mercoledì 9 marzo 2011

Ora Santa 2



La dolorosa agonia di Gesù si pro­lunga molto meno simbolicamente, e perciò molto più realmente, di quello che potrebbe, a prima vista, sembrare. Purtroppo l'agonia di Gesù si pro­lunga e continua nel suo Corpo mi­stico, la Chiesa, che soffre ininterrot­tamente, da venti secoli, i dolori del­l'agonia! Purtroppo quest'agonia si prolunga perchè sono sempre vicino a lei coloro che la odiano perchè o­diano il suo Capo, e cercano di farla morire come cercarono di far morire Gesù! Purtroppo Gesù è ancora, nella sua Chiesa, agonizzante nel Getsema­ni, perchè non mancano i Giuda tra­ditori, come non mancano scribi e farisei che approfittano della loro lo­sca ed interessata offerta! E Gesù a­gonizza.... mentre anche oggi si ripete il vergognoso sonno di coloro che dovrebbero essere i più fidi, e ai quali chiede di vegliare un'ora con Lui, dolorosamente, invano !...
Pensa, anima riparatrice, che Gesù, in questa agonia che si rinnova, si rivolge proprio a te per domandarti un'ora di veglia amorosa... E sappi dunque deciderti a vegliare con Lui!...

I ° quarto d'ora

Portati, anima riparatrice, per un istante al Cenacolo, dove Gesù ha radunato per I' ultima volta i suoi Apostoli...
Gesù aveva ardentemente desiderato di mangiare questa Pasqua con loro... Questo desiderio è stato soddisfatto... Il mistero dell'amore si è già com­piuto... La nuova Pasqua è già stata inaugurata... Gesù ha ormai mantenuto la promessa che cibo fatto: ha dato Se stesso in cibo e bevanda all'u­manità...
Anima riparatrice, prostrati, nel ri­cordo amoroso di questo dono di Gesù, tu che tante volte fosti cibata delle Carni immacolate di Lui, e ine­briata del Suo sangue vivente... Pro­strati... e adora!...
Ma non fermarti qui. Come agli Ebrei le carni dell' agnello furono preparazione all'uscita dall'Egitto, così tu devi considerare la mensa eucari­stica come la preparazione ad un viaggio...
Immaginati, dunque, di essere nel Cenacolo... Gesù, cantati gl' inni di rito, si avvia verso il Getsemani... Gli Apostoli, certamente invitati da Gesù, Lo seguono: manca solo Giuda, che è andato a compiere la sua losca im­presa. Gli altri Lo seguono... Senza aver molto compreso del grande mi­stero, sì, ma nella loro ignoranza, in buona fede, hanno ricevuto Gesù.
Sentono, inconsciamente, fremere in petto il Cuore Eucaristico di Gesù. Come, dunque, non seguirlo?... Chi è che non seguirebbe Gesù, all'al­zarsi dalla sacra Mensa?... E non solo Lo seguono, ma tutti, nella persona di Pietro, si sentono pervasi di sacro entusiasmo e protestano la loro fe­deltà fino alla morte, quando Gesù preannunzia loro la fuga cui si da­ranno...
Rifletti, anima riparatrice... Questa disposizione a seguire Gesù, dopo averlo ricevuto, l'hai sentita anche tu. Anche tu ti sei forse sentita pervasa di entusiasmo per Lui... E poi? Hai pensato che questa buona disposizione e questo entusiasmo non erano suffi­cienti a garantire la tua fedeltà a Gesù, se non seguiti dai fatti?... Hai pensato che forse, proprio nel momento del tuo entusiasmo, Gesù ti guardava con occhi di compassione per le tue in­fedeltà che Egli prevedeva?..... Hai pensato che proprio tu, coi tuoi facili ma insussistenti fervori, non hai fatto altro che anticipare e preparare 1' a­gonia dolorosa di Gesù?... Ah, quanta materia di confusione...        Hai fidato più nella presunta facilità dell'opera che nelle tue forze, e         più in         queste che nella grazia di Gesù; e alla pri­ma difficoltà, come Gesù prevedeva, sei caduta !...
Oh, stringiti in questo momento a Gesù!... Per l'agonia che Gli hai così anticipato, domandagli un anticipato perdono; cosicchè, quando Lo vedrai davvero agonizzare, tu possa, perdo­nata e purificata, prendere parte attiva ai Suoi dolori, e sentirti vicino a Lui, vittima agonizzante, la piccola vittima che ne condivide il dolore e lo spa­simo, per consolarlo coll'espiazione e con l'amore!... Pater, Ave, Gloria.

II° quarto d’ora

Ma Gesù si avvia verso il Getse­mani, o anima riparatrice, e tu devi seguirlo... Avanti !... Vai dietro a Lui, con Lui... Fin dove ?... Oh; te lo dirà Gesù!... Tu seguilo amorosamente, fiduciosamente...
'Vorrà Gesù che tu Lo segua fino all'entrata dell' Orto degli Ulivi, o più internamente ?...... O potrai tu sperare di accompagnarlo fino al luogo della sua agonia?... Prega Gesù che te lo faccia conoscere, affinchè la tua. scelta non pecchi di ingenerosità se preferirai fermarti all' entrata, e non pecchi di presunzione se ardirai internarti per essere più vicina a Lui... Protesta a Gesù che tu vuoi seguirlo finchè un suo cenno non ti dica di arrestarti...
Pensa agli Apostoli. Sono undici che Lo accompagnano; ma appena entrati nell'Orto, Gesù dice ad otto di essi: « Trattenetevi qui, mentre io vado di là e faccio orazione ». E agli altri tre dice di seguirlo ancora...
Intanto la tristezza e la mestizia cominciano ad impossessarsi di Lui; ed Egli ferma anche i tre - Pietro, Giacomo e Giovanni - dicendo loro « L'anima mia è afflitta fino alla morte: restate qui e vegliate con mea.
Non senti, anima riparatrice, se hai seguito Gesù fin qui, di essere en­trata nella nube del Mistero?... Sfor­zati di comprendere, a tua edificazione e a maggior gloria del tuo Gesù..... Vedi! Gesù si interna ancor più nel­l'Orto, si prostra per terra pregando, e, rivolto al Padre celeste, dice: « Pa­dre mio, se è possibile, passi da me questo calice: per altro non come voglio io, ma come vuoi Tu... ».
E rifletti! Dove ti trovi in questo momento?... Tu non sarai certo con Giuda, che, fasciato non dalla nube del mistero ma dalla tenebra nera della notte e dalla tenebra fosca del peccato, proprio in questo momento mercanteggia e vende Gesù per poco danaro!... Ma forse non sei neppure con Gesù. Neppure gli Apostoli più fidi sono con Lui. Sono vicini a Lui per la buona volontà che hanno di seguirlo, ma non insieme a Lui... Insieme a Lui non può essere che chi è capace di seguirlo incondizionata­mente. Perciò, in quel momento, Egli, 1'Innocenza-Vittima, 1'ostia pura di propiziazione che si sostituisce al pec­catore, divenuta il bersaglio delle ma­ledizioni fulminate dal Padre celeste, è solo!... Una sola creatura umana era moralmente con Lui, la Madre sua Maria, ma in quel suo momento Ella doveva agonizzare altrove. I discepoli no: non erano ancora a questa altez­za, neppure i tre più fidi.
Infatti, che cosa fa Gesù? Ha paura, ha tedio, è immerso nella mestizia... E i tre Apostoli?.., Dormono!... E' così che ci si può dire vicini a Gesù?... Il loro sonno è un abisso che li separa da Lui!... E Gesù si la­menta!...         Povero Gesù!... Ha tanto bisogno di non essere solo in questi angosciosi momenti d'agonia, e i suoi più fidi, materialmente vicini a Lui, dormono... Che conforto possono essi recare a Gesù?...
Ed Egli resta solo: solo nella sua preghiera, solo nella sua paura, nel suo tedio, nella sua mestizia, nella sua agonia... E si lamenta...: «Così adunque non avete potuto vegliare un' ora con me? ». E li invita a ve­gliare e pregare per non entrare in tentazione, giacchè, se lo spirito è pronto, la carne è inferma, e i buoni propositi dello spirito restano affogati nella infermità della carne.
Rìfletti dunque, o anima riparatrice... Tu pensi di aver seguito Gesù dal Cenacolo al Getsemani, accompagnan­dolo insieme agli Apostoli. Ma là hai seguito volonterosa, vigile, alacre, disposta a vegliare con Lui, nell'ora della Sua agonia?... E hai saputo ve­gliare e fargli comprendere che, in quell' ora di tenebra e di solitudine, un cuore, il tuo, univa i suoi ai pal­piti del         Cuore divino di Lui? Hai vegliato per dirgli, nel momento in cui Giuda Lo tradisce, che tu non Lo tradirai giammai?... Pater, Ave, Gloria.

III° quarto d'ora

Tu pensi, anima riparatrice, di aver seguito Gesù. Ma è poi vero che. Lo hai seguito coi tre Apostoli?... Sei tu, sia' pure vinta dal sonno, vicina a
Gesù? Oh, quante volte, forse, hai sperimentato non solo che la carne era inferma, ma che era pigro anche lo spirito!... E sei rimasta soltanto al­l'entrata dell'Orto, più lontano da Lui, senza fargli compagnia, senza saper nulla di Lui, senza curarti di Lui, delle sue sofferenze, della sua agonia!... Come sei stata sconoscen­te !... Di' a Gesù che rimproveri an­che te; che scuota anche te col suo grido angoscioso e straziante; che si degni di portarri vicino a Sè... Si sta troppo male lontano da Lui!... C' è più gioia, tanta più gioia, nel soffrire con Lui, che nel gioire senza di Lui !...
Ma perchè chiedi tu a Gesù di es­sergli vicino in questa angosciosa notte, in questa ora spaventosa, che è 1'ora in cui sta per scatenarsi la potestà delle tenebre?... Forse per aumentare il numero di coloro che, vicini, rendono, col loro sonno acci­dioso, più amara la sua agonia?..
Ecco che Gesù prega ancora il Pa­dre, di cui accetta pienamente la Vo­lontà... E una seconda e una terza volta i tre dormono... E proprio per questo dovresti tu chiedergli di stargli vicifio!... Eppure Egli agonizza!... I peccati dell' umanità gravano su di Lui, Lo opprimono... tanto che, ri­coperto di essi, Egli è come un lebbroso..: come l'uomo percosso da Dio ed umiliato... come l'uomo dei dolori e delle infermità... Tutto ciò Lo spaventa... L' ingratitudine         degli         uo­mini, per molti dei quali sarà inutile la sua passione, Gli attanaglia l'anima come in una morsa, come in uno strettoio... Egli agonizza...
Si immerge anche di più nella pre­ghiera... Sembra che, cogli uomini, Lo abbandoni anche il Padre celeste... E tu, anima riparatrice, dovresti chie­dergli di stargli più vicino, solo per dargli un più patente e vergognoso spettacolo delle tue infermità?... Quanto sarebbe grande la tua presunzione, la tua sfacciataggine !...
Ma ecco che i dolori di Gesù aumen­tano, si acuiscono, si fanno più cru­deli... Che cosa accade?... Guarda, a­ nima riparatrice, guarda ed osserva attentamente il tuo Gesù, il tuo Re ... Il sangue Gli gronda dalla fronte... dall' intera persona... e Lo         avvolge come in un manto di porpora!... Sia­mo dunque alla fine del pauroso dramma? No, siamo solo al prin­cipio!...
E quali sono, o anima riparatrice, i tuoi sentimenti davanti al sudore di sangue del tuo Gesù?... Forse anche tu, coi tre Apostoli, rimproverata ri­petutamente da Lui, dormi ancora!.... E non senti il bisogno di scuoterti definitivamente dal tuo vergognoso sonno ?... Non senti il bisogno di slanciarti verso il tuo Gesù?... Oh, sì, svegliati al lamento del tuo Re che ti vuol compagna della sua agonia!... Consolalo, anima che hai         ricevuto l'alto onore di essere al suo servizio!... Asciuga il sangue benedetto che Lo ricopre... Pensa che è sangue versato per te... Non fare colla tua sonnolenza, che questo sangue sia sparso in mag­giore abbondanza...
Non è un rimprovero per gli Apo­stoli il fatto che deve scendere un angelo dal cielo per consolarlo?... Aveva chiesto loro un' ora di veglia per non sentirsi solo: essi non erano stati in grado di contentarlo... Allora, per 1' ingratitudine degli         uomini, si aprono i cieli ed inviano un conso­latore... Eppure questi uomini sono fra quelli che maggiormente Egli ha amato e che Gli hanno protestato il loro amore !...
Anima riparatrice, tu pure sei nel numero delle anime più amate da Gesù, e di quelle che tante volte gli hanno protestato amore. Non sarebbe dunque un rimprovero per te se tu sapessi che Gesù, proprio per la tua noncuranza dei suoi dolori e per la tua assenza nel momento in cui Egli hai bisogno di esser consolato, ha do­vuto cercare altrove un conforto?... Oh, non costringere Gesù a fare sen­za di te... Egli, che ti ama e che ti chiama, che ti aspetta e ti vuole sua consolatrice, ne soffrirebbe dolori di agonia!... Non fare anche tu agoniz­zare Gesù!... Confortalo, asciugando il Suo sangue... Pater, Ave, Gloria.

Ultimo quarto d'ora

Il tuo ufficio di pia Veronica, o anima riparatrice, non pone un ter­mine ai tuoi doveri verso Gesù agonizzante. Egli chiede, il tuo Re, che tu vegli ancora, perchè ancora vuole il conforto della tua compagnia...
Gesù si alza, confortato dall'angelo, dal luogo della sua agonia... e il tra­ditore si avvicina... Con Giuda è l'in­fame coorte, che Lo legherà e Lo trascinerà, come un malfattore, ai tri­bunali, al Calvario... Non ti pare, ani­ma riparatrice, che sia questa l'ora di svegliarsi?... Sì, te lo dice, come già agli Apostoli, lo stesso Gesù: « Alza­tevi, andiamo ». Dove ti invita Gesù ?... Ed avrai la forza di andare con Lui? ... O ne resterai ancora separata?... «Voi (ecco la tremenda realtà che Gesù comunica alle anime dai facili pro­positi e dalle più facili infedeltà) voi prenderete la fuga, ed io andrò ad immolarmi per voi... ».
Oh, Gesù! Quante volte queste pa­role hanno avuto echi e risonanze di attualità!... E non è anche         il caso tuo, anima riparatrice?... Quante volte, forse, le dolorose e lacrimevoli pagine della tua vita hanno dovuto registrare questa vile e deprecabile fuga!... Tu lontana da Gesù, Gesù sulla Croce per te... per tutti!... E fino a quando durerà questa vergogna?...
Ed è così, colla tua fuga, che il famoso dramma incomincia!...
Forse è proprio per questo che Ge­sù ha, nel corso dei secoli cristiani, più volte, chiamato anime generose a partecipare alla sua agonia, alla sua Passione, alla sua morte... E forse, perchè ti sei ostinata nel peccato, o almeno perchè non hai saputo e vo­luto distaccarti dai tuoi capricciosi at­tacchi alle creature ed alle tue pas­sioni, Egli ha chiamato altre anime, invitandole a soffrire con Lui soffe­rente, a morir crocifisse, con Lui cro­cifisso, a riparare con Lui riparatore, ad esser vittime con Lui vittima... Ed è triste e doloroso per te!... Ma Gesù è buono!... Egli ha voluto fare udire anche a te questa voce d' invito... Vuole che anche tu sia un'anima riparatrice... Vuole che tu esca dal numero dei peccatori, dal numero di quelli che Lo seguono solo fino al Cenacolp, fino all'entrata del Getsemani... Ti vuole più vicino a Sè, non perchè tu dorma, come gli Apo­stoli in quella angosciosa notte, ma
perchè vegli con Lui... perchè tu pre­ghi con Lui... Vuole anzi che tu gli sia anche più vicino... Pensa, anima riparatrice, come tante anime generose hanno saputo comprenderlo... seguir­lo!... Perchè non lo potresti anche tu?...
Oh, gettati ai piedi del tuo Gesù, in questo doloroso momento in cui i suoi nemici lo catturano, anzichè darti alla fuga. E resta con Lui... Ed uni­sciti a Lui, catturata con Lui... Chie­digli di poterlo seguire dovunque... fino alla luce della resurrezione e della gloria, attraverso la passione e la morte di croce... per te... per le anime da Lui redente...
E intanto sappi restare con Lui nel Getsemani, per vegliare e pregare con Lui, con nell'anima gli spasimi della sua agonia, le angosce della sua mi­steriosa paura, del suo tedio, della sua mestizia, con nel corpo il sudore di sangue, del tuo e del suo sangue...
La sua agonia si prolunga nella Chiesa!... Pensa a Giuda che rivive in mille nemici suoi; al sonno degli Apostoli che si ripete in mille anime che Gli si protestano amiche!...
Per il tradimento che si rinnova, per l'abbandono che persiste, per i peccati che si moltiplicano, sappi, a­nima riparatrice, adempiere fedelmente ali' ufficio che Gesù ti confida. Con­solalo!...
E prega Gesù, con tutto 1'ardore di cui sei capace, che ti conceda di restargli sempre fedele, di restargli sempre vicino, di poter fare, dell'uf­ficio di consolatrice cui Egli ti chia­ma, la missione di tutta la tua vita, restando sempre agonizzante con Lui finchè durerà la sua dolorosa ed amo­rosa agonia... Pater, Ave, Gloria.

Conclusione

Gesù ti invita a chiudere ora la veglia amorosa, o anima riparatrice. « Alzati, andiamo! » Egli ti dice. E tu puoi accettare anche quest' invito ben soddisfatta.
E' vero, per consolare Gesù hai dovuto agonizzare con Lui fino a su­dare anche tu vivo sangue. Hai dovuto sentire gli spasimi che Lo hanno fatto agonizzare. Ma la trasformazione che questo partecipare alla Sua agonia ha prodotto in te è tale da renderti sod­disfatta.
Agonizzando con Gesù, tu hai pro­vato le gioie che anche nell'agonia provava la sua anima indissolubilmente unita al Verbo. Agonizzante con Lui hai sentito diminuire le difficoltà che la tua natura decaduta oppone al trion­fo della grazia. Questa partecipazione alla sua agonia ti ha fatto vivere più intensamente la vita soprannaturale.
Vai dunque, in pace e sii soddisfatta. Ricordati solo che quest'ora di ve­glia e di agonia non deve chiudersi che materialmente. Lo, spirito di que­st' ora deve continuare.
Continualo, anima riparatrice, nella vita di tutti i giorni e di tutti i mo­menti, per poter adempiere con per­fezione, alla missione di sua consola­trice che Gesù ti ha affidata.
Pater, Ave, Gloria secondo la mente del Sommo Ponteficie per acquistare le S. Indulgenze. 

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NON SCENDO DALLA CROCE Di Fulton j Sheen,vescovo

Ero uscito di casa per saziarmi di sole.Trovai un uomo che

si dibatteva nel dolore della crocifissione.Mi fermai

e gli dissi:"Permetti che ti aiuti"?Lui rispose:

Lasciami dove sono.

Non scendo dalla croce fino a quando sopra vi

spasimano i miei fratelli.

fino a quando per staccarmi

non si uniranno tutti gli uomini.

Gli dissi"Che vuoi che io faccia?"

Mi rispose:

Và per il mondo e di a coloro

che incontrerai che c è un uomo

che aspetta inchiodato alla croce.