giovedì 31 gennaio 2013

PREGHIERA per la GUARIGIONE padre Tardif



Signore Gesù, tu sei venuto a guarire i cuori feriti e tribolati, ti prego di guarire i traumi
che provocano turbamenti nel mio cuore; ti prego, in particolar modo, di guarire quelli che sono
causa di peccato. Ti chiedo di entrare nella mia vita, di guarirmi dai traumi psichici che mi
hanno colpito in tenera età e da quelle ferite che me li hanno provocati lungo tutta la vita. Signore Gesù, tu conosci i miei problemi, li pongo tutti nel tuo cuore di Buon Pastore.
Ti prego, in virtù di quella grande piaga aperta nel tuo cuore, di guarire le piccole ferite
dei miei ricordi, affinchè nulla di quanto mi è accaduto mi faccia rimanere nel dolore,
nell'angustia, nella preoccupazione. Tu che sei venuto a guarire i cuori afflitti,
guarisci il mio cuore.Guarisci, Signore Gesù, quelle ferite mie intime che sono causa di malattie fisiche.
Io ti offro il mio cuore: accettalo, Signore, purificalo e dammi i sentimenti del tuo Cuore
divino. Aiutami ad essere umile e mite. Fammi testimone della tua vittoria sul peccato e sulla
morte, della tua presenza di Vivente in mezzo a noi. Amen

L’Ausiliatrice di don Bosco



 

 
 


tramite Innamorati della Lode di Innamorati della lode alleluia il 30/01/13



Molte sono le espressioni con le quali i cristiani invocano Maria. “Maria, Aiuto dei cristiani” è una di queste e, come le altre, mette in luce un aspetto della sua identità. D. Bosco, in modo particolare, ha contribuito alla diffusione di questo titolo, indicandola come “Madre e Maestra” ai suoi giovani ed a tutta la famiglia salesiana che l’ha fatta, poi, conoscere in tutto il mondo.



D. Bosco è stato uno dei più grandi devoti di Maria e lo è stato in forma caratteristica, con una sua specifica modalità: egli non inventa la devozione all’Ausiliatrice, ma si inserisce in una tradizione già antica e specifica, sapendole dare un volto ed uno stile così particolari che da lui in poi l’Ausiliatrice è stata chiamata familiarmente “la Madonna di d. Bosco”. Nel suo cuore si è consolidato un tipo di devozione mariana che non è settoriale o unilaterale, ma comprensiva e totale, centrata direttamente sull'aspetto vivo e reale della persona di Maria, ed ha cercato di rispondere alla bontà materna della Vergine spendendo tutta la sua vita per il trionfo del culto e della devozione verso Maria Ausiliatrice, così che il Papa Pio XI ha affermato: «E' questo il titolo della Madre di Dio (Auxilium Christianorum) che d. Bosco ha preferito a tutti gli altri».

D. Bosco è contemporaneamente pieno di Dio e pieno di Maria: tutto nella sua vita ruota attorno al Signore ed in dipendenza da Lui, ma un ruolo molto importante lo riveste anche Maria. Ella ha preso possesso del cuore di Giovanni molto presto, è presenza viva nella sua esistenza grazie alla fede, agli insegnamenti ed alla testimonianza di sua mamma, ma soprattutto grazie all’irrompere della stessa Madonna nella sua vita: non è Giovannino a scegliere Maria, è Maria che prende l'iniziativa nella scelta; Lei, su richiesta del suo Figlio, è l'Ispiratrice e la Maestra della vocazione di Giovanni Bosco.

La devozione del santo verso Maria è stata, per un decimo, la manifestazione di un cuore spontaneamente sensibile ed il frutto di una prima educazione intensamente mariana e, per nove decimi, la risposta a delle iniziative impreviste di Maria, che ha fatto irruzione nella sua esistenza sotto diverse forme: egli percepisce con lucidità crescente l’iniziativa di Dio nella sua vita di fondatore, ma ha anche la certezza di essere condotto e guidato in tutto, come ha visto nel “sogno dei nove anni”, dalla mano di Maria: «Maria Santissima è la fondatrice e sarà la sostenitrice della nostra opera. (…) Maria è la Madre e il sostegno della Congregazione». 

In d. Bosco è caratteristico l’atteggiamento di relazione personale con Maria: la sua devozione mariana si dirige a considerare direttamente la persona viva di Maria ed in Essa contempla ed ammira la grandezza, la missione salvifica in unione a Cristo suo Figlio, la sua maternità che la fa essere vicina ed attenta a tutti i suoi figli. Risulta evidente, perciò, che l’attenzione di d. Bosco si rivolge al ruolo che Maria ha in ordine alla salvezza personale di ciascuno: egli ha guardato a Maria come a Colei che, nell’economia salvifica, coopera con Cristo, suo Figlio, al raggiungimento della vita eterna.

La Madre di Dio viene quindi presentata da d. Bosco come Avvocata efficace e Mediatrice potente presso Dio: pressante è allora l’invito che egli fa a gettarsi fiduciosamente nelle braccia di questa Madre. Onorare Maria, per don Bosco, era essere fedele a quella particolare missione a cui egli era stato chiamato a consacrarsi per la salvezza dei giovani e Maria, in tale missione, occupa un posto insostituibile, proprio di aiuto, accanto a Cristo, nella realizzazione del mistero della salvezza nei confronti di ogni giovane.



“O Maria, Vergine potente,
Tu grande presidio della Chiesa;
o Maria, aiuto dei cristiani!
Tu terribile esercito schierato;
Tu doni il Sole che vince ogni tenebra;
Tu nelle angosce e lotte della vita;
Tu nei pericoli difendici dal nemico.
Tu nell’ora della morte
accogli l’anima in Paradiso.”
Amen.

"L'EDUCAZIONE E’ COSA DEL CUORE - Dalle "Lettere" di san Giovanni Bosco



tramite Innamorati della Lode di Innamorati della lode alleluia il 30/01/13

don bosco
Se vogliamo farci vedere amici del vero bene dei nostri allievi, ed obbligarli a fare il loro dovere, bisogna che voi non dimentichiate mai che rappre­sentate i genitori di questa cara gioventù che fu, sem­pre tenero oggetto delle mie occupazioni, dei miei studi, del mio ministero sacerdotale, e della nostra Congregazione salesiana. Se perciò sarete veri padri dei vostri allievi, bisogna che voi ne abbiate anche il cuore; e non veniate mai alla repressione o punizione senza ragione e senza giustizia, e solo alla maniera di chi vi si adatta per forze e per compiere un dovere.
Quante volte, miei cari figliuoli, nella mia lunga carriera ho dovuto persuadermi di questa grande ve­rità! È certo più facile irritarsi che pazientare: mi­nacciare un fanciullo che persuaderlo: direi ancora che è più comodo alla nostra impazienza ed alla no­stra superbia castigare quelli che resistono, che cor­reggerli col sopportarli con fermezza e con beni­gnità. La carità che vi raccomando è quella che ado­perava San Paolo verso i fedeli di fresco convertiti alla religione del Signore, e che sovente lo facevano piangere e supplicare quando se li vedeva meno do­cili e corrispondenti al suo zelo.
Difficilmente quando si castiga si conserva quella calma, che è necessaria per allontanare ogni dubbio che si opera per far sentire la propria autorità, o sfo­gare la propria passione.
Riguardiamo come nostri figli quelli sui quali ab­biamo da esercitare qualche potere. Mettiamoci qua­si al loro servizio, come Gesù che venne ad ubbidire e non a comandare, vergognandoci di ciò che potes­se aver l'aria in noi di dominatori; e non dominia­moli che per servirli con maggior piacere. Così face­va Gesù con i suoi apostoli, tollerandoli nella loro ignoranza e rozzezza, nella loro poca fedeltà, e col trattare i peccatori con una dimestichezza e familia­rità da produrre in alcuni lo stupore, in altri quasi lo scandalo, ed in molti la santa speranza di ottenere il perdono da Dio. Egli ci disse perciò di imparare da lui ad essere mansueti ed umili di cuore (Mt 11,29).
Dal momento che sono i nostri figli, allontania­mo ogni collera quando dobbiamo reprimere i lo­ro falli, o almeno moderiamola in maniera che sem­bri soffocata del tutto. Non agitazione dell'animo, non disprezzo negli occhi, non ingiuria sul labbro; ma sentiamo la compassione per il momento, la spe­ranza per l'avvenire, ed allora voi sarete i veri padri e farete una vera correzione.
In certi momenti molto gravi, giova più una rac­comandazione a Dio, un atto di umiltà a lui, che una tempesta di parole, le quali, se da una parte non producono che male in chi le sente, dall'altra parte non arrecano vantaggio a chi le merita.
Ricordatevi che l'educazione è cosa del cuore, e che Dio solo ne è padrone, e noi non potremo riu­scire a cosa alcuna, se Dio non ce ne insegna l'arte, e non ce ne mette in mano le chiavi.
Studiamoci di farci amare, di insinuare il sen­timento del dovere del santo timore di Dio, e ve­dremo con mirabile facilità aprirsi le porte di tanti cuori ed unirsi a noi per cantare le lodi e le benedi­zioni di Colui, che volle farsi nostro modello, no­stra via, nostro esempio in tutto, ma particolarmen­te nell'educazione della gioventù.
"Caro Amico,
io ti voglio bene con tutto il mio cuore.
Mi basta sapere che sei giovane perché ti voglia molto bene.
Nel tuo cuore porti il tesoro dell'amicizia con il Si­gnore.
Se lo conservi, sei ricchissimo.
Se lo perdi, diventi una delle persone più infelici e più povere del mondo.
Il Signore sia sempre con te, e ti aiuti a vivere come un suo amico.
Se ti comporti così, ti assicuro che Dio sarà conten­to di te, e salverai la tua anima:
la cosa più impor­tante della tua vita. Dio ti regali una vita lunga e fe­lice.
L'amicizia del Signore sia sempre la tua grande ric­chezza nella vita terrena e nell'eternità". Sono il tuo amico Don Giovanni Bosco

PENSIERI DI DON BOSCO
1. Iddio vi benedica tutti e a tutti conceda la gra­zia di ben vivere e di ben morire.
2. Essere amico di Don Bosco vuol dire che tu mi devi aiutare a salvare l'anima tua.
3. Niente ti turbi: chi ha Dio, ha tutto.
4. La prima carità è quella che viene usata all'anima propria.
5. Non tramandate a domani il bene che potete ­fare oggi.
6. In punto di morte raccoglieremo quanto avre­mo seminato nella vita.
7. Sopporta volentieri i difetti altrui se vuoi che gli altri sopportino i tuoi.
8. Un'ora di pazienza vale più di un giorno di di­giuno.
9. Fa' ogni cosa come fosse l'ultima della tua vita.
10. Amate i vostri doveri se desiderate adempierli bene.
11. Quando avete delle spine, mettetele con quelle della corona di Gesù.
12. Tutto io darei per guadagnare il cuore dei gio­vani e così poterli regalare al Signore.
13. Amatevi, aiutatevi e sopportatevi a vicenda.
14. In ogni pericolo invocate Maria e vi assicuro che sarete esauditi.
15. Un pezzo di Paradiso aggiusta tutto.
(Dalle Memorie Biografiche di S. Giovanni Bosco)

lunedì 28 gennaio 2013

Preghiera per i peccatori



"O Padre Celeste, attraverso l'amore del Tuo amato Figlio, Gesù Cristo, la cui passione sulla Croce ci ha salvati dal peccato, Ti prego di salvare tutti coloro che ancora rifiutano la Sua Mano di Misericordia.

Inonda le loro anime, caro Padre, con il Tuo pegno d’Amore.

Ti prego, Padre Celeste, ascolta la mia preghiera e salva queste anime dalla dannazione eterna.

Attraverso la Tua Misericordia permetti loro di essere i primi ad entrare nella nuova Era di Pace sulla Terra. Amen."

Da recitare per un mese intero per i peccatori



domenica 27 gennaio 2013

Preghiera di liberazione



Padre Santo, nel nome di Gesù io ti prego di allontanare da questo luogo ogni spirito di superbia, orgoglio, avarizia, invidia, gelosia, non desiderio dell’amore di Dio, non desiderio del servizio a Dio, divisione, divinazione, rabbia, cattiveria, occulto, magia, stregoneria, oppressione, ossessione, infestazione, malattia, menzogna, odio, disonestà, confusione, accidia, lussuria, gola, ira, vessazione, ostacolo all’azione divina di purificazione dell’ambiente.

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo, come ... (3 volte)

Padre Santo, nel nome di Gesù, io ti prego di far scendere su di me il Tuo Santo Spirito per riempire i vuoti spirituali che si sono formati in questo luogo affinché i suoi santi doni portino la conversione dei cuori, scenda su di me lo Spirito d'Amore, di dolcezza, di unione, di fiducia, di gioia, di guarigione del corpo e dello spirito, di lode, di pace, di santificazione, di preghiera, di sincerità, di onestà, di umiltà, di pazienza, di ascolto, di intelligenza, di discernimento, di necessità dell’Amore di Dio, di necessità del servizio a Dio, di dolce timore di Dio e di quanto è necessario per la conversione delle anime.

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo, come ... (3 volte)

Padre Santo, nel nome di Gesù, io ricopro me stesso, e tutti coloro che entreranno in questo luogo con il Sangue preziosissimo di tuo Figlio Gesù affinché le insidie del maligno non possano prevalere su di me. Sangue di Gesù proteggimi dal male e dal maligno e avvicinami alla Tua salvezza, Sangue di Gesù liberami dal male e dal maligno, Sangue di Gesù santificami affinché possa scoprire i miracoli che Gesù vuole compiere dentro di me, Sangue di Gesù lavami l’anima da tutti i peccati che ho fatto nella mia vita volontariamente o involontariamente, per causa mia o perché mi sono trovato in situazioni che mi hanno indebolito o mi hanno coinvolto e mi hanno fatto dimenticare che solo in te Gesù è la mia salvezza, Sangue di Gesù guariscimi nel corpo e nello spirito per tutto il male fatto o ricevuto e per tutte le colpe che sono ricadute su di me per i peccati commessi dai miei antenati, Sangue di Gesù purificami da tutto il male che si presenta a me sotto qualsiasi forma.

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo, come ... (3 volte)

Lettera agli Efesini

Capitolo 6

Il combattimento spirituale
[10]Per il resto, attingete forza nel Signore e nel vigore della sua potenza.
[11]Rivestitevi dell'armatura di Dio, per poter resistere alle insidie del diavolo.
[12]La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti.
[13]Prendete perciò l'armatura di Dio, perché possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi dopo aver superato tutte le prove.
[14]State dunque ben fermi, cinti i fianchi con la verità, rivestiti con la corazza della giustizia,
[15]e avendo come calzatura ai piedi lo zelo per propagare il vangelo della pace.
[16]Tenete sempre in mano lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infuocati del maligno;
[17]prendete anche l'elmo della salvezza e la spada dello Spirito, cioè la parola di Dio.
[18]Pregate inoltre incessantemente con ogni sorta di preghiere e di suppliche nello Spirito, vigilando a questo scopo con ogni perseveranza e pregando per tutti i santi,
[19]e anche per me, perché quando apro la bocca mi sia data una parola franca, per far conoscere il mistero del vangelo,
[20]del quale sono ambasciatore in catene, e io possa annunziarlo con franchezza come è mio dovere.

Padre Nostro, Ave Maria, Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo, come era in principio, ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen
‎"† In nomine Patris, et Filii et Spiritui Sancto

Crux Sancti Patris Benedecti, Crux Sacra Sit Mihi Lux, Non draco sit mihi dux, Vade Retro Satana, Non Suade Mihi Vana, Sunt Mala Quae Libas, Ipse Venena Bibas,

† In nomine Patris, et Filii et Spiritui Sancto. Amen." 



CORONCINA DELLO SPIRITO SANTO

Gloria al Padre…

I. Nel primo Mistero si contempla come l'amatissimo Padre celeste vedendo che l'umanità peccatrice era rimasta priva del Divino Spirito, mosso a compassione di tanta nostra sciagura, stabilì di mandare il suo Unigenito a riscattarci, affinchè l'anima nostra potesse tornare ad esser tempio vivo dello Spirito Santo.
Oh, quante volte anche noi abbiamo cacciato il dolce Ospite dell'anima per dar luogo al nostro maggior nemico: il demonio!

Deh, Spirito Santo, Eterno Amore, degnatevi tornare in noi e rimanervi per sempre.

Pater, Ave, Gloria.

II. Nel secondo Mistero si contempla come venuta la pienezza dei tempi, lo Spirito Santo operò nel seno dell'immacolata Vergine Maria l'ammirabil mistero dell'Incarnazione del Verbo, dando così alla perduta umanità il sospirato Redentore.

Infondete, o divin Paraclito, tanto lume nelle nostre menti che valga a farci degnamente apprezzare l'infinito benefizio della Redenzione, e al tempo stesso fate che i frutti della Redenzione medesima siano sempre più copiosì, ed entrino nel seno della Chiesa tutte le nazioni infedeli.

Pater, Ave, Gloria.

III. Nel terzo Mistero si contempla come il divino Maestro Gesù volle che i suoi discepoli si apparecchiassero alla venuta dello Spirito Santo coll'orazione e colla fraterna carità, mostrandoci così in qual modo si possa ottenere che venga in noi lo Spirito di Dio.

Concedeteci dunque, o divino Spirito, la grazia di mettere in pratica i vostri santi insegnamenti, e di perseverare anche noi come gli Apostoli nella più fervente orazione e nella fraterna carità.

Pater, Ave, Gloria.

IV. Nel quarto Mistero si contempia come dopo nove giorni da che gli Apostoli stavano orando nel Cenacolo, si udì un turbine come di vento, e comparve in mezzo ad essi un fuoco che, viso in fiammelle somiglianti a lingue, si posò sul capo dei congregati, i quali in tal modo, riceverono in sè lo Spirito Santo.

Ecco attorno di Voi, o Paraclito divino, le anime nostre come già gli Apostoli nel Cenacolo;
deh! vogliate effondervi anche in noi, arricchirci di grazie e accenderci dei vostri santi ardori, affinchè con verace zelo procuriamo l'eterna salute anche ai nostri fratelli.

Pater, Ave, Gloria.

V. Nel quinto Mistero si contempla come lo Spirito Santo arricchì gli Apostoli di ogni grazia e li fornì di celeste sapienza e di sovrumana fortezza, onde fin da quel momento poterono dar principio alla divina loro missione, che era di spargere l'Evangelo di verità e di amore per tutta la terra.

Deh! volgete, o Dio Amore, uno sguardo sul povero mondo, e mosso a compassione di tanta ignoranza e di tanta iniquità che lo spinge a rovina, suscitate molti e zelanti Apostoli che richiamino tutti i traviati sulla via della salute.

Pater, Ave, Gloria

VI. Nel sesto Mistero si contempla come lo Spirito Santo venuto una volta sensibilmente nel Cenacolo, continua a venire e sopravvenire tutti i giorni nella Chiesa Cattolica, ne dirige ed illumina tutti i Ministri, ne santifica i membri, dando così felice compimento alla grande opera della Redenzione.

O Guida, Sostegno e Anima di tutta la Chiesa in generale e dei fedeli in particolare, quando sarà che apprezziamo gli innumerevoli beni che da Voi riceviamo continuamente?
Deh! fatevi meglio conoscere, o Dio Amore, e fate che i Cristiani abbiano per Voi la più profonda venerazione e la più sincera gratitudine.

Pater, Ave, Gloria.

VII. Nel settimo Mistero si contempla come ciascun fedele cristiano non solo è membro di Gesù Cristo, ma anche tempio dello Spirito Santo, che in lui abita per dirigerne e santificarne i pensieri, le parole e le azioni; e se il Cristiano non lo contrista con mala corrispondenza, sarà da lui condotto a perfetta santità e quindi all'eterna gloria del Cielo.

Siamo dolenti, o divin Paraclito, di aver mal corrisposto all'infinita benignità vostra verso di noi; ma poichè siete Amore, e l'Amore compatisce e perdona, vi supplichiamo a dimenticare tutti i disgusti che vi abbiamo dati, a ricolmarci di nuove grazie e a santificare tutti gli istanti della nostra vita e quello della nostra morte.

Pater, Ave, Gloria.

ORAZIONE:
O Divino Spirito, eterno e sostanziale Amore di Dio, io vi ringrazio delle preziose effusioni di verità, di grazia e di carità, colle quali santificate le anime nostre, e mi pento di avervi tante volte contristato con freddezza e con peccati.
Deh! fate, o Dio Amore, che non regni mai più in me, nè in alcuno dei Cristiani uno spirito contrario al vostro; ma venite in noi, illuminateci, santificateci, e come il nostro corpo vive dell'anima, così l'anima nostra viva sempre di Voi, o Santo Spirito, che col Padre e col Figlio vivete e regnate per tutti i secoli dei secoli. Amen

"† In nomine Patris, et Filii et Spiritui Sancto

Crux Sancti Patris Benedecti, Crux Sacra Sit Mihi Lux, Non draco sit mihi dux, Vade Retro Satana, Non Suade Mihi Vana, Sunt Mala Quae Libas, Ipse Venena Bibas,

† In nomine Patris, et Filii et Spiritui Sancto. Amen."

PREGHIERA
PRIMA DEL COMBATTIMENTO SPIRITUALE

Padre santo, Padre di Gesù di Nazareth, per meglio preparare il mio cuore, la mia anima e il mio spirito ad accogliere la tua parola e tutte le grazie che Tu mi vuoi concedere, ti supplico di coprirmi con il Sangue prezioso di tuo Figlio.

Copri di questo Sangue i miei genitori, la mia famiglia, i miei amici, i miei colleghi di lavoro e tutti coloro che si affidano alle mie preghiere.

Copri la mia casa, il mio luogo di lavoro, i miei beni spirituali e materiali, tutte le fonti di guadagno mie e dei miei familiari.

Copri la mia città della Spezia, il luogo dove mi trovo in questo momento, il mio gruppo di preghiera “Signore nostra Giustizia”.

Che il Sangue prezioso di Gesù mi metta al riparo da ogni attacco di satana, dagli spiriti dell’acqua, dell’aria, della terra, del sottoterra e da ogni forza occulta.

Per questo, Padre, ti chiedo di rivestirmi della tua armatura.
Rivestimi di Gesù Cristo.

Lava o Signore Gesù nel Tuo Preziosissimo Sangue i miei nemici e invia su di essi continuamente la Tua Santa Benedizione e la benedizione di Maria Immacolata unite a quelle di tutti gli angeli e di tutti i Santi. Anche io mi unisco a queste benedizioni e benedico me e loro nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Che il fuoco dello Spirito Santo mi infiammi in questo momento.

Che la Vergine Maria mi copra della sua protezione.

Che tutta l’armata celeste faccia scudo attorno a me, perché mai sia colpito.

In questo momento, rispondo con il Sangue di Cristo Gesù ad ogni attacco del maligno.

NEL NOME DI GESÙ FACCIO RITORNARE CONTRO IL NEMICO TUTTO IL MALE CHE HA PREPARATO PER ME E PER LA MIA FAMIGLIA. (TRE VOLTE)

Santi e Sante, intercedete tutti per me e la mia famiglia. Angeli del cielo vegliate su di me e sulla mia famiglia. San Michele Arcangelo, difendici e proteggici nel combattimento. Amen!

Nel nome di Gesù di Nazareth, Figlio del Dio vivente, Agnello immolato, prendo autorità su ogni spirito satanico, su ogni spirito dell’acqua, dell’aria, della terra, del sottoterra e su ogni forza occulta.

Prendo autorità su ogni infestazione, ossessione, oppressione, maledizione e maleficio. Prendo autorità su ogni setta satanica e su coloro che collaborano con queste sette.

Prendo autorità su tutti gli operatori dell’occultismo e su tutti coloro che collaborano con loro.

Nel nome di Gesù di Nazareth, in questo momento chiedo che qualunque sguardo satanico su di me sia colpito da cecità; che ogni orecchio satanico che mi ascolta sia colpito da sordità; che ogni bocca satanica che lancia maledizioni contro di me sia colpita da mutismo; che ogni mano satanica contro di me sia colpita da impotenza.

Chiedo al preziosissimo Sangue di Gesù di proteggermi, affinché ogni potenza satanica non possa vedere, non possa sentire, non possa parlare e non possa agire.

Nel nome di Gesù di Nazareth, spezzo ogni patto satanico contro di me, contro la mia famiglia, contro la mia casa, contro il mio luogo di lavoro, contro le fonti di guadagno mie e dei miei famigliari.

Così dice il Signore: “Io ti renderò come un muro durissimo di bronzo; combatteranno contro di te ma non potranno prevalere perché io sarò con te per salvarti e liberanti… Ti libererò dalle mani dei malvagi e ti riscatterò dalle mani dei violenti” (GEREMIA 15, 20-21).

In virtù delle promesse di Gesù, invoco su me stesso, sui miei parenti, amici, sui miei gruppi di preghiera, la grazia del perdono, la grazia di una profonda liberazione, la conversione del cuore, la guarigione fisica.

Dai, o Gesù, ad ognuno di noi i doni del tuo Santo Spirito affinché noi possiamo cantare per sempre le tue meraviglie. Amen

VIENI SIGNORE GESÙ!

lunedì 14 gennaio 2013

PREGHIERE ALLA REGINA DELLA PACE - 4 tramite “Eccoci, Madre, guidaci!" di TreSacriCuori il 13/01/13




Invochiamo lo Spirito Santo
mediante questa preghiera 
composta da San Luigi M. Grignion de Monfort,
affinché il nostro amore per Maria SS.
cresca ogni giorno di più,
così come il nostro totale affidamento a Lei:

O Spirito Santo,
pianta, innaffia e coltiva nell’anima mia,

l’amabile Maria, 
vero Albero di vita,
perché cresca, fiorisca
e porti frutti di vita in abbondanza!


 O Spirito Santo,
donami una grande devozione
e un filiale amore a Maria,
tua divina Sposa;
un totale abbandono al suo Cuore materno
e un continuo ricorso alla sua misericordia;
affinché in Lei,
vivente in me,
Tu possa formare nell’anima mia
Gesù Cristo, vivo e vero,
nella sua grandezza e potenza,
fino alla pienezza della sua perfezione!
Amen.



NON SCENDO DALLA CROCE Di Fulton j Sheen,vescovo

Ero uscito di casa per saziarmi di sole.Trovai un uomo che

si dibatteva nel dolore della crocifissione.Mi fermai

e gli dissi:"Permetti che ti aiuti"?Lui rispose:

Lasciami dove sono.

Non scendo dalla croce fino a quando sopra vi

spasimano i miei fratelli.

fino a quando per staccarmi

non si uniranno tutti gli uomini.

Gli dissi"Che vuoi che io faccia?"

Mi rispose:

Và per il mondo e di a coloro

che incontrerai che c è un uomo

che aspetta inchiodato alla croce.