltà al PADRE.
Te lo chiediamo con lo stesso spirito con il quale Tu ce lo raccomandi. Amen.          Madre Eugenia E. Ravasio
 

Sei il Padre vicino

Le stelle, il firmamento; ogni uomo presente e futuro;
il mondo, l'universo, tutto il creato: l'adopero ogni momento, tutti i giorni, fino alla fine dei tempi, per chiamarTi PADRE in ognuno. E, per ognuno: PADRE, Ti amo! PADRE, Ti lodo! PADRE, Ti canto! PADRE, Ti adoro! PADRE, magnifico la tua immensa Paternità, perché non lasci mai nessuno solo!
Sei il PADRE vicino! che ci chiami col tuo Spirito di fuoco che arde, e ci solleva, ci infiamma per Gesù, tuo Figlio primogenito! PADRE!
In Te vivo! In Te credo! In Te spero! In Te mi riposo!
Per Te e in Te mi addormento e vengo a Te per sempre con Amore nel Tuo Amore! Amen. Madre Fugenia Elisabetta Ravasio

Supplica al Padre

PADRE, grazie che mi hai dato Gesù. Ti offro la sua preghiera, la sua Eucaristia, la sua Passione, morte e Risurrezione.
Con Gesù e Maria, Regina dell'Unità, Ti offro, PADRE, la mia vita con le sue sofferenze e le sue gioie. Tu vedevi che molti sono i bisogni per compiere il nostro passaggio sulla terra, perciò la tua Parola vi­vente, Gesù, ci ha detto: "Tutto ciò che domandere­te al PADRE nel mio Nome, Egli ve lo concederà... Chiedete ed otterrete, perché la vostra gioia sia piena. Il PADRE stesso vi ama, poiché voi Mi amate e cre­dete che sono venuto da Dio".
Pieno di confidenza nella tua Parola, PADRE cle­mentissimo, Ti domando il dono del tuo Santo Spirito per me e per tutta la Chiesa, e la fedeltà del mio amore tenero e filiale per Te.
Padre, io so che, in nome di Gesù, Tu mi esaudisci sempre. PADRE onnipotente, Ti chiedo con Gesù, che tutti siano Uno in Te! Da' al nostro Santo Padre, il Papa, i doni di luce e forza, e alla Santa Chiesa il trionfo del tuo Regno.
Padre, io so che, in nome di Gesù, Tu mi esaudisci sempre. PADRE dolcissimo, guardami, sono tuo figlio in ginocchio, Ti amo, concedimi questa grazia, di cui ho bisogno... (nominare la grazia) e tutte le grazie neces­sarie per me, per tutti i miei cari e per tutti i fratelli del mondo, presenti e futuri.
Padre, io so che, in nome di Gesù, Tu mi esaudisci sempre. PADRE, mio dolce, tenero PADRE, guarda con Bontà e Misericordia me, tuo figlio: che la tua meravigli­osa liberalità si manifesti a me e a tutti i fratelli del mondo, per cantare la tua Gloria.
Padre, io so che, in nome di Gesù, Tu mi esaudisci sempre. PADRE, manifestati PADRE a tutti coloro che si raccomandano alle mie preghiere, e a quanti hanno bisogno di conversione e salvezza.
Padre, io so che, in nome di Gesù, Tu mi esaudisci sempre. PADRE, voglio compiere la tua Volontà, tutte le tue volontà, ma siimi PADRE e trattami da figlio del Tuo Amore.
Padre, io so che, in nome di Gesù, Tu mi esaudisci sempre. PADRE misericordioso, dammi la Grazia della sal­vezza eterna, e dopo un Santo passaggio all'altra Vita, il posto che mi hai preparato, nella tua Casa, da tutta l'eternità.
Padre, io so che, in nome di Gesù, Tu mi esaudisci sempre. PADRE, Tu conosci me, tuo figlio, Tu mi ami, fa' ciò che il tuo Cuore di PADRE Ti dirà. lo mi abbando­no a Te! Confido in Te, PADRE mio! Amen. Madre Eugenia Elisabetta Ravasio
 

Ti prego, Padre

Imploro le croci e le sofferenze che Tu, Padre, mi hai preparato. Liberami dalla mia malata volontà affinché possa accogliere i tuoi silenziosi desideri; fammi rassomigliante al mio Sposo solo allora sarò più che ricco e troverò riposo. Niente c'è che Tu non mi possa mandare, tutto puoi, al fin di piegare 1"io", perché libero, solo Cristo viva e agisca nell'esser mio, in Lui, Te io possa compiacere.
Tu, Padre, nessuna croce mi permetterai senza avermi dato prima la forza necessaria: lo Sposo tutto porta insieme a me, Maria, la Madre, veglia: così siamo in tre.
Voglia Tu, preservarmi dalla sofferenza; però, lo stesso, voglio solo il tuo paterno volere e anche se Ti prego di preservarmi dalla sventura, solo Tu, Padre, sei per me l'unica stella.
Finora stavo da solo al timone, in questo fare Ti ho spesso dimenticato, di tanto in tanto, bisognoso, mi son rivolto a Te, ma per condurre la barchetta ai miei piani.
Padre, lascia finalmente ch'io mi converta!
Con lo Sposo voglio annunciare a tutto il mondo: il Padre ha il timone nelle mani anche se non conosco la strade e il fine.
Ora mi lascio ciecamente condurre, solo la tua Santa Volontà prediligo: con Te attraverso notte e tenebre, il tuo Amore veglia sempre su di me! Amen.
Padre Joseph Kentenich 1858-1968 (Fondatore della Comunità Schoenstatt)
 

Tu sei il Padre mio

Padre mio, io mi abbandono a Te, fa' di me ciò che Ti piace. Qualunque cosa Tu faccia di me, Ti ringrazio. Sono pronto a tutto, accetto tutto, purché la tua volontà si compia in me e in tutte le tue creature; non desidero nient'altro, mio Dio.
Nelle tue mani rimetto la mia anima, Te la dono, mio Dio, con tutto l'amore del mio cuore, perché Ti amo. Ed è per me un'esigenza d'amore il donarmi, il rimettermi nelle tue mani, senza misura, con una confidenza infinita, perché Tu sei il Padre mio. Charles de Foucauld, 1858-1916
 

Sì Padre

Al mattino Lo chiami "Padre nostro" e Lui Ti risponde: "Figlio mio che sei in terra,
preoccupato, frastornato, solitario e tentato, conosco bene il tuo nome e lo pronuncio santificandolo, perché ti amo.
Non sarai mai solo: Io abito in te e assieme costruiremo il regno della Vita che sarà la tua eredità, per sempre. Sarai felice a compiere la mia Volontà, perché voglio solo la tua felicità.
Avrai pane ogni giorno, non ti preoccupare; però ti chiedo di spartirlo con i tuoi fratelli. Sappi che ti perdono tutti i tuoi peccati anche prima che tu li commetta, ma ti chiedo: anche tu perdona chi ti offende.
Per non cadere in tentazione tieniti stretto sempre alla mia mano. Ti libererò dal male".
Sì, Padre!
Ho piena fiducia in Te, voglio dare una risposta al tuo Amore, alle tue premure.
Io però, mi vedo così piccolo/la di fronte a tanta gra­tuità; perciò chiedo a Maria, la Vergine Madre, di accompagnarmi nella vita, Lei che Ti ha dato pie­namente il suo "Sì".
Unito/ta a Lei, aiutato/ta da Lei voglio dirTi sempre: "Sì, Padre"
 
PREGHIERE A DIO PADRE E CREATORE
Tratte da: “In dialogo con Dio” Figlioletta Edizioni Segno
Dio è mio Padre!
Dio è mio Padre e io voglio tanto, o dolce Madre mia, sen­tire con profonda convinzione e con gioia inneffabile questa sublime realtà!
Dio è mio Padre, io ripeto a me stessa, ma la dolcezza di questo immenso dono che Gesù mi ha fatto, con la Sua Pas­sione e Morte e con la Sua gloriosa Resurrezione, non mi è penetrata in profondità, nel cuore, facendomi vivere in que­sta luce!
Maria, da Te attendo la grazia che io sia penetrata e com­penetrata da questa realtà dei redenti dal Sangue Preziosis­simo del Tuo Divin Figlio e mio Salvatore! Grazie, Maria!
Vieni, o mio Gesù, a prendere possesso del mio cuore e fa che tutto l'amore e la confidenza di una figlia sia in me per il mio Padre Celeste: grazie, Gesù! Amen!
Alleluia, mio Dio! Alleluia!
 
Sono tua figlia, o Padre!
Grazie, mio Dio, perché io sono tua figlia: Tu oggi mi hai generata, perché sono nata dal tuo amore, di cui oggi ho pre­so una vera coscienza: grazie, mio Dio! Sono tua figlia, o Pa­dre, e voglio confidare completamente in Te, voglio aspettare tutto da Te, so che ricevo tutto da Te, voglio abbandonarmi totalmente a Te, voglio fidarmi solamente di Te!
Ti amo, mio Dio, Padre amoroso, Padre dolcissimo, Padre mio!
Gesù, dolce conforto della mia anima, grazie, per la Tua Passione e Morte, grazie, Signore, perché con la Tua morte hai distrutta la morte, grazie, perché Tu, il Risorto, ci fai risorgere con Te e ci hai restituiti, in Te e per Te, come figli, all'unico Padre! Grazie, Gesù!
Maria, grazie, perché Tu, l'Immacolata e Purissima Ma­dre, ci hai dato Gesù e, da corredentrice, hai sofferto ed of­ferto il Tuo Divin Figlio per la nostra salvezza!
Ave, Maria, Tu sia benedetta, nei secoli eterni! Amen! Gloria a Dio, Uno e Trino, gloria e lode in eterno! Amen! Alleluia!
Spirito Santo, vieni a santificarmi, vieni, Spirito di Dio, vieni, Spirito Paraclito, e dimora nel mio cuore, illumina la mia mente, custodiscimi nell'amore del Padre!
Grazie, Spirito Santo, grazie! Amen! Alleluia!
 
Vieni, Padre, a visitare i tuoi figli!
Vieni, sì, Padre, Padre mio, Padre nostro, perché redenti dal dolore, generati da Maria, accomunati nel sacrificio e nel­l'offerta a Cristo Redentore e Salvatore, possiamo diventa­re nuove creature, i figli tuoi, i figli dell'Amore e della Luce!
Vieni, Padre, con Cristo glorioso, con la Madre delle Vit­torie, con lo Spirito vivificante e sanante ogni dolore ed ogni infermità a visitare il tuo popolo, perché Tu solo sei il Pa­dre di tutti i figli che ti amano e ti invocano! Vieni Padre, vieni Signore, vieni nei nostri cuori, vieni a salvare, a libe­rare, vieni ad asciugare ogni lacrima, vieni, non lasciarci più soli, fa che ci sentiamo tutti amati e protetti dalla tua mise­ricordia, o Dio Uno eTrino, o Dio Amore, o Dio Misericor­dia! Amen!
 
Preghiera a Dio Padre!
Ripetiamo con Gesù e Maria: Padre mio, Padre nostro, Pa­dre buono, Padre santo, Padre misericordioso, Padre della misericordia, Padre di tutti gli uomini, Padre di tutti i tuoi figli, Padre dei buoni e dei non buoni, dei giusti e dei pecca­tori, dei santi e dei peccatori, di tutti gli uomini, di tutti i figli, perché tutti sono figli di Dio, nessuno escluso! Amen!
 
Preghiera al Padre Celeste!
Lode a Te, o Cristo, Re di eterna gloria! È risorto dalla morte ed è il Signore!
Ogni ginocchio si pieghi, ogni lingua professi che Gesù Cri­sto è il Signore! Alleluia!
O Padre Celeste, a Te rivolgo, questa notte, la mia preghie­ra, nel nome del nostro Signore Gesù Cristo, nostro Salva­tore e nostro intercessore presso di Te!
Al tuo amore di Padre io chiedo di essere preservata da ogni male, di essere benedetta, di essere fortificata, di esse­re trasformata in una creatura nuova, che si abbandona tutta a Te, annullata nella tua volontà, obbediente nella gioia al tuo piano d'amore per me e per le persone a me care!
lo ti chiedo ciò che Gesù ti chiede per me, perché mi affi­do al mio Salvatore, perché confido in Lui: io non so che co­sa da sola potrei chiederti e perciò esaudisci, Padre, la preghiera che Gesù ti rivolge per me!
Maria, Mamma mia, unisci la tua voce alla preghiera che sale al Padre, per mezzo di Gesù: aiutami e soccorrimi, Madre!
Padre, concedimi che io possa abbandonarmi a Te, senza riserve, fiduciosa che Tu ami questa tua creatura che si ri­volge a Te, come figlia redenta e purificata dal Sangue Pre­zioso di Gesù Cristo!
Ti lodo e ti benedico, o Dio mio, nella Santissima Trinità! Amen! Alleluia!
 
Altra preghiera al Padre Celeste!
Eccoci noi veniamo, eccoci, noi ti consegnamo, Padre, il nostro cuore, la nostra mente, la nostra bocca, tutte le no­stre membra consacriamo a Te, consegnamo a Te, perché Tu possa servirti di noi, secondo la tua santa volontà!
Amen!
 
Sorgi, anima mia, canta le lodi del tuo Creatore!
Sublime dono è la vita se essa è al servizio del suo Dio, perché al Datore di ogni bene va la lode di ogni creatura! Esulta l'anima mia nel Signore, perché la gioia vera, il puro gaudio è da Lui e in Lui!
Regna l'armonia nel creato e la pace regna nel mio cuore se riposa in Te, mio Signore! Tutto obbedisce all'ordine pre­stabilito da Dio e l'anima esulta soltanto nell'amore del mio Signore, perché essa è creata per l'Amore!
Sia lode in eterno alla Santissima Trininità!
Siano benedette e sempre da me adorate le Piaghe del mio Signore! Amen! Alleluia!
Atto di offerta a Dio Padre!
Padre mio, sono tua figlia, sono una tua creatura, o Dio Creatore!
A Te vengo, o mio Dio, al tuo Cuore mi rivolgo pregando Te, o Padre, con il Cuore del mio Gesù!
A Te, Padre, supplice io vengo e Te io imploro, con il Cuo­re Immacolato della Vergine Madre mia e di tutti i tuoi fi­gli, o Padre di ogni umana creatura!
A Te, Padre Celeste, io mi offro e mi consegno, a Te, Pa­dre, io mi consacro, in Te, Padre, io mi abbandono con la fiducia del piccolo, del povero, del misero, che tutto chiede e tutto implora dal Datore di ogni bene, perché il nulla tutto attende dal Tutto che tutto può e tutto dona a chi nulla ha!
A Te, Dio di eterna gloria, la lode, il grazie, la benedizione di ogni creatura, nel tempo e nell'eternità! Amen!
 
A Te, Signore, Sommo Bene, offriamo la nostra miseria!
Noi che ti cerchiamo, Signore, noi che vogliamo amarti e servirti nei fratelli, con spirito di umiltà, abbandonati nelle tue braccia misericordiose, fiduciosi nel tuo amore siamo
nella gioia, nella perfetta letizia, nella pace che è un tuo do­no, che è in Te, e per Te, Signore!
Tu sei la nostra speranza, Tu sei la nostra vita, Tu sei il nostro Tutto e a Te, Sommo Bene, offriamo la nostra mise­ria, il nostro povero niente, perché Tu lo riempia del tuo Tut­to, perché Tu ci pervada con la tua grazia rigeneratrice e ci conduca alla salvezza!
Grazie, o Dio di immensa carità, grazie!
Maria, Madre santissima, preservaci da ogni male e veglia sul nostro cammino verso l'eternità! Amen!
Alleluia, alleluia, mio Dio!
 
Padre mio, dall'abisso del mio niente, ti adoro!
Padre mio, Padre santo, Padre della Misericordia, Padre Amore, io, tua misera e povera creatura, dall'abisso del mio niente, ti adoro!
Ti supplico, Padre, illuminami, guariscimi da tutte le mie infermità spirituali e corporali, con l'azione della tua divi­na misericordia, e manifesta la tua misericordia ai due gio­vani tuoi figli, che ho a Te donati, perché sono tuoi, sono tuoi figli!
Accetta là mia supplica a Te, Padre, rivolta, nel nome e per i meriti di Cristo Signore!
Ti consacro, Padre, tutto il mondo, tutti gli uomini tuoi figli che hanno bisogno di un lavacro di purificazione nel Sangue Preziosissimo di nostro Signore Gesù Cristo!
Madre mia, Madre nostra, accogli la mia preghiera e pre­sentala al Cuore di Dio Uno e Trino, tramite il Tuo Cuore Immacolato e Addolorato! Amen!
 
Preghiera a Dio Padre Onnipotente!
Ecco, i servi del Signore, avvenga di noi, secondo la tua volontà, Dio Padre Onnipotente, Dio Figlio Redentore, Dio Spirito Santo Santificatore!
Avvenga di ognuno di noi quello che Tu, Padre, vuoi, quello che Tu, Padre, permetti; avvenga di noi, quello che tu, Fi­glio, Figlio di Dio, Verbo Incarnato di Dio, vuoi e chiedi; av­venga di noi quello che Tu, Spirito Santo, realizzi in noi, per noi, con noi! Amen!
 

Preghiera dell'abbandono! - 1a

Stasera, Gesù mio, aiutata da Santa Teresa del Bambino Gesù, io voglio gustare la dolcezza di un completo, totale ab­bandono, nelle tue sante braccia!
Fa che l'anima mia, che si abbandona a Te, abbia una fi­ducia sconfinata in Te, perché l'anima abbandonata vive di fede! Rendimi abbandonata a tal segno da essere da Te con­siderata la tua creatura, che si arrende alla tua volontà, senza difesa, senza alcuna resistenza, perché consapevole del tuo amore e disponibile all'opera della tua grazia, con fiducioso amore!
Sono aperte le tue braccia, o mio Dio, e in esse mi rifugio, correndo a braccia aperte verso di Te, sicura che solo in es­se la mia anima riposerà serena e gioiosa, senza alcun dub­bio, perché l'amore e l'amore di un Padre non delude! Grazie, mio Dio, grazie, Trinità Santissima!
Maria, conducimi e guidami, mentre corro verso la meta vera, unica fonte di ogni bene!
Ti ringrazio, Madre, perché soccorri sempre i tuoi figli! Ti benedico e ti glorifico, o mio Dio! Rimani con me, Signore! Amen! Alleluia!
 

Preghiera dell'abbandono! - 2a

Padre, io tua figlia, mi consegno a Te, con tutto il baga­glio delle mie sofferenze, delle mie miserie, delle mie debo­lezze, delle mie impazienze, delle mie povertà!
Ti presento le mie lacrime, i miei sospiri, le mie gioie, le mie speranze, tutta me stessa e ti dico: prendimi così come io sono e trasformami come Tu mi vedi e mi vuoi!
Io abbandono nelle tue braccia misericordiose la creatura che io sono, perché Tu la fortifichi con la potenza del Tuo Spirito, perché Tu la purifichi con la tua grazia liberante e sanante, perché la illumini con la tua luce, perché Tu la con­duca e la diriga nelle vie della conversione e della salvezza!
Padre Santo, Padre mio, non lasciarmi cadere in tentazio­ne, liberami dal male, da ogni male, non permettere che io mi allontani mai da Te, dal tuo sguardo amoroso e miseri­cordioso!
Ti adoro, Padre, ti benedico, ti lodo, ti glorifico nella glo­ria degli Angeli e dei Santi e con la Vergine Immacolata, con Gesù Salvatore del mondo, con lo Spirito Paraclito! Amen!
 

Tutto di me ho sottomesso a Te!

Vieni, Signore, regna nei nostri cuori, perché noi possia­mo cominciare a pregustare la gioia, che Tu riservi, piena e senza limiti, ai tuoi figli!
La nostra anima è stata creata per il Creatore, dal Creato­re di tutte le cose create, e solo nel suo amore si riposa e vive la vita a cui Dio Padre l'ha predestinata dall'eternità!
Io alzo le mie mani supplici a Te, ti dono il mio cuore, tut­ti i miei pensieri, tutte le mie cose, le persone a me care, fai di me e di tutto ciò che mi appartiene, perché Tu mi hai do­nato ogni cosa, ciò che Tu vuoi, perché tutto ciò che io pos­seggo, compresa la mia vita, è dono tuo, e Tu ne devi disporre secondo la tua santa volontà!
Soltanto riconoscendo il mio nulla e annullandomi com­pletamente in Te e per Te io mi sento ricca di una ricchezza incommensurabile, perché Tu, mio Dio, vivi in me ed io non esisto più, perché nella donazione totale di me stessa, tutto di me ho sottomesso a Te, che dirigi la mia vita ed ogni mia azione ed ogni mio pensiero di modo che, posso ripetere, con umiltà e con profonda gioia, con fiducia illimitata, con con­fidenza amorosa: non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me!
Grazie, Maria, perché sei Tu che hai fatto nascere Gesù nel mio cuore, perché soltanto Tu puoi donarci Gesù e puoi custodirlo amorosamente in noi! E con Te io canto: l'anima
mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio mio Salvatore..! Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente e San­to è il Suo Nome! Ha soccorso Israele Suo servo, ricordando­si della sua misericordia, come aveva promesso ai nostri padri, ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre! Amen! Alleluia, Trinità Santissima!
 

Nasco con Te alla vita!

L'anima mia è affranta e malata e Tu, Misericordia Infini­ta, la carezzi con l'onda del tuo infinito amore, e io, tua crea­tura, nasco con Te alla vita e vengo, cerva assetata, alla sorgente di ogni delizia! Vengo, perché Tu, mio Signore, mi chiami e mi attendi, non mi permetti di fuggire lontana da Te, perché la tua voce amorosa penetra nel mio cuore, ne prende possesso e riscalda del tuo fuoco il gelo, l'aridità, la freddezza, la tiepidezza di ogni intima fibra del mio essere!
Tu sei, Signore, ed io, con Te, e in Te sono la creatura nuo­va, che Tu chiami, per rendermi forte e temprata, perché la tua tenerezza la protegge, la difende, la salva da ogni tem­pesta, che l'umano vivere e convivere scatena in se stessa e intorno al suo essere, piccola molecola, nel mondo da Te voluto e creato! Amen!
 

Tu hai compassione di me, mio Dio, Tu mi usi sempre misericordia!

Mio Dio, sia fatta la tua santa volontà, come in cielo così in terra!
Padre santo, fa che io ami, comprenda, obbedisca sempre alla tua santa volontà, perché Tu mi ami, Tu hai compassio­ne di me, Tu mi usi sempre misericordia e perciò voglio cre­dere, fermamente credere, che tutto ciò che Tu permetti accada nella mia terrena vita è per il mio bene, per la mia crescita nella vita dello spirito e per la salvezza eterna della mia anima e delle anime delle persone, che io affido e torno ad affidare alla tua misericordia!
Pietà di me, Signore, pietà delle creature a me più care, pietà di quanti io ricordo nelle mie preghiere e pietà di tut­ta l'umanità sofferente, di tutti i peccatori che io, attraver­so il Cuore Immacolato ed Addolorato di Maria, presento a Te!
Ti prego di purificare e salvare tutti noi per il Sangue Pre­ziosissimo di nostro Signore Gesù Cristo: nel suo nome e per i suoi meriti io invoco la tua divina misericordia!
Madre mia, prega Tu, per me e con me, Dio Uno e Trino! Amen!
 

Preghiera di conformità della volontà della creatura alla volontà di Dio!

Tu, sei la mia vita, o Dio, o mio Dio, e nella tua vita io vivo e voglio vivere!
Nella tua volontà, io voglio, voglio che sia annullata la mia volontà, la volontà di me creatura umana, spesso sprovve­duta e indifesa e soggetta al male, al contagio del male, se non si lascia amorosamente difendere, pietosamente proteg­gere dal suo Dio e Signore! Amen!
 

Padre, il mondo, questo nostro mondo, ha bisogno di Te!

Vieni, Padre, vieni a camminare con noi, vieni a donarci la pace, vieni a vivere in noi, vieni, Padre, vieni presto: il mon­do, questo nostro mondo, ha bisogno di Te!
Padre santo, Padre buono, Padre misericordioso, chiama i tuoi figli, santificali nell'amore, dona vita e speranza a quan­ti vogliono servirti ed amarti, rigenera nell'amore i figli tra­viati e lontani, salva l'umanità peccatrice, salva la Chiesa di Cristo Signore!
Ti adoro, ti glorifico, ti lodo, Padre mio!
Gesù benedetto, presenta la mia supplica al Padre, voce di una povera, piccola creatura di Dio: a Te, lo chiedo, Si­gnore, nel nome di Maria, assunta in cielo e regina degli an­geli e dei santi, nel seno della Trinità Santissima! Amen!
 

Soccorri, Padre dei poveri, l'umanità sofferente!

Al sorgere di questa nuova giornata della mia vita, io, pic­cola tua creatura, innalzo a Te, mio Dio, un inno di lode e di benedizione, perché Tu sei il mio Dio misericordioso e buo­no, che soccorri, con sollecitudine paterna, tutti i tuoi figli e li ami tutti, come Tu solo puoi e sai amare!
Io ti chiedo perdono per me stessa e per tutti i tuoi figli che sono nell'errore, nel dubbio, nel rifiuto, nell'ignoranza del tuo amore misericordioso e ti offendono con pensieri, parole e azioni, ti offro, in riparazione dei nostri peccati, dei miei peccati e dei peccati dell'umanità tutta, il Tuo Sangue Preziosissimo, o Gesù Redentore e Salvatore!
Abbi pietà di me, Signore, abbi pietà del mondo intero e di tutte le tue creature; soccorri, Padre dei poveri, l'umani­tà sofferente, ravviva la fede nel mio cuore e nei cuori dei tiepidi, accendi il lume della fede in coloro che non ti cono­scono e non ti amano, converti le creature che mi sono più care, fammi camminare spedita nelle vie della conversione e salva tutti coloro che in Te credono, che ti supplicano, che amano e venerano la Madre tua santissima!
Accogli, Padre, la mia preghiera, prega, mio Gesù, il Pa­dre che è nei cieli, nell'infinito dell'Infinito, con me e per me, accetta e brucia nel tuo amore, o Spirito Paraclito, la mia supplica, presenta, Madre, le mie invocazioni a Dio Uno e Trino!
Trasmetti, Angelo di Dio che sei il mio custode, dall'abis­so del mio nulla, il grido supplice del mio cuore al Cuore del­la Vergine Madre e custodisci nell'umiltà, nella fede, nel­l'abbandono alla volontà di Dio l'anima mia, che vuole, oggi e sempre, lodare, glorificare, benedire la Trinità Santissima e la Madre di Dio e Madre della Chiesa e di tutti i figli di Dio! Amen!
 

Signore mio e Dio mio, io imploro la tua misericordia per me e per tutta l'umanità!

Signore mio e Dio mio, io ti chiedo perdono, imploro la tua misericordia per me e per il mondo intero, per tutta 1'umanità peccatrice, perché tante sono le offese che vengono fatte al Tuo Cuore di Padre, tante sono le infedeltà dei tuoi figli, tanti sono i sacrilegi che vengono fatti alla Vittima di­vina, al Figlio Tuo dolcissimo, tanti sono i peccati contro lo Spirito Santo, tante sono le bestemmie, che feriscono il Cuo­re della più tenera delle Madri!
Io, Padre Santo, io, Gesù mio, io, o Divino Spirito, voglio riparare, voglio compensare, voglio amare per tutte le volte che ho peccato e per i peccati dei miei fratelli, voglio offrir­ti ogni palpito del mio cuore, ogni ringraziamento e lode per il mio stanco e mancato tributo di amore e per tutto il disa­more che dilaga nel mondo, voglio dare tanto amore, nel re­sto del mio umano andare, per quanto non ho saputo dare, nella mia vita passata, e per l'assenza di amore in tanti cuo­ri aridi e indifferenti!
Voglio adorare Te, Dio Uno e Trino, voglio amare, venera­re e ringraziare la Madre Santissima, voglio ripetere con l'av­vocata dei peccatori: ti amo, ti adoro, ti lodo, ti glorifico, mio Dio, mio Signore, mia Vita, mio Tutto! Amen!
 

Perdona, Padre, quanti ti offendono!

Venga il Tuo Regno, o Dio Padre, regno di amore e di pa­ce! Possano le preghiere di tutti coloro che credono in Te, che ti amano, che ti benedicono, che ti lodano, che ti glorifi­cano, riparare a tutto il male che dilaga nella società, nelle famiglie, nei singoli individui!
Perdona, o Padre, quanti ti offendono, quanti ti bestem­miano, quanti ti dimenticano, quanti sono nell'errore e nel dubbio, quanti obbediscono alla tua Chiesa per paura del ca­stigo, quanti sono nella indifferenza, quanti vivono senza slanci del cuore, quanti non si sentono figli amati ma crea­ture perseguitate, quanti non ti amano: perdono, Padre, per­dono, Gesù, perdono, Spirito Santo!
Ti benedico e ti glorifico, o Trinità Santissima!
Ti amo, Padre, sono felice perché Tu, Padre, mi ami e prov­vedi a me e nulla mi manca, perché Tu, o Dio, sei mio Padre ed io sono tua figlia!
Padre mio, io mi abbandono a Te, ti consegno me stessa e quanto e quanti mi appartengono: disponi Tu tutto e diri­gi la vita mia e delle persone a me più care, secondo la tua santa volontà!
Ti raccomando e ti affido, o Padre, anche tutti coloro che si raccomandono alle mie preghiere e le loro intenzioni! Pa­dre, fai Tu e concedi quanto a loro è necessario, non secon­do la nostra, ma secondo la tua volontà!
Io mi addormento nelle tue braccia, o Madre mia, racco­mandami al Padre, nel nome del mio Signore Gesù Cristo! Amen! Alleluia!
 

Grazie del tuo perdono, o mio Dio!

Grazie del tuo perdono, o mio Dio! Grazie, perché Tu, Si­gnore, pietoso e amoroso, concedi sempre il dono della tua misericordia a coloro che con cuore umile e contrito implo­rano, chiedono misericordia, nel sacramento della penitenza! Ti ringrazio e ti adoro, o mio Dio, Dio Uno e Trino!
Maria, Madre mia, ringrazia e loda Tu con me il Signore mio e Dio mio! Amen!
 

Io sono il tuo nulla, o mio Dio!

Mio Dio, eccomi io vengo per fare la tua volontà!
È questo il grido, espressione di amore e di confidente ab­bandono nel Tuo Cuore di Padre, che parte dal profondo del mio essere, che vuole annullarsi in Te!
Io sono il tuo nulla, o mio Dio: serviti di me, usami quan­do e come Tu vuoi!
Madre santa, rinnovo la consacrazione di tutta me stessa al Tuo Cuore Immacolato: prendimi come sono e rendimi co­me il Signore mio Dio mi chiede di essere, a suo onore e gloria!
Grazie, mio Dio, perché la tua volontà si compie in me e per me e per quanti lavorano a tua lode e gloria! Amen!
 
Si faccia in me e per me la tua santa volontà, ripeto a Te con Maria e in Maria, o Padre!
Signore mio e Dio mio, io ti chiedo perdono per tutto ciò che, in pensieri, parole e azioni, può avere arrecato offesa al Tuo Cuore, ricco di tanta misericordia e, attraverso il Cuo­re tenerissimo della Vergine Madre, rinnovo la consacrazio­ne del mio cuore, della mia mente e di tutta me stessa a Te, Dio Uno e Trino!
Ripeto, Padre, con Maria e in Maria, con Gesù benedetto il mio "sì" totale, a che si faccia, in me e per me, la tua san­ta volontà, nel mio oggi e nel mio domani, in ogni giorno della mia vita!
Ti ringrazio e ti benedico, Madre mia! A Te ogni onore, glo­ria, lode e adorazione, Dio Uno e Trino! Amen!
 

Tu sei l'acqua viva e disseti gli assetati!

Ti ringrazio, ti benedico, ti glorifico, mio Dio, per questo altro giorno del mio umano vivere! Tu sei la vita e doni la vita, mio Signore e mio Dio, Tu sei la pace e doni la pace, Tu sei l'acqua viva e disseti gli assetati, Tu sei l'Amore e ali­menti nei cuori disponibili l'amore!
Madre mia santissima, implora sempre per me la pace, la vita dello spirito, la quiete della mente e rinnova sempre con me la lode e il ringraziamento a Dio Uno e Trino nel mio cuo­re; fammi vivere, o Madre, sempre abbandonata a Dio, ob­bediente e sottomessa alla sua santa volontà! Amen!
 

Grazie, mio Dio!

Signore mio Dio, grazie, perché mi hai dato un altro gior­no di vita, grazie, perché il mio pensiero si è rivolto spesso a Te, grazie per ogni palpito del mio cuore, grazie, perché le ore di questa giornata sono trascorse serene, nel tuo amore e nella tua luce!
Signore, voglio donarti tutto di me stessa, prendi tutto ciò
che mi hai dato, purificami e rendimi consapevole che tutto ciò che posseggo è un tuo dono gratuito! Grazie, mio Dio! Eccomi, io mi presento a Te in tutta la mia povertà, con tutte le mie miserie e debolezze e mi affido a Te e confido in Te, per essere trasformata, obbediente alla tua volontà, disponibile nelle tue mani, felice di essere una creatura tut­ta tua!
Vieni, Signore, e non mi lasciare!
Ti amo Gesù, ti amo Maria, Madre mia!
Sia lode in eterno alla Santissima Trinita! Amen!
 

Preghiera alla Santissima Trinità!

Trinità Santissima, Padre, Figlio, Spirito Santo, noi, tue creature, ti adoriamo!
Il nostro spirito, visitato dallo Spirito di vita e di amore, entra in comunione con Dio Uno e Trino e a Dio, nelle Tre Divine Persone, affidiamo noi stessi, perché il nostro cuore sia di Dio, la nostra mente sia rivolta a Dio, la nostra anima sia a Dio consacrata, perché in Dio è la sorgente unica di ogni nostro anelito, la forza del nostro vivere quotidiano, la spe­ranza del nostro domani, la certezza del nostro oggi, la fede nella potenza salvifica e redentiva delle nostre anime, l'espe­rienza di vita, nell'amore per l'Amore che procede dal Pa­dre e dal Figlio, per raggiungere il nostro povero nulla e del nostro nulla fare unità di amore con il Tutto, che è in Dio Uno e Trino! Amen!            
Atto solenne di riparazione e di lode

"PER QUELLI CHE NON TI CHIEDONO MAI PERDONO"

A Dio Padre

Dio, creatore di ogni cosa esistente sulla faccia della Terra, noi IN GINOCCHIO ti ripariamo le offese, tutte le offese che ti sal­gono dal mondo corrotto e ingrato, ripariamo:
per noi e per ogni creatura,
per quelli che non ti rivolgono MAI lo sguardo, che ti bestem­miano, che sputano sulla tua Santa Provvidenza, che pensa­no sia loro merito ogni cosa che posseggono,
per quelli che vivono nella tota­le indifferenza di te,
per quelli che antepongono ogni cosa terrena a Te,
per quelli che, pur amando te non amano il loro prossimo e dividono così l'AMORE che Tu hai creato,
per quelli che non riescono ad amare i loro crocifissori,
per quelli che ti amano solo se concedi loro ciò che desidera­no,
per quelli che non ti amano più, se trattieni qualche Grazia chiesta,
per quelli che pur amandoti di AMORE vero non sono capaci di esserti testimoni nelle opere, per quelli che fuggono il "FIAT VOLUNTAS TUA", per quelli che non si inginocchiano MAI,
per quelli cui le campane nulla dicono,
per quelli che non piangono mai.
E ora, dopo avere riparato fac­cia a terra il TUO TENERISSI­MO CUORE, ti lodiamo SIGNORE, ti benediciamo, ti adoriamo.
Ti ringraziamo con tutta la Creazione dei Cieli e della Terra, delle Acque, degli Abissi marini e sotto l'ultima terra e ti chiediamo perdono per la distruzione che ne fa l'uomo malvagio di tutta la tua splendi­da Creazione e chiediamo per­dono alla stessa Creazione: dei Cieli, della Terra, Sottoterra, delle Acque degli Abissi marini impetrando per ogni uomo la tua Misericordia. 
Preghiera per ottenere la conoscenza e l’amore di Dio, nostro Padre Celeste.
1. Dio, Padre onnipotente ed amorosissimo, il tuo divin Figlio Gesù, che per un eccesso di amore infinito hai dato alla morte di Croce per noi, ci ha assicurato che qualunque cosa avessimo chiesto nel suo nome, Tu ce l'avresti concessa.
Ora, noi Ti chiediamo con insi­stenza la grazia di conoscere te e Colui che hai mandato, lo stesso Figlio tuo Gesù, per poterti amare con tutto il cuore; in questo è la vera vita eterna.Padre nostro...
2. Dio, Padre onnipotente, poiché il tuo divin Figlio Gesù, assumen­do la nostra natura umana, si è fatto nostro Fratello e ci ha inseg­nato e comandato di chiamarti, come faceva lui, con il dolce nome di "Padre nostro"; Padre nostro santissimo, noi ti chiedi­amo con insistenza, per mezzo dello stesso Figlio tuo Gesù nostro Redentore, la grazia di conoscerti e di amarti veramente, sempre di più. Padre nostro...
3. Dio, Padre onnipotente, Tu ci hai dato lo spirito di adozione, nel quale potessimo chiamarci ed essere veramente tuoi figli, e potessimo chiamare te: «Abbà! Padre nostro!».
Ora, in nome di Gesù, ti chiediamo con insistenza la grazia di apprezzare degnamente e di custodire gelosamente una di­gnità così grande, affinché ti pos­siamo lodare e benedire in ques­ta vita e nell'altra, dove vivi e regni con il Figlio Gesù e con lo Spirito Santo, per tutti i secoli. Amen. Padre nostro... (P. Gioacchino Rossetto)



NON SCENDO DALLA CROCE Di Fulton j Sheen,vescovo

Ero uscito di casa per saziarmi di sole.Trovai un uomo che

si dibatteva nel dolore della crocifissione.Mi fermai

e gli dissi:"Permetti che ti aiuti"?Lui rispose:

Lasciami dove sono.

Non scendo dalla croce fino a quando sopra vi

spasimano i miei fratelli.

fino a quando per staccarmi

non si uniranno tutti gli uomini.

Gli dissi"Che vuoi che io faccia?"

Mi rispose:

Và per il mondo e di a coloro

che incontrerai che c è un uomo

che aspetta inchiodato alla croce.