martedì 1 febbraio 2011

Novena allo Spirito Santo di don Giuseppe Tomaselli



I° giorno: - Vieni, o Santo Spirito

O Santo Spirito, vieni! È il sospiro di noi, che andiamo affannandoci in questa vita di combattimento, per meritare il gaudio dell'eterna corona. Ma la tristezza ci opprime. Come un gior­no gli Apostoli, anche noi abbiamo continua­mente bisogno di essere sostenuti, di essere guidati, di essere ammaestrati. O Spirito di verità, o Spirito di forza, illuminaci, forti­ficaci! Gesù ci ha promesso la tua venuta, come dono della sua passione e morte; non ci lasciare orfani. Cadremmo nel peccato e nel­la morte e saremmo eternamente perduti. Tu vieni a santificarci; insegnaci la via e la vita di Gesù; rendici puro il cuore e santa l'anima!
Fioretto. - Ascoltare le sante ispira­zioni e metterle in pratica.
Giaculatoria. - O Spirito Santo, Dio, abbi pietà di me!

II° giorno: - Vieni, padre dei poveri!

O Santo Spirito, in cui sono tutte le ricchezze della Divinità, noi veniamo a Te, curvi sotto il peso della nostra umiliante miseria. Sì, perché da noi volemmo il peccato, che fa povera la vita, e da noi gettammo via, per una soddisfazione d'un momento, la vera ricchezza della grazia. Forse il Cielo resterà chiuso a noi, se Tu non ci soccorri. Non permettere che l'opera augusta del Figlio di Dio sia vana per le nostre anime. Gesù ebbe predilezioni divine per i pec­catori, i più poveri fra i poveri di questa terra. Anche Tu verrai in loro ed in nostro soccorso. Sii Padre davvero per noi, che non sapemmo essere figli, ma che vogliamo es­serlo col tuo aiuto divino.
Fioretto. - Cominciare la giornata do­mandando la benedizione allo Spirito Santo; alla sera chiedere perdono delle infedeltà.
Giaculatoria. - Infondi il tuo Spirito nel mio Cuore, affinché io mi rinnovi nel bene!

III° giorno: - Ottimo Consolatore

O Spirito di dolcezza, vedi come siamo stanchi delle asprezze del mondo! Ogni giorno l'anima diviene più affan­nata ed abbattuta. Non sappiamo vivere la parola di Gesù Cristo ed il dolore ci serra come giusto ca­stigo. Sia la tua presenza il dolce ritorno del sereno e del sole in un cielo di tempesta. Tu ci consolerai, ci dirai tutte quelle cose soavi che Gesù ci fece sperare, come dono del tuo e del suo amore. Facci dimen­ticare la terra, che germina semi di morte, e volgi il nostro sguardo al regno amoroso del Padre. Fuggendo il peccato, intenderemo che il dolore è per l'anima redenzione e vita.
Fioretto. - Evitare le piccole mancanze volontarie.
Giaculatoria. - Ottimo Consolatore, assistimi nelle pene!

IV° giorno: - Nel lavoro, riposo

Quando, o Spirito di pace, potremo ri­posare la nostra stanchezza sul Cuore SS. del Figlio di Dio? Egli ci ha promesso la sua pace. E Tu, Spirito del Padre Celeste e del Figlio Redentore, sei il Canale Divino che quaggiù dispensi amabilmente le onde di refrigerio e di pace. Fa' che non ti dimentichiamo mai, spe­cialmente quando la giornata è più buia e l'isolamento più grande. Sii con noi. Tergi sul nostro volto il sudore delle aspre fatiche, asciuga sul nostro ciglio le lacrime. E ritornati in pace, ci sforzeremo di non perderla più; la custodiremo gelosi, come il tesoro della tua divina generosità.
Fioretto. - Lungo il giorno ricordare la presenza dello Spirito Santo.
Giaculatoria. - Santificatore delle ani­me, abbi pietà di me!

V° giorno: - O Luce beatissima!

O Spirito di Luce increata, noi siamo come ciechi, che cercano piangendo la via della casa, perchè nella casa c'è la dolcezza dell'affetto e del riposo. Non riusciamo a giungervi e sospiriamo con lacrime una ma­no pietosa che ci conforti e guidi. Ci siamo allontanati per il peccato dalla casa paterna; volevamo la libertà e fummo schiavi; cercavamo la luce e trovammo le tenebre; anelavamo alla vita e ci vedemmo circondati da ombre di morte. O Spirito Santo, manda dal Cielo un raggio solo della tua luce, che illumini le intime fibre dell'anima, e l'anima prenderà sicura la via, riposandosi in pace sotto le ali del perdono di Dio.
Fioretto. - Accettare, senza lamentarsi, i richiami ed i rimproveri.
Giaculatoria. - Divino Spirito, piega il mio rigido orgoglio!

VI° giorno: - Lava quel che non è mondo!

Tu sei tutta la luce, o Spirito del Si­gnore! E se un raggio di quella luce investe quest'anima nostra, oh, come abbiamo or­rore di noi! Eppure un giorno quest'anima era stata divinamente purificata dal Sangue prezioso di Cristo; non c'erano ombre, ma purezza immacolata. Dimenticammo la Piaga del Costato Di­vino; il Sangue cadeva inutilmente sul cuore diventato di fango, fatto arido, senza spe­ranza. Tu sei, o Spirito di purificazione, l'àn­cora di nostra salvezza. Se vuoi, puoi ren­derci il perduto candore. Gesù ci ha fatto guardare a Te, come a Colui dal quale ci sarebbe tornata la pienezza della vita; ren­dici dunque alla vita, o Spirito Santo!
Fioretto. - Spesso, lungo il giorno, chiedere a Dio perdono dei peccati.
Giaculatoria. - Dammi, o Spirito San­to, il dolore dei miei peccati!

VII° giorno: - Piega quel ch'è rigido!

O Spirito mitissimo, Tu sai che l'orgo­glio è nemico mortale dell'anima nostra. Per vincere l'orgoglio dell'uomo, Gesù si fece il più umile fra i figli degli uomini e morì condannato all'ignominia della croce. Lo di­ciamo piangendo: Noi abbiamo disprezzato il sacrificio di Cristo, per elevarci sui fra­telli e dare sfogo alla nostra cupidigia di piacere e di gloria. Siamo diventati i più miseri dei redenti. Come faremo a salvarci, se non riuscia­mo a piegare il nostro orgoglio? Guidaci, o Spirito di sapienza, sulle orme di Gesù umiliato, che è tutta la sapienza del Cielo e della terra. E allora non cercheremo più la nostra gloria di morte, ma l'eterna gloria di Dio.
Fioretto. - Fare alcuni atti d'umiltà in­terna.
Giaculatoria. - Donami, o Dio, lo Spi­rito del tuo timore!

VIII° giorno: - Donaci il merito delle virtù

O Spirito di perfettissimo amore, facci comprendere che l'amore di Dio è unica fonte perenne di virtù nelle anime. Noi vogliamo il bene, ma non sappiamo compierlo, perché confidiamo in noi soli, che siamo polvere e peccato. Il bene vero è dono della grazia celeste. Perciò noi ti do­mandiamo supplichevoli quest'onda rinno­vatrice che, purificato il cuore, c'insegni tut­te le delicatezze della virtù. I tuoi doni, o Avvocato delle anime no­stre, sono precisamente via, scuola, fonda­mento di perfezione. Non permettere che questi doni divini noi nascondiamo pigramente sottoterra, ma fa' che, con ogni impegno e a costo di ogni sacrificio, riusciamo a farli fruttificare per la vita eterna.
Fioretto. - Fare un po' di meditazione, pensando all'ora della morte.
Giaculatoria. - O Spirito Divino, dam­mi la pace del cuore!

IX° giorno: - Donaci l'eterno gaudio!

O Spirito Beatissimo di Dio, vedi come sulle vie del mondo la tristezza opprime le anime, che Gesù chiama al suo regno. Vedi come molte si accasciano spossate, oppresse da affanni di morte. Illumina i cuori; da' loro la scienza del­le cose celesti affinché comprendano che se il dolore, frutto del peccato, è l'eredità di questa terra, la gioia, frutto della Passione di Gesù Cristo, sarà beata corona nel Cielo. Aiutaci, o Spirito di ogni bontà, a non cercare quel che passa, ma quello che rimane per la vita eterna. Il mondo è pieno di malizia e d'inganno; aiutaci a non ascoltare le voci del mondo, ma fa che apriamo docili il cuore alle tue parole, le quali preparano all'anima la gioia per­fetta e perenne.
Fioretto. - Fare lungo il giorno molte Comunioni spirituali.
Giaculatoria. - Spirito Rinnovatore, rinnova il mio cuore!

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NON SCENDO DALLA CROCE Di Fulton j Sheen,vescovo

Ero uscito di casa per saziarmi di sole.Trovai un uomo che

si dibatteva nel dolore della crocifissione.Mi fermai

e gli dissi:"Permetti che ti aiuti"?Lui rispose:

Lasciami dove sono.

Non scendo dalla croce fino a quando sopra vi

spasimano i miei fratelli.

fino a quando per staccarmi

non si uniranno tutti gli uomini.

Gli dissi"Che vuoi che io faccia?"

Mi rispose:

Và per il mondo e di a coloro

che incontrerai che c è un uomo

che aspetta inchiodato alla croce.