venerdì 4 febbraio 2011

Ufficio quotidiano al Sacro Cuore



NAZARETH Ci uniamo al mistero di Nazaret e ci mettiamo nella disposizione di passare la giornata, come faceva la sacra Famiglia, in una vita di preghiera, di lavoro e di sacrificio. (P. Dehon) 

DOPO COLAZIONE

Trasportiamoci a Nazaret, nel tranquillo e nascosto santuario, ove Gesù, Maria e Giuseppe, interamente sottomessi alla volontà divina, con una vita di preghiera, di lavoro e di sacrificio, concorrono all'opera della Redenzione, ciascuno secondo la propria missione. Uniamoci anche noi a questi santi e perfetti modelli della vita cristiana con spirito di amore.
O divina Misericordia, incarnata nel sacro Cuore di Gesù, riempi il mondo ed effonditi su noi.
Sia benedetta la santa e immacolata Concezione della beata Vergine Maria, Madre di Dio.
San Giuseppe, modello e patrono degli amanti del S. Cuore di Gesù, prega per noi.

COLLOQUIO CON GESU’ Signore Gesù, la vita soprannaturale da te ricevuta io la devo custodire e sviluppare, come dono che deve portare il suo frutto: non io solo ma tu in me, io insieme a te. Inoltre, Signore, io devo fare del bene intorno a me, rendere a te testimonianza con la mia vita: la tua vita in me è un impegno all'apostolato. Portare la tua parola; far conoscere il tuo messaggio avvicinare al tuo cuore le anime. Sono opere e frutti di bene che potrò fare soltanto se tu resti in me, se io resto in te; sono frutti che soltanto con la tua grazia potrò compiere, senza di te io non posso nulla.

Signore Gesù, che io non mi separi da te, che io cresca nel tuo amore.
Nei momenti critici, nelle difficoltà della vita - che io non mi separi da te.
Quando mi sembrerà pesante e difficile la tua legge - che io non mi separi da te.
Quando intorno a me tutto mi tenterà e mi trascinerà a tra­sgredire la sua parola - che io non mi separi mai da te. 
O Gesù, io voglio diventare un vero devoto del tuo cuore.
Che io conosca sempre meglio il tuo cuore.
Che io risponda sempre più generosamente ai desideri del tuo cuore.
Che io ti testimoni e faccia conoscere intorno a me.
Che io viva alla luce del tuo cuore per la gloria del Padre e la salvezza di tutti i miei fratelli.
Così, o Gesù, la mia vita, per grazia tua, sarà feconda di frutti, ricca di meriti, porterà un contributo veramente efficace all'avvento del tuo regno nel mondo, alla salvezza delle anime.

MEDITAZIONE (Leggi con calma e attenzione la parola dí Gesù, che Giovanni Evangelista ci riporta nel suo Vangelo [15.5]).
Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiolo. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo toglie e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già mondi per la parola che vi ho annunziato. Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può far frutto da se stesso se non rimane nella vite, così anche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto perché senza di me non potete far nulla.  Chi non rimane in me, viene gettato via come il tralcio e si secca, e poi lo raccolgono e lo gettano nel fuoco e lo bruciano. Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato. 
(Dopo qualche minuto di riflessione, invoca Gesù con la seguente)
PREGHIERA Signore Gesù, nella «potatura» del Padre donami la forza, il coraggio, la serenità, e soprattutto la fermissima persuasione che è a mio vantaggio spirituale, che tutto è voluto o permesso dal tuo amore.
Donami la forza di abbandonarmi all'azione provvidenziale del Padre e di ripetere sempre, in ogni circostanza:
«O Padre, non come voglio io, ma come vuoi tu. Non la mia, ma la tua volontà sia fatta».
Le tue mani misericordiose non mi lascino cadere per terra in attesa del fuoco. Salvami, Signore, non risparmiare nulla purché io possa restare unito a te e produrre i frutti che il tuo amore desidera.
Signore Gesù,
ti prego per tutte le anime e specialmente per le più bisognose della tua misericordia.
Ti invoco per tutte le anime separate da te: - salvale, o Gesù, per il tuo cuore.
Ti invoco per le anime che nel peccato producono frutti di morte: - salvale, o Gesù, per il tuo cuore.
Ti invoco per quelle che più ti hanno offeso nelle membra del tuo corpo: - salvale, o Gesù, per il tuo cuore.
Per il tuo cuore squarciato,
per il tuo cuore oceano di misericordia,
per il tuo cuore vittima dei peccatori,
per il tuo cuore, speranza e salvezza di chi muore,
ti invoco per le anime più bisognose della tua misericordia.  

OFFRI LA TUA GIORNATA

Cuore divino di Gesù, io ti offro, per mezzo del Cuore im­macolato di Maria, Madre della Chiesa, in unione al Sacri­ficio Eucaristico, le preghiere e le azioni, le gioie e le soffe­renze di questo giorno: in riparazione dei peccati, per la sal­vezza di tutti gli uomini, nella grazia dello Spirito Santo, a gloria del divin Padre.

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PRIMO POMERIGGIO

AI PIEDI DELLA CROCE

Ci trasportiamo sul Calvario, per unirci ai cari santi, la cui presenza amante e compassionevole ha tan­to consolato nostro Signore: Ma­ria, san Giovanni, santa Maria Mad­dalena e le pie donne. (P. Dehon)
PRIMO POMERIGGIO Rechiamoci col pensiero sul Calvario, ove la Vittima divina compie il suo sacrificio sull'altare della croce. Contempliamo Gesù crocifisso, con le piaghe che versano sangue; Maria Vergine, Madre di dolore, ma anche Madre di grazia e di misericordia; san Giovanni, il discepolo fedele e prediletto; Maria Maddalena, il modello d'un amore vero e sincero, scaturito dal più perfetto pentimento e alcune altre donne generose. Ai piedi della Croce contempliamo devoti l'eccessivo amore di Cristo per noi e i suoi incomprensibili patimenti; in questa contemplazione dobbiamo attingere tale generosità da non arrestarci mai più d'ora in poi, davanti a qualsiasi pena e sacrificio. Come potremo rifiutare al Cuore di Gesù, che ci ama tanto, l'amore reciproco, la riconoscenza, l'intera donazione di noi stessi, la consolazione e la riparazione ch'egli da noi giustamente si aspetta per tutte le offese che riceve dagli uomini, e a volte anche dai suoi prediletti?

COLLOQUIO CON GESÙ Gesù, mandato dal Padre come vittima di espiazione per i miei peccati, abbi pietà di me.

Gesù, mandato dal Padre per la salvezza del mondo: abbi pietà di me
Gesù, obbediente fino alla morte in croce: abbi pietà di me
Gesù che dalle mani del Padre hai accettato il calice ama­rissimo per la nostra salvezza: abbi pietà di me
Gesù, tradito da Giuda e rinnegato da Pietro: abbi pietà di me
Gesù abbandonato dai tuoi discepoli: abbi pietà di me
Gesù, innocente e santo, condannato alla croce: abbi pietà di me
Gesù, legato, oltraggiato, schiaffeggiato: abbi pietà di me
Gesù flagellato e coronato di spine: abbi pietà di me
Gesù, ripudiato dal popolo che libera un assassino: abbi pietà di me
Gesù, caricato della croce: abbi pietà di me
Gesù, spogliato e inchiodato alla croce: abbi pietà di me
Gesù, schernito e abbeverato di aceto: abbi pietà di me
Gesù, morto per me, che nel costato aperto mi offri un rifu­gio sicuro: abbi pietà di me 
MEDITAZIONE (Leggi attentamente i brani che seguono, cerca di rivivere nel tuo cuore il dramma che Cristo vive per te sulla Croce).
1. Disteso sulla Croce Signore, porgi mani e piedi a coloro che tu ami per essere crocifisso. Come agnello immolato al sacrificio, con il tuo martirio attiri tutti a te sulla nuova strada; le braccia aperte, gli occhi tesi oltre l'infinito, rivestito di maestà e di splendore, avvolto di luce,
il patibolo ti accoglie nella sua dimensione terrena.
2. «Non siamo in questo mondo per piallare il legno della croce, ma per salirvi sopra».
La violenza dei chiodi che penetrano la tua carne fa eco alle coscienze di tutta l'umanità, ogni colpo è una spada che trafigge il cuore di tua Madre; è nel cavo delle tue mani che s'innesta il calice dell'ultima offerta. E così la tua obbedienza si conclude sulla croce non più simbolo di morte ma di trionfo di vita. Paul Claudel 
(Dopo qualche minuto di riflessione, invoca Gesù con la seguente)
PREGHIERA - Grazie, o Gesù, per avere conservato le tue piaghe dove c'è scritta tutta la tua passione, tutto il tuo amore. Mi tol­gono ogni lamento: mi dicono tutta la tua comprensione per gli afflitti; ma mi indicano dove trovare comprensio­ne, sostegno, aiuto, riposo. Perciò, o Signore, ti chiedo ora che tu mi accolga e mi nasconda in queste tue piaghe. Quando la stanchezza e la sfiducia mi abbattono e il mon­do intorno mi fa nausea e paura; o Gesù: Accoglimi nelle tue piaghe e dammi forza e fiducia.  
Quando lo scoraggiamento mi rende incapace di fare ciò che comprendo bene di dover fare per me, per i miei, per le anime, per la parrocchia, per la Chiesa; o Gesù:Accoglimi nelle tue piaghe e dammi forza e fiducia. 
Quando la sofferenza mi rende impaziente con gli altri e fa sorgere nel mio cuore un senso di ribellione; o Gesù: Accoglimi nelle tue piaghe e dammi forza e fiducia. 
Quando l'egoismo mi spinge a chiudermi in me stesso per non vedere le necessità dei fratelli, il loro dolore e il biso­gno che hanno del mio aiuto; o Gesù: Accoglimi nelle tue piaghe e dammi forza e fiducia. 
Quando mi manca il coraggio delle scelte secondo il Van­gelo e la forza di testimoniare la fede e l'amore cristiano in famiglia, tra i colleghi di lavoro, nelle mie relazioni so­ciali; o Gesù: Accoglimi nelle tue piaghe e dammi forza e fiducia. 
Quando l'età avanzata, la malattia, la solitudine e l'ingra­titudine, in una forzata inattività faranno il vuoto intorno a me; o Gesù: Accoglimi nelle tue piaghe e dammi forza e fiducia. 
Quando il ricordo dei miei peccati, la povertà della mia vita spirituale e l'avvicinarsi della morte turberanno il mio cuore; o Gesù: Accoglimi nelle tue piaghe e dammi forza e fiducia. 
Dolcissimo Signore Gesù Cristo, fa' che la tua passione sia per me forza, che mi corrobori, mi protegga e difenda; le tue piaghe siano per me cibo e bevanda di cui io mi nutra, m'inebri e mi diletti; il tuo sangue prezioso, effondendosi su me, mi purifichi da tutti i peccati; la tua morte sia per me vita senza fine; la tua croce, la mia gloria eterna. Possa trovare il mio nutrimento, la gioia, la salute e la dolcezza del mio cuore in te: che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen. 
Cuor di Gesù, ho sperato in te; non resterò confuso in eterno!
Canterò in eterno le misericordie del Cuore di Gesù!

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ALLE TRE DEL POMERIGGIO

Davanti al cuore squarciato di Cristo Siamo ancora sul Calvario.
Contempliamo la follia d'amore di nostro Signore che provoca il nostro amore, le sue sofferenze infinite che richiedono la nostra riparazione. (P. Dehon) 
ALLE TRE DEL POMERIGGIO Ripensiamo alla morte cruenta del Redentore e al suo Cuore squarciato dal dolore e dall'amore. Questo è il testamento dell'Agnello immolato, il dono del Salvatore divino.
Chi potrebbe meritare il nostro amore più di questo Cuore, che ci ha amati a dismisura e sino alla follia della Croce?
La sua predilezione è così grande che non ha né mai avrà l'eguale. Per ricompensarlo, noi non possiamo fare nulla di meglio e di più gradito al suo Cuore, che rendergli amore per amore e dargli così tutto il nostro cuore. Perciò con gli amici fedeli che sono ai piedi della croce del Redentore e con i Santi di tutti i tempi, adoriamo questa croce, che porta la salvezza, la vita e la benedizione.
O Signore, noi adoriamo la tua croce e onoriamo la tua santa passione.
Santa Madre, deh! voi fate, che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore.

COLLOQUIO CON GESÙ 1.

O Gesù, nell'ora delle tenebre e della tentazione, Non permettere che io mi separi da te.
Nel dolore e nella paura; negli inviti al piacere e a una falsa libertà, Non permettere che io mi separi da te.
In mezzo a tanta agitazione e irrequietezza e al chiasso che mi circonda; in mezzo alle preoccupazioni della vita, Non permettere che io mi separi da te.2.
O Gesù, nell'adempimento dei miei doveri, Il mio cuore sia vicino a te.
Nella fatica e nelle sofferenze quotidiane. Il mio cuore sia vicino a te.
Nelle relazioni con il mio prossimo; in qualunque luogo mi trovi; in ogni circostanza della giornata, Il mio cuore sia vicino a te.
Nella solitudine e nella tristezza; nelle ore dell'insonnia e della malattia; nelle difficoltà e nelle contrarietà, Il mio cuore sia vicino a te.

MEDITAZIONE (Leggi attentamente i brani che seguono. Offri a Gesù la tua disponibilità. Entra nel suo Cuore squarciato, per sentire i suoi palpiti d'amore per le anime, per la tua anima).
1. Inchiodato sulla croce e staccato dalla terra consumi l'agonia del Golgota. L'ora sesta segna l'ultimo atto del tuo dono completo, il cielo si apre scosso dal fuoco delle tue parole, il sole si eclissa, mentre muore il tuo corpo. Loro non sanno... cosa fanno, dopo averti martoriato si stanno dividendo le tue vesti.
Si celebra così il rito del tuo mistero. Ai tuoi piedi..., mani di donna carezzano ferite e più non bastano gli occhi per il dolore di tua Madre; a lei... lasci il mondo e al Padre tuo consegni lo spirito con l'ultimo respiro.

2. Debbo riunire corpo, cuore e spirito, ed in tutta la mia lunghezza distendermi sulla croce del momento presente.
Non ho il diritto di scegliere il legno della mia passione.
La croce è pronta, su misura. Tu me la presenti ogni giorno, ogni minuto, ed io debbo occuparla.
Non è facile, o Signore, il momento presente è tanto limitato, non c'è tempo di guardarci attorno.
Pure, o Signore, non t'incontrerò altrove. Mi aspetti là; là insieme salveremo i nostri fratelli.

M. Quoist Da Preghiere, ed. Marietti


(Dopo qualche minuto di riflessione, invoca Gesù con la seguente)
PREGHIERA - Dopo il peccato la croce di Gesù è la via della salvezza: è il mistero del dolore che Gesù ci presenta in se stesso croci­fisso per dirci che esso nasconde un immenso mistero di amo­re. Ma l'uomo nonostante che, per i suoi peccati, meriti il castigo, si ribella, non accetta questo mistero. Perché il Si­gnore illumini tutti gli uomini con la luce della sua Passione ripetiamo la sua preghiera al Padre: Padre mio, sia fatta la tua volontà. 
Perché il Signore scopra a tutti i sofferenti la forza di ripara­zione, di espiazione, di santificazione, di apostolato nasco­sta nella sofferenza umana unita alla sua, ripetiamo:Padre mio, sia fatta la tua volontà. 
Perché il Signore abbia compassione della debolezza uma­na, della nostra natura a cui tanto ripugna il dolore e per­doni i peccati di ribellione, ripetiamo: Padre mio, sia fatta la tua volontà. 
Perché il cuore di Gesù riversi su tutti i sofferenti il balsamo del conforto, la forza del suo amore e ad essi si riveli come unico luogo dove trovare sollievo al dolore, ripetiamo: Padre mio, sia fatta la tua volontà. 
Perché la luce che scaturisce dalle piaghe gloriose di Gesù faccia comprendere a tutti i sofferenti che Gesù li ha voluti più vicino a sé nell'opera della salvezza delle anime e della riparazione dei peccati, ripetiamo: Padre mio, sia fatta la tua volontà. 
Perché quando il dolore graverà come croce sulle nostre spal­le o pungerà come spine il nostro cuore possiamo avere la grazia della rassegnazione e dell'amore per unirci a Gesù cro­cifisso, ora ripetiamo: Padre mio, sia fatta la tua volontà.

CONSACRAZIONE AL CUORE DI GESU’

O Signore Gesù, desiderando di vivere d'ora in poi so­lo per consolarti, io mi consacro di nuovo al tuo divin Cuore. Aiutato dalla tua grazia, propongo fermamente di evitare per l'avvenire tutto ciò che ti può dispiacere e di fare ogni cosa soltanto per tuo amore. Amen.

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ALLE OTTO DI SERA

AGONIA DI GESÙ Ci uniamo all'agonia del Salvato­re, alle sue grandi sofferenze ripa­ratrici. Preghiamo per gli agonizzanti. Nu­triamo sentimenti di pentimento e di contrizione. 
ALLE OTTO DI SERA Accompagniamo Gesù al Giardino degli Ulivi, per onorare la sua agonia di sangue, e almeno iniziare insieme con lui la notte, che fu tempo di indicibili sofferenze per il suo Cuore. Offriamogli i nostri sentimenti di amore, di compassione, di pietà, per confortarlo nel suo doloroso lamento: «Ho cercato uno che mi consolasse e non l'ho trovato». O clementissimo Gesù, tu solo sei la salvezza, la vita, la risurrezione nostra. Ti scongiuriamo perciò di non abbandonarci nelle nostre difficoltà e tribolazioni, ma per l'agonia del tuo Cuore santissimo e i dolori della tua Madre immacolata, soccorri i tuoi servi, che hai redento col tuo sangue prezioso. Cuore agonizzante di Gesù, abbi pietà dei moribondi.

COLLOQUIO CON GESÙ O Gesù la tristezza, che per me hai provato nell'orto, sia sempre viva nel mio cuore.

Te lo chiedo per la tua agonia nell'orto.
La tua Passione dolorosa, i flagelli, le spine, la croce e le piaghe, siano impresse nel mio cuore. Te lo chiedo per la tua agonia nell'orto. 
I peccati da me commessi, i peccati che giorno e notte nel mondo si commettono, tengano sempre viva la con­trizione nel mio cuore. Te lo chiedo per la tua agonia nell'orto. 
I peccati che più ti hanno ferito al cuore, i peccati contro il tuo amore, che ti hanno stretto in una angoscia morta­le, mi spingano o Gesù, a tenere il mio cuore vicino al tuo.Te lo chiedo per la tua agonia nell'orto. 
Le privazioni dei miei fratelli perseguitati per la fede, le loro sofferenze fisiche e morali, fa' che la senta nel mio cuore. Te lo chiedo per la tua agonia nell'orto. 
1 milioni di uomini sofferenti per malattie, povertà, fame, disoccupazione, ingiustizie, soprusi, umiliazioni, solitu­dine e abbandono, non mi lascino insensibili come il le­vita davanti al ferito per la via di Gerico: il tuo amore mi spinga a partecipare con te al loro dolore e ad amarli. Te lo chiedo per la tua agonia nell'orto. 
L'angoscia di tante anime chiuse nel loro cerchio, senza fede in Dio, senza speranza e senza amore; l'angoscia e il travaglio di chi faticosamente sta uscendo dal buio nel­la ricerca della Verità, fa', o Gesù, che commuovano an­che me e mi spingano ad amare di più, ad aiutare, per quanto posso, questi miei fratelli. Te lo chiedo per la tua agonia nell'orto.

MEDITAZIONE (Leggi con calma e attenzione il brano che parla dell'agonia di Gesù nell'orto degli Ulivi).
Dal Vangelo secondo Matteo (26,39-44)
E avanzatosi un poco, si prostrò con la faccia a terra e pre­gava dicendo: «Padre mio, se è possibile, passi da me que­sto calice! Però non come voglio io, ma come vuoi tu!». Poi tornò dai discepoli e li trovò che dormivano. E disse a Pie­tro: «Così non siete stati capaci di vegliare un'ora sola con me? Vegliate e pregate, per non cadere in tentazione. Lo spi­rito è pronto, ma la carne è debole». E di nuovo allontanatosi, pregava dicendo: «Padre mio, se questo calice non può passare da me senza che io lo beva, sia fatta la tua volontà». E tornato di nuovo trovò i suoi che dormivano, perché gli occhi loro si erano appesantiti. E, la­sciatili, si allontanò di nuovo e pregò per la terza volta, ri­petendo le stesse parole.

(Dopo qualche minuto di riflessione, invoca Gesù con la seguente)
PREGHIERA - O Gesù per salvare il mondo dal peccato, hai accettato per obbedienza una vita di fatiche, di privazioni e una morte tre­menda di croce; donami la forza di far sempre la divina vo­lontà e di ripetere con te: Padre, sia fatta sempre la tua vo­lontà.
O Gesù, a riparazione delle mie continue ribellioni alla di­vina volontà, hai accettato di bere il calice di un'amarissima Passione e morte; donami la forza di imitarti davanti al no­stro dovere, che è volontà divina, e ai sacrifici che compor­ta e di ripetere con te: Padre, sia fatta sempre la tua volontà! 
O Gesù, che hai voluto sentire una paurosa ripugnanza da­vanti al calice offerto, superandola con una insistente prghiera per insegnarmi a vincere, aiutami a pregare insistentemente come te per avere la forza di compiere la divina volontà: Padre, sia fatta sempre la tua volontà! 
O Gesù che nella tua agonia per ore e ore hai perseverato nella medesima preghiera, fa' che impari come comportar­mi nella prova e nel dolore; aiutami a ripetere con te, per tutta la vita questa preghiera: Padre, sia fatta sempre la tua volontà! 
O Gesù che, per riparare le continue ribellioni degli uomini, cerchi anime che si uniscano a te in questa preghiera, aiutami ad eseguire con slancio amoroso, sempre e in tutto, la volontà divina, proprio per riparare tante disobbedienze alla volontà del Padre. Fa' che possa dire sempre col cuore, con le parole e con le opere: Padre, sia fatta sempre la tua volontà! 
O Gesù, so di tanta gente sotto il peso della prova, nella ma­lattia forse incurabile, nelle contrarietà, nella povertà, nel­l'incomprensione, nella solitudine, nell'angoscia, in un trat­tamento ingiusto, nella tentazione, in situazioni tragiche o titubanti davanti all'esecuzIone, talvolta eroica, del dovere che è volontà divina... Per tutti ti prego: dona a noi la forza di ripetere la tua preghiera e di eseguire la divina volontà, così che da tutta la terra si levi l'invocazione: Padre, sia fatta sempre la tua volontà!

ATTO DI RIPARAZIONE

«Ecco il Cuore che ha tanto amato gli uomini! Eppure dalla maggior parte di essi - e spesso dai suoi prediletti - non riceve che freddezza, indifferenza e ingratitu­dine!». O Signore, io credo al tuo amore per me; con animo ri­conoscente voglio essere attento alle sue manifestazioni, e disponibile ai suoi continui inviti. Accogli e perfeziona la mia risposta di adorazione, di riconoscenza e d'amo­re, unendomi sempre più intimamente alla tua oblazione e alla tua opera di riparazione. Fa', o Signore, che io e tutti i miei fratelli, animati da viva fede, radicati e fonda­ti nella carità, sappiamo comprendere, vivere e testimo­niare la pienezza del tuo amore.

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NON SCENDO DALLA CROCE Di Fulton j Sheen,vescovo

Ero uscito di casa per saziarmi di sole.Trovai un uomo che

si dibatteva nel dolore della crocifissione.Mi fermai

e gli dissi:"Permetti che ti aiuti"?Lui rispose:

Lasciami dove sono.

Non scendo dalla croce fino a quando sopra vi

spasimano i miei fratelli.

fino a quando per staccarmi

non si uniranno tutti gli uomini.

Gli dissi"Che vuoi che io faccia?"

Mi rispose:

Và per il mondo e di a coloro

che incontrerai che c è un uomo

che aspetta inchiodato alla croce.